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http://italy.indymedia.org/news/2006/09/1157658.php Nascondi i commenti.

ALLEGATO AL DOSSIER: CONSIGLI PER COMBATTERE QUESTE TORTURE
by Paolo Dorigo n.308 progressivo (errore 2 305) Friday, Sep. 29, 2006 at 12:44 AM mail: contatti@paolodorigo.it

Un breve exscursus sui vari aspetti della resistenza al controllo mentale ed alla tortura tecnologica

Non a caso non è presente una sezione "tecnica". Ognuno non parla volentieri dei propri sistemi di difesa che appena riferiti vengono vanificati con odio feroce.

CONSIGLI
(nuova edizione)

di Paolo Dorigo, 29-9-2006

(dopo 4 anni e 4 mesi di esperienza imprevedibile e non desiderata,

subita ed imposta da apparati di folli nazisti)



Occorre conoscere innanzitutto i rischi di questi trattamenti, a parte nelle loro fasi di attacco palese (quando presenti, psichiatrizzazione, elettrochock, psicofarmaci, che in generale inibiscono tutto il metabolismo sociale e psichico della persona, e che si possono combattere solo con il tempo, proporzionalmente alle distruzioni prodotte dagli psichiatri; in genere il cervello, se c’è la volontà, riesce a superare la fase di distruzione; fanno queste cose anche per studiare la ripresa, tutto in funzione di profitto per trovare medicine per alzheimer ed altre malattie, ed usano “scarti” della società a questo nobile scopo così come ad altri, non a caso colpiscono persone in genere sole e molto intelligenti e dotate creativamente e professionalmente od ottimi giovani student; non a caso in SS.UU.A. negli anni ’30 iniettavano la sifilide ai negri detenuti per produrre la peniccilina e poi sappiamo cosa faceva Mengele a quelli che oggi son chiamati “border line” oltretutto con notevole arbitrio sottoculturale da questa “categoria” di –CENSURA- al servizio del potere), e questo lo possiamo fare con il Questionario dei sintomi da controllo mentale che è nel sito
in
http://www.paolodorigo.it/SINTOMI-DA-ATTACCHI-CON-STRUMENTI-ELETTROMAGNETICI.htm

La bozza di denuncia alle procure, anche da parte di terzi venuti a conoscenza delle torture denunciate in internet(previa comunicazione alla AVae-m),
in
http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/BozzaDenuncia.htm

GRAZIE

sottoscrizioni per aiutare le vittime senza lavoro e mezzi economici:
Per sottoscrizioni, visto che siamo a corto di mezzi finanziari e semplici lavoratori o pensionati senza alcun finanziamento occulto, CCP 65650418 intestato a Paolo Dorigo con la causale "per AVae-m"

per contatti:
contatti@paolodorigo.it

michele@anarchaos.it

basmau@libero.it

info@avaem.org




Quindi occorre suddividere le questioni in:

fisiche

fisiologiche

psichiche

di concentrazione e studio

di divertimento e rilassamento

di socializzazione

economiche

ambientali



Fisiche

Partiamo dal fatto che le questioni fisiche sono palesi: aumento del peso, cellulite sulle gambe e addome, pesantezza, poca voglia di fare, molto sonno e poca voglia di alzarsi dal letto. Prodromo della distruzione. Occorre lasciare al paziente sofferente di torture tecnologiche la scelta del momento, consigliandolo di reagire. Non imporgli nulla, se non per cautela, e spiegandoglielo. La cosa fondamentale per combattere queste torture è: precauzioni ma non eccessive sul mangiare e bere, con qualche liceità; massima libertà di movimento, ginnastica, dormire o non dormire, ma consigliandolo di non dormire troppo a lungo; causa l’iperattività, il metabolismo è sconvolto, quindi occorre dormire poche ore per volta, se ci si sveglia, l’importante è non sonnecchiare (in carcere è più difficile, lo spazio è angusto, non ci sono alternative spesso, la notte, allo stare a letto), e tenersi vicino al letto una bottiglia di aranciata zuccherata o di acqua fresca. In generale sugli alimenti occorre variare senza prevedere mai cosa si deve mangiare, non si deve nulla, si deve solo gratificare l’autostima anche nel mangiare, ed in questo modo i torturatori non apprezzano, perché i loro psichiatri e psicocazzologhi fanno più fatica a pianificare gli psicodrammi della giornata. Occorre dotarsi di integratori che la mattina aiutino la formazione di cellule neurologiche, di aiuto alla memoria che loro ad ogni fase di sonno profondo cercano di distruggere. E prendere vitamine in dose opportuna ad integrare il cibo non sempre completo di tutte le cose necessarie di cui ci nutriamo. Il digiuno (con vitamine) aiuta a combattere l’obesità ed a rafforzare la coscienza. Paradossalmente il torturato da controllo mentale sta meglio senza cibo che pieno di patatine e bistecche. La cioccolata fa bene, ma non in dosi enormi, però se uno un periodo glie ne serve molta, è giusto che la prenda. Non per periodi troppo lunghi in quantità eccessiva, altrimenti porta a consunzione le proprietà connesse, in pratica non fa più effetto.



