Lo Stato si SCIPpa
Mentre il mondo piange il saccheggio del museo di Bagdad,
che succede in Italia in merito alla conservazione dei beni culturali?
Il governo Berlusconi ha approvato il 15 giugno 2002 una legge che istituisce la "patrimonio spa". Si legifera che il ministero delle finanze possa trasferire per decreto le proprietà immobiliari degli enti pubblici e dello Stato nelle liste del patrimonio alienabile. Vengono mantenuti i vincoli eventuali, ma viene eliminato il diritto di prelazione dello Stato. E trasferimenti e rivendite di questi beni vincolati non sono soggette alle autorizzazioni previste dalla legge sulla protezione dei beni culturali.
Il ministro Tremonti esulta soddisfatto per il successo della prima fase delle vendite del patrimonio dello Stato attraverso le aste Scip (Società per la Cartolarizzazione degli Immobili Pubblici). Su un totale di 259 beni immobili messi in vendita nella prima fase ne sono stati venduti 35, come Palazzo Correr a Venezia. Nel Palazzo storico di Palermo in via Wagner,2 verrà realizzato un albergo a 5 stelle. I beni invenduti verranno ribattuti con una base d'asta inferiore del 25 per cento, cui seguirà un'altra asta ribassata del 35 per cento; nell'ultima fase, la base d'asta sarà libera.
E' quindi ipotizzabile che i migliori "affari" non siano ancora stati realizzati.
Questa legge avrà probabilmente conseguenze nefaste non solo in campo artistico-storico-culturale: è l'intero patrimonio statale che rischia di essere svenduto agli amici degli amici delle amiche per questioni di profitto.
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