Dateci una casa... o ci prendiamo una chiesa!
Le famiglie del comitato di lotta per la casa di Palermo tornano ad occupare la cattedrale per rivendicare il proprio diritto alla casa.
A Palermo ben 3600 famiglie vivono ogni giorno il problema della casa. 150 nuclei familiari sono alloggiati in alberghi a spese del comune ormai da anni.
Un centinaio, dopo lo sgombero violento dello stabile di via Mozambico, sono alloggiate in tende della protezione civile nello spazio occupato dal missionario laico Biagio Conte, a cui in questa occasione e' stato concesso il posto dal quale avrebbe dovuto essere sgomberato. Nel frattempo le famiglie ospitate dalle tende non hanno prospettive nč soluzioni a breve o medio termine.
Altre sono state sfrattate dai padroni di casa a causa della mancata erogazione da parte del comune del contributo alloggiativo la cui ultima semestralita' consegnata alle famiglie risale a 2 anni fa.
Poi la gestione commissariale di Guglielmo Serio sospese il buono casa. A febbraio scorso nasce il Comitato di lotta per la casa, autorganizzato e autogestito dalle famiglie stesse.
Da allora, il comitato si e' fatto promotore di diverse azioni cui non sono state date risposte concrete. Fino ad arrivare all'occupazione della Cattedrale dello scorso 8 maggio e a quella della ripartizione interventi abitativi.
Durante l'occupazione della ripartizione, il sindaco e il presidente della regione si erano impegnati a chiedere lo stato d'emergenza al governo centrale. Inutile dirlo: niente di fatto. Da qui la decisione d) occupape di nuovo la cattedrale chiedendo asilo alla chiesa.
L'occupazione, questa volta, dura ad oltranza, fino a quando non si trovi una soluzione (ad esempio l'assegnazione, anche provvisoria, in attesa di una definitiva, di immobili confiscati alla mafia)
Meglio stare in cattedrale che in mezzo alla strada.
Collezione degli aggiornamenti dal 06.06 al 20.06
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