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MA QUALE TRADIZIONE GIUDAICO CRISTIANA EUROPEA ?
by Paolo Dorigo n.198 progressivo Saturday, Feb. 25, 2006 at 8:19 AM mail: contatti@paolodorigo.it

Un appunto di mio padre e relativa presentazione in http://www.paolodorigo.org/2006_02_24_WD_MaQualeTradizioneGiudaicoCristiana.htm

Questa formulazione, estremamente sintetica, sommaria, “metiscia”, avanzata in sede di redazione della carta costituzionale europea, ma non approvata, era integrata da una serie di altri riferimenti di carattere filosofico e politico (forse anche alla civiltà greco-romana) all’illuminismo, alle rivoluzioni moderne, etc. Successivamente fu più volte riproposta da papa Wojtila come sintesi di valori biblico evangelici, sul piano religioso e anche sociale, ritrovabili soprattutto nel I millennio d.C. (particolarmente del monachesimo benedettino, etc.). Più recentemente è stata assunta nella “querelle” detto dello “scontro di civiltà” (Fallaci, Pera).

In realtà, ridotta a quelle tre parole, l’espressione in esame non è storicamente significativa di una traditio unitaria, come vorrebbero i due più recenti sostenitori. La cultura giudaica è stata rapidamente ridotta a minoranza, soprattutto in Europa (meglio detto: nell’area imperiale europea) dalla chiesa romana, che combattè con la stessa intolleranza sia la religione pagana di Roma e i culti orientali che l’impero tollerava e in parte assumeva, sia le minoranze ebraiche, di cui ora distruggeva le sinagoghe. Dal medioevo, fino all’età contemporanea, ha poi sistematicamente combattuto ed amarginato il popolo deicida, “i perfidi giudei”, etc. anche con i ghetti in età moderna, il cui primo esempio si ha a Venezia dal 1516: qui, peraltro, si ha uno dei rari esempi di trattamento relativamente tollerante. “Paradossalmente”, gli ebrei furono quasi sempre rispettati invece nella sponda sud del Mediterraneo, cioè nei califfati islamici.

In sostanza, quando Fallaci, Pera e altri usano questa espressione, giocano con le parole (che per sé significano solo quanto può essere riferito a continuità fra l’Antico e il Nuovo Testamento) intendendo invece un’unità di civiltà che in Europa non è mai esistita: La Chiesa ha progressivamente cercato di impedire ai fedeli la conoscenza diretta della Bibbia, cioè dell’Antico Testamento.



Wladimiro Dorigo, 24-02-2006

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hai ragione!
by M.F. Saturday, Feb. 25, 2006 at 9:47 AM mail:

sottoscrivo tutto, ed aggiungo che Chiesa cattolica e democrazia sono state sempre all'opposto.

Quanto poi alla tolleranza poi, basta pensare alle crociate, non solo contro l'Islam ma anche contro i Catari, i Valdesi, gli Hussiti, che cristiani lo erano veramente.

Quanto agli Ebrei che ne dici del "sangre sucio", cioè il SANGUE SPORCO,la prima teorizzazione del razzismo del sangue, fatta da un pontefice spagnolo, Benedetto XIII, nel '400? Dopo che il "santo" Vincenzo Ferrer aveva convertito col terrore 10.000 ebrei ad ogni sua predica e questi "marrani" chiedevano nientemeno che pari diritti coi cristiani?

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mah!
by Elle Saturday, Feb. 25, 2006 at 9:54 AM mail:

Vincenzo Ferrer e anche Torquemada in realtà erano EBREI
convertiti a forza dal cattolicesimo.
mai sentito parlare dei bambini ebrei rapiti da suore e monaci e battezzati a Forza e di nascosto dai genitori? bambini che venivano richiusi nei monasteri e strappati alle famiglie? leggetevi un po' di roba interessante

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Anche LORO...??!!
by skifato Saturday, Feb. 25, 2006 at 10:19 AM mail:

"Vincenzo Ferrer e anche Torquemada in realtà erano EBREI"

Insomma, come ti giri inciampi sempre in qualche giudeo..

Bella poi l'idea di Torquemada che perseguita i "marrani"
suoi ex-correligionari!!!

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torquemada
by torquemada Saturday, Feb. 25, 2006 at 10:27 AM mail:

CAMMILLERI
L'Inquisizione
tratto da Fregati dalla Scuola, Effedieffe, Milano 1999.

"E' più corretto parlare di Inquisizioni, al plurale, perché questa istituzione ecclesiastica fu molto diversificata, a seconda dei tempi e dei luoghi. Così abbiamo l'Inquisizione medievale, quella spagnola, quella romana (Sant'Uffizio), quelle laiche e quelle protestanti.

