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I SIONISTI FAN PARTORIRE LE PRIGIONIERE PALESTINESI MANI E PIEDI LEGATI
by Paolo Dorigo n.234 progressivo Tuesday, May. 02, 2006 at 7:56 PM mail: contatti@paolodorigo.it

PERSINO IN PARTO CESAREO MANI E PIEDI LEGATI http://www.paolodorigo.it/SamarSbaih.htm

Institut Mandela pour les Droits de l'Homme
(Mandela Institute for Human Rights.)


La prigioniera Samar Sbaih dà alla luce il suo piccolo « prigioniero » Baraa in presenza dell’avvocata Buthayna Duqmaq.



Non è la prima volta che l’avvocata Buthayna Duqmaq dell’Istituto Mandela è il testimone diretto delle violazioni commesse dagli israeliani verso i diritti dei prigionieri arabi e palestinesi, donne e uomini. L'avvocata Duqmaq ha considerato che è stato parte del suo ruolo l’essere al fianco della prigioniera Samar durante la messa al mondo del suo primo figlio all’ospedale Me'ir: si tratta di un atto patriottico ed umanitario che l’avvocato Duqmaq e l'Istituto Mandela per i Prigionieri Politici hanno la volontà di assumere.

L’avvocata Duqmaq ha dichiarato « ciò che ho visto oggi mi porta a ricordare alla comunità internazionale ed in particolare alle organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani il bisogno pressante di intervenire immediatamente e di fare pressione sul governo israeliano affinché ponga termine alle sue pratiche repressive contro i nostri prigionieri donne ed uomini." L’avvocata Duqmaq considera che le donne palestinesi prigioniere hanno il diritto di dare la nascita come tutte le altre madri. Lei pensa che sia una vergogna per la comunità mondiale che proclama di lottare per i valori democratici, di autorizzare una situazione in cui una madre partorisce con le mani e le gambe legate !

L’avvocata Duqmaq ha reso visita alla prigioniera Sbaih all’ospedale Me'ir il 30 Aprile 2006, per essere al suo fianco durante il parto. L’avvocata Duqmaq è in contatto con la prigioniera Sbaih e le fa visita regolarmente sin dal suo arresto allorquando lei era incinta di tre mesi,per seguire il suo stato di salute. L’Istituto Mandela aveva in precedenza inoltrato una richiesta all’Alta Corte di Giustizia israeliana ed all’Amministrazione penitenziaria con l’intermediazione dell’ufficio dell’avvocato Jonathan Kuttab per richiedere che la madre od il marito di Sbaih potessero essergli vicino durante il parto e che lei non fosse legata. Comunque, l’avvocata Duqmaq non ha avuto alcuna concessione positiva dalle autorità israeliane. La prigioniera Sbaih è stata ammessa all’ospedale con le braccia e le gambe legate ed è stata condotta così in sala di parto !

Nonostante le guardie israeliane che scortavano Sbaih avessero impedito all’avvocata Duqmaq di entrare nella sala di parto, questa ha potuto parlare con Sbaih durante l’attesa prima che potesse entrare nella sala.

L’avvocata Duqmaq ha detto che Sbaih aveva un buon umore anche se sapeva da prima che le avrebbero fatto il parto cesareo. Sbaih ha parlato per tutte le madri palestinesi così come per tutti quelli che la hanno sostenuta nei momenti difficili del parto. Sbaih sperava di essere almeno slegata al momento del parto come le aveva promesso l’amministrazione del carcere Talmund.
Nella sua testimonianza sulla nascita di Baraa e le sofferenze che Sbaih ha patito, l’avvocata Duqmaq ha dichiarato che con la nascita di Baraa, il numero dei neonati prigionieri nelle carceri israeliane si è elevato a 3. I tre neonati sono detenuti con le loro madri nelle condizioni sanitarie e nutrizionali estremamente malevole.

Questi neonati sono privati dei loro diritti elementari e sottoposti a delle condizioni molto dure di repressione come le loro madri prigioniere. Inoltre, l’avvocata Duqmaq ha dichiarato che delle decine di madri imprigionate sono private del diritto di prendere i loro bambini nelle braccia durante le visite.

