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2001.09.05 Manifesto Quello col salvagente arancione





5 settembre 2001 Manifesto.

"Cosa è successo prima dello sparo, accanto a Carlo"

di Cinzia Gubbini

La procura di Genova ha dentificato nove persone che si trovavano a piazza Alimonda nel momento in cui il carabiniere uccise Giuliani. Scatteranno quindi gli avvisi di garanzia, e per alcuni di loro l'accusa potrebbe essere concorso in tentato omicidio. Vicino alla camionetta, quel maledetto 20 luglio, c'era anche un ragazzo con il salvagente arancione. La sua foto è finita su tutte le prime pagine dei giornali. 22 anni, genovese, sta passando dei brutti momenti: "Vorrei andare dal magistrato, raccontare cosa è accaduto quel giorno, perché eravamo intorno alla camionetta dei carabinieri. Ma, francamente, ho paura. Non capisco che tipo di reati mi possano imputare, anche se le foto mostrano chiaramente che io ero disarmato. Lunedì comincio un nuovo lavoro, non voglio rovinarmi la vita".

Come sei arrivato alla manifestazione di venerdì 20?

Stavo con lo spezzone delle "Tute bianche", anche se non faccio parte di alcun centro sociale e non mi identifico con le Tute. Nei giorni precedenti davo una mano al banchetto di Don Gallo, volevo rendermi utile, distribuivamo acqua e panini.

Prima di arrivare a piazza Alimonda, cosa è successo?

Avevamo subito già quattro cariche. La prima è stata violentissima, condotta dai carabinieri. Hanno spezzato il corteo in due in fondo a piazza Castaldi. E pensare che ce ne stavamo fermi, qualcuno voleva addirittura andare a parlare con la polizia per chiedere di farci arrivare fino alle grate, gli dicevamo "poi lì ci tirerete l'acqua, al limite". Ad un certo punto, però, è successa una cosa strana: quattro ragazzi, mai visti, a volto scoperto hanno raggiunto la ferrovia e hanno iniziato a lanciare pietre contro la polizia. Eravamo esterrefatti: la polizia non faceva nulla. Quello, però, è stato il pretesto per la prima carica. Violentissima.

La zona di piazza Alimonda è stata teatro di cariche per alcune ore, tu cosa hai visto?

Io c'ero quando i carabinieri scappano (la scena ripresa anche dai tg, ndr) dopo averci caricato. A quel punto sono arrivate le famose due camionette, che ci hanno separato dai carabinieri in fuga. Ed eccoci a piazza Alimonda. Voglio sottolineare che il clima era pesantissimo, siamo arrivati lì dopo quattro ore di scontri in piazza. Mi ricordo che pensavo una cosa: "non si fermano mai". Non si fermavano, continuavano, continuavano, inseguivano le persone che scappavano. Ti scatta un meccanismo strano, se ti fermi pensi che ti ammazzano. Quando la camionetta è andata a sbattere, è normale che le persone si siano radunate lì intorno. Ma il carabiniere la pistola ce l'aveva puntata da un bel po', appoggiava il piede sul finestrino rotto, con la sinistra teneva uno scudo, e con la destra puntava la pistola, da almeno due minuti. Urlava "vi ammazzo, porci comunisti". D'altronde ho visto celerini con la bava alla bocca, sembravano pazzi, fomentatissimi, ma come fai a fidarti di gente del genere? Appena ho visto la pistola ho gridato "Via, via c'è la pistola", mi sono allontanato di corsa. Dopo dieci secondi ho sentito gli spari.

Qualcosa è andato storto a piazza Alimonda. Cosa, secondo te?

Il fatto che in quella situazione ci fossero persone armate - polizia e carabinieri. E poi non mi sono mai spiegato perché la schiera di carabinieri che era a 15 metri dalla camionetta non ha si è mossa di un millimetro. Eravamo 60 persone ci disperdevano con niente.

Chi era Carlo?

Un ragazzo di Genova, che stava lì come tanti altri. Non era un violento e non era uno che andava a spaccare le città per gusto personale.

Che clima si respirava, a Genova, prima dell'avvio del controvertice?

Tesissimo: perquisizioni immotivate a casa della gente per "cercare armi", identificazioni continue. A me è capitato quattro o cinque volte, mi dicevano "ti conosