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All'attenzione del gentile sig. Vitiello, Pm in roma
by ******** Friday, Apr. 29, 2005 at 4:38 PM mail:

alcuni appunti....

Gentile magistrato
Apprendo ora della sua iniziativa contro questo medium internazionale.
Mi pare di capire che nelle sue intenzioni e convinzioni ci sia la volontà di chiudere od oscurare un canale internazionale a causa delle presunte offese al Papa che alcuni utilizzatori del sito avrebbero pubblicato sullo stesso.

Trovo la cosa assai curiosa, le dirò di più, quasi avventata.

Non riesco a capire perchè chiedere di chiudere questo canale, dato che le sue motivazioni mi paiono inconsistenti e pretestuose.
Su questo canale, libero, passano ogni giorno, da anni, insulti a numerosi capi di stato estero.
Su questo sito, libero, numerosi utenti occasionali insultano quotidianamente mullah, preti protestanti, ortodossi, cattolici e via enumerando, nella sua più totale indifferenza. Anche il precedente papa raccolse diversi apprezzamenti di questo tipo.

Farei torto alla sua intelligenza se credessi che lei, noto insieme al suo collega Ionta per le indagini sugli anarcoinsurrezionalisti, non sia in grado di comprendere la natura di questo canale.

Di conseguenza resto stupito dalla sua iniziativa, per me incomprensibile, volta a chiudere un mezzo di espressione usato da centinaia di migliaia di persone nel mondo, con un tale, banale pretesto.

Resto ancora più stupito del fatto che lei abbia intrapreso una iniziativa che sa già in partenza essere velleitaria quanto assolutamente inefficace; visto che l'unico maldestro tentativo di oscurare il sito ha quasi provocato un incidente internazionale, si è risolto in nulla, ed ha solo contribuito ad aumentarne la notorietà.

Mi perdoni se, a questo punto, mi coglie il sospetto che lei voglia acquisire notorietà a spese di questo canale, ma, a parte pensare che lei voglia distinguersi come "defensor fidei" agli occhi di qualche bigotto, non trovo giustificazioni di sorta.

Trovo anzi desolante che nel 21° secolo esistano ancora persone con un discreto grado di istruzione (che in lei presumo) e intitolate a difendere i diritti dei cittadini sul territorio della nostra repubblica, che le ricordo è laica ed aconfessionale, per darsi ad attacchi al diritto alla libera espressione in nome della difesa di un capo di stato straniero.
Pretestuosamente, visto che analoghe contingenze passate l'hanno in passato vista muto ed inattivo.

Mi permetta quindi di sorridere di fronte alle sue denuncie, e alle loro assurde premesse, e al contempo invitarla a curare altre distorsioni nell'uso della rete Internet.
Esistono infatti devine di siti (se non lo sapesse), che quotidianamente offendono le istituzioni democratiche, propagandano il fascismo e l'odio razziale, organizzano squadracce e roghi non meno pericolosi di quelli anarcoinsurrezionalisti. Siti italiani, registrati a nome di suoi concittadini, quindi agevolmente rintacciabili, quanto conosciuti ai casellari giudiziari.
Non vorrei sembrarle pedante, ma non ricordo sue iniziative in tal senso, e questo mi spinge a pormi domande sulla sua imparzialità e serenità nello svolgere il delicato compito di PM.

Colgo l'occasione per inviarle i miei più cordiali saluti, sicuro che dopo questa mia lei non potrà che tornare sui suoi passi ed indirizzare la sua meritoria attenzione nella direzione corretta.

in fede
un utente abituale.

P.s. per la questione che attiene al fotomontaggio che tanto l'ha inquietata, la invito a rivolgersi ai giornali britannici che altrettante ne hanno pubblicate e, non ultimo, a consultare la voce - satira - del Devoto-Oli, disponibile anche on-line

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vitiello?
by un tale Friday, Apr. 29, 2005 at 4:50 PM mail:

uhmm... il detto non si smentisce : nomen omen. Gli antichi denominavano le persone, con quello che sono oggi i cognomi, in base al loro stato genetico o sociale. Vitiello, ergo cervello bovino o di persona che si occupava di vacche e non di giurisprudenza. Vitiello vai a lavorare seriamente!

