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casualmente fascisti alla manifestazione del 6 dicembre
by il gatto di celine Tuesday October 14, 2003 at 07:10 PM mail:  

il 6 dicembre si svolge una manifestazione a sostegno della reistenza irachena.Questa manifestazione come dice il portavoce del campo antimperialista e' aperta a tutti...."..proprio a tutti senza esclusione".


il 6 dicembre si svolge una manifestazione a sostegno della reistenza irachena.Questa manifestazione come dice il portavoce del campo antimperialista e' aperta a tutti...."..proprio a tutti senza esclusione"."""Il fascismo e i fascisti sono oggi il nostro nemico principale?Assolutamente no. Mi pare davvero pleonastico dovere spiegare su una lista di antiamericanisti e antimperialisti chi sia oggi il nemico principale.(...)"Mai fare spallucce a fenomeni minotitari, poiche domani potrebbero non esserlo. Mi riferisco in particolare a due testate della destra radicale, il quotidiano Rinascita e Italicum. Quest'area, per chi non lo sapesse, si schiera contro l'imperialismo americano, considera Berlusconi il nemico principale, e l'Ulivo il male minore (nelle recenti elezioni friulane hanno votato per Illy!!)"

Ora questo signore e i suoi degni compari urlano che su Ecn e su indymedia ci sarebbero dei "detrattori" che mettono in discussione la loro "salda fede antifascista" solo per il gusto maligno di farlo. Che parlano senza "prove"

infatti il Pasquinelli scrive:
"Non ci saranno fascisti alla nostra manifestazione. Non siamo in alcun
sodalizio. Lo abbiamo spiegato e ripetuto in mille salse e sedi. E
continueremo a ripeterlo con calma e razionalita'. Ci sono *fascisti* nella
lunghissima lista delle adesioni? Che si facciano questi maledetti nomi
invece di alzare la cortina fumogena e di far leva su passioni prepolitiche
e irrazionali."

A parte il fatto che esiste una lunga sfilza di post su indymedia e su movimento@ecn.org che quei nomi li fanno e li circostanziano e che rendono evidente che c'e una collusione diretta e indiretta dei "leaderini" del campo( attraverso "socialismo e liberazione" di Maurizio Neri; tramite molti firmatari nonche' collaboratori attivi -tramite la lista antiamericanisti-alla stesura del manifesto e alla promozione della manifestazione del 6 dicembre)con ambienti reazionari, comunitaristi, nazionalitaristi, nazionalbolscevichi,"fascisti di sinistra", gramsciani di destra, misticheggianti neonazisti esoterici adepti della Thule, e con tutta quella destra che non ha problemi a dirsi "antifascista" perche' il fascismo storico lo guarda da destra(vedi J.Evola)...Sic!!!!

Bene, detto questo sembra necessario comunque, nonostante il materiale gia' circolante, riproporre un piccolo "dizionario" di autodifesa politica e culturale(solo per comunisti, antifascisti e libertari). Come " gnomo" quaquaraqua che su internet giganteggia perche' zappa sulla tastiera non avendo nulla di serio da fare...vi auguro buona ed istruttiva lettura.Ah!!! dimenticavo caro Pasquinello non siam anticomunisti a differenza tua che scrivi, a proposito di una bozza pe ril manifesto antiamericanista:"e' sbagliato voler porre alla base di un'alleanza antimperialista la discriminante di classe, che puo' impegnare solo i marxisti.". Infatti tu che coi marxisti e coi comunisti non hai nulla da spartire, stattene alla larga e' meglio.

"E i pazzi siete voi."
quatro gatti antifascisti e comunisti.

Piccola premessa:

Intanto il Campo Antimperialista non fa' mistero(lo scrive sul suo notiziario) di aver accettato l'adesione di "Socialismo e Liberazione" di Maurizio Neri, fuoriuscito dal FSN di Tilgher e Delle Chiaie, gia' nel gruppo eversivo-nero "Costruiamo l'Azione"...Dietro questo "socialismo e liberazione"(dove si pubblicano a maneta interventi di Costanzo Preve) troviamo anche un'altro nome inquietante quello di Carlo Terracciano, "discepolo" di F.G.Freda, un tempo con Mario Tuti nella rivista "Quex", poi con Orion.Quest'ultima rivista piu' le edizioni Barbarossa sono di Maurizio Murelli e ha come amministratrice la signora Alessandra Colla( coniugata Murelli) che ha partecipato attivamente e pubblicamente alla lista antiamericanista fino ad un ' incidente avvenuto ad opera dei "detrattori di professione" della lista Movimento@ecn.org. Il camerata-nazionalbolscevico Murelli-fra l'altro promotore di "sinergie Europee"( e del convegno italiano di Euro-Nat:la rete nazi-fascista europea) oltre ad aver "casualmente" pubblicato interventi di Miguel Martinez-Kelebek su Orion( ah! tra i firmatari non manca A.Benzi webmaster di Orion.com) e' noto per intrattenere un'antica "collaborazione" con Claudio Mutti( a pubblicamente aderito alla manifestazione del 6 dicembre anche se il suo nome non appare comeinvece quello di Maurizio neri nella famosa lista: chissa perche'??).Quest'ultimo signore in nero ha sempre "casualmente" avuto l'onore di pubblicare attraverso la sua casa editrice "all'insegna del veltro" degli scritti di Enrico Galoppini[Fascismo e Islam]( attivissimo nella costruzione del manifesto antiamericanista e della manifestazione del 6 dic. oltre che "casuale "collaboratore di "Diorama Leterario di Marco Tarchi-De Benoistiano della prima ora) e Tiberio Graziani(firmatario dell'appello).Quest'ultimo sempre inseguendo questa intricata rete di "casualita'" lo troviamo collaboratore insieme a Claudio Mutti su un sito tedesco "Ordine e Tradizione" di un certo A.Martin A. Schwarz che pure lui sempre "casualmente" ha a che fare con Willi Langthaler del AIK - Austria (quest'ultimo frimatario dell'appello ).Tra gli "ospite-relatrice" dell'ultimo campo antimperialista sempre perche' il caso ci mette lo zampino troviamo Maria Lina Veca(Marilina Veca) che guarda caso: Toh! e' collaboratrice" esterna" di "Italiasociale"( il cui direttore responsabile e' Ugo Gaudenzi) insieme a Claudio Murri e Carlo Terracciano.Tra i collaboratori -ma se chiedete al pasquinello dira' si tratta di un caso di omonimia- troviamo il Generale Amos Spiazzi.Sempre casualmente Luigi Tedeschi(firmatario dell'appello) che e' direttore di "Italicum" vanta collaborazioni sulla sua rivista di Giorgio Vitali(firmatario dell'appello) che per uno strano caso della sorte e' tra i fondatori di "Rinascita Nazionale " insieme a Ugo Gaudenzi(direttore che ha al suo attivo la collaborazioni di Grabiele Adinolfi)
Sempre l'oscuro caso vuole che Luigi Tedeschi scriva prefazioni (Rutilio Sermonti, L'Italia nel XX secolo
con prefazione di Luigi Tedeschi, pp. 215, 15,43) a libri di Rutilio Sermonti(ex ordine nuovo) editi dalla casa edoitrice di Claudio Mutti (all'insegna del veltro).Tra i firmatari dell'appello troviamo anche Biagio Cacciola (ex-capogruppo consiliare del Gruppo misto a , ex-Msi-FTF, Frosinone ed esponente del Fronte nazionale sociale-nonche' ex del gruppo univ.-La Caravella")che datosi al socialismo tricolore ha , ma sempre assai casualmente, goduto dell'appoggio di Ugo Gaudenzi alle elezioni 2002 a Frosinone("Gaudenzi lancia Abbate e Cacciola" -titola il messaggero).Tra gli altri firmatari troviamo- ma sempre ed unicamente per fortuito caso-Walter Catalano Collabora a varie riviste tra cui «Diorama Letterario» insieme a Giancarlo Paciello che 'fa parte della redazione di Koiné-rivista che ha "saltato il fosso" e del comitato editoriale della CRT.
( vedi http://www.diorama.it/n250-tarantino.html )....

Ovviamente noi "killer telematici", "gnomi che zappano la tastiera","detrattori di professione" ecc. non pretendiamo di essere esaustivi in merito alla questione.Del resto la rete di "casualita' " "nere" intorno e dentro a questa manifestazione e alla lista antiamericanisti e' cosi' intricata che non e' facile sbrogliarla.Abbiamo appena cominciato:

Fuori i nomi!!(?)

La manifestazione del 6 Dicembre a Roma "con il
popolo iracheno che resiste".Volevamo far notare come il retroterra politico
di questa manifestazione e' la costruzione di una nuova sintesi trasversale
di valori delle culture di
destra, sinistra, centro, sulla base del superamento della dicotomia
destra/sinistra, fascismo/antifascismo. Esponenti importanti, piu' o meno
noti, del radicalismo di destra che demagogicamente si definiscono
anticapitalisti e antiamericanisti hanno partecipato all'elaborazione
dell'appello, lo hanno diffuso e sostenuto.
Ci sembra importante che ci sia una maggiore consapevolezza riguardo a
questa manifestazione e soprattutto rispetto alla diffusione di questo
appello.

Qui di seguito ti mettiamo una serie di "controappelli", scambio di e-mails
avvenute sulla lista anti-americanista (lista operativa dove si sta
programmando ed organizzando questa manifestazione), e link relativi a
testate giornalistiche e personaggi che fanno riferimento alla sua
organizzazione e promozione.

- Questa e' una e-mail che stanno inoltrando due compagni dello Slai Cobas
nazionale dopo essere stati rimossi dalla lista anti-americanisti in cui
spiegano molto chiaramente i motivi:

Cari compagni,

con una rabbiosa e squallida reazione ai nostri interventi il moderatore
della lista antiamericanista ci ha 'escluso' dalla stessa.
Anziche' rispondere alle nostre argomentazioni, alle nonstre richieste, alle
nostre denunce, in un perfetto stile caro ad alcuni aderenti alla lista,
decide di cancellare me e la compagna Megna dal gruppo stesso.
Questo per noi e' un onore. Come e' un onore avere disvelato i risvolti
ambigui che ci sono dietro questa operazione dei cosi' detti
*anti-americanisti*.
Evidentemente si e'colto nel segno e si sono disvelate relazioni e
meccanismi che il moderatore preferiva tenere nascosti.
Oltre 30 anni di militanza politica, culturale e sindacale nella sinistra
non potevano e non possono essere infangati e calunniati dalla vicinanza di
alcuni personaggi o gruppi (comunitaristi) che fanno della manipolazione,
della calunnia e dell'ambiguita' la base del loro modo di operare.
Faccio appello a tutti i compagni affinche', per quanto possibile, si diano
da fare per fare ritirare l'adesione a coloro i quali in buona fede hanno
gia' sottoscritto l'appello per la convocazione della manifestazione del 6
dicembre 2003 a Roma.
DOBBIAMO BOICOTTARLA COSTANTEMENTE E SCIENTIFICAMENTE, facendo sempre più
chiarezza fra i compagni che in buona fede hanno firmato non sapendo e non
conoscendo il subdolo disegno politico che ci sta dietro ( molto in sintesi,
per capirci: superamento della dicotomia destra-sinistra, accentuato
revisionismo storico, abbattimento delle barriere fra chi è stato ed è
comunista e chi è stato nazista e fascista, un subdolo e strisciante
antisemitismo....il tutto, magari, per arrivare alla costruzione di un
soggetto politico composto da ex nazisti e da ex comunisti sotto il simbolo
ad esempio del volto di Leonardo da Vinci,come il coordinatore della lista
suddetta ha già ipotizzato.)

