LAUDI CONTESTATO ALLA FESTA DELL'UNITA' DI TORINO:
70/80 compagni e compagne del coordinamento antifascista torinese, case occupate e centri sociali, realtà dell'autorganizzazione e del movimento antagonista hanno duramente contestato l'intervento del Pm Laudi alla locale Festa dell'unità in occasione di un dibattito su "legalità e giustizia". Quella "legalità" e quella "giustizia" che da anni il Pm Laudi elargisce copiosamente - in perfetta linea con la politica del suo partito di riferimento: i Ds - alfine di normalizzare e prevenire il conflitto sociale a suon di denunce e misure cautelari preventive. 7 nostri compagni sono tutt'ora agli arresti domiciliari, dopo aver scontato 2 settimane di carcerazione preventiva con l'accusa di "devastazione e saccheggio" per aver partecipato ad una manifestazione antifascista conclusasi con scontri di piazza, esattamente una settimana dopo l'accoltellemento - da parte fascista - di due occupanti della casa occupata Barocchio. Un'altra decina ancora, denunciati. Quando non basta il manganello o i lacrimogeni a far tacere, sono proprio la "giustizia" e la "legalità" ad intervenire...
Appena presa la parola, il Pm d'assalto è stato fatto oggetto di fischi e slogan che chiedevano la liberazione definitiva dei compagni domiciliati e ricordavano le passate malefatte del pubblico ministero, impedendogli di fatto di poter iniziare il proprio intervento. Nonostante il dispiegamento di "forze dell'ordine" e del "servizio d'ordine" dei ds, la contestazione si è protaratto per quasi un'ora e terminando con un corteo dentro la Festa dell'unità distribuendo volantini che ricordavano ai presenti - pochi! - di che pasta sono fatti gli ospiti che intervengono alla festa dell'Unità. Se come ha detto Laudi - nell'unico sparazzo in cui è riuscito a blaterare qualcosa - noi "non rappresentiamo nessuno", quando abbiamo tolto il disturbo, a restare ad ascoltarlo c'erano si e no 15 persone.
LIBERTA’ PER I COMPAGNI ANTIFASCISTI FUORI I COMPAGNI DALLE GALERE
Network antagonista torinese
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