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BOICOTTA BUTTIGLIONE
by Assemblea studenti-ricercatori Wednesday, Dec. 07, 2005 at 3:20 PM mail:

fuori Buttiglione anche dall'università

In occasione dell'Inaugurazione dell'A.A. 2005/2006 l'Assemblea Autoconvocata Studenti-Ricercatori intende rilanciare sui temi che sono stati alla base delle lotte che hanno coinvolto l'intero panorama universitario nazionale e che sono giunte al culmine negli ultimi mesi. Dopo le settimane di mobilitazioni, occupazioni, blocchi della didattica , la grande manifestazione del 25 Ottobre che ha assediato il Parlamento, la notte bianca dell'Università del 6 Dicembre, noi, studenti e studentesse, precari e precarie dell'università e della conoscenza, vogliamo ribadire che l'inaccettabile approvazione del Ddl Moratti non ha intaccato la nostra determinazione a voler proseguire la mobilitazione.

Questa protesta ha visto per la prima volta uniti studenti e ricercatori, i soggetti più colpiti dalle disastrose politiche che hanno riguardato l’università in questi ultimi anni. La crisi prodotta dal processo della cosiddetta “ modernizzazione” dell’ istruzione pubblica portato avanti dalla Moratti, conferma di fatto l’impianto ideologico neoliberista e classista già avviato dalle riforme Zecchino e Berlinguer. Queste riforme subordinano l’università e i saperi alle esigenze di precarizzazione della vita richieste dal mercato. La logica di riduzione dei costi e massimizzazione dei profitti le conferisce dunque un connotato fortemente aziendalista. In quest’ottica la formazione, invece di essere considerata investimento è considerata spesa, e la ricchezza intellettuale dei soggetti viene annullata di fronte alla domanda contingente del sistema aziendale. Il tre più due, l’introduzione del sistema dei crediti, i corsi di laurea sempre più aridi e settoriali, sono gli strumenti con cui questo processo si realizza. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla compiacenza di un corpo accademico che si è reso complice della devastazione della condizioni di vita e di libertà che gli studenti hanno vissuto e stanno vivendo sulla propria pelle.

Per tutte queste ragioni la presenza di un rappresentante del governo Berlusconi alla inaugurazione dell’anno accademico viene ritenuta inaccettabile e provocatoria e conferma la sordità mostrata dai dirigenti dell'Ateneo perugino rispetto ai temi sollevati nelle recenti mobilitazioni. Il Ministro dei Beni Culturali Rocco Buttiglione, qui invitato a promuovere ed elogiare quello che dovrebbe essere un luogo di produzione e diffusione di saperi e cultura, è lo stesso che, nella ultima legge finanziaria, ha promosso il taglio di ben 63 milioni di euro al Fondo Unico per lo Spettacolo. Lo stesso Ministro è stato al centro di una polemica di livello europeo per aver manifestato apertamente le proprie posizioni omofobiche, integraliste ed intolleranti: è questa una prova del degrado che caratterizza l'intero panorama politico nazionale che mostra in maniera sempre più preoccupante il suo volto più retrogrado e reazionario. Un degrado che si sta esprimendo a pieno nella progressiva perdita della laicità delle istituzioni e di quei luoghi, come l'università, che dovrebbero invece garantirla e promuoverla: i continui attacchi alla legge 194 sull'aborto ed il clima oscurantista instauratosi per il referendum sulla legge sulla fecondazione assistita sono un esempio lampante di questo stato di cose.

Diciamo NO a questo modello di Università e di società che ci viene imposto da quanti stanno celebrando questa farsa, e proponiamo dal basso una Università basata invece sulla libera circolazione e condivisione dei saperi e della cultura. Per questo ci riprenderemo gli spazi di produzione e diffusione dei saperi, ci riprendiamo il nostro diritto allo studio ed alla ricerca. E lo faremo senza chiedere permesso perché

NON BISOGNA CHIEDERE IL PERMESSO PER ESSERE LIBERI

assemblea autoconvocata studenti-ricercatori

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Titolo Autore Data
appuntamento ass. studenti-ricercatori Wednesday, Dec. 07, 2005 at 3:22 PM
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