Fisiologiche

Occorre tener presente che con gli stupri virtuali, vaginali ed anali (sensitivi) e con il continuo attivare il membro maschile (virtualmente), tendono a creare una scissione in noi tra le effettive sensazioni e quelle che il corpo oggetto della tortura in quel momento attiva. In questo modo cercano di creare un errore interno neurologico da abitudine a subire queste cose, perché in effetti il movimento fisico o sensazione fisica è completato da quello distorsivo cerebrale. Gli psico”scienziati” che fanno queste cose puntano con questa pratica ad addormentare la recettività e ad uccidere la sensibilità. Non a caso studiano la nostra vista con produzioni notturne e giornaliere anche improvvise. A volte “belle” spesso orrende. Idem nella loro simulazione, IL CHE FA PENSARE A MATRIX, di litigi e lotte, simili a quelle allucinanti che il protagonista di Matrix fa in ambienti virtuali. Lì si determinano le “gerarchie” nella rete di tortura pilotata da questi infami che obbligano le persone ad una doppia vita, togliendo spazio e tempo e risorse a quella vera.

Qui la reazione è necessaria ma anche la formazione della coscienza del come reagire necessita di tempo, in quanto occorre trovare uno spazio mentale razionale a questa infamia irrazionale e folle che ci è imposta, ed occorre difenderlo a livello di memoria.



Psichiche

Spesso i pazienti sofferenti delle torture da controllo mentale hanno iperattività masturbatoria, indotta ed in qualche modo forzata dai torturatori dell’altro sesso (in genere). Il loro scopo è stancarci e farci dormire il più pesante possibile. Occorre saperlo però: se non sai che sei sotto controllo mentale al limite credi che sia normale. Non è necessariamente normale. In una notte amorosa può capitare di non aver bisogno di dormire a lungo, ma solo il tempo necessario a ricarburarsi (nel periodo del primo amore in particolare ciò succede ai giovani). Ma nella vita del torturato dove le varianti sono poche e la spinta ad isolarsi, molto forte, la normalità rischia di divenire più stressante del previsto, specie se si è sotto mobbing aziendale od ambientale, oppure disoccupati, o carcerati, o, quel che è peggio, carcerati e mobbingzzati insieme. La GAS sindrome di adattamento graduale definita così dai torturatori del lavaggio del cervello e simili, per prima cosa produce diffamazione e calunnie ambientali, per distruggere ogni tentativo della persona di produrre effettive reazioni e socializzazioni. Il paziente sofferente di tortura da controllo mentale spesso se la prende con chi gli era vicino poco tempo prima, deve cambiare riferimenti POICHE’ I TORTURATORI GLIELI RENDONO ODIOSI. Assomigliano in questo alla tecnica israeliana degli psicodrammi ai prigionieri cercando di desolidarizzarli dagli amici dai familiari dai compagni.

Psichicamente per le donne è più dura, possono parlarne meno socialmente, non possono cercare di scherzarci sopra; credo che tra le donne ci siano più resistenti che tra gli uomini: molti si lasciano corrompere; alcuni si difendono; pochi reagiscono. In queste cose psicoterapeuti e psichiatri non servono a nulla POICHE’ NON RICONOSCONO IL PAZIENTE SOFFERENTE DA TORTURE EFFETTIVE, da quello affetto da sindromi che per lo più dovrebbero essere riconoscibili da traumi (altro motivo per cui alcune cose della psichiatria si potrebbero salvare, ma della psicologia trattamentale e clinica NO). Tutto è sociale, specie in questa società, e la asocialità non è malattia mentale ma strumento del potere imposto alle vittime.

In questo campo ciò che serve è disincanto, creatività ed amicizia verso il-la torturato-a, non cercando di imporre la presenza di qualcuno verso il quale il-la torturato-a ha maturato odio o ripulsa, ma cambiando persone. Quindi un problema sociale, ed inevitabilmente economico.