La prima nacque di fronte a un problema preciso: l'eresia catara. In verità i catari, o neo-manichei, professavano non tanto un'eresia, quanto una vera e propria religione alternativa, tremenda e distruttiva.
Già per i manichei a suo tempo Diocleziano aveva decretato il rogo. Infatti essi sostenevano che ci sono due divinità, una buona e una cattiva. E' quella malvagia ad aver creato il mondo; dunque il mondo merita di scomparire e ogni cosa che può perpetuarlo è riprovevole. Dall'Oriente balcanico il neo-manichesimo si diffuse in Europa, con epicentri soprattutto nel meridione della Francia e nell'Italia settentrionale. Gli adepti chiamavano se stessi catari (dal greco, lingua dell'Oriente bizantino; vuol dire "puro") e predicavano il divieto di procreare. Erano conosciuti anche come bogomili, patarini e con un'infinità di altri nomi. I "perfetti" si distaccavano completamente da tutto, raggiungendo uno stadio semi-vegetale. Avevano un unico sacramento, il "consolamentum", che poteva essere amministrato solo una volta nella vita. Per questo praticavano l'endura, cioè il suicidio assistito dopo la somministrazione del "consolamentum". Gli adepti non "perfetti" potevano praticare qualsiasi attività sessuale purché non feconda. Era loro vietato prestare giuramento alle autorità; di fatto potevano mentire e commettere qualsiasi infrazione, perché il mondo meritava di finire al più presto. Non mangiavano carne, uova e latticini e la loro apparente austerità di vita ammaliava soprattutto quello che oggi definiremmo sottoproletariato urbano, ignorante e sensibile ai millenarismi sovvertitori.
Immediatamente le autorità civili del tempo si resero conto di trovarsi di fronte a un gravissimo pericolo di sovversione: il mondo medievale era fondato sulla parola data (l'omaggio feudale) nonché sulla filosofia cristiana; dunque gli eretici erano pericolosissimi destabilizzatori. Non solo. Il suicidio e il divieto di procreare condannavano l'umanità all'estinzione. Durissima fu la reazione governativa, e dappertutto cominciarono ad accendersi roghi di Catari: la stessa pena prevista dal diritto romano per "lesa maestà" (nome antico della sovversione).
Purtroppo nei linciaggi a furor di popolo e negli interventi repressivi indiscriminati ci andava di mezzo anche chi aveva aderito al Catarismo per ignoranza o (nei luoghi dove gli eretici erano maggioranza) paura. In ogni caso, per stabilire con esattezza chi fosse davvero cataro e chi no, occorreva un esame sulla dottrina religiosa. La Chiesa, dunque, intervenne per sottrarre questa materia al potere civile: solo i teologi potevano procedere a un esame del genere. [...]
L'Inquisizione non fu un vero e proprio tribunale bensì un comitato di esperti che stabiliva chi fosse eretico e chi no. Non solo. Riammetteva nel seno della Cristianità coloro che, attratti all'eresia da ignoranza, paura o momentaneo fascino, si pentivano. Per gli ostinati la Chiesa non poteva fare più niente, e doveva lasciare che la giustizia civile seguisse il suo corso. Insomma l'Inquisizione salvò molta più gente di quanta ne abbia "abbandonata al braccio secolare". Paradossalmente è proprio l'Inquisizione a inventare il processo moderno. I tribunali laici medievali, infatti, funzionavano col sistema "accusatorio": il giudice poteva intervenire solo su istanza di parte e giudicava sulle prove fornite dalle parti. Anche l'omicidio. Se i parenti dell'ucciso perdonavano l'assassino questo veniva liberato.
Invece la Chiesa usò il procedimento "inquisitorio": il giudice, di sua iniziativa ("d'ufficio") indaga, cerca le prove, incastra il colpevole (quel che fa oggi il magistrato "inquirente"). L'Inquisizione inventa il verbale redatto da un cancelliere, il "corpo del reato", la giuria popolare, gli sconti e la remissione di pena per buona condotta, le licenze per malattia, gli arresti domiciliari, l'avviso di garanzia. Essa condannò un numero di persone di gran lunga inferiore a quel che certi romanzi "gotici" ci hanno tramandato. E salvò la civiltà europea da un gravissimo pericolo. Proprio perché l'Inquisizione inventa il processo scritto e verbalizzato gli storici sanno tutto su questa istituzione, i cui documenti sono tutti conservati e a disposizione degli studiosi. Processi quali quelli mostrati ne Il nome della rosa sono puramente inventati.
Anche la tortura inquisitoriale è una sciocchezza tramandata da disegni e incisioni di fantasia, diffusi dalla propaganda antipapista protestante dopo l'invenzione della stampa. La tortura, come mezzo per far confessare, era usata da sempre da tutti i tribunali (il carcere come pena comincia con la Rivoluzione francese; prima c'erano solo pene fisiche e pecuniarie). Il primo ad abolirla fu Luigi XVI, poco prima della Rivoluzione francese. L'unica tortura a cui facevano ricorso i tribunali inquisitoriali (ma solo in presenza di gravissimi indizi) era la corda: l'imputato veniva sospeso per le braccia e lasciato cadere sul pavimento, due o tre volte. Se non confessava, veniva liberato. Se confessava sotto tortura la sua confessione doveva essere da lui confermata dopo, senza tortura, altrimenti non era valida. Gli inquisitori la impiegarono pochissimo perché non se ne fidavano: sapevano che c'è chi sotto tortura confesserebbe anche quel che non ha commesso.
[...] Se in qualche manuale scolastico si leggono espressioni come «carcere perpetuo» o «carcere perpetuo irremissibile», nel latino inquisitoriale ciò significava gli arresti, generalmente domiciliari, dai tre agli otto anni. E "arresti domiciliari" voleva dire, in pratica, divieto di uscire dalla città senza permesso. Si tenga sempre presente che la Chiesa aveva tutto l'interesse, anche propagandistico, a riconciliare l'eretico pentito e confesso.