I nazisti, i fascisti, i comunitaristi hanno come linea di condotta quella
di creare scompiglio e confusione nel campo nemico. E' quello che stanno
cercando di fare questi individui, coprendo purtroppo anche il terribile
vuoto politico lasciato dalla sinistra e dai comunisti.

FERMIAMOLI!

Segnalo, inoltre, l'inopportunità e la pericolosità di far circolare
contestualmente sia l'appello de "Un ponte per" Baghdad sia l'appello dei
cosiddetti antiamericanisti (lo stanno facendo certe mail list ignare della
gigantesca mistificazione e confusione che possono ingenerare).L' appello di
questi ultimi viene infatti diffuso attraverso diverse denominazioni: iraq
libero (!è solo un indirizzo e-mail!), campoantimperialista, destra
radicale, socialismo e liberazione, confederazione comunisti; tutti
riconducibili alla stessa fonte.
Infatti "Un ponte per" Baghdad è un'organizzazione impegnata da anni
nell'attività di solidarietà al popolo iracheno e contro l'embargo USA-ONU
e non può essere avvicinata e confusa o messa sullo stesso piano di
un'organizzazione estemporanea che è solo un involucro vuoto avente come
unico scopo la creazione di ulteriore confusione.
Preghiamo anche i compagni e le varie strutture di Rifondazione Comunista di
non aderire alla manifestazione, poiché abbiamo notato che qualcuno in buona
fede lo ha già fatto.
Saluti cordiali
Giorgio Riboldi - SlaiCOBAS Milano
Mariella Megna - COBAS Regione Lombardia
26 settembre 2003

http://italy.indymedia.org/news/2003/09/384129.php


- Qui di seguito alcuni post apparsi su Indymedia in merito alla
manifestazione e sull'apertura politica rispetto a forze
di destra "anomale" e per la creazione di un "terzo polo" antimperialista:
http://italy.indymedia.org/news/2003/10/396512.php

http://italy.indymedia.org/news/2003/09/385385.php

http://italy.indymedia.org/news/2003/09/384280.php

http://italy.indymedia.org/news/2003/09/386464.php

http://italy.indymedia.org/news/2003/10/393528.php


- Alcuni stralci di mails apparse sulla lista anti-americanista:


da un'e-mail di Moreno Pasquinelli
Original Message -----
From: <d17@voceoperaia.it>
To: <antiamericanisti@yahoogroups.com>
Sent: Wednesday, July 16, 2003 3:09 PM
Subject: [antiamericanisti] i fascisti e noi

al punto3:

"3. Il fascismo e i fascisti sono oggi il nostro nemico principale?
Assolutamente no. Mi pare davvero pleonastico dovere spiegare su una lista
di antiamericanisti e antimperialisti chi sia oggi il nemico principale.
Questo significa forse essere indulgenti verso i fascisti? Certo che no.
Alla marmaglia catto-reazionaria di Forza Nuova, ai gruppi razzisti che
picchiano gli immigrati, dobbiamo rispondere per le rime.

4. I fascisti sono tutti schiacciati sulle posizioni di Forza Nuova?
Assolutamente no. C'e' in quest'area un grande fermento, una accesa
discussione non solo politica, ma teorica. Dobbiamo seguire con attenzione
questa discussione? O ci pisciamo sopra? Penso dobbiamo seguirla. Anzitutto
per non essere colti impreparati (come e' successo ai compagni francesi, che
davanti al demonio Le Pen, hanno finito per votare in massa... il diavolo
Chirac!!). Mai fare spallucce a fenomeni minotitari, poiche domani
potrebbero non esserlo. Mi riferisco in particolare a due testate della
destra radicale, il quotidiano Rinascita e Italicum(RINASCITA NAZIONALE e
ITALICUM)
---------
qui sotto chi sono Rinascita e Italicum

rinascita nazionale:(direttore ugo gaudenzi)
http://www.osservatorio28maggio.it/rinascita_nazionale.htm

italia sociale
http://www.italiasociale.org/Redazione.htm
http://www.italiasociale.org/

Direttore Responsabile: Ugo Gaudenzi
Collaboratori:
Gen. Amos Spiazzi
( sinergie europee +amos spiazzi
http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2001/un08/art1506.htm)
Collaboratori esterni:
Dott. Carlo Terracciano
Maria Lina Veca (invitata e partecipante al campo 2003)
Claudio Mutti..........
http://www.arcipelago.org/Movimento/campo_assisi.htm

italicum
-Luigi Tedeschi- Direttore e FIRMATARIO dell'appello del 6 dicembre

http://www.centroitalicum.it/
http://www.centroitalicum.it/giornale_2002/ostidich_910_02.htm
(...)
Rutilio Sermonti, L'Italia nel XX secolo
con prefazione di Luigi Tedeschi, pp. 215, 15,43

Sermonti non ha peli sulla lingua: rivisita con piglio critico cento anni di
"storia patria" secondo la sua visione politica - e, diciamolo francamente,
questo costituisce già di per sé una notevole novità in campo storiografico.
Le poco più di duecento pagine del volume contengono almeno altrettante
confutazioni di luoghi comuni, spesso stese con quella vivacità di chi sa di
affermare tesi controcorrente ed ha una forte motivazione ideale. Certo,
alcune pagine arrivano a vibrare di una tensione "nazionalista" che
difficilmente si potrebbe condividere in toto: ma in generale il libro è
scritto davvero bene, e ha il pregio fondamentale della rivisitazione in
chiave critica. ("La Padania", 9 marzo 2002)
http://www.insegnadelveltro.it/catalogo/metropoli/sermonti_italia_xxsecolo.htm

http://www.italiasociale.org/Libri/italia_XXsecolo.htm

[Rutilio Sermonti: "Il direttivo nazionale di Ordine Nuovo costituito dal
presidente e fondatore Pino Rauti, aveva come consiglieri le seguenti
persone: Paolo Signorelli, Maceratini, Rutilio Sermonti e Clemente Graziani.
Posso così definire il ruolo di ciascuno: Pino Rauti era il capo supremo sia
sul piano politico che su quello operativo; Paolo Signorelli aveva funzioni
direttive sul piano operativo, Rutilio Sermonti aveva il ruolo di
conferenziere e Maceratini serviva da filtro fra Rauti e Signorelli nei
contatti con i gruppi periferici.
http://www.pds.it/dossier/dossier_stragi/parte3_par2.htm
http://www.rivoltaonline.org/vindec.htm
L'Italia nel XX secolo. Storia dell'Italia moderna per gli studenti che
vogliono la verità - Rutilio Sermonti con prefazione di Luigi Tedeschi -
? 15,45
http://www.libroelibri.com/veltro.htm

--------
Venerdì 28 giugno 2001 ore 17.30
SALA DELLE CONFERENZE HOTEL ROYAL SANTINA - Via Marsala 22 Roma

Avrà luogo un incontro - dibattito sul tema :

IDENTITA' NAZIONALE E REVISIONISMO STORICO

Interverranno:
GIANO ACCAME, ENRICO BELARDINELLI,
ENRICO LANDOLFI, AUGUSTO SINAGRA

Coordina: MARIALINA VECA
Presentano: ENZO CIPRIANO, LUIGI TEDESCHI
http://www.asefi.it/ProgrammaASEFI/documenti/archivio/2002/200225.htm


---------------------------

sempre dall'e-mail di moreno pasquinelli:


"Considero la richiesta di escludere un intellettuale
arabista serissimo come Enrico Galoppini, una pura pazzia, una cialtroneria,
un insulto all'intelligenza. Io non solo voglio discutere con Enrico, vorrei
che mi erudisse su tante cose che conosce meglio di me. Vorrei che venisse
dalle mie parti a spiegarmi la lingua araba, la storia dell'Islam, e perche'
Mussolini falli nel suo tentativo di aggancio con la resistenza araba
antiglese. Questi inviti censori sono patetici. Hanno lo stesso spessore,
delle critiche al Social forum, dopo che il noto medievalista Cardini,
firmo' un manifesto di appoggio al Forum sociale europeo di Firenze nel
novembre scorso."


-----------------------------------------------------------------------
piccoli stralci........
da una mail di G. S. su antiamericanisti del 14 luglio 2003
"Se A. de Benoist ha
lanciato il "dialogo con la sinistra" con la rivista Krisis, è perché,
probabilmente, pensano tatticamente di trovare alleati contro il nemico
comune che è l'imperialismo americano. Per il resto si tratta di visioni del
mondo opposte, che appariranno non appena scomparso il nemico comune. Ad es.
per quanto riguarda ENRICO GALOPPINI (tra gli elaboratori del manifesto del
6 dicembre) , che scrive in lista, non conosco abbastanza del suo percorso
politico per poter esprimere un giudizio, ma se non c'è stato un cambiamento
radicale dal suo libro su Il fascismo e l'Islam, per quanto mi riguarda non
ci può essere dialogo (non ho nulla da
dire ai simpatizzanti di Mussolini).


[il libro cui si riferisce G.S. e' questo
Fascismo e Islam - Enrico Galoppini con introduzione di Franco Cardini - ?
12,91
Sui rapporti tra il regime fascista e il mondo islamico è calato il buio
della storia. Eppure Mussolini ricevette persino la "Spada dell'Islam" nella
primavera del 1937. Interessante quindi il libro di Enrico Galoppini, ricco
di documenti e approfondimenti su uno dei capitoli più intriganti del XX
secolo. Cosa spinse Mussolini a guardare con simpatia al mondo islamico, lui
che era capo di un governo fermamente ancorato ai valori del cattolicesimo?
Una pura questione di interesse strategico e geopolitico in funzione
preminentemente antiinglese? Oppure c'era dell'altro? "La Padania", 9 agosto
2001]
Edizioni All'Insegna del Veltro, Parma 2001


Inoltre Galoppini scrive su Diorama -rivista di Marco Tarchi- sito
gerarchia.it....

dal Sommario del numero 252 (maggio 2002) di
DIORAMA LETTERARIO
STORIA:

Salvatore Bono: Il Mediterraneo (Enrico Galoppini)

Riceviamo e pubblichiamo:
L'EMBARGO ALL'IRAQ E' UN ATTO D'IRRESPONSABILITA' INTERNAZIONALE CONTRO L'
INDIPENDENZA DEI POPOLI
di Enrico Galoppini
"ITALICUM", anno XVIII - gennaio-febbraio 2003
http://www.gazzettadisondrio.it/npco42.html
http://www.asslimes.com/nel%20mondo/dossier%20iraq/embargoiraq.htm


-------------------------------------------------------

da una e-mail di Leonardo Mazzei del 23 giugno-2003 su mailing-list
americanisti
"Cari Antiamericanisti,
mi pare che il dibattito sulla bozza di manifesto si stia sviluppando in
maniera assai interessante"
(...)
2. Antiamericanisti e/o Antiamericani?
(...)Personalmente condivido molto lo spirito dell'intervento di
Miguel(martinez-kelebek), che ha invitato a non banalizzare la questione.
Miguel ha scritto:
"Però la questione non è così semplice. Perché gli Stati Uniti sono una
comunità multietnica tenuta insieme, non dall'appartenenza a un luogo
geografico o da una lingua, ma da un'illusione di appartenenza data
dall'adesione a un'ideologia implicita. Forse possiamo trovare utile
un'analisi dell'uso delle bandiere. Portare una foglia d'acero sullo zaino
per dire che si è canadesi è un gesto di orgoglio per il paese da cui si
proviene, ma non dice nulla sul piano ideologico.
Mentre usare la bandiera americana indica l'adesione a una retorica
ideologica. I paralleli sono impropri, ma è chiaro che se qualcuno girava
vent'anni fa con la bandiera sovietica, non era solo per amore per la musica
russa; e se oggi qualcuno gira con la bandiera israeliana, non è solo perché
gli piace passeggiare tra le colline della Galilea. La bandiera statunitense
porta un analogo messaggio ideologico, prima ancora che di adesione a una
comunità territoriale o "etnica".
Si può essere italiani a pieno titolo senza per questo sentirsi devoti di
Berlusconi. Ma è molto più difficile essere americani a pieno titolo se non
si è solidali con il presidente nei momenti decisivi.
Ovviamente questa non è una scusa per "avercela con gli americani". Ma il
problema è reale, e va posto".
Detto questo c'è un altro problema: dirsi antiamericanisti ha il senso prima
richiamato, ma - a livello di massa - è assai complicato. Molto più
semplice, immediato, comprensibile definirsi antiamericani.


