L'importante e' partecipare
Sembra che per Torino 2006 la fiaccola olimpica non abbia per tutti lo stesso valore.
Mentre tante persone la identificano come simbolo dello sport dilettante, libero e popolare, le grandi multinazionali sponsor hanno preferito, come e' in loro natura, prenderla in ostaggio in nome del profitto, ricoprirla di miliardi, e circondarla di loghi spettacolari e luci abbaglianti.
Il percorso che da Roma a Torino ha attraversato tutta Italia, si e' quindi trasformato in una via crucis per il carosello pubblicitario, e ad accompagnarlo in ogni citta' sono state moltissime azioni di disturbo.
La campagna dei "Boicottofori" e' orientata soprattutto contro la Coca-Cola, sponsor storico delle olimpiadi
e accusata dell'arruolamento in Colombia di squadroni della morte in funzione anti-sindacale.
Accanto a questa campagna si e' unita quella contro la TAV, contro la mercificazione dello Sport e per la
pace in Iraq.
Le contestazioni non hanno come unico obbiettivo il giro di miliardi nascosto dietro la manifestazione, ma anche cio' di negativo che le Olimpiadi portano con se', dalla devastazione dell'ambiente alla stretta securitaria sulla citta'.
Per il 10 febbraio, giorno in cui la fiaccola concludera' il suo viaggio dando il via alle Olimpiadi, e' previsto per il gran finale delle mobilitazioni una
manifestazione a Torino, con appuntamento in via S. Ottavio - Palazzo Nuovo alle ore 14.
Inoltre e' stato lanciato un netstrike contro i siti www.coca-cola.it e www.torino2006.org.
Link esterni: REBOC - Rete di Boicottaggio della Coca-Cola | SINALTRAINAL - sindacato colombiano dell'industria
alimentare | NoTAV - sito di informazione sulle proteste contro la TAV.
Altro materiale: Il rovescio della medaglia su Imc Piemunt
|