Il Ministro dell'Innovazione e delle Tecnologie: la Rete è spazio di libertà ma non può essere utilizzata per reati
Si dibatte ancora tra le difficoltà la versione italiana di Indymedia il sito di informazione alternativa i cui server americani e britannici sono stati posti sotto sequestro dall'Fbi. Il sito è riuscito infatti a tornare online in una forma ridotta.
Stanca- «Internet non è una zona franca per i reati». È questo il commento all'oscuramento del sito di Indymedia, rilasciato dal ministro per l'Innovazione e le tecnologie Lucio Stanca, componente anche della task force appena costituita all'Onu da Kofi Annan per la gestione di Internet. «La rete è un grande spazio di libertà e come tale va salvaguardato, e proprio per questo non può essere una zona franca per reati che vanno perseguiti come quelli che si perpetrano negli spazi e con le modalitá tradizionali», ha proseguito Stanca. «Se c'è stato un intervento dell'autoritá competente, ossia la magistratura, è evidente - ha osservato Stanca - che ci sono motivi validi che giustificano questa iniziativa, che come tale va rispettata». Infine, il ministro ha sottolineato che «l'oscuramento riguarda un sito che offende la memoria di eroi caduti per mano di terroristi».
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