[Miguel Martinez (citato da Mazei) che si dice ex- fascista tra i fondatori
di Nuova Acropoli culto politico-esoterico di cui è diventato dirigente,
fondando diverse sedi in Italia (Siracusa, Piacenza, Milano). Dopo essere
stato nominato "Comandante Nazionale" per l'Egitto, ha lasciato
l'organizzazione nel 1990 (cosi dice), il quale viene accreditato come
esponente del "movimento italiano anti-americanista"
http://www.antiimperialista.com/images/campo_2003/index.php?directory=.¤tPic=14]

# Miguel Martinez
Recenzione del libro " Carri armati e ulivi della Palestina. Il fragore del
silenzio "
# 10-6-2002 Segnalazione Libriaria
Carri armati e ulivi della Palestina - il fragore del silenzio,della casa
editrice C.R.T. di Pistoia
Un libro di Israel Shamir
http://www.ildialogo.org/cultura/



da una e-mail di Enrico Galoppini del 01.08.03
Original Message -----
From: Galoppini Enrico
To: antiamericanisti
Sent: Friday, August 01, 2003 4:33 PM
Subject: Re: [antiamericanisti] la sinistra delle caverne
Sinistra/destra. Importante l'osservazione di Martinez quando ha detto che
qui non si tratta di rifondare una qualsiasi sinistra. Dopo le vicende della
Jugoslavia, l'11 settembre e le successive aggressioni statunitensi, chi non
è completamente deficiente ha capito che non c'è da rifondare un bel niente.
E non ho detto, per carità, che c'è da buttare tutto (il discorso vale anche
per l'America, ci mancherebbe altro, perché il Male assoluto non esiste,
altrimenti si ragiona come Bush).
Una volta detto questo è bene sapere che anche in altri lidi qualcosa si sta
muovendo, e un soggetto politico radicalmente nuovo non dovrebbe escludere
pregiudizialmente il dialogo con altre realtà che - in buona fede e
trasparenza (che non vuol dire "abiure" o "passaggi ad altre sponde") -
elaborassero strategie affini se non addirittura collimanti. A titolo
d'esempio, segnalo che sul sito censurati.it
(http://www.censurati.it/article.php/sid/253/mode/nested/order/0/thold/0)
è stato postato l'appello della Fiamma Tricolore in vista delle prossime
elezioni europee 2004

Enrico Galoppini collabora a «La Porta d'Oriente», «Diorama Letterario» e
«Africana»

[".il vostro sito offre molte notizie indubbiamente interessanti, tuttavia
vi sono alcune 'pecche' che mi hanno indotto a interrompere la
collaborazione, durata un giorno, che prevedeva una rubrica di notizie
economiche collegatealla guerra. Mi riferisco [.] agli articoli di Enrico
Galoppini, il quale, per citarne solo una (ma vi sono anche altre perle),
scrive prefazioni per libri pubblicati da case editrici legate all'estrema
destra, dal titolo Il Reich e l'Afghanistan, in cui si scrive: «I delegati
della Germania nazionalsocialista che entrarono in Afghanistan nel 1936
affermarono che il popolo afghano apparteneva alla razza ariana e che il
loro Paese era stato parte integrante del territorio primordiale
indo-europeo»
http://www.insegnadelveltro.it/catalogo/quaderni/fabei_reich_afghanistan.htm""]

---------------------------------------------------------------------------

un testo edito dalle edizioni all'isegna del veltro di Claudio Mutti:
[per vedere a chi e' collegata la casa editrice Edizioni All'Insegna del
Veltro (Claudio Mutti)
http://www.gcpiacenza.it/nero.htm]

Padre Jean-Marie Benjamin, Iraq trincea d'Eurasia, pp.124, 10,50
Libro intervista a cura di Tiberio Graziani. Prefazione di Enrico Galoppini.
Seguito da «L'asse e l'anaconda. L'Iraq di fronte alla conquista
dell'Eurasia» di Carlo Terracciano.
http://www.insegnadelveltro.it/catalogo/quaderni/benjamin_iraq_trincea_eurasia.htm

Tiberio Graziani -partecipa alla lista antiamericanista-e' firmatario
dell'appello e contribuisce alla nascita del"nuovo soggetto politico" il cui
banco di prova e' la manifestazione del 6 dicembre per la resisenza irakena

vediamo chi e' :

http://www.voxnr.com/cogit_content/documents/DemainQuelleEurope.shtml
intervista a tahir de la nive Auteur de : « Les Croisés de l'Oncle Sam"
tradotto da tiberio graziani per l'edizioni all'insegna del veltro
-------------
Editor: Yag Bazhdid. Consultants Desk Manager: Giorgio Damiani. Marketing
Manager: Adrian Bera. Consultants: Seamus Lordis (Paris), Tiberio Graziani
(Rome), Harb Al-Amin (Nicosie), Charlotte Sawyer (Washington). Pour toute
Correspondance : [lien].

http://www.geostrategie.com/services/info.html
avatar edizioni tiberio graziani
------------------
Scheda biografica:
Pierre Drieu La Rochelle
Tratta dal volume:
http://www.asslimes.com/kattiv%20maestri/scheda%20la%20rochelle.htm

AA. VV., Omaggio a Drieu La Rochelle, pp. 94, 14,11
Pierre Drieu La Rochelle è "omaggiato" da questo Quaderno del Veltro con i
saggi di alcuni autorevoli e appassionati studiosi. Attilio Mordini
interpreta la narrativa, peraltro assai realistica, dello scrittore francese
in una chiave metafisica, cogliendone cioè "le dimensioni inaspettatamente
trascendenti". Il traduttore Tiberio Graziani coglie invece la dimensione
propriamente religiosa di Drieu
http://www.insegnadelveltro.it/catalogo/quaderni/aavv_omaggio_drieu.htm

er unsichtbare Orden der Tradition

AUTOREN
Julius Evola, Hans F. K. Günther, Edgar Julius Jung
Ayatollah Seyyid Ali Khamenei
Alexander Dugin, Tiberio Graziani, Claudio Mutti, Martin A. Schwarz
http://www.geocities.com/CapitolHill/1404/

-------------------------

Chi e' C.Terracciano che scrive e condivide spazi editoriali Edizioni
all'insegna del veltro-oltre che Edizioni AR di Freda:
#dc9 ustica -terracciano-Batarra-Mutti i libici
http://www.arci.it/magazzino/archivio/ustica/l1t3/u-s2-c2.htm

Arctogaia testi dughin-terracciano-Jean Thiriart
http://www.arctogaia.com/public/ital.htm

per saperne di piu' basta usare google.........

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UN PASSO INDIETRO

l'adesione di Socialismo e Liberazione
http://it.geocities.com/comunitarismo2002/
http://www.rifondazionesocialista.it/guestbook/_disc13/0000003c.htm
( di Maurizio Neri ex "costruiamo
l'azione di Signorelli...ex Fronte Sociale Nazionale , vicino a Maurizio
Murelli (rivista Orion editrice
Barbarossa di cui e' amministratrice sua moglie Alessandra Colla anch'essa
partecipante attiva alla lista antiamericanista fino a quando non scoppia un
casino su movimento@ecn.org- la signora in questione scrive anche per le
edizioni AR di Freda

-Autori Vari - Risguardo IV - ? 20,66
L'intenzione e il senso della cultura integrale, attraverso gli scritti di
questa rassegna, raccolti nelle sezioni: "il sentimento del mondo",
"l'immagine del mondo", "l'idea del mondo". Scritti di Franco Freda,
Sanfratello, Ingravalle, Terracciano, Del Ponte, Braccio, Fino, Colla e
altri. )

http://www.libroelibri.com/ar.htm


[ORION:

bottega del fantastico
via plinio 32

http://it.groups.yahoo.com/group/fiamma/message/7092
andrea benzi apre orion.com

http://it.groups.yahoo.com/group/fiamma/message/7578
andrea benzi
sidielbarrani@tiscalinet.it
rivenditori@orionlibri.com
riflessioni
Organizzazione. Deve basarsi non sul modello "partito" (assemblee,
congressi, discorsi, retoriche, segreterie, burocrazie, sedi immobili,
stampa di partito....), ma su modelli flessibili retti sulla puntualità e
sulla verità oggettiva della comunicazione.

http://it.groups.yahoo.com/group/fiamma/message/7677
Benzi e Borghezio

[PARTE PRIMA: I FATTI ED I PROCEDIMENTI
da
22/08/80 Il 22/8/1980 la DIGOS di Roma trasmetteva alla Procura della
Repubblica di Bologna un rapporto di denuncia (24) a carico di Sergio CALORE
e Dario PEDRETTI "per concorso ispirativo nel delitto di strage, banda
armata, associazione sovversiva ed altro"; col medesimo rapporto si
denunciavano per "banda armata, associazione sovversiva ed altro" anche le
seguenti 24 persone: Paolo SIGNORELLI, Aldo SEMERARI, Francesco FURLOTTI,
Gianluigi NAPOLI, Pierluigi SCARANO, Ulderico SICA, Marcello IANNILLI,
Roberto FIORE, Gabriele ADINOLFI, Claudio MUTTI, Fabio DE FELICE, Maurizio
NERI, Guido ZAPPAVIGNA, Mario CORSI, Francesco BIANCO, Francesca MAMBRO,
Alessandro PUCCI, Massimo MORSELLO, Francesco CORRADO, Elio GIALLOMBARDO,
Paolo PIZZONIA, Saverio MACRINA, Roberto FEMIA e Amedeo DE FRANCISCI.
http://www.comune.bologna.it/iperbole/2agost80/sen01/pag00023.htm ]



