Tortura e censura fanno parte della "democrazia" esportata in Iraq dagli occupanti imperialisti.
A fine aprile la missione imperialista "Libertą per l'Iraq" ha svelato un altro dei suoi volti: i torturatori americani e inglesi si sono sostituiti a quelli del dittatore Saddam. La rete televisiva Cbs per prima ha trasmesso le immagini di prigionieri iracheni nudi, incappucciati, seviziati, dai torturatori nel carcere di Abu Ghraib a Baghdad a fine 2003. Non č certo una novitą per gli Usa che a Guantanamo hanno appositamente costruito un centro di tortura, per non parlare degli immigrati islamici illegalmente detenuti nelle carceri americane dopo l'11 settembre. Eppure Bush e Blair si sono detti "disgustati" dalle foto e promesso la punizione dei responsabili. Un ipocrita tentativo di scaricare le loro responsabilitą politiche, seguito da una serie di "non ne sapevo nulla" dei vertici politici e militari Usa e della Gran Bretagna. Quando un rapporto di un generale americano, Antonio Taguba, gią da tempo aveva messo nero su bianco che il fenomeno tortura in Iraq č da considerare "sistematico" e messo in atto da personale dei servizi segreti e da consulenti "civili" del Pentagono che avevano in gestione i prigionieri del carcere di Baghdad e il compito "di preparare le condizioni fisiche e mentali per favorire gli interrogatori". Un eufemismo per non dire la parola tortura. Il rapporto del generale Taguba č stato scovato da un giornalista che lo ha reso pubblico a metą aprile ma i vertici militari americani hanno "convinto" la rete televisiva a ritardare la messa in onda del servizio per due settimane, per "non danneggiare" la missione in Iraq in un momento difficile. Tortura e censura fanno parte della "democrazia" esportata in Iraq dagli occupanti imperialisti.
W MARX, W ENGELS, W LENIN, W STALIN, W MAO TSE TUNG! COI MAESTRI VINCEREMO!
BUTTIAMO GIU' IL GOVERNO DEL NEODUCE BERLUSCONI!
PER L'ITALIA UNITA, ROSSA E SOCIALISTA!
|