Le 2 manifestazioni di sabato
Sabato 18 novembre si terranno in Italia due manifestazioni apparentemente simili. La prima, che si svolgerà a Roma, indetta dal Forum Palestina con l’adesione di parte del movimento pacifista (Rete dei Comunisti, PCL, PdCI), si caratterizza per una piattaforma chiara di solidarietà con il popolo palestinese e per la difesa dei suoi elementari diritti, dal diritto alla resistenza a quello del ritorno dei profughi, non c’è nessuna confusione tra oppressi ed oppressori. L’altra manifestazione, indetta a Milano dal tavolo della pace con l’adesione di alcune forze della sinistra moderata e di governo, dal PRC fino a settori dei DS e della Margherita, si caratterizza per una ambiguità di fondo, si confonde l’aggressore con l’aggredito, si parla di diritto alla sicurezza per lo stato di Israele (come se uno stato che possiede centinaia di testate nucleari avesse bisogno di noi che gli garantiamo il diritto alla sicurezza), si confonde la legittima resistenza del popolo palestinese con il terrorismo e si chiama diritto all’autodifesa il terrorismo dello stato sionista. La stampa di questi giorni ovviamente presenta le due iniziative in modo estremamente diverso, i buoni a Milano e i cattivi a Roma. Alla manifestazione di Milano hanno aderito anche Rutelli e Fassino, personaggi notoriamente legati alla lobby sionista, il quotidiano della Margherita propone addirittura di manifestare con la bandiera con la stella di David. Solo questo dovrebbe far meditare tutti quei compagni che in buonafede andranno a Milano. Ci sono poi i soliti noti che tengono un piede a Roma e uno a Milano per non far dispiacere a nessuno, mi riferisco alle “opposizioni” del PRC come l’Ernesto e Sinistra Critica, lo stesso atteggiamento che hanno tenuto sulla questione del rifinanziamento alle missioni imperialiste o sulla finanziaria., abbaiano tanto ma poi non mordono mai. L’operazione fatta dalla sinistra governativa è vergognosa, si cerca di spaccare il movimento pacifista sulla pelle del popolo palestinese per piccoli interessi di bottega tutti legati a questioni interne di compatibilità governative. Quindi è ancora più importante essere presenti a Roma per manifestare la nostra solidarietà al popolo palestinese, per chiedere che venga revocato l’accordo militare che lega l’Italia allo stato di Israele, per dire no al muro dell’aparthaid.
http://www.pclfirenze.blogspot.com
|