4. Una richiesta di adesione al Campo Antimperialista
(...)notiziario del campo antimperialista
Veniamo al punto.
>Il Campo ha ricevuto una richiesta di adesione (la alleghiamo qui sotto) da
>parte del gruppo Socialismo e Liberazione (frutto dello scioglimento della
>vecchia organizzazione Comunitarista UCN). In diverse occasioni questo
>gruppo e' stato bersaglio di vituperie da parte di alcuni a causa del fatto
>che certi suoi aderenti, molti anni addietro, hanno avuto una militanza in
>formazioni fasciste. Ovviamente nessuno contesta la plausibilita' che chi
>in
>passato sia stato un nemico, possa non solo cambiare opinione, ma
>raggiungere il movimento rivoluzionario. I detrattori hanno rivolto
>un'altra
>accusa: secondo loro questo gruppo non ha realmente abbandonato
>l'imprinting
>di destra che alcuni suoi membri si portano appresso. A noi pare che la
>loro
>lettera, in quanto esprime un giudizio quanto mai netto del fascismo,
>considerato sin dalle origini un fenomeno antiproletario e imperialistico,
>chiarisca ogni dubbio. Oltre al rifiuto di ogni ³revisionismo storico²
>tendente a legittimare i fascisti ponendo i repubblichini sullo stesso
>piano
>dei partigiani, limpide sono le posizioni antirazziste e internazionaliste
>di SeL.
>E' giusto a queste condizioni accettare questo gruppo nel campo? Noi
>riteniamo di si.
>Questa convinzione discende dalla consapevolezza che la ³sinistra² e¹
>oramai
>una deviante convenzione semantica nel cui nome vengono compiute le
>peggiori
>nefandezze. Gran parte della sinistra tradizionale e¹ infatti da tempo una
>³destra reale², approdata al liberismo e all¹imperialismo. Non abbiamo
>alcun
>vincolo di solidarieta¹ con chi ha bombardato la Iugoslavia e l¹Afganistan,
>con chi tesse le lodi delle ³democrazie² israeliana e americana, con chi si
>e¹ augurato la vittoria dell¹aggressione USA all¹Iraq, con chi ha costruito
>i lager per gli immigrati, con chi infine vuole rimuovere l¹Ar. 18.
>Viviamo un periodo di profondi rimescolamenti sociali e politici, non c¹e¹
>solo il passaggio da sinistra a destra ma, per fortuna anche il processo
>inverso. Uno dei punti di forza del movimento contro la guerra e¹ che ha
>saputo accogliere e mettere in moto soggetti spesso anche molto lontani
>dalle tradizioni della sinistra,
>Ci pareva doveroso, dato che amiamo la trasparenza e crediamo al confronto
>delle idee, comunicare queste cose al piu' vasto movimento antimperialista
>e
>antagonista di cui facciamo parte. Pronti come sempre non solo al dialogo
>ma
>pure a cambiare opinione nel caso le critiche siano oculate, razionali e
>convincenti. Siamo un soggetto indipendente, ma sappiamo che questa
>indipendenza ha un limite: il rispetto, pur critico, delle altrui posizioni
>nonche¹ delle regole che il movimento si e¹ dato in decenni di lotte.
>
>
>Lettera di Socialismo e Liberazione al Campo Antimperialista
>
>
>Roma 18 aprile 2003
>
>
>
>Cari compagni,
>
>vi inviamo questa nostra lettera per chiedere ufficialmente la nostra
>adesione al Campo.
>
>La decisione di fare questo passo proviene dalla constatazione politica
>maturata in questi anni che il Campo è l¹unica struttura che si sia dato un
>programma coerentemente rivoluzionario, anticapitalista ed
>antiimperialista,
>perseguito sia nella teoria che nella prassi.
>
>Come aggregazione di libere individualita¹ che hanno svolto un percorso
>politico impegnativo e che ha comportato una seria ed attenta autocritica,
>abbiamo partecipato alle ultime tre edizioni del Campo, condividendone
>impostazioni e finalità ed oggi pensiamo sia venuto il momento di chiedere
>un adesione ufficiale.
>Fondamentale, per noi, è la costruzione di un vasto ed articolato Fronte
>antimperialista internazionale che, interpretando al meglio le lotte dei
>popoli oppressi, sappia creare quelle condizioni necessarie per
>l¹abbattimento del capitalismo e la costruzione del socialismo.
>Apprezziamo particolarmente, in questo senso, l¹opera svolta in questi anni
>dal Campo sia sul piano teorico, con prese di posizione anche coraggiose
>sia
>attraverso l¹intervento fattivo in seno al campo comunista nel suo
>complesso, che hanno sicuramente incoraggiato, chi come noi ritiene
>centrale
>la tematica antimperialista.
>
>Le lotte di solidarietà con il popolo palestinese, con la resistenza
>irachena, con il popolo basco e la rivoluzione bolivariana, con gli
>sfruttati e gli oppressi di tutta la terra, ci trovano in piena sintonia,
>nel segno di un¹urgente ripresa della lotta di classe sul piano interno ed
>internazionale, che non può non coincidere con le lotte delle masse
>sfruttate e proletarie in Italia come nel resto del mondo.
>
>Non usiamo nasconderci dietro un dito e sappiamo benissimo che l¹ostacolo
>maggiore per la nostra piena e completa adesione al Campo è rappresentata
>dalla militanza politica in formazioni di destra radicale di alcuni di noi
>che è comunque terminata molti anni orsono .
>
>Abbiamo più volte chiarito con tutti i mezzi a nostra disposizione questo
>problema, che nonostante riguardi un numero limitato di due o tre persone,
>ha sempre rappresentato per noi un handicap di partenza.
>
>Siamo contenti di questa opportunità per chiarire alcuni punti, speriamo in
>via definitiva e senza concedere nulla a possibili confusioni .
>
>Molto sinteticamente, i pochi (visto che alla nostra Rivista ormai
>collaborano molti compagni che hanno avuto esperienze politiche di sinistra
>oppure nessuna esperienza politica), che hanno militato nella destra
>radicale, hanno dato un taglio netto al loro passato sulla base della
>semplice constatazione del carattere reazionario e filocapitalista di
>quell¹area .
>Da questo punto di partenza si è sviluppata l¹analisi della
>contrapposizione
>capitale/ lavoro come fattore discriminante tra l¹adesione a un¹ideologia
>³interclassista² e capitalista come il fascismo e la scelta marxista.
>Di qui si è innestata la ricerca di un percorso che tenesse conto del
>fattore della lotta di classe e della validità dell¹analisi marxiana dei
>modi di produzione capitalistici, coniugando questo filone con la lotta
>internazionale dei popoli oppressi, in questo coadiuvati sicuramente
>dall¹apporto di molte persone incontrate durante questo cammino culturale e
>politico, tra i quali sicuramente dobbiamo citare Costanzo Preve, al quale
>siamo debitori di una visione filosofica che attualizza il pensiero
>comunista in modo, secondo noi, esemplare.
>In questa elaborazione pensiamo che la resistenza comunitaria popolare sia
>sicuramente un tassello nella variegata e tutt'ora endemica resistenza
>globale all'ordine imperialistico. Ma siamo altrettanto convinti che essa è
>destinata ad essere fenomeno localistico e controproducente se non si
>accompagna ad autentiche visioni sociali di liberazione internazionale e di
>classe.
>La guerra alla Yugoslavia e all'Iraq hanno dimostrato che, o il piano dello
>scontro è internazionale e contempla due campi a confronto (ovvero un campo
>ostile a quello imperialistico americano), o lo scontro non sussiste.
>Per dirla con Mao (pur non essendo noi "maoisti"), "la lotta di liberazione
>nazionale è in'ultima analisi lotta di classe".
>
>In questo contesto potrebbero trovare espressione anche molte istanze tese
>all'autodeterminazione di diverse "nazioni senza stato".
>Istanze che avrebbero un effetto dirompente anche sulle politiche coloniali
>degli obsoleti stati-nazione: ma in un quadro costruttivo, in una
>prospettiva di ridefinizione di un vasto campo antimperialista; non
>ovviamente nel quadro di una strategia americana per la disintegrazione dei
>propri possibili antagonisti sul piano capitalistico: come il regionalismo
>­federalistico liberista, tanto per capirci.
>E' nostra convinzione, infatti, che il problema della liberazione sociale
>dai rapporti di produzione capitalistici non deve lasciare sullo sfondo,
>irrisolto, quello della liberazione nazionale dal dominio imperialistico.
>Quest¹ultimo, si badi bene, assume valenze differenti, ma non prive di
>decisive connessioni, per i paesi «non centrali» del sistema geopolitico
>occidentale/capitalistico, da un lato, e per quelli più direttamente
>dominati da quest¹ultimo (e in particolare dal paese «centrale» del sistema
>cioè gli Stati Uniti d¹America) dall¹altro.
>La liberazione nazionale (che ha in vista la costruzione di una nazione
>indipendente) è da noi concepita come passo per la liberazione sociale , e
>non certo come volano per un rafforzamento delle classi dominanti
>nazionali,
>per cui, in definitiva, la posizione «nazionalitaria» progressiva e
>libertaria si contrappone senza ambiguità ad ogni visione reazionaria o
>borghese della questione nazionale, e ha per scopo la costruzione di un
>vero
>internazionalismo tra popoli liberi per la costruzione del socialismo
>Da queste considerazioni abbiamo, quindi, dedotto in modo chiaro , naturale
>e consequenziale quello che avevamo già abbozzato anni addietro, e cioè il
>fatto che il fascismo sin dal suo affacciarsi sulla scena politica italiana
>sia stato un chiaro fenomeno nazionalista e social-imperialista, nato
>all¹interno delle esigenze della classe dominante italiana negli anni
>venti,
>come strumento ³emergenziale² per fare fronte alla crisi economica del
>primo
>dopuguerra ed all¹insorgenza delle classi popolari come protagoniste dopo
>la
>Rivoluzione bolscevica del 1917.
>In quest¹ottica si dispiega , infatti, in tutta la sua chiarezza, la
>precisa scelta ³interventista ³ di Mussolini che assume con questa scelta
>la
>responsabilita¹ di interpretare la volonta¹ della neonata borghesia
>imprenditoriale italiana di esercitare un ruolo nel ridisegnamento degli
>assetti economici e militari in Europa.
>Ci teniamo a precisare, infatti, che queste conclusioni non sono state il
>frutto di un ³illuminazione sulla via di Damasco² ma di un serio e meditato
>percorso di approfondimento ed analisi.
>
>In questo senso anche il fenomeno ³sansepolcrista² è da noi ritenuto
>chiaramente un diversivo di tipo ³populista² che è stato utilizzato lo