E’ inutile ricordare che la prigioniera Sbaih è sposata a suo cugino Rasmi Sbaih che è in detenzione amministrativa dal 25 giugno 2005. Samar Sbaih è proveniente dal campo di Jabaliae nella striscia di Gaza per raggiungere suo marito a Tulkarem dopo 6 anni di fiançailles. Samar
Sbaih è diplomata all’Università Islamica di Gaza e ha un diploma in Diritto religioso. E’ stata arrestata il 29 Settembre 2005 mentre era incinta di tre mesi. All’indomani del suo arresto, suo marito Rasmi è stato posto in detenzione amministrativa al carcere Ketziot nella regione del Negev ( Naqab).

Samar Sbaih è tuttora nell’ospedale Me'ir à Kfar Sava con il suo neonato Baraa perchè è sotto sorveglianza medico in seguito al taglio cesareo che ha subito.

Grazie.

Mandela Institute - Palestine
http://www.mandela-palestine.org

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qualcuno può
by X informazione corretta Tuesday, May. 02, 2006 at 8:12 PM mail:

qualcuno dei soliti può dimosrare con dati oggettivi che la storia è falsa

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chi*semina vento raccoglie tempesta...
by laelena Tuesday, May. 02, 2006 at 9:00 PM mail:

E' UNA VERGOGNA .IO HO SENTITO TESTIMONIANZE ANCHE SUL FATTO CHE PER ESSERE CURATI IN OSPEDALE I PALESTINESI E LE PALESTINESI DEVONO PAGARE CIFRE ESORBITANTI,IN RISCATTO,SE NO,NIENTE. SIONISTI IMPERIALISTI SCHIFOSI,QUANDO LA GENTE ADDORMENTATA SI SVEGLIERA DAL PROPRIO INECCEPIBILE SONNO E SOGNO,ALLORA UNA FRESCA VENTATA ATOMICA VI FARA SPARIRE DALLA FACCIA DELLA TERRA. CHI SEMINA VENTO,RACCOGLIE TEMPESTA

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Testimone
by oculare Tuesday, May. 02, 2006 at 10:23 PM mail:

ho sentito dire non è proprio la stessa cosa che AVERE VISTO ed io penso che qui molti parlano PER SENTITO DIRE.
ma non vi preoccupate

CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA

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SEI UN LOBOTOMIZZATO TGDIPENDENTE?
by LAELENA Tuesday, May. 02, 2006 at 11:48 PM mail:

SU QUESTI FATTI ANDARE AVANTI A COLPI DI PARAFRASI è IMMORALE.HO SENTITO DIRE,MI HAN DETTO DEI PROFUGHI PALESTINESI,HO TROVATO FILMATI AUTENTICI SU SITI STRANIERI,HO VISTO UNO SPECIALE SU RAINEWS24,CHE SI OCCUPA SPESSO DI APPROFONDIMENTI REALI IN TAL SENSO. COMUNQUE IL DEGRADO E LA SOFFERENZA PALESTINESE RESTA IMPUNITA, E LE TUE PAROLE NON FANNIO BENE.NO,PERNIENTE.SPERO CHE IN QUESTO MOMENTO TU PROVI VERGOGNA,SE NO NON PERDEREI NEMMENO TEMPO A RISPONDERTI. RICIRDA CHE NON è VERO CHE CIO CHE SI VEDE NELLE TV DI STATO è TUTTO VERO,LI C'è SEMPRE QUALCUNO CHE SEGUE I PROPRI INTERESSI,E I PALESTINESI NON OFFRONO TALI VANTAGGI AI GOVERNI,MENTRE ISRAELE E USA........SIONISTI FUORI DALLA FACCIA DELLA TERRA****

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VEDI TU..
by laelena Wednesday, May. 03, 2006 at 12:20 AM mail:

VEDI TU.....
pic13.jpggpfwfc.jpg, image/jpeg, 250x179

VEDI TU..

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abusi su detenute PALESTINESI
by LAELENA Wednesday, May. 03, 2006 at 2:32 AM mail:

http://www.paolodorigo.it

LA CONSCIENCE



Donne nelle carceri israeliane di fronte alla tortura ed agli abusi

IMEMC & Agencies - Martedì, 07 Marzo 2006, 17:15

Al momento dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, 116 donne detenute sono ancora imprigionate nelle carceri israeliane e fronteggiano crescenti violazioni dei loro diritti ed inumane condizioni di vita, dice un rapporto della Società Prigionieri Palestinesi.

