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"Questa Biennale è Contagiosa!" - Considerazioni sulla Biennale Adriatica Arti
by Sandra Figallo Wednesday, Aug. 09, 2006 at 7:32 PM mail:

Brevi Considerazioni sulla Biennale Adriatica Arti Nuove svoltasi a San Benedetto del Tronto

"Questa Biennal...
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Il 5 Agosto del 2006 si è inaugurata a San Benedetto del Tronto la BAAN, la nuova Biennale Adriatica Arti Nuove dal titolo aggressivo: “Contagio”
Divisa in due sezioni, denominate “Raid” e “Aviaria”, essa ha riunito circa 30 artisti, 15 italiani e 15 stranieri di diverse nazionalità.
La sezione “Aviaria”, curata da Cristiano Seganfreddo, ha presentato circa una decina di artisti i quali invadevano luoghi non deputati all’arte come palazzine, strade e bagni pubblici. Un po’ al di sotto delle aspettative. Si è un po’ ripresa con l’artista Stefano Scheda che, incontrando i riflessi stupiti dei passanti, si divertiva a “terrorizzare” la spiaggia con una bara dal coperchio specchiato. Un operazione e video altamente intelligente ed autoironica. Da vedere.
Nell’altro contesto,”Raid”, quello della Palazzina Azzura, forse quello più importante, curato da Antonio Arèvalo, Poeta (se ne riconosce la sensibilità) e curatore, bisogna sottolineare il video di forte impatto visivo di Anibal Lopez.. L’artista fa dell’arte un’entità capace di suggerire e smontare i valori sociali convenzionati, un incantatore di serpenti ci rivela la parte nascosta di un paese da cambiare. Altre presenze da segnalare sono Filippo Leopardi con una ancestrale camera di censura che aliena lo spettatore dalla visione reale della mostra, Rocco Dubbini con il suo passato di distruzione e costruzione del pensiero, modellini di macchine bruciate dalla “cattiveria” dell’infanzia, Donato Piccolo che, interagendo con l’esterno del luogo, attraverso una croce da farmacia, ipnotizza i passanti interagendo tra la tecnologia e il pensiero che essa stessa stimola imponendo una fruizione più che diretta del suo pensiero, Anton Roca con una scultura ominide-aliena specchiante ci sensibilizza sul concetto di visione anteriore tra l’io e le cose, in questo caso la scultura da fruire.
Insomma
questa Biennale in fondo ci ha dato delle soddisfazioni, o meglio ci ha “contagiato” in parte

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