>spazio di un mattino, per irretire le masse popolari allora organizzate in
>un forte Partito Socialista e che già nel 1920 si rivela essere un
>espediente teso a reprimere il movimento operaio, in particolare attraverso
>le squadre finanziate ed organizzate dagli agrari con la complicita¹ del
>potere monarchico che troveranno la sola opposizione armata degli Arditi
>del
>Popolo al ricordo dei quali abbiamo dedicato molti articoli e recensioni.
>Il sansepolcrismo, abbandonato subito dagli onesti sindacalisti
>rivoluzionari, uno per tutti De Ambris --che già nel 1920 ne denunciava il
>carattere ³conservatore ed antiproletario²-- è la ³maschera socialistoide²
>che il fascismo abbandona immediatamente, per proporsi già nel 1921-1922
>come Partito d¹ordine e di sicurezza per il potere borghese e la Monarchia
>sabauda.
>
>Il regime fascista del Ventennio, dal canto suo, ha coerentemente espresso
>la sua politica capitalista attraverso il corporativismo, vero e proprio
>tentativo di eliminare il conflitto di classe tra capitale e lavoro a
>favore
>del primo, e la repressione di ogni tentativo di organizzare la classe
>operaia con le leggi liberticide e la feroce persecuzione attuata nei
>confronti dei comunisti.
>Sul piano internazionale, ha perseguito una politica di espansione
>colonialista ed imperialista necessaria ai piani di espansione del
>capitalismo italiano (Eritrea, Libia Albania, JugoslaviaS) e l¹alleanza con
>il nazismo che ha portato l¹Italia ad intraprendere una guerra disastrosa
>in
>piena collaborazione con l¹aberrante ideologia razzista hitleriana, in
>questo accentuando il nazionalismo espansionista prefascista sino al
>parossismo mitologico della Nazione, paravento degli interessi
>capitalistici
>della borghesia italiana.
>
>Dopo l¹8 settembre e lo sbandamento del Regime, la sudditanza militare del
>fascismo al nazismo hitleriano diventa evidente con l¹invasione e
>l¹occupazione tedesca del paese, e il tentativo di verniciatura
>³socializzatrice² che il fascismo compie non attenua, di fatto, il
>carattere
>conservatore e filocapitalista dello stesso, ma ne esalta, al contrario,
>l¹opportunismo politico.
>La collaborazione con l¹occupante tedesco pone, inoltre, un¹ulteriore
>aggravante a carico del fascismo : quello di essersi dimostrato un regime
>che non ha esitato a mettere a repentaglio l¹indipendenza nazionale,
>rispristinata solo grazie alla lotta partigiana capace di unire la lotta
>per
>il Socialismo con quella per l¹indipendenza dall¹occupante in chiave
>antiimperialista.
>
>La storia del neofascismo comincia, infatti, proprio a Salò, con
>l¹intervento dei servizi angloamericani e delle strutture parallele della
>NATO, interessate al sorgere di un Partito, come il MSI, che fosse
>oggettivamente filoatlantico e filoborghese da utilizzare in funzione
>anticomunista, compito che ha svolto appieno sino alla sua trasformazione
>in
>Alleanza nazionale.
>Il MSI, al di là della sua contraddittoria ed ambigua propaganda giovanile,
>ha sempre scelto il campo dell¹imperialismo filo-USA, sin dal voto a favore
>dell¹ingresso nel Patto Atlantico nel 1952, e ha sempre svolto il duplice
>ruolo di irretire migliaia di giovani con visioni romantiche e sentimentali
>di un fascismo mai esistito nella realtà, e di indirizzarli in veste di
>³truppa di complemento² contro partiti ed organizzazioni della sinistra.
>Il giudizio sul neofascismo nel suo complesso, e nel suo dipanarsi nei 50
>anni dal dopoguerra ad oggi, non può che essere totalmente negativo : la
>sua
>funzione è stata controrivoluzionaria e oggetto delle più ignobili
>infiltrazioni di poteri forti e di trame pilotate da servizi segreti ed
>apparati della NATO .
>Oggi il neofascismo, tenta la riabilitazione come catalizzatore di estrema
>destra di istinti xenofobi ed antiislamici, ancora una volta incoraggiato e
>sostenuto da partiti della destra istituzionale allo scopo di svolgere la
>medesima funzione svolta negli anni Settanta , stavolta in chiave
>antiaraba.
>Ieri per la DC, oggi al servizio di AN e la Lega.
>Quel che deve preoccupare oggi, non è tanto la consistenza del fenomeno in
>termini aggregativi, ma il fatto che certe ³parole d¹ordine² o strategie
>politiche di quell¹area siano solo l¹esasperazione estremistica di pulsioni
>presenti in ampi strati reazionari del centrodestra .
>La lotta contro questi fenomeni deve avvenire, secondo noi, sul piano
>politico e culturale smascherandone il falso antimperialismo, che è
>assolutamente contraddittorio con le loro posizioni anti-immigrazione e
>antiislamiche, e un antiamericanismo parolaio che è seriamente inficiato
>dalla nostalgia di un ³imperialismo europeo² concorrente, in nulla
>anticapitalista e democratico, ma poggiante su ³comunità organiche² dal
>sapore evoliano e medievale .
>Deve far riflettere molto i comunisti che giovani proletari si sentano
>attratti da queste tesi deliranti e che le formazioni di estrema destra
>peschino in un bacino tradizionalmente operaio e proletario nelle grandi
>città.
>Su questo noi crediamo che l¹intervento degli antiimperialisti ed
>anticapitalisti coerenti e non irretiti dalla sinistra imperiale e borghese
>può fare molto, perché solo con un approccio culturale e politico credibile
>antiimperialista e di classe si possono strappare i proletari alle sirene
>dell¹estremismo di destra .
>
>Queste sono le nostre posizioni sull¹argomento, ed esse sono ormai
>³patrimonio genetico² di tutti quelli che animano ³Socialismo e
>Liberazione²
>in una coerente e rivendicata collocazione anticapitalista,
>antimperialista,
>comunista e nazionalitaria .
>Siamo lieti con la richiesta di aderire al Campo, di aver potuto ancora una
>volta spiegare le nostre posizioni, sperando di aver chiarito ogni dubbio
>residuo, , convinti come siamo di poter dare un valido e fattivo contributo
>allo sviluppo delle tesi e dei programmi del Campo stesso.
>
>Saluti antiimperialisti ai compagni del Campo.
>
>SOCIALISMO E LIBERAZIONE



tra i firmatari e adesioni

Claudio Mutti - che "abilmente" non appare tra i firmatari ma aderisce e
sostiene:
la mail qui sotto e' una risposta di Mutti a Franco Morini

A: Al-Awda-Italia@yahoogroups.com
Da: "Edizioni all'insegna del Veltro" <insegnadelveltro@libero.it>Data: Tue,
23 Sep 2003 16:33:12 +0200
Oggetto: Re: [Al-Awda-Italia] destra-sinistra


Caro Franco,
grazie per la difesa d'ufficio, tempestiva e puntuale come al solito.
Appena avrò un po' di tempo, dovrò rispondere per le stime.
Grimaldi mi ha fatto cascare le braccia.
A giovedì,
Claudio

----- Original Message -----
From: Franco
To: Al-Awda-Italia@yahoogroups.com
Sent: Monday, September 22, 2003 11:36 PM
Subject: [Al-Awda-Italia] destra-sinistra

Credevo francamente che gli sviluppi del dopo undicisettembre avrebbero
comunque determinato una semplificazione di schieramenti fra chi è di "qua"
o di "là" dalla linea non omologata al potere in generale.
Evidentemente m'illudevo sperando che la cosiddetta "dicotomia"
destra-sinistra si sarebbe rivelata - almeno ai più attenti - nella sua
essenza di squallido e banale gioco delle parti; gioco peraltro funzionale
esclusivamente a certe trame del potere dominante più o meno occulto.
A ben vedere, il trinomio destra-centro-sinistra rappresenta una rete
virtuale tesa ad intercettare e trattenere nelle sue maglie - sempre al fine
del più stretto controllo politico-sociale - ogni possibile espressione e/o
posizione idealistica emergente, riconducendola forzosamente a specifici
archetipi precostituiti. Una volta targati a piacimento o in funzione di
chi può fare ciò, l'etichetta rimane appiccicata per tutta la vita. Ad
esempio, proprio su questa m.l. ho notato il fatto che dal momento che
Claudio Mutti, arbitrariamente targato "destra", ha espresso la sua adesione
alla prossima manifestazione romana pro-Irak, sono nate le attuali
polemiche. Prescindendo da ogni indebita etichettatura, resta
inconfutabilmente il fatto che Mutti si è dedicato, e non da oggi ma da una
vita intera, al riscatto dei popoli arabi da ogni dominio imperialista con
l'obiettivo finale di una loro auspicata unità organica, fregandosene
altamente se il suo agire in tal senso era coerente con la sempre
incombente "dicotomia" destra-sinistra.
Viene però spesso fatto presente che in passato Mutti aveva aderito e
militato in Giovane Europa, filiazione italiana del movimento belga Jeune
Europe, fondato a suo tempo da J. Thiriart ed etichettato impropriamente
come formazione di estrema destra.
Allora andrebbe anche ricordato che il primo europeo caduto in Palestina
per la causa palestinese era proprio un militante di Jeune Europe. Mi
riferisco a Roger Coudroy che, il 3 giugno 1968, penetrò con un commando
armato di Fatha nella Palestina occupata scontrandosi poi con una pattuglia
sionista. Questa azione che costò la vita di Coudroy, era la prima risposta
militare palestinese dopo la cosiddetta "guerra dei sei giorni". Coudroy,
ingegnere di 33 anni, lavorava nella filiale Peugeot del Quwait, da dove si
era licenziato per combattere a tempo pieno per la causa palestinese.

franco


-----------------------------------

Altri firmatari chi sono:


http://it.groups.yahoo.com/group/BollettinoAurora/
alessandro lattanzio - catania webmaster sito aurora

Walter Catalano
Collabora a varie riviste tra cui «Diorama Letterario»-Proviamola nuova, Al
di là della destra e della sinistra, Le forme del politico - e «Il Giornale
dei Misteri». Si interessa prevalentemente di esoterismo, simbologia,
tradizionalismo e storia delle religioni.

collaboratore rivista virtuale di geofilosofia Est/Ovest di ispirazione
neoconservatrice, spiritualista. comunitarista

http://www.estovest.net/info/estovest.html

Giorgio Vitali (Rinascita Nazionale)
http://www.centroitalicum.it/giornale_2001/vitali_56-01.htm


Willi Langthaler del AIK - Austria
http://www.adf-berlin.de/html_docs/berichte_oesterreich/karl_pfeifer_20_8_03.html
Eine obskure Truppe, die Verständnis für Holocaustleugnung aufbringt.
Willi Langthaler e AIK

http://www.adf-berlin.de/html_docs/berichte_oesterreich/rechtsextremer_dunstkreis.html
Rechtsextremer Dunstkreis :
Die AIK, der Faschist Seselj und die "kulturelle Identität"
Gli antimperialisti il fascista Seselj e l'identità culturale

http://www.geocities.com/CapitolHill/1404/usa-manifest.html
http://www.geocities.com/CapitolHill/1404/
EISERNE KRONE
claudo mutti + Martin Schwarz + manifesto people smash america + tiberio
graziani

-----------------------------------------------------------


appendici di varie mails:


"ah eri tu? non lo avrei proprio immaginato!!! cque c'è il mio computer che
gioca brutti scherzi: pensa che mi dice che il libro in questione, che si
intitola Tradizione e/o nichilismo è del 1988 e non del 1984; che è diffuso
dal sito orionlibri.com che nel suo ingresso recita testualmente:
Orionlibri
è un sito dedicato alla vendita di libri, materiale editoriale e
discografico sul movimento fascista e sulla cultura tradizionale

cque stimolato dalla tua risposta sono andato a ricontrollare i tuoi libri
sul sito e ne ho trovato un altro intitolato Rivolte e guerre contadine
scritto in collaborazione con un certo Mutti (forse omonimo di quell'altro
verme fascista chiamato Claudio Mutti?)
questo sì del 1994 tutti editi dalla casa editrice Barbarossa, che pubblica
fra l'altro quell'altra perla nazista intitolata Leon Degrelle, fascista per
Dio e per la Patria: incidenti di percorso tutti? Daccordo che ti vergogni
del tuo essere fascista, ma esagerare non è mai buono!
Senza naturalmente contare altri scritti a varie mani sempre recensiti da
Orion e sovrastati da "pensieri" (si fa per dire del boia Mussolini, e non
tanto vecchi, se per esempio vediamo quello intitolato Palestina e scritto
insieme a Galoppini (toh, chi si rivede) e a Martinez (e adesso speriamo non
sia Miguel detto kelebek) che è del 2002, senza contare la tua costante
presenza sulle riviste di Orion (non sarai mica il redattore capo?).
Non ho intenzione di pubblicare la tua biografia completa, daltronde chi
fosse interessato potrà soddisfare i suoi istinti masochistici andando sul
sito http://www.orionlibri.com e scrivere Colla nella ricerca online del sito.
Cque avendo verificato che non si trattava di omonimia e che i fascisti su
questa lista albergano e come, non ho alternative a quella di cancellarmi
dalla lista antiamericanisti. Passi collaborare con chi è stato (ma non lo è
più) fascista: non scavo nel DNA, ma con chi è tuttora fascista militante, e
non mi si venga a dire che nel 2003, cioè dopo 1 anno, si è rimasti
folgorati come il solito Paolo di Tarso, perchè sarebbe un prendermi per i
fondelli (come vedete stavolta mi sono controllato e non ho detto prendermi
per il culo, anche se mi accorgo che alla fine l'ho detto)."


