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CONTRO L’UMANIZZAZIONE DEI LAGER
by NO cpt Friday, Jun. 30, 2006 at 12:03 PM mail:

I CPT VANNO CHIUSI TUTTI E SUBITO, SENZA SE E SENZA MA, NON SERVONO NUOVE COMMISSIONI ISPETTIVE.

Dopo le dichiarazioni e le iniziative dei Ministri Amato e Ferrero appare chiaramente la volontà del Governo Prodi di non mettere in discussione l’impianto di una legge razzista come la Bossi-Fini, nè tantomeno della Turco-Napolitano, che per prima istituì i Centri di Permanenza Temporanea.
La strada che si sta imboccando è quella di "abbellire" in qualche modo le aberrazioni di una legislazione che ha fatto crescere in modo esponenziale il numero dei clandestini, assecondando in questo le esigenze di un mercato del lavoro che ha bisogno di lavoratori a costo sempre più basso: in questo senso la clandestinità è pienamente funzionale ad un sistema che vuole ridurre e in parte eliminare, in nome della competitività, qualsiasi forma di tutela sociale e sindacale, qualsiasi diritto civile e politico.
La strada che si sta imboccando è quella di una "nuova" concertazione, estrapolando alcuni aspetti della legislazione sull’immigrazione, e istituendo commissioni, tavoli di confronto in cui coinvolgere enti ed associazioni, che spesso non hanno alcun rapporto con le realtà dei migranti e con le loro esigenze, desiderosi di "partecipare" per esserne legittimati e, perchè no?, trarne benefici.
I CPT vanno chiusi tutti e subito, senza se e senza ma, non servono nuove commissioni ispettive.
Le migrazioni da sempre, in tutto il mondo, sono avvenute nel segno dell’ "irregolarità". L’unico modo per combatterla è garantire ai migranti quella libertà di circolazione che viene riconosciuta alle merci ed al denaro, ma non a esseri umani che valicano le mura di quella ipocrita fortezza che è l’ Unione Europea. Infatti nel nuovo governo nessuno mette in discussione il Trattato di Shengen.
Non basta l’ennesimo decreto che permetta la regolarizzazione delle oltre 300.00 domande rimaste fuori dall’ultimo decreto flussi. Ciò rappresenterebbe solo un minimo risarcimento che lascerebbe fuori le migliaia di migranti che non sono neppure nelle condizioni di presentare la domanda, a causa del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, per aver ricevuto denunce o sanzioni amministrative o per le mille altre vessazioni inflitte loro dalle leggi in vigore
La regolarizzazione permanente generalizzata è l’unico strumento per eliminare veramente la clandestinità ed il commercio criminale di esseri umani.
Per cui le realtà calabresi che da sempre hanno improntato percorsi di lotta per la chiusura dei Centri di Permanenza Temporanea intendono ribadire:
la necessità di salvaguardare l’autonomia del movimento dei migranti ed antirazzista di fronte al nuovo quadro politico, senza sconti per nessuno, incalzando promuovendo un percorso di iniziative e mobilitazioni che riportino al centro dell’agenda politica il tema dell’immigrazione con l’abrogazione della Bossi-Fini e della Turco-Napolitano;
la validità della piattaforma alla base della grandi manifestazioni nazionali degli ultimi due anni , integrata da alcuni elementi rivendicativi quali l’abolizione della convenzione con le Poste e dei protocolli di intesa tra Governo, Patronati e Anci.
La chiusura dei CPT è un obiettivo fondamentale su cui ci mobiliteremo anche contro questo Governo e le sue annunciate politiche razziste ed antipopolari per eliminare mostruosi sistemi di privazione della libertà, che non servono ad impedire l’arrivo sulle coste italiane di uomini e donne disperati e che oltretutto costano alcune centinaia di milioni di euro che potrebbero ben altrimenti essere impiegate per strutture di vera accoglienza per migranti e rifugiati.
Il Cpt di Lamezia è stato più volte definito, sia dal rapporto di Medici Senza Frontiere sia da Emergency il peggiore esistente in Italia a causa delle carenze igienico-sanitarie, dell’assoluta mancanza di assistenza medica e legale. Questa situazione ha causato più volte disperati episodi di autolesionismo da parte dei reclusi e gravi episodi di violenza da parte delle forze dell’ordine.
Si rende quanto mai necessaria, alla luce di tutto ciò, l’inizio di un nuovo percorso di lotta che porti alla chiusura definitiva del Centro. Per cui s’intende promuovere una giornata di mobilitazione davanti al Cpt “Malgrado Tutto” di Pian del Duca (Lamezia Terme) per il giorno 7 luglio 2006 dove associazioni, realtà sindacali, gruppi organizzati e singoli individui sono invitati a partecipare.

Aderiscono:
Ass. Yairaiha Onlus – Coordinamento di Associazioni “Baobab” Cosenza (Piccola Comunità Filippina, Centro Informazioni Immigrati Onlus, Piccola Comunità Rumena, La Kasbah, Associazione Alba, Comunità Brasiliana, Comunità di S.Egidio, Comunità Suore di Cosenza-Bisignano, Consiglio Islamico Assalam Onlus) – Forum Ambientalista Calabria – Movimento Ambientalista del Tirreno – Comunità di Accoglienza CNCA Calabria - Comunità Progetto Sud Lamezia Terme – Collettivo 26 Luglio Cassano – Coor. Provinciale Libera Catanzaro_Lamezia .......................................................


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Adesione
by Collettivo Lamezia Rossa Saturday, Jul. 01, 2006 at 3:15 PM mail: lameziarossa@yahoo.it

Anche il Collettivo Lamezia Rossa sarà presente all'iniziativa contro il CPT malgrado tutto.
Per favore fateci sapere con piu precisione
lameziarossa@yahoo.it

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