|
Vedi tutti gli articoli senza commenti
|
No di Pecoraro e Realacci
|
|
by
nooooooo. SI! Wednesday, Oct. 11, 2006 at 10:23 PM |
mail:
|
No di Pecoraro e Realacci "Incompatibile con un Paese modello dal punto di vista ambientale in quanto dovrebbe sorgere in una Zona a protezione speciale". Così bolla il megainvestimento israeliano a Crotone denominato "Europaradiso" il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. "Le notizie che abbiamo noi - spiega all'Ansa il Minsitro - sono queste. Poi è chiaro che c'é autonomia regionale. Sicuramente, però, non possono farlo in una Zps. Abbiamo fatto tanto per uscire dalle infrazioni comunitarie ...". Sulla stessa linea il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, della Margherita. "Il problema - afferma - è che dovrebbe sorgere su un'area sensibile dal punto di vista ambientale. E poi mi pare che il progetto abbia contorni abbastanza fumosi, così come le dimensioni dell'investimento e dei flussi previsti in un'area con problemi di trasporto non banali. Come minimo bisognerebbe vederci molto più chiaro prima di formulare un'ipotesi". http://www.nuovacosenza.com/cs/turismo.html#06101001
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
Ma perchè?
|
|
by
.... Wednesday, Oct. 11, 2006 at 11:08 PM |
mail:
|
Si può sapere a cosa serve ai crotonesi mandare i propri figli a studiare all'università, sostenere la loro formazione con migliaia di euro (buttati quindi al vento) per poi continuare a sostenere la cultura dello sviluppo legata alla cementificazione selvaggia del paesaggio che tanto ha violentato le logiche di ricrescita della calabria dal dopoguerra in poi? Ma possibile che si è completamente sordi ai percorsi di sviluppo del territorio che tengano conto dell'ecosostenibilità soprattutto in zone dove a livello mondiale (a livello mondiale!) è riconosciuto un valore di patrimonio naturalistico inestimabile? Perchè la gente di crotone, quelli che hanno scaldato i banchi dell'unical dal 72 in poi e che adesso si trovano in prima fila nel comitato europaradiso, non sentono l'esigenza di riflettere su questo? Perchè lasciare ai politici del mattone (stile cettolaqualunque che a crotone purtroppo regnano incontrastati) fare il proprio corso devastatorio? Perchè non promuovere anche dal basso progetti di sviluppi alternativi ed ecocompatibili su una zona dal valore inestimabile? Perchè lasciare il proprio territorio nelle mani di imprenditori palazzinari senza scrupoli? Perchè ripetere lo stesso scempio di sempre? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè?....
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
il NI di Adamo e D'Antoni
|
|
by
D'Entoni Monday, Oct. 16, 2006 at 2:41 PM |
mail:
|
dantoni.jpg, image/jpeg, 277x367
Il Vicepresidente della Regione Adamo e il Viceministro D'Antoni istituiscono un "tavolo permanente" che si occuperà dello sviluppo di Crotone
Il Viceministro Sergio D'Antoni ed il Vicepresidente della Regione Nicola Adamo, nel corso di un incontro svoltosi a Roma, hanno individuato una linea comune di intervento per far fronte alla "vertenza Crotone". L'indirizzo politico, su cui orientare le azioni di intervento è stato illustrato dal vice-presidente della Giunta regionale Nicola Adamo. "Abbiamo trovato - ha detto l'Assessore Adamo - il consenso unanime sulle questioni da affrontare e risolvere, sul metodo e la procedura di concertazione, e sui tempi per offrire precise risposte con un cronoprogramma già scadenzato". Il Viceministro D'Antoni ha fatto propria la proposta di Adamo di istituire un "Tavolo permanente" sulle problematiche relative allo sviluppo di Crotone. E' stato lo stesso uomo di governo a indicare sia i punti da approfondire che le prime scadenze: tra dieci giorni dovrà essere effettuata la verifica tecnica sui "contratti d'area'; entro venti giorni il Ministero dell'Ambiente dovrà dare risposta sul programma di attuazione delle bonifiche; entro un mese si riunirà nuovamente il tavolo di concertazione. Nel corso