From: Alessandra Colla

antiamericanisti@yahoogroups.com
Sent: Thursday, July 17, 2003 2:55 PM
Subject: Re: [antiamericanisti] i fascisti e noi


At 08.39 17/07/2003 +0200, you wrote:

In questo senso sono
daccordo a fare il Paolo di Tarso, più che andare a convertire i fascisti,
già, scusate, eravamo arrivati alla conclusione che sulla lista non ci sono
fascisti, ma mi dovete scusare, ero stato confuso da un caso di omonimia,
quello di Alessandra Colla, che scrive sulla lista, con un'altra Alessandra
Colla, autrice di un "libro" scritto a sei mani insieme anche ad un certo
Giorgio Freda, il cui nome assomiglia tanto ad un tizio amico di un famoso
editore padovano (Ventura) insieme al quale fu coinvolto nella strage di
Piazza Fontana e a strane commistionio fra estremismo di destra e servizi.
Ma scusate è ovviamente un caso di omonimia, per cui possiamo
tranquillamente ribadire che non ci sono fascisti sulla lista.


Oh, no! Nessuna omonimia. Quell'Alessandra Colla lì sono proprio io.
Però non ho scritto nessun libro o "libro" a sei mani con Giorgio Freda. Il
"libro", come lo chiama Vittoria (cioè un insieme di pagine stampate
rilegate: voi come lo chiamate?) è (anzi era, perché stiamo parlando di una
cosa del 1984) una raccolta di 55 brevi saggi di politica e cultura in
occasione del ventennale delle edizioni di Ar (a proposito, l'editore è
Freda, non Ventura).
Il mio scritto (venti paginette) è dedicato alla filosofa greca Ipazia,
figlia del matematico Teone, lapidata nel 415 d.C. ad Alessandria d'Egitto
da un gruppo di monaci fanatici. Si compone di:
- traduzioni (con note) dal greco antico e dal latino di due brani della
Historia ecclesiastica Philostorgii, contenuta nella Patrologia graeca
dell'abate francese Jacques-Paul Migne
- traduzione (con note) dal francese di due poemetti di Charles-Marie-René
Leconte de Lisle (1818-1894)
- un breve saggio (con note) sulla figura di Ipazia e sul periodo storico in
cui visse.

Insomma una cosina anche un po' noiosetta, se non vi piace la filosofia e
non v'importa niente del cristianesimo post-costantiniano. (Su Ipazia, tra
l'altro, ha scritto con lo stile consueto il grande Mario Luzi, al quale
hanno negato il Nobel per la letteratura preferendogli Dario Fo. No
comment.)

Perché l'ho scritto sono fatti miei. E' quasi trent'anni che mi sento dare
della sovversiva, dell'antiborghese, della fascista, della comunista (lo fa
anche mia madre), dell'anarchica, dell'antisemita, dell'islamica (anche
questo lo dice mia madre) - e sempre con tono dispregiativo. Io so quello
che sono, e non credo di dovermi giustificare di nulla e con nessuno. Voi
chiamatemi come volete. I miei amici mi chiamano "Alessandra", e mio figlio
"mamma".

---------------------

appendici.........

qui sul forum Destra radicale esce sto topic:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=ec03e5630995813d8c44bc503dd267e6&threadid=69453


BOLLETTINO INFORMATIVO N°27
A CURA DELL'ASSOCIAZIONE LIMES
http://WWW.ASSLIMES.COM

che vabbe l'associazione limes gia' si sa chi sono cioe' chi e': Murelli

in sto bollettino c'e anche il solito appello pero' notate come e' stato
cambiato il titolo:

" - IRAQ TRINCEA D'EURASIA -

Con il popolo iracheno che resiste
Appello per una manifestazione nazionale il 6 dicembre a Roma "

---------------------------------------------

Alcuni ritiri di adesioni che pero' non sono state depennate nell'appello
pubblicato sul manifesto:


----------------------------------- Original Message --------
Subject: [movimento] Ritiro adesione appello 6 dicembre per Iraq
Date: Thu, 9 Oct 2003 10:16:02 +0200
From: CONTROPIANO <cpiano@tiscali.it>
Reply-To: movimento@ecn.org
To: <aa-info@yahoogroups.com>, <movimento@ecn.org>


Altri 3 personaggi in cerca d' autore:
Maurizio Neri, Biagio Cacciola, Tiberio Graziani

Biagio Caciolla
........ai tempi d'oro del Fuan protagonista delle meglio risse neofasciste
II



ex-capogruppo consiliare del Gruppo misto a , ex-Msi-FTF, rosinone ed
esponente del Fronte nazionale sociale.
[vedi Cassino17-
http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,35914,00.html

Oggi socialismo tricolore...

da TACCUINO ELETTORALE

Gaudenzi lancia Abbate e Cacciola
Ieri mattina Ugo Gaudenzi, direttore di Rinascita, è giunto a Frosinone per
tirare la volata ai candidati di Socialismo tricolore, Biagio Cacciola e
Filiberto Abbate, presenti nella Lista Marzi. «La partecipazione di numerosi
esponenti provenienti da destra alla lista civica ha ribaltato i canoni
classici degli schieramenti politici. Così oggi a Frosinone a contrastare
Marzi ci sono i residui della conservazione, legati alla destra reazionaria.
I socialisti nazionali non possono che stare dalla parte di una
amministrazione che si è caratterizzata per gli interventi nel sociale», ha
detto Gaudenzi.
http://spazioinwind.libero.it/edicola_ciociara/articoli/mix/502/24502voto.htm


" Ma la novità maggiore è stata la presenza di una delegazione di An,
guidata da Biagio Cacciola, che, in controtendenza rispetto alla linea
nazionale del Polo, ha preso una posizione estremamente critica sui
bombardamenti che hanno colpito Serbia e Montenegro: "La mobilitazione
contro la guerra decisa all'unanimità dal consiglio comunale di Frosinone
nella seduta del 25 marzo scorso - annota Cacciola - la dice lunga
sull'impopolarità dell'attacco Nato deciso dagli americani e subito dai
paesi europei. La cosa chiara è la condizione di vassallaggio in cui
l'Europa si trova."

da An sfila contro la Nato insieme a Prc e pacifisti
di Fausta Dumano
http://linux.cassino.edu/sudlazio/incharchiv/anno6/n14inch.htm


Dalla buona terra di Roma, addì 20 maggio 2001 Anno dell'Ordine 883

Il giorno 19 maggio 2001, alle ore 18.00, si è svolta presso l'Aula Magna
del Comune di Veroli (Frosinone), la presentazione del libro "Nel Segno di
Sion - la dimensione occulta nella storia", di Domenico Rotundo. Tra i tanti
graditissimi ospiti intervenuti, desideriamo in particolare ringraziare il
Sindaco di Veroli, dr. Danilo Campanari, l'assessore alla cultura del Comune
di Veroli, dr. Mario Coratti, e gli eminenti relatori, il prof. Giuseppe
D'Onorio, il prof. Biagio Cacciola,
http://www.ordinedeltempio.it/news.htm

------------------------------------------------------------------

Giancarlo Paciello.
ha scritto : La Nuova Intifada. ISBN
http://www.kelebekler.com/occ/paciello.htm

Fa parte della redazione di Koiné-rivista che ha "saltato il fosso" e del
comitato editoriale della CRT.
http://www.diorama.it/n250-tarantino.html


"Non possiamo non sottoscrivere pienamente molti punti di questa acuta ed
accorata testimonianza: crediamo sia dovere civile e morale per ogni
individuo che voglia coerentemente seguire un percorso di nuove sintesi
raccogliere ed ulteriormente diffondere nel "mare delle moltitudini" questo
messaggio nella bottiglia. [Walter Catalano]"
http://www.diorama.it/n249-koine.html







Data: Mar Set 30, 2003 3:25 pm
Oggetto: SANDRO VALENTINI: Ritiro firma


Da: "Silvia"
Data: Mar 30 Set 2003 15:09:20 Europe/Rome
Oggetto: SANDRO VALENTINI: Ritiro firma


-----Messaggio originale-----
DA: ALESSANDRO VALENTINI (CAGLIARI)
Inviato: lunedì 29 settembre 2003 18.31
A: IRAQlibero@l...
Cc: silvia
Oggetto: Ritiro firma



Sandro Valentini e Paolo Antonio Licheri - Sardegna.
Nel riconfermare il nostro convinto e fermo no sia all'occupazione
politica economica e militare dell'Iraq da parte dell'imperialismo Usa
che alla subalternità del governo italiano alla politica di aggressione
della Casa Bianca, ci sembra che il senso complessivo dell'iniziativa è
restrittiva rispetto all'esigenza di costruire un ampio, unitario
schieramento di massa in grado di riportare in Iraq legalità e
democrazia. Per questa ragione, pur cogliendo gli aspetti politici
positivi dell'appello, ci vediamo costretti a ritirare la nostra firma.

Cordiali saluti
-------------------------------------------------------------

Da: "Fulvio Grimaldi" <bassottovic@l...>
Data: Mer Ott 1, 2003 12:26 pm
Oggetto: Fw: Losurdo: Ritiro firma appello manifestazione 6 dicembre


----- Original Message -----
From: "Silvia" <silvia.digiacomo@t...>
To: <silvia.digiacomo@t...>
Sent: Wednesday, October 01, 2003 11:37 AM
Subject: Losurdo: Ritiro firma appello manifestazione 6 dicembre



-----Messaggio originale-----
Da: s.azzara [mailto:s.azzara@u...]
Inviato: mercoledì 1 ottobre 2003 12.20

Oggetto: Ritiro firma


Cara Silvia,
Losurdo ha appena ritirato la firma dall'appello per la manifestazione del
6 dicembre. Comunicalo in rete appena puoi, grazie.

Stefano













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il profrssore nero
by guforosso Tuesday October 14, 2003 at 08:45 PM mail:  

http://italy.indymedia.org//news/2003/10/401315_comment.php#401810

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@ il gatto di celine
by 4t Tuesday October 14, 2003 at 08:55 PM mail:  

Ma quando li fasisti diceno che el padrone e cattivo ,io per fare la contraria devo dire che é bravo no ??. Ame questa historia ya la sintita ,il detto divide e vinzirai e molto vechia , como la historia del centro sociale a Firenze , CIP pienso che el nome , Ma che cuasalita primo en el manifesto e ayeri en el corriere della sera e dopo en indymedia tre volta al giorno la stesa historia che quasalita , ma che puzza a Gladio , servizi secreti ,Nato ,.... . Tutte questa historia ya tantto tempo fa ya la anno fatto con li Black panther ,quele lettera a " compagni " che non se sapevano de dove arribabano ma sempre per difamare a un altro compagno e creare difiducia tra li compagni dei Black Panther .
Como diceva prima una altra persona ,che no diventemi pecore ,facemo critica ma no como vuole el corrire ( ma no dicevamo che li giornali sono dei padroni e tutto lo che scribino e per suo molino ? ) ,qiaro che staranno antiimperialisti ensieme con fasisti ma anqe stano Hebrei con fasisti en Italia , Francia,Usa ,... e por quelo non diciamo che tutti li hebrei sono Fasisti.

Contro il Fasismo !!

Contro il Imperialismo !!

Contro il capitalismo !!!

Solidarieta con la resintenza Palestinsa , Iraqena ,........ !!