Di concentrazione e studio

Occorre “mapparsi” da sé, senza terzi assolutamente, le proprie conoscenze PRIMA e DOPO l’insorgenza della tortura (anche subito dopo elettrochock, psichiatrizzazioni e TSO più o meno naziste o giustificate da eventi traumatici che frettolosamente spingono a delegare alle “punturine”-pallottole il ripristino di una “normalità” che solo i medici di Pinocchio potevano presupporre al loro tempo scientificamente solide). Una volta fatta la mappatura, che si fa dandosi dei voti da 0 a 5 di capacità su ogni materia o settore, seguire un programma di studio. Occorre tener presente che non bisogna mai aiutare il torturatore, e quindi il metodo di studio creativo e variabile, se si è in grado di costruirselo, è migliore come difesa di quello classico e nozionistico. Peraltro leggere e rileggere manuali e dizionari aiuta il nemico ed io non ho mai capito perché un certo detenuto me lo proponesse come difesa contro la perdita di memoria data per normale in carcere. Seguendo i progressi, e lavorando per “aree” (per esempio potenziando la conoscenza di una lingua che si era persa o quasi, si potenziano anche le altre lingue che si conosceva), anche con l’aiuto di un-una amico-a, ma senza problema di fare esami (di qui al GAS di prima ed all’abbandono degli studi, spesso universitari, da parte di molti studenti torturati), si può migliorare. Il ginseng aiuta il cervello a riprodurre, e siccome da una certa età in poi si tende a perdere cellule, è ipotizzabile che invece per le persone più giovani ci sia una inflazione di cellule istupidite dalla tortura, che il cervello non perde con la senilità, in questo caso fino ai 40-45 è d’aiuto molto lo sport, sudando molto tutto ciò che è inutile, il corpo lo caccia.



Di divertimento e di rilassamento

In compagnia si può, facendo due cose contemporaneamente, NON SENTIRE LE TORTURE o attenuarne l’attenzione verso di esse, anche quelle fisiche indotte via radio (esempio il calcio negli stinchi, il pizzicotto, lo spillo, il sentirsi stuprato analmente, schiacciato i testicoli, gonfiamento dell’alluce, ecc.). Occorre però non concentrarsi troppo sui discorsi degli amici, perché tanto si accorgerebbero degli sforzi. Occorre essere sciolti, e variabili, così si potrà “saltellare qua e là” e così i torturatori non riusciranno a seguire bene le nostre attività ed a pianificare ottimi “disturbi”. Divertirsi e stare insieme a persone dell’altro sesso è una scelta anche morale perché si sa in partenza che si è nel palco di un teatro erotico, anche se controvoglia. Calcano molto su questo aspetto per spersonalizzarci e farcene parlare di questo aspetto, così ci saranno psichiatri pronti a fare una anamnesi di psicosi affettiva o sessuale. Tutt’altro: sono i nostri torturatori ad usare il sesso come ad Abu Ghraib, e lo dico DA PRIMA DELLE NOTIZIE DI ABU GHRAIB. Quindi anche qui la tecnica è di fare ciò che si può per stare bene senza fingere con gli altri però di non avere questo problema. Non nascondendolo (il che è uguale ai consigli che vanno dati APPENA FATTA LA ANAMNESI DEL TINNITUS – acufeni, dato che anche solo gli acufeni si riconoscono forieri di spinte suicidarie in alta percentuale) agli altri. Utile avere vicinanza con bambini di parenti o condomini, dove la gentilezza e il sorriso sono d’obbligo nonché un aiuto a noi stessi.



Di socializzazione

Qui la materia è relativa perché nella società la stanno uccidendo, stanno portando da 20 anni a questa parte il carcere nella società, la sua logica perversa nella società, e non è facile avere una vita serenamente normale. Ma occorre sforzarsi di averla, e questa tortura impedisce peraltro a chi non apprezza l’essere spiato, sfoghi eccessivi, cosa di cui occorre speculare in positivo. Il litigio può trovare composizione successiva, ma occorre dire che non correggiamo il tiro grazie ai torturatori, ma a noi stessi. Chi non ci riesce, è in loro BALIA.



ECONOMICHE

Chiaramente queste cose le fanno a persone quasi sempre senza lavoro. Tenerle sotto economicamente pare essere il presupposto condizionale di questi nazisti “filantropi”. Occorre avere rapporti sociali forti per essere aiutati. Lo Stato uccide, non aiuta, chiede, non dà. E chissà a chi dà: ai soliti, no ?



AMBIENTALI

Occorre avere ambienti a misura d’uomo. Le celle anche. Di qui le periodiche repressioni in carcere che negano cose permesse prima, sistematicamente, per produrre traumi.



PRODUCONO MORTE, FERMIAMOLI !
INNANZITUTTO CON LA NOSTRA COSCIENZA !
RESISTERE E’ GIA’ VINCERE !



Il sacrificio dello sciopero della fame fino alla morte od alla vittoria è necessario per chi afferma che certi principi non sono solo costituzionali ma sono innanzitutto naturalmente logici ed umani.

E tra questi innanzitutto LA TOTALE LIBERTA’ ED ININTERFERENZA DEL PENSIERO E DEI PROCESSI CEREBRALI.



Chi tocca il cervello uccide anche te digli di smettere !


in
http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org








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