butto li' un po' di idee frutto di discussioni con un po' di persone, di rilfessioni personali derivanti dall'assemblea e pregresse, sperando che possano essere utili al procedere di questo esperimento al di la' dei limiti del passato (che la memoria non ci inganna :))))))
buttero' anche io due riflessioni che sono frutto di un po' di chiacchere, di quello che ho visto e di quello su cui ho ragionato in questi pochi giorni io queste riflessini le mettero' sul newswire perche' se il nw funzionasse veramente da tampone e cordata propositiva tra mercoledi' e la prossima puntata dell'assemblea gia' avremmo vinto :)))))
Penso che anche se i numeri non fanno la qualita' vano interpretati Penso che il senso della partecipazione massiccia e di alcuni interventi spontanei fosse molto chiaro
a. desiderio di unitarieta' nello sviluppo delle lotte (NB unitarieta' non e' uguale a uniformita') b. desiderio di "quagliare" cioe' di un atteggiamento pragmatico che accompagni la riflessione (agire comunicativo che dir si voglia; non c'e' distinzione tra riflessione e azione)
Questi i due dati fondamentali di contesto.
Inoltre penso si siano delineate molto bene tre filoni di lavoro che trovavano tutti sulla stessa pagina:
a. precarieta' della vita (da precarizzazione del lavoro a casa, da mobilita' ad accesso, da formazione a costo della vita, fino ad arrivare al welfare metropolitano dal basso)
b. spazi sociali / utenze / accesso
c. ecologia e territori
tutto ovviamente coniugato nella dimensione metropolitana
Il primo passaggio in queste tre settimane e' capire se il desiderio di una aumentata sensibilita' comune e collettiva alle iniziative e slancio di tutt* si tradurra' in qualcosa di concreto oppure no.
Dopodiche' penso che tra qui e la prossima puntata dobbiamo essere capaci di
- portare avanti i ragionamenti usando strumenti nuovi (il nw e' un primo passaggio) che ci consentano di elaborare prospettive comuni, ambiti di relazione (come citava anche l'intervento di m46 sul nw) che non siano vincolanti ma che siano nodi di una rete in sviluppo su cui parzialita' in movimento possano unirsi, incontrarsi, conoscere e costruire - trovare una forma per cui questa esperienza non diventi un coordinamento di particolarita', ma una collezione di reti relazionali attente e sensibili a cio' che accade in altre reti, in altri nodi (gruppi di affinita', proposta di metodi di azione comune anche nella diversita', ecc) - individuare sui tre temi di cui sopra alcuni primi spunti che diano una idea di come sia possibile quagliare senza ridurre una dimensione di complessita' ad una dimensione di uniformita', pur esprimendo potenza
In questo senso io penso che ci siano gia' i (s/m)emi perche' questo avvenga:
* l'assemblea su cognitariato e precariato di domenica 9 a reload offre un ottimo spunto di partenza per la questione del precariato * le proposte sul cop9 (soprattutto quelle di massa critica e la proposta che sta crescendo tra bulkaniani, malamanera et al di azioni di riqualificazione territoriale distribuite sul territorio e principio di inchiesta nel territorio sulle necessita'; le altre proposte dal classico corteo al classico forum sebbene interessanti non penso smuoveranno granche' nei termini dell'essere un ambito di relazione e di costruzione nuovo, senza offesa per chi le sta spingendo :))) * la proposta di censire li spazi e le loro necessita in teermini di utenze e accesso e di utilizzare ogni occasione per portare le rivendicazioni di tutti (appostamento creativo e altre occasioni che prossimamente si svilupperanno) * ambito cittadino sulla casa che vede soggetti molto diversi cercare di costruire un ambito di scambio e di relazione eterogeneo * la proposta che facevamo come reload di moltiplicare nodi di infocomunicazione/formazione distribuiti sul territorio (lavoro su cui da tempo ci siamo impegnati) potrebbe fornire insieme a indy quegli strumenti di elaborazione comune / circolazione delle informazioni su cui basare un sistema di comunicazione che in una rete e' il principale garante sia della possibilita' di intessere relazioni, sia della possibilita' di non indugiare in dinamiche accentratrici, sia di facilitare la crescita di un ambito comune
Rimane da capire se sapremo essere qualcosa a meta' tra un calendario unico collettivo di iniziative particolari e un ambito di discussione generalista, dando vita a momenti anche unitari estremamente forti e diversi, ma allo stesso tempo svolgendo la funzione principale di tessuto su cui e con cui tessere relazioni puntuali che poi daranno il senso di metropolitaneita' all'assemblea che abbiamo visto martedi'
Questi i miei pensieri, fin troppo lunghi, ma spero utili. Ci si rivede di sicuro tra tre settimane ma nel frattempo spero di vedere iniziare a realizzarsi alcune cose di base che ci diranno che dalle parole dell'assemblea si sara' passati ai fatti delle relazioni e dei progetti :))))))
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