L'Inquisizione spagnola
Su questo tema, la fantasia si è scatenata. Ma è appunto fantasia, come ne Il pozzo e il pendolo di Edgar A. Poe.
Nel 1492, anno dell'impresa di Colombo, la Spagna, riunificatasi col matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, era riuscita a portare a termine la plurisecolare opera di riconquista del paese ai Mori. Il nuovo regno si trovava adesso ad avere in casa due fortissime minoranze, quella musulmana e quella ebraica. Poiché ora il governo era interamente in mano ai cristiani, molti, per far carriera, si facevano battezzare, ma in segreto continuavano a praticare la vecchia religione. Solo che il segreto non era tale per i vicini di casa e i compaesani, i quali, non di rado scavalcati soprattutto dai più abili Ebrei (nel commercio e nelle finanze, ma anche nelle carriere amministrative e perfino ecclesiastiche), spesso davano luogo a tumulti contro i falsi convertiti o marranos. Si aggiunga che i Mori di Spagna per lungo tempo sognarono la rivincita, facendo da quinta colonna per i regni islamici corsari del vicino Nordafrica (i quali praticarono per secoli continue incursioni sulle coste). Rivolte scoppiavano qua e là, e impensierivano i due re. Ci fu anche una ribellione di nobili contro la corona, e molti Ebrei conversos commisero l'errore di appoggiare i ribelli. Insomma l'appena unificato regno rischiava una guerra civile. Per questo i Re Cattolici chiesero al Papa l'istituzione dell'Inquisizione. Finché Ferdinando e Isabella, buoni cristiani, vissero, l'Inquisizione spagnola obbedì alle direttive di moderazione del Papa. Ma in breve diventò un organismo governativo, del tutto indipendente da Roma e sul quale il Papa non aveva praticamente nessun potere.
Comunque l'Inquisizione ebbe il merito di sottrarre la questione dei falsi convertiti ai linciaggi di piazza. Fu garantito un processo giusto e puntiglioso. I veri convertiti vennero provvisti di regolare certificato inquisitoriale e garantiti contro ogni ulteriore molestia; agli altri fu posta l'alternativa tra la vera conversione o la condanna. Infatti l'Inquisizione, tribunale ecclesiastico, poteva giudicare solo i cristiani, non gli ebrei o i musulmani. Un battezzato che, di fatto, praticava il Giudaismo o l'Islamismo, era un eretico sovversivo. Così, colpendo relativamente pochi colpevoli (il cui numero effettivo, anche qui, va molto ridimensionato), l'Inquisizione "regolò il traffico" in Spagna: gli ebrei facessero gli ebrei, i musulmani i musulmani e i cristiani i cristiani, ognuno con i suoi riti e ben separati, per non litigare. La sua presenza evitò alla Spagna quelle guerre di religione che invece insanguinarono l'Europa settentrionale e garantì lo sviluppo del Paese, che così poté diventare la prima superpotenza del tempo. [...] Il "famigerato", anch'egli ebreo convertito, Torquemada fu in realtà molto più mite di quel che si pensa.
Per quanto riguarda la cosiddetta "caccia alle streghe" teniamo presente che l'Inquisizione se ne occupò poco. La vera e propria "stregomania" si diffuse in Europa alla fine del Rinascimento, dunque all'inizio della modernità. Ci credevano gente come Newton e Giordano Bruno (lui stesso un mago), Paracelso e Cartesio. A bruciare streghe furono soprattutto tribunali laici e protestanti (il più fiero cacciatore di streghe fu il giurista francese Jean Bodin, teorico dello Stato moderno). La famigerata Salem si trova infatti nel Massachusetts dei protestanti Padri Pellegrini americani. L'Inquisizione cattolica classificò la stregoneria come superstizione e, specialmente in Spagna, salvò la vita a moltissime presunte streghe che la furia popolare (o qualche cliente deluso) voleva linciare.