della riunione, alla quale hanno anche partecipato i rappresentanti degli enti locali crotonesi, dei sindacati, delle associazioni imprenditoriali ed alcuni parlamentari calabresi, è stato esaminato il lungo elenco delle situazioni di stallo in cui versano i progetti già avviati e quelle nuove da affrontare: contratti d'area, bonifica dell'ex Pertusola, crisi della società Cellulosa, porto turistico, distretto industriale dell'energia, progetto Europaradiso e nuovo "Accordo di Programma Quadro". "Per la prima volta -ha detto il vicepresidente della Regione -abbiamo avuto l'opportunità di confrontarci assieme, avendo chiaro l'interesse dello Stato ad appoggiare lo sviluppo del Mezzogiorno ed a trovare soluzioni positive per Crotone. Per questo la Regione ha proposto la rimodulazione dei "contratti d'area" e la sottoscrizione di un nuovo "Accordo di Programma Quadro" basato sulla disponibilità finanziaria di mettere assieme i proventi locali e statali sulle royalty riscosse per le concessioni dei pozzi di metano a mare. Poi, sulla bonifica della Pertusola, essenziale per poter programmare una seria politica di riuso dell'area ai fini di nuovi investimenti, abbiamo chiesto un chiarimento sull'aggiudicazione della gara e sulla contrattualizzazione dei lavori già affidati, anche per verificare possibili riparametrazioni. Infine, sulla proposta di costruire il villaggio Europaradiso la Regione ha indicato la necessità sia di un coinvolgimento dello Stato per la valutazione del progetto, sia che esso arrivi all'integrazione con i nuovi strumenti della programmazione negoziata per le conseguenti ricadute relative ad infrastrutture, sicurezza, ambiente, lavoro". Il Viceministro D'Antoni si è impegnato a verificare la fattibilità di Europaradiso anche attraverso il coinvolgimento dei Ministeri degli Esteri e degli Interni. Sul "contratto d'area" è intervenuto anche il rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha assicurato la possibilità di realizzare un "protocollo aggiuntivo" per rilanciare l'istituto, controllare i tempi degli investimenti, la loro fattibilità e l'intera programmazione anche in funzione ai notevoli cambiamenti avvenuti con la globalizzazione dei mercati. "Crotone - ha sottolineato Adamo - è stato il primo ‘contratto d'area' italiano. Per questo è giusto cogliere l'opportunità di utilizzare uno strumento sperimentato che và solo aggiornato, andando a rivedere, magari, obiettivi e singole azioni assieme alle parti pubbliche ed imprenditoriali. Però, in merito alle politiche industriali, la Regione indica prioritario che Crotone faccia parte di uno dei tre Distretti dell'energia previsti dal disegno della legge finanziaria, in quanto è giunto il momento di supportare lo spontaneismo di questa crescita economica che prefigura già l'embrione di uno sviluppo aggiuntivo nel settore energetico". All'incontro romano, promosso dal viceministro D'Antoni, hanno partecipato anche alti funzionari dei Ministri degli Interni e dell'Ambiente, i quali hanno assicurato la piena collaborazione per quanto di competenza su sicurezza e tutela dall'inquinamento. Per il vice-ministro Sergio D'Antoni l'azione del Governo verso il Mezzogiorno sarà facilitata, dopo l'approvazione della Finanziaria con l'adozione di strumenti di intervento a partire dalla seconda metà del 2007. Ma già dall'inizio del prossimo anno verrà pubblicato il nuovo bando per la legge 488 che permetterà interventi in Calabria, con maggiore sicurezza e trasparenza del passato perché gli imprenditori dovranno ottenere le garanzie sottoscritte dalle banche. In questo quadro e con la disponibilità di tutti i soggetti presenti oggi all'incontro, il vice-ministro ha preso l'impegno per un'immediata rimodulazione del "contratto d'area" per Crotone, a portare al Ministro Bersani la richiesta di istituire il Distretto dell'energia e a coinvolgere al "Tavolo permanente" anche il Ministero delle Infrastrutture. (gdi)
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|