Soliedareta con li opresi mai con li opresori !!!

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il gattino questurino
by x te Tuesday October 14, 2003 at 10:05 PM mail:  

Che bravino il gattino questurino...un mucchio di copia e incolla degno di Magdi Allam .Bravo, ora torna dal padroncino.

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gattino
by sicuro Wednesday October 15, 2003 at 02:51 PM mail:  

questurino è riferito a quelli spellacchiati del campo che miagolano coi fasci e con gli sbirri
No pasaran i ros-bruni nel movimento antagonista .

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x sicuro
by redflag Thursday October 16, 2003 at 08:34 PM mail:  

Dopo questa ennesima stronzata Sicuro, vai dentro il cesso e tira lo sciacquone!
Voi sedicenti antagonisti siete sempre pronti ad infamare, ma mai a sostenere chi lotta con le armi, a costo della propria vita, contro l'imperialismo americano.

Viva la resistenza irachena!
Viva l'intifada!
Saluti antifascisti!

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cyberfascisti
by il gatto di celine Friday October 17, 2003 at 08:29 PM mail:  

A quando la fatidica: "vi spranghiamo....."Ops! dimenticavo e' gia' stata pronunciata in lista antiamericanisti.

Mi spiace deludere i fan dell'ammuchiataa rosso-bruna ma non ci sono "copia e incolla" tranne quelli fatti dal Campo Antimperialista: nazi ed ex antimperilaisti uniti , udite udite!, contro gli stati uniti d'America. Ma quando vi decidete a fare una bella dichiarazione ufficiale di guerra agli USA e prendere le armi invece di cianciare di congiure e altre amenita'. Persino Ugo Gaudenzi (ex-lotta di popolo...nazimaoisti) e' sceso in campo a difendere questa orgia rosso-bruna e a minacciare chi la denuncia -vedi "Rinascita nazionale" del 14 e 15 ottobre.

Ci ammorbate col vostro massimalismo becero che suona come lo stridio di banderuole arruginite al vento. Un po' di coraggio arruolatevi nella resistenza irachena, prendete le armi e combattete l'occupazione americana invece di fare i turisti delle lotte altrui, invece di starvene al calduccio a discettare di quanto siete antagonisti -Sic!!!!Siete dei vigliacchi che si credono dei coraggiosi.Niente di piu' niente di meno.









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MAH....
by mazzetta Sunday October 26, 2003 at 07:14 PM mail:  

Quelli che hanno scatenato la canea, il cui scopo n. 1 e' ovviamente quello
di fare terra bruciata attorno al Campo (questo non puo' sfuggirti) e quello
n. 2 di far fallire la manifestazione perche' non cade sotto la loro
meschina giurisdizione, si mischiano artatamente molte cose. _________

Intanto questa è veramente indice di paranoia, come mi pare traspaia da diverse posizioni in campo.

Il fatto che il panel degli aderenti sia eterogeneo, multiforme ed inquinatiello pare acclarato, il che in teoria dovrebbe guastare anche il risultato politico.

Non si parla di simpatie o di compagnismi, ma di capire cosa abbia da spartire una iniziativa come quella del Campo con il resto.

L'imperialismo contro il quale tanti si battono è un discorso leggermente più ampio ed articolato del "sosteniamo i combattenti Irakeni contro satana Bush e l'America imperialista".

Questo tipo di impostazione attira fatalmente gruppi di esaltati, pare dimostrato.
Estremisti di idee molto diverse, alcune davvero bizzarre, tutti insieme contro il cattivone.

Auguro loro buona fortuna, tutto quello che nuoce a Bush è un bene per l'umanità, secondo me, ma non credo andranno lontani, mi ricordano anche loro un male storico della politica italiana, un sacco di sigle, forse più sigle che personaggi.

Mah..........

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chi vi paga
by libero Friday October 31, 2003 at 12:37 PM mail:  

Le mail che citate ve le hanno fornite gli stessi servizi come hanno fatto con le BR?

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eee
by veramente... Friday October 31, 2003 at 02:27 PM mail:  

veramente quelle delle br gliele SCRIVONO direttamente i servizi!

o credi che esista davvero una entita' denominata "brigate rosse"?!?!?!?!?!??

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fonte ufficiale: pasquinelli
by la spia Friday October 31, 2003 at 02:57 PM mail:  

il fornitore ufficiale è m.pasquinelli

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Pasquinelli ricicla neonazi come Martnez e la Sheidt
by Chicco Mariotto Sunday November 02, 2003 at 06:24 PM mail:  

Ecco il testo del Comunicato dei Musulmani Italiani che sputtana questo ignobile tewntativo nazifascio di infiltrazione: . . . Per amore di verità ed obbligo di coscienza - senza voler in alcun modo in questa sede entrare nel merito dell'iniziativa proposta dal "Campo Antimperialista" - il Consiglio Direttivo dell'Associazione Musulmani Italiani e la Direzione dell'Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana si sentono in dovere di precisare allo Spett. Ministero dell'Interno, al giornalista Magdi Allam, agli organi di informazione e a quanti altri siano interessati alla vicenda che: - La dichiarazione del Sig. Moreno Pasquinelli secondo cui "a noi non risulta alcun fascista tra i 700 firmatari dell'appello *CON IL POPOLO IRACHENO CHE RESISTE* e nel caso vi fossero noi le cancelleremo" NON CONCORDA IN ALCUN MODO CON L'ALLEGATA LISTA DEI PROMOTORI E DEI FIRMATARI, fra i quali appaiono BEN NOTI ESPONENTI DELL'ANTISEMITISMO NEOFASCISTA E NEONAZISTA come: 1) Miguel Martinez, già noto miliziano di una banda paramilitare sudamericana da lui stesso definita "setta un po' nazista" sulle pagine del settimane "Famiglia Cristiana". Pretende di avere chiuso i conti col suo documentabile passato fascista. Seguita però regolarmente a pubblicare col suo nome, nonché con gli pseudonimi "Franco Morelli" e "Lucio Tancredi", articoli per il mensile neonazista milanese Orion, diretto dal killer Maurizio Murelli. 2) Enrico Galoppini, noto per i suoi libri e articoli in cui si fa l'apologia della politica fascista nei confronti del mondo islamico, pubblicati dalla casa editrice "All'insegna del Veltro", di proprietà dell'ex braccio destro di Freda, l'ideologo del negazionismo neonazista prof. Claudio Mutti 3) Il noto militante dell'estrema destra e già collaboratore dei servizi segreti francesi Jean Marie Benjamin, che anche dopo la sua ordinazione sacerdotale seguita a farsi pubblicare dalla casa editrice di Claudio Mutti interviste realizzate dal leader del disciolto movimento neonazista "Meridiano Zero", Rainaldo Graziani. Ci auguriamo che, invece di seguitare a far circolare improbabili smentite di notizie veritiere, il Sig. Pasquinelli voglia dimostrarsi coerente con la sua proclamata volontà di cancellare le eventuali adesioni fasciste alla sua iniziativa. Il Consiglio Direttivo della Associazione Musulmani Italiani http://www.amimuslims.org mailto:islam.inst@flashnet.it

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Ancora i Musulmani su Paquinelli e Martinez
by Chicco Mariotto Sunday November 02, 2003 at 06:26 PM mail:  

As-salamu `alaykum wa rahmat-Ullahi wa barakatuH.

Carissimi Fratelli e Sorelle di Islamsunnita,

Ramadan Karim a tutti voi!

Se qualcuno poteva avere dei dubbi circa la buona fede del Sig. Moreno Paquinelli e del cosiddetto "Campo Antiimperialista", se qualcuno poteva supporre che quegli estremisti di sinistra fossero turlupinati da neonazisti e neofascisti che si infiltrano nelle loro fila a loro insaputa, ora ogni dubbio è purtroppo sciolto. Dobbiamo oggi prendere atto che, pur di combattere la democrazia statunitense ed israeliana, ESISTONO MILITANTI DI AREA NO GLOBAL CHE SONO SCIENTEMENTE DISPOSTI AD UN'ALLEANZA CON LA PEGGIORE FECCIA DELL'ANTISEMITISMO NEONAZISTA E NEOFASCISTA. A riprova di ciò, dopo la difesa d'ufficio di noti militanti dell'estrema destra come MARTINEZ, GALOPPINI e p. BENJAMIN, vediamo che all'appello a favore dei nostalgici di Saddam Hussein aderisce oggi un personaggio come FRANCO CARDINI, noto come uno uno dei principali ideologi dell'estrema destra antisemita. L'aspetto grottesco di tutta la vicenda è che il Sig. Pasquinelli aveva annunciato che eventuali adesioni di neofascisti all'appello filo-Saddam sarebbero state cancellate. Viene da chiedergli, chi è Franco Cardini, se non uno dei principali ideologi del neofascismo contemporaneo?

Se a ciò si aggiunge che a quello stesso appello filo-Saddam aderisce anche ROBERTO "HAMZA" PICCARDO, il noto apologeta del terrorismo suicida e segretario dell'UCOII (organizzazione finanziata dalla stessa Banca Al Taqwa che sosteneva Bin Laden), appare evidente come, nel denunciare il FOLLE PROGETTO di un'ALLEANZA FRA NO GLOBAL, NEONAZISTI ED INTEGRALISTI WAHHABITI sulla base dei comuni sentimenti anti-americani e antisemiti, giornalisti come Dimitri Buffa e Magdi Allam avevano colto nel segno, e contibuito ad allertare l'opinione pubblica e le forze istituzionali demandate alla tutela dell'ordine pubblico su un'incresciosa situazione che può essere foriera dei peggiori sviluppi.

Wa-s-salamu `alaykum wa rahmat-Ullahi wa barakatuH.


Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana
http://www.islam.italy.too.it
mailto:islam.inst@flashnet.it

http://www.antiimperialista.org/view.shtml?category=all&id=1067162818&keyword=+

Campo Antiimperialista
castellano english deutsch italiano français
Oct. 26, 2003

CON IL POPOLO IRACHENO CHE RESISTE
Siamo a mille adesioni all'appello


Riceviamo dai promotori e volentieri diffondiamo:


Siamo a mille adesioni all'appello: *CON IL POPOLO IRACHENO CHE RESISTE*

Tra quelle internazionali segnaliamo quelle di Ahmed Karim, curdo-iracheno, leader della Corrente Patriottica del Partito Comunista dell¹Iraq e dell'antifascista cileno Jaime Yovanovic Prieto, (Prof. J.). Come molti ricorderanno fu espulso dall'Italia l'anno scorso mentre era al Campo di Assisi (ora e' agli arresti domiciliari nel suo paese).
Tra le adesioni italiane, circa trecento negli ultimi dieci giorni, segnaliamo, oltre a quelle di alcune RSU, quella di Franco Cardini, storico di fama internazionale

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ciao Palazzi
by filorosso Sunday November 02, 2003 at 08:17 PM mail:  

Vedo che ti stai scatenando :-))

Per chi volesse sapere esattamente chi è Palazzi, quello che con un sacco di pseudonimi diversi sta lanciando questa campagna contro la resistenza irachena, date un'occhiata qui:

http://www.ifrance.com/amipalazzi

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filo Saddam fascisti
by Kurdistan Sunday November 02, 2003 at 08:35 PM mail:  

siete fascisti e basta

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E che fascisti!
by cittadino democratico Tuesday November 04, 2003 at 12:19 AM mail:  

Gente che parla della "VERA storia" di Maulana Shaykh Palazzi citando come "fonte" un sito messo in rete da loro stessi sotto FALSO nome!