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eddaioooo
by hiddate sti fasci Saturday, Feb. 25, 2006 at 10:32 AM mail:

E anche quella cogliona di tristesse che che infila ebrei dappertutto, che poi i blondettari si scatenano; è una blondettata anche il post sugli omosessuali

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Sorry?
by Elle Saturday, Feb. 25, 2006 at 10:49 AM mail:

che l'articolo sia una skifezza non c'è dubbio, ma perchè Hiddare, quando non solo Blondet ( persona che ho sentito nominare solo su questo sito) ma tante persone hanno così tanti pregiudizi sugli ebrei, anzi nel caso di specie: I GIUDEI? non è meglio fare chiarezza?
L'inquisizione spagnola fu voluta per punire gli ebrei che vennero perseguitati , depredati, torturati e le donne bruciate vive come streghe. Ma non molti sanno che queste cose avvennero non perchè queste persone fossero ebrei, ma in quanto CONVERSOS , cioè cristiani convertiti; quindi non più perseguibili in quanto giudei? ED INVECE è ESATTAMENTE QUESTA LA NOVITà DELL'INQUISIZIONE che perseguiva sia I giudaizzanti ( marrano è un termine dispregiativo) ossia quelli che in SEGRETO continuavano ad osservare il giudaismo , ma che erano ben pochi visto che l'accusa di
SIMULAZIONE DEL CRISTIANESIMO si fondava sugli AUTODAFè, e cioè le confessioni OTTENUTE CON LA TORTURA, ma ...dicevo l'inquisizione colpiva anche CRISTIANI di origine ebraiche che non fossero cristiani da almeno 4 generazioni.
Quindi , una banale scusa per perseguitare ogni ebreo TOUT COURT.
iL caso vuole che abbia seguito un seminario specifico sugli ebrei della penisola iberica, la lora perquisizione e la loro espulsione!

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oopsss
by Elle Saturday, Feb. 25, 2006 at 10:53 AM mail:

CONVERSOS , cioè cristiani convertiti;....
ebrei convertiti al Cristianesimo
MEGLIO ESSERE CHIARI E SPECIFICI

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x Torquemada
by M.F. Saturday, Feb. 25, 2006 at 11:29 AM mail:


I catari tu li consideri come un papista dell'epoca: dei pazzi, più o meno.

Invece i catari erano NON VIOLENTI, si nutrivano solo di pesce perchè aborrivano il sangue, vivevano poveramente, NON riconoscevano nella CROCE che un tremendo supplizio e rifiutavano di riconoscerla come embrema cristiano. Dicevano infatti "se Cristo fosse stato sgozzato invece che crocefisso allora il coltello sarebbe il nostro simbolo?"

A distanza di otto secoli ancora gettano infamie su di loro...

Quanto agli hussiti non fai parola, veh?

Poi la pretesa che l'Inquisizione sia la matrice dell'odierna Giustizia siamo al reato...

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x m.g.
by cosa pretendi dai fasci? Saturday, Feb. 25, 2006 at 11:32 AM mail:

la fonte di quell'aborto è il sito del fascista Blondet

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Mussolini e Huss
by Antihussita Saturday, Feb. 25, 2006 at 12:04 PM mail:

"Quanto agli hussiti non fai parola, veh?"


GLI HUSSITI ERANO FASCISTI.
NON E' STATO FORSE UN CERTO BENITO MUSSOLINI A SCRIVERE UN LIBELLO APOLOGETICO INTITOLATO "GIOVANNI HUSS, IL VERIDICO" ?
FUORI DA INDYMEDIA FASCISTI E FILOHUSSITI !

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all'antihussita
by M.F. Saturday, Feb. 25, 2006 at 1:45 PM mail:

Hussiti "fascisti"? Già, come il papa Martino V era Hitler!
ma mi faccia il pacere...
non so se Mussolini ha esaltati gli hussiti. Lui ha cambiato molte volte idee, e ricordati che ha un passato di "socialista rivoluzionario". Forse era di quel periodo lo scritto che non conosco.
Ma gli hussiti TABORITI sono stati quelli della TERRA E LIBERTA' del '400, quelli che sconfissero le crociate antihussite promosse da Martino V e guidate dalla peggior feccia dell'epoca, dall'imperatore Sigismondo al cardinale Cesarini...
Solo il Concilio di Basilea riuscì a dividere gli hussiti ed ad alleare gli utraquisti, nobili e clero boemi, ai principi cattolici tedeschi per sconfiggere i taboriti...

e questo contro la volontà del papa Eugenio IV contrario a quel Concilio, ostile a qualsiasi contatto con essi...

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