La lotta paga - STOP DEPORTATION!
Il 30 marzo è scaduto il termine del periodo in cui il Comune di
Pisa aveva in carico la sistemazione di 36 rom rumeni rimasti senza
casa dopo l'incendio che ha distrutto il capannone in cui vivevano
pagando un salato affitto. L'impegno del Comune è stato ottenuto
solo grazie alla mobilitazione del movimento pisano [1] [2] [3] che
ha spinto perché le istituzioni si occupassero dell'emergenza.
Trascorsi i sette giorni, alle 6.30 del mattino, i blindati della
polizia trasportano quattro famiglie prima in caserma e poi davanti al
Giudice di Pace, incaricato di decidere sulla loro permanenza in Italia
o il rimpatrio immediato.
Intorno alle 14, dopo ore di disperazione e tra le lacrime delle madri
e dei bambini rumeni, esce la sentenza: i
"clandestini" possono restare!
Si va in senso opposto rispetto alla mozione
bipartisan del Consiglio Comunale, votata da tutto il centrodestra
e il centro"sinistra" compresi Aprile e PdCI, che non solo ignorava la
situazione ma chiedeva di "coinvolgere il Ministero degli Interni",
invocando quindi la deportazione prevista dalla stessa legge Bossi-Fini
che il centro"sinistra" nazionale dice di contrastare.
Aggiornamenti: [1]
Sabato
2 aprile giornata di mobilitazione contro i CPT e per la
libertà di movimento
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