La Società Prigionieri Palestinesi (PPS) ha prodotto un comunicato stampa che rivela che i soldati di israele hanno arrestato 5500 donne Palestinesi sin dal 1967, quando israele occupò la Cisgiordania, Gerusalemme est e la striscia di Gaza.

Questi arresti comprendono molti arresti di ragazze sotto l’età di 18 anni, donne anziane e donne che hanno speso numerosi anni nei centri di detenzione come Majeda Al Salayma, Zahra Qaroush, Rabeeha Thiab, Samee'a Hamdan ed altri.
La più oscura campagna di arresti portata dai soldati israeliani contro le donne Palestinesi ebbe luogo nel periodo tra il 1968 e il 1976, e durante la prima Intifada, che iniziò nel 1987.

Le donne detenute sono torturate, trattenute con sequestro e soggette a diversi generi di abusi fisici, psicologici e verbali.

Lungo gli anni, le donne Palestinesi detenute hanno condotto ripetuti scioperi della fame di protesta delle violazioni Israeliane e hanno avuto una parte uguale agli uomini Palestinesi nel loro impegno nella lotta contro la occupazione e difendendo la terra e l’onore del popolo Palestinese.

Numerose donne detenute sono nate in detenzione, spesso in stanze buie, senza supporto medico.

Le detenute Umaima Al Aagha, Sameeha Hamdan, Majeda Al Slaima e Mirvat Taha sono tra le nate in detenzione in queste condizioni.

I PPS hanno anche riportato che c’è un certo numero di donne detenute che hanno passato 10 anni in carcere, come Itaf Oleyyan, Zahra Qaroush, Nadia Al Khayyat, e Fatima Al Barnawi che fu la prima donna Palestinese detenuta nelle carceri Israeliane.

Nel 1996 le donne detenute nelle carceri israeliane rifiutarono la libertà condizionale di alcune di loro, insistendo sul fatto che tutte le donne detenute dovessero essere liberate. Loro rimasero in detenzione sino al 1997 quando israele rilasciò tutte le donne detenute.

A partire dalla attuale Intifadah Al Aqsa iniziata nel 2000, israele riassunse la sua polizia e iniziò ad arrestare decine di donne Palestinesi, e ragazze minorenni. Sin dal 2000, più di 450 donne e minorenni sono state arrestate dalle autorità israeliane. Ci sono attualmente 116 donne imprigionate, la maggior parte nel centro detentivo di Telmond per donne.
Ci sono attualmente 16 mamme imprigionate tra cui Faten Dhraghma, Erena Sarahna, Fida Abdullah, Manal Ghanim ed il suo bambino di 2 anni Wael.

Secondo il rapporto PPS, ci sono attualmente 8 ragazze minorenni nelle carceri israeliane;

Ni'ma Al Bakhayry, 14, from Hebron.
Isra' Khaleel, 14, Hebron.
Aya Oweiss, 17, Jenin refugee camp.
Yasmeen Al Rajabi, 17, Hebron.
Firyal Ja'ara, 17, Bethlehem.
Samah Abdullah, 18, Nablus.
Hiba Yaghmour, 15, Hebron.
Ni'ma Al Naqayra, 15, Hebron.
In molti casi, i soldati israeliani arrestano donne e bambine come mezzo di pressione dei loro fratelli o sorelle a confessare trattenendo le donne e sequestrando ed abusando le componenti donne della famiglia. Questo tipo di tentativi sono una violazione diretta dei principi dei diritti umani e della quarta convenzione di Ginevra.

· informazione raccolta dalla Società Palestinese dei Prigionieri, dal Comitato dei Diritti Umani Palestinesi, e da altre fonti.


http://www.paolodorigo.it/LaConscience/Donne%20nelle%20carceri%20israeliane%20di%20fronte%20alla%20torturra%20ed%20agli%20abusi.htm

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in USA E' UGUALE!!!!
by carcerate in catene Wednesday, May. 03, 2006 at 9:36 AM mail:

Sistemi USA, naturalmente: anche là le carcerate sono costrette a partorire in catene.
Stato medievale, che volete farci... e poi dicono dell'Iran.

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