REPORT SULL’INIZIATIVA A PALMA DI MONTECHIARO ( ag ) 27 luglio

Oggi si è tenuto a Palma di Montechiaro presso il Palazzo del Duca un dibattito con alcuni amministratori di comuni siciliani sensibili alla questione dell’immigrazione.
Erano presenti il sindaco di Palma di Montechiaro, il sindaco di Delia, l’assessore al bilancio di Ragusa , il vice-sindaco di Racalmuto, il responsabile del centro 3P di Licata, un europarlamentare di rifondazione comunista e i segretari provinciali dei ds e di rifondazione comunista di Agrigento.
Il dibattito ha avuto inizio con la lettura del documento prodotto dalla ras all’interno del campeggio nel quale si chiede di mettere in pratica politiche locali di ospitalità e promozione dei diritti di cittadinanza dei migranti.
E’ stato sonoramente ribadita la volontà di opporsi all’attuale politica sull’immigrazione in una zona di margine come la fascia meridionale dell’isola siciliana, tra l’altro in passato interessata dal fenomeno migratorio da parte di suoi cittadini.
Si è ovviamente chiesta la chiusura dei CPT e il rifiuto di obbrobri giuridici come la Bossi-Fini e la Turco-Napolitano.
Proposte concrete sono state fatte da molti.
Alcuni amministratori hanno rivolto l’attenzione al reperimento di soldi e strutture da utilizzare per l’accoglienza e da non affidare ad associazioni pseudo-umanitarie che invece speculano sul disagio dei migranti. Ad esempio i 105 milioni di euro stanziati per la gestione dei CPT nell’anno 2004 (fonte corte dei conti) potrebbero essere utilizzati per l’accoglienza.
Tra le più significative proposte c’è quella di creare una rete di comuni ed enti che si confronti frequentemente e che nell’immediato faccia un appello al Presidente della Regione Siciliana chiedendo di aderire al forum dei 14 governatori riunitosi il 10 luglio a Bari.
Padre Gaspare del centro 3P di Licata ha raccontato l’esperienza dell’accoglienza di 270 minorenni da maggio ad oggi ed ha invitato i componenti della Ras a “sporcarsi le mani” preparando il pasto ai ragazzi e aiutando il centro.
Gli è stato risposto che va bene la solidarietà, già attuata anche dai compagni della ras, ma uno stato di diritto non si fonda su principi di carità , bensì in primis sul rispetto dei diritti fondamentali delle persone.
E’stato chiesto agli amministratori di violare la legge Bossi Fini.

E’ stata ricordata la tragedia del CPT Serraino Vulpitta di Trapani del 27 dicembre del 2000 quando morirono 6 persone e l’attivismo di alcuni compagni oggi sotto processo per aver smantellato alcune strutture del CPT di Bologna.
A tal riguardo è stata proposta l’amnistia per tutti i reati connessi alle lotte sociali.
Si è proposto di accogliere in ogni comune un migrante ogni mille abitanti, in modo da dare risposte concrete e allo stesso tempo non pesare troppo su singole comunità evitando atteggiamenti emotivi da parte dei cittadini; è infatti importante lavorare anche sul consenso della popolazione, attualmente indottrinata dall’offensiva mediatica , soprattutto in termini di linguaggio, sul problema.

Alla fine si è ottenuto dagli amministratori presenti la scrittura di un documento comune, magari da concordare con altri sindaci ed esponenti istituzionali di sinistra, in cui compaiano alcune delle proposte concrete emerse dal dibattito.





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