Oltretutto, da un lato sostengono che Maulana sarebbe un "nazista negazionista", e dall'altro confermano che è stato ricevuto dal Presidente Israeliano Katsav a Gerusalemme e da Sharon a New York.

Ma vi sembra plausibile che il Presidente e il Primo Ministro d'Israele tributino riconoscimenti del genere a qualcuno che a detta di Martinez sarebbe un "noto negazionista"?

Almeno inventassero fesserie plausibili!!!

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x Palazzi
by romanaccio Tuesday November 04, 2003 at 08:11 AM mail:  

Caro Palazzi, noto con divertimento che:

1) cerchi di spacciarti per uno del "movimento"

2) il vicepresidente della tua associazione è un generale dei carabinieri che si vanta di lavorare per il Sismi e per il comando della NATO.

3) non ti sei nemmeno accorto che questo era il senso del messaggio che avevo postato. Vabbene che sei il più grande saggio di tutti i tempi, però...

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Martinez, sei fuso!
by Zio Frankie Wednesday November 05, 2003 at 12:58 AM mail:  

La più recente delle inverosimili fandonie inventate dal noto neonazista di Orion Miguel Martinez è quella secondo cui Maulana Shaykh Palazzi cercherebbe di farsi passare per "uno del movimento". Ma quando mai? Le prese di posizioni di Maulana sono pubbliche, così come lo sono i documenti dell'Associazione Musulmani Italiani di cui Maulana è segretario. E' noto a tutti che Sheykh Palazzi certo non simpatizza per né per l'estrema sinistra anti-americana e anti-israeliana, né tantomeno per gli "antiimperialisti" d'estrema destra che sostengono la "resistenza" dei nostalgici di Saddam Hussein.

Maulana Sheikh Palazzi è notoriamente d'idee liberali,nonché simpatizzante di Radicali italiani. Collabora regolarmente al quotidiano liberale "L'opinione delle Libertà", e coerentemente col suo liberalismo è schierato al fianco degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e d'Israele, a favore dell'espansione della democrazia liberale e del libero mercato in tutto il mondo, e a favore della liberazione del mondo arabo dai dittatori che lo opprimono. Ha pubblicamente sostenuto l'intervento anglo-americano per la liberazione dell'Iraq dal regime di Saddam, ha preso parte alla maratona oratoria a sostegno degli Alleati, ha più volte ribadito il suo sostegno ad Israele nella lotta contro i terroristi dell'OLP e di Hamas. Recentemente ha poi anche firmato l'appello a sostegno della barriera difensiva a tutela della pace voluta in Israele da Ariel Sharon. Il testo dell'apppello, con la firma di Shaykh Palazzi ben visibile, può essere letto su questo thread:

http://italy.indymedia.org//news/2003/10/411037.php

Certo un soggetto come Martinez, estremista di destra che da anni tenta inutilmente di farsi passare per "compagno", può ben essere un maniaco dei travestimenti, ma che tenti di attribuire la stessa tendenza a Maulana Sheikh Palazzi è davvero il colmo del ridicolo. Chi vuole conoscere le posizioni ufficiali dell'AMI può farlo leggendo il sito dell'organizzazione:

http://www.islam.italy.too.it

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Buffoni
by Franz Wednesday November 05, 2003 at 09:42 AM mail:  

Avete ampiamente dimostrato la vostra ingenuità.
Sorvolando sul fatto che siete rimasti solo voi e i giornalistucoli da strapazzo a usare ancora termini come "neonazisti" e "neofascisti"... avete dimostrato che a voi di tematiche scottanti come la questione palestinese o la guerra in Iraq non importa nulla!
A voi importa se chi sbandiera certi argomenti sia (o sia stato, visto che per voi è uguale) di "destra" o meno!
Difronte a popoli che vengono sterminati voi restate ancora rinchiusi nei vostri bei salotti a spipparvi su destra e sinistra e a pensare a chi andranno i voti, per me tutto questo è vergognoso.
Siete buffoni, ignoranti, e pagati dal sistema.

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Per Franz: RICICLAGGIO A COSTO ZERO?
by Zio Frankie Thursday November 06, 2003 at 11:07 PM mail:  

Invece, caro Franz, secondo te Martinez, Pasquinelli e la Susanne Scheiss per questa lurida operazione di riciclare la peggiore feccia fascista e gli integralisti di Hamas come "parte del movimento" non li paga nessuno!

Magari lo fanno per idealismo... nel frattempo campano d'aria!

Così come a suo tempo campavano d'aria quelli che facevano il loro stesso identico lavoro, i vari Freda, Delle Chiaie, Mutti, Merlino, ecc.

Certo che sei perspicace...

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Sceicco titolato
by rossovivo Friday November 07, 2003 at 06:37 AM mail:  

Nessuno dice che Palazzi sia del movimento, ci mancherebbe. Invece è un fatto che con vari nick su Indymedia, Palazzi abbia cercato in questi giorni di spacciarsi per uno del movimento, che è tutt'altra storia. Che Palazzi sia stato capo redattore di una rivista che pubblicava testi negazionisti è un fatto storico. Deve essere il primo caso di un negazionista che... nega di essere stato negazionista.

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I "fatti storici" secondo Martinez
by democratico antifascista Friday November 07, 2003 at 09:53 PM mail:  

Maulana Shaykh Palazzi non è mai stato un negazionista e non ha mai scritto una sola riga di contenuto negazionista. Se avesse scritto anche solamente una riga del genere, un personaggio come Miguel Guillermo Martinez Ball, che sembra aver fatto del linciaggio morale e dello sciacallaggio ai danni di Maulana la sua professione, l'avrebbe pubblicata sul suo sito e ripostata per ogni dove, compresi i threads di Indymedia su cui seguita incessantemente a ripostare con diversi nick le stesse medesime calunnie.

A suo tempo Shaykh Palazzi era redattore capo del bollettino interno del Coordinamento del Centro Islamico Culturale d'Italia, bolletino su cui qualsiasi musulmano poteva pubblicare articoli in italiano o in arabo. Un musulmano romano ha pubblicato un articolo di contenuto negazionista, e Shaykh Palazzi, nella sua qualità di redattore capo, ha risposto con un articolo di dura condanna del negazionismo e del nazismo.

Tutto ciò Martinez lo sa benissimo, e scientemente lo travisa nell'inutile speranza di screditare Shaykh Palazzi. E' davvero il colmo che a tentare simili giochetti sia proprio quel Martinez che da oltre vent'anni milita in ambienti apertamente negazionisti, che traduce in italiano gli scritti del negazionista Israel Shamir, che scrive sulla rivista negazionista Orion e che - mediante un'operazione come il cosiddetto "campo antiimperialista" - sta proprio ora inutilmente tentando di far infiltrare nel movimento decine e decine di suoi compagni di merende apertamente negazionisti. Se davvero dovevano a tutti i costi portare avanti un gioco così sporco, potevano almeno affidarlo ad un personaggio meno identificabile...

Ma davvero Martinez spera di convincere qualcuno coi suoi giri di parole?

Il gioco dei nazifascisti che si infiltrano nella sinistra antagonista e si travestono da "antiimperialisti" è più che scoperto... risale ai tempi di Mario Merlino... e già allora c'era di mezzo proprio Claudio Mutti, il camerata di Martinez che guarda caso posta, assieme a Martinez, sulla lista negazionista Al-Awda Italia... che coincidenza!

Oggi Martinez, Mutti, Pasquinelli, Murelli, Terracciano, Graziani, Cacciola & Co. si illudono che quello stesso gioco del travestimento sia ripetibile. Ma sono davvero così imbecilli? Davvero pensano che i loro nomi non li conosca nessuno?

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ANTIFASCISMO MILTANTE
by Zio Frankie Tuesday November 11, 2003 at 08:19 AM mail:  

ANTIFASCISMO MILTANT...
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Eccovi una foto del fascio Martinez, quello che con Pasquinelli vorrebbe infiltrare i suoi camerati nel movimento.

Dovessimo beccarlo in qualche manifestazione, almeno sappiamo che faccia ha!

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Palazzi sei una favola
by curioso Tuesday November 11, 2003 at 10:17 AM mail:  

Prima leggiamo:

" La più recente delle inverosimili fandonie inventate dal noto neonazista di Orion Miguel Martinez è quella secondo cui Maulana Shaykh Palazzi cercherebbe di farsi passare per "uno del movimento".

Firmato zio Frankie. Ora, solo Palazzi chiama se stesso "Maulana Shaykh", cioè "Nostro Maestro, l'Anziano". Quindi Zio Frankie = Palazzi, non ci piove.

Ora, da quel tuo post, deduciamo che Maulana Frankie/Zio Palazzi non cercherebbe di farsi passare per "uno del movimento". Anzi:

"Shaykh Palazzi tutto è fuorché "uno del movimento", o uno che vuole farsi passare per tale."

Poi Zio Palazzi scrive:

" Dovessimo beccarlo in qualche manifestazione, almeno sappiamo che faccia ha!"

Come se Palazzi fossi solito bazzicare le manifestazioni del movimento.

Comunque non giurerei sull'autenticità della foto. Una volta Palazzi ha fatto circolare su tutte le mailing list possibili quella che secondo lui sarebbe "la foto segnaletica" di una signora che lui odia particolarmente. Poi si è venuto a sapere che si trattava della foto di Dacia Maraini, pescata in rete.

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Per Martinez butta male...
by Zio Frankie Thursday November 13, 2003 at 04:30 AM mail:  

Certo che il fascio Martinez il vizio di attribuire ad altri la sua mania dei travestimenti (da maschio a femmina, da fascista a compagno, da antisemita ad antiimperialista) non lo perde proprio. E' uno che fa
parte di quel gruppo nazifascio che per il 6 dicembre voleva manifestare la sua solidarietà ai terroristi di Saddam Hussein, e adesso sono proprio quei terroristi con cui il camerata Martinez è solidale ad aver fatto una strage di militari italiani. Sarebbe ora che l'ex addestratore delle milizie di Pinochet pensasse meno a riempire i thread di idiozie, e cominciasse invece a riflettere sul guaio enorme in cui s'è di nuovo cacciato.

Già un gruppetto dei suoi camerati infiltratisi a insieme a tre integralisti di Hamas nella manifestazione dell'8 novembre ha ricevuto una sonora lezione di antifascismo militante, e Martinez ancora continua a fare il deficiente...

Che Maulana Sheikh Palazzi posti su Indymedia è - ovviamente - un'ennesima fesseria di Martinez. Nessun conoscitore dell'arabo parlerebbe di se stesso come "Maulana Shaykh", né tantomeno Shaykh Palazzi che l'arabo non solo lo conosce, ma lo insegna. Shaykh Palazzi chiamerà semmai "Maulana" quelli che sono stati i suoi maestri. E se qualcuno lo chiama "Maulana" ciò significa che è uno dei suoi studenti.

Però una cosa esatta Martinez l'ha detta, e riguarda l'AMI.

Visto che legge "libero", ha riportato che il vice-presidente dell'Associazione Musulmani Italiani è un generale dei Carabinieri che era a capo di una struttura del SISMI.

Già.

E' Martinez è uno che assieme a Pasquinelli, Mutti, Galoppini e Cacciola voleva organizzare una manifestazione e addirittura raccogliere fondi a favore dei terroristi iracheni. Quelli stessi che in Iraq hanno ammazzato i Carabinieri.

Sta combinato bene, questo Martinez. I compagni hanno già dato ai suoi scagnozzi l'accoglienza che meritano, ed i Carabinieri non è che lo amino molto.

Ma lui è uno che viene da un ambiente in cui si pensa "Molti nemici, molto onore".

Finché dura...

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