Tentativi di incendio in Toscana
Anche in Toscana, come nel resto d'Italia, si assiste a un crescere di atti violenti verso strutture e persone che praticano la lotta sociale e la rivendicazioni degli spazi e in generale verso tutte le sedi che ospitano movimenti e organizzazioni di lotta.
A pochi giorni dal tentato incendio al CPA Firenze Sud di Firenze (notte tra il 26 e il 27 gennaio), anche a Viareggio (1 febbraio) ignoti danno fuoco al centro sociale SARS e a uno stabile limitrofo in cui dormivano alcuni migranti. A Viareggio è intervenuta anche la polizia che ha dichiarato che gli incendi sono scoppiati per un corto circuito e per una candela mal spenta. Molte sono le cose che non tornano e fanno sembrare la storia del corto circuito come una grandissima scusa degna della peggior barzelletta sui carabinieri. I danni provocati dal “corto circuito” sono ingenti: questo infatti avrebbe rotto le finestre sul retro e aiutandosi con dei pancali sarebbe entrato, rubato i pochi soldi rimasti in cassa, saccheggiato il frigorifero per poi posarsi su chissà quale materiale infiammabile e dare quindi via al rogo. La storia è molto simile per il prefabbricato dove dormivano due compagni migranti, la colpa è stata attribuita ad una fantomatica candela (cosa strana visto che di candele all’interno non ce ne sono mai state). Ancora più strana se pensiamo poi che questa candela avrebbe forzato una rete e una volta dentro il locale avrebbe dato via al secondo rogo.
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