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dissento
by il pugnettista Friday, Apr. 29, 2005 at 5:03 PM mail:

dissento dall'analisi sul nome
al di là di ogni giudizio sull'atto è necessario precisare come VITELLIO fu il nome di un imperatore romano.
Esattamente quello che succedette a Otone e il cui successore fù Vespasiano

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vitiello contro la consulta?
by ignorante Friday, Apr. 29, 2005 at 5:05 PM mail:

Consulta, parità tra le religioniPene uguale per chi offende


by religioniPene uguale Friday, Apr. 29, 2005 at 4:45 PM mail:

Incostituzionali gli addebiti contro l'esponente islamico Adel Smith Era accusato di offese contro la Chiesa, il cardinal Biffi e il Papa Consulta, parità tra le religioni Pene uguali per chi offende La legge dovrà essere equiparata a quanto stabilito per altre confessioni

Incostituzionali gli addebiti contro l'esponente islamico Adel Smith
Era accusato di offese contro la Chiesa, il cardinal Biffi e il Papa
Consulta, parità tra le religioni
Pene uguali per chi offende
La legge dovrà essere equiparata a quanto stabilito per altre confessioni


Il presidente dell'Unione musulmani d'Italia Adel Smith
ROMA - Chi offende il cattolicesimo va punito con una pena non superiore a quella prevista per le altre religioni. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l'articolo 403 del codice penale nella parte in cui stabilisce un trattamento sanzionatorio più severo per le offese alla religione cattolica rispetto alla diminuzione della pena disposta dall'articolo 406 per le offese contro altri culti "ammessi" nello Stato italiano.

I giudici costituzionali erano stati chiamati in causa dal tribunale di Verona che avevano sospeso, in attesa del pronunciamento della Corte, un procedimento a carico di Adel Smith. Il presidente dell'Unione musulmani d'Italia era accusato di aver gravemente offeso, nel corso di una trasmissione televisiva, la Chiesa, il cardinale Giacomo Biffi e Papa Giovanni Paolo II.

Con la sentenza di illegittimità depositata oggi in cancelleria (n.168, scritta dal vicepresidente Guido Neppi Modona), la Corte ha così cancellato una "inammissibile discriminazione" sanzionatoria tra
religione cattolica e le altre confessioni religiose. L'incostituzionalità è limitata alla norma del codice penale (art.403, primo e secondo comma) che per le offese al cattolicesimo prevede la pena della reclusione fino a due anni se avviene mediante vilipendio di chi la professa, e da un anno a tre anni se la vittima è un ministro del culto. D'ora innanzi la pena dovrà essere diminuita, così come stabilito dal codice per le altre religioni.

Secondo la Corte "le esigenze costituzionali di eguale protezione del sentimento religioso che stanno alla equiparazione del trattamento sanzionatorio per le offese recate sia alla religione cattolica, sia alle altre confessioni religiose", sono "riconducibili, da un lato, al principio di eguaglianza davanti alla legge senza distinzione di religione sancito dall'art.3 della Costituzione, dall'altro dal principio di laicità o non-confessionalità dello Stato che implica, tra l'altro, equidistanza e imparzialità verso tutte le religioni, secondo quanto disposto dall'art. 8 della Costituzione. Ove è appunto sancita l'eguale libertà di tutte le confessioni religiose davanti alla legge".

(29 aprile 2005)

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vitello e non vitiello
by x Friday, Apr. 29, 2005 at 5:30 PM mail:

e' il nome del citrullo

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Per Vitiello e i suoi collaboratori
by ceresfero Wednesday, May. 04, 2005 at 8:28 PM mail:

Vorrei far presente che siti che inneggiano a un "ritorno agli antichi splendori" con temi di CHIARA ISPIRAZIONE FASCISTA su presenti in tutte le sedi di FN.

http://www.fntaranto.tk/

Fate voi, io credo che un sito del genere sia molto peggiore di un libero sito di informazione come Indymedia.

E mi permetto di ricordare che secondo la costituzione italiana tale cosa è vietata. Ma effettivamente, perchè infastidire dei cittadini che vogliono solo migliorare a modo loro le proprie città. Perchè dare fastidio a sguadroni di picchiotori e gruppi di teste rasate negli stadi, rompiamo i coglioni a chi gestisc un sito di libera informazione. Viva la democrazia...se ancora riuscite a capirne il significato.

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