Pastori abruzzesi contro il P2P
Il 6 giugno scorso, a un giorno dalla Giornata Mondiale della Proprietà
Intellettuale, è stata resa nota l'operazione Pastore Abruzzese, pomposamente denominata «l'operazione più importante mai condotta in Italia contro le violazioni delle leggi sul diritto d'autore», scattata in realtà oltre un anno prima per ordine della Procura di
Sulmona.
L'operazione ha portato gli investigatori della Polizia Postale di
Pescara, in collaborazione con quelli di tutte le regioni del nord, alla
chiusura di Cucciolandia, rete di p2p che permetteva lo scambio di file, in violazione, secondo la postale, della legge sul
diritto d'autore, nella maniera più pesante: perquisire e
sequestrare i mezzi che componevano la rete, ovvero i computer dei singoli utenti.
Ed è proprio così che, il 30 maggio scorso, gli investigatori hanno agito: sono piombati nelle case di 54 delle persone individuate come utenti (alcune delle quali non avevano mai avuto alcun contatto con Cucciolandia), hanno portato via materiale in
quantità notevoli e hanno scritto sul registro degli indagati 55 persone
fra utenti e
gestori.
Le accuse? Violazione del diritto d'autore e associazione a
delinquere.
Non è però coinvolto solo chi si è visto piombare la polizia in casa alle 7
del mattino, perche' l'operazione ha portato alla schedatura in massa di
circa 100.000 utenti di peer-to-peer.
Purtroppo non è la prima indagine del genere, e non sarà nemmeno l'ultima vista la politica del governo sul diritto d'autore
L'unica certezza di questa indagine rimane la sua grandezza, dal materiale sequestrato alle accuse gonfiate, peccato che nonostante ciò c'è chi come l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo (OECD) continua ad affermare che il P2P non uccide la musica e che il calo delle vendite non può dipendere esclusivamente dall'aumento del file sharing, ma dagli insostenibili prezzi imposti
dalle maggiori etichette musicali.
In qualunque caso il file-sharing, a dispetto di tutto ciò e della propaganda istituzionale, rimane una pratica socialmente accettata, la cui diffusione continua a crescere, e che con ogni probabilità sopravviverà ai colpi di coda di un'industria potente ma basata su un modello di business sorpassato.
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