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L'evasione fiscale delle banche
by Marco Saba Thursday, Mar. 09, 2006 at 2:11 PM mail:

L'evasione fiscale - Antonio Di Pietro, 8 marzo 2006 http://www.antoniodipietro.com/2006/03/levasione_fiscale.html L'evasione fiscale L’evasione fiscale è un problema congenito del nostro Paese che si è aggravato nell’ultimo periodo. Un periodo fatto di condoni, di prescrizioni di reato, di depenalizzazione del falso in bilancio. Il messaggio che questo Governo ha dato agli evasori è stato un messaggio di tolleranza e di complicità.

L'evasione fiscale - Antonio Di Pietro, 8 marzo 2006
http://www.antoniodipietro.com/2006/03/levasione_fiscale.html

L'evasione fiscale


L’evasione fiscale è un problema congenito del nostro Paese che si è aggravato nell’ultimo periodo. Un periodo fatto di condoni, di prescrizioni di reato, di depenalizzazione del falso in bilancio. Il messaggio che questo Governo ha dato agli evasori è stato un messaggio di tolleranza e di complicità.

Un messaggio che non poteva essere raccolto da pensionati e lavoratori dipendenti che pagano sempre fino all’ultima lira, ma pienamente recepito da coloro che sono privi di reale senso civico.
Un Paese in cui non si pagano le tasse, che anzi considera con indulgenza chi non le paga, non è un Paese civile.
L’esempio deve venire dall’alto, dal Governo, la pena per l’evasione deve essere il più possibile certa.
E questo non è stato.

I condoni hanno minato la fiducia dei cittadini nell’equità dello Stato, condoni che hanno premiato comportamenti illegali e hanno penalizzato chi ha pagato regolarmente, inducendo anche questi ultimi all’evasione.
L’esistenza dello Stato si basa sul gettito fiscale e l’evasione va considerata un reato molto grave perchè distrugge le basi della stessa struttura dello Stato e i principi di solidarietà sociale.

I servizi pubblici, la sanità, i trasporti, le scuole, tutto si basa sulla contribuzione dei cittadini.
Chi non partecipa, i cosiddetti “furbi”, provoca il degrado dei servizi sociali e l’aumento della tassazione in chi già paga le tasse, che a questo punto è beffato due volte.
Gli evasori vanno colpiti molto duramente, per giustizia sociale e per garantire al nostro Paese le risorse finanziarie per lo sviluppo. Oggi si stima che l’evasione corrisponda al 30% del PIL, se queste risorse fossero in parte recuperate il Paese ripartirebbe.


Postato da Antonio Di Pietro in Competitività del sistema economico
Commenti (171) | Scrivi | Iscriviti | Invia ad un amico | Stampa





Commenti
Come recuperare le tasse evase dalle banche

Caro Di Pietro,

ti sottopongo un'idea che proporrò durante la mia campagna elettorale nelle file della Fiamma Tricolore: l'idea è di emettere Biglietti di Stato a corso legale (come i vecchi biglietti da 500 lire) il cui signoraggio entra direttamente nelle casse dello Stato. Infatti oggi tale signoraggio è incamerato dalla BCE che falsifica il bilancio e lo mette al passivo (come false cambiali che non vengono mai pagate).
Prima era la Banca d'Italia che postava al passivo il signoraggio.
Questa falsificazione del bilancio ha sottratto all'erario le tasse ed ha creato uno spaventoso buco in bilancio chiamato "debito pubblico" (invece che "furto privato").
La Banca centrale dovrebbe postare al passivo LE SPESE TIPOGRAFICHE di emissione delle banconote, e non il valore facciale.
Insomma, sarebbe come se un proprietario di Casinò postasse al passivo il valore facciale delle fiches, anziché le spese di fabbricazione.

Con la riappropriazione della sovranità monetaria, che non avrebbe mai comunque potuto essere ceduta (la sovranità si cede solo con l'alto tradimento), lo Stato rientra in possesso di una liquidità pari ad un cinquantesimo del signoraggio sul denaro virtuale (con riserva frazionaria al 2%). Occorre ovviamente anche recuperare questa porzione di signoraggio che attualmente incamerano le banche private. Infatti, contrariamente a quanto si crede, il denaro creato col credito non viene mai distrutto: le banche lucrano non solo gli interessi ma anche sul riflusso.

A questo punto la politica di emissione potrà anche essere quantificata dalla Banca centrale, ma l'emissione deve essere fatta dallo Stato (il riflusso dei crediti finirà in un conto speciale del Ministero dell'Economia).

Proprio da questo ultimo conto speciale (conto signoraggio) si potrà attingere per realizzare, ad esempio, il Reddito Minimo Garantito. Si potrebbero anche creare dei gruppi di recupero (Economisti Anonimi) collegati ad università che provvedano a rieducare quegli economistici prezzolati che hanno disastrato questo paese.

Dire che uno Stato non ha abbastanza denaro per effettuare le spese è come dire che un ingegnere non ha abbastanza chilometri per progettare autostrade.

Cordialmente,

Marco Saba

Su Marco Saba e perche' certi articoli sul signoraggio vengono nascosti
by niente fascisti qui grazie Thursday, Mar. 09, 2006 at 2:35 PM mail:

gli articoli di "marco saba" - "centro studi monetari" - "etleboro" e in generale quasi sempre gli articoli che parlano del tema del signoraggio sono farina del sacco dei fascisti.

non e' il tema del signoraggio a essere fuori policy, ma mr. marco saba : si veda ad esempio il commento "solite teorie" e molti altri su http://italy.indymedia.org/news/2005/06/820709_comment.php

certo il problema del signoraggio non andrebbe lasciato alla destra. uno dei cavalli di battaglia del fascismo corporativista e' sempre stato quello di ricondurre la sovranita' sul battere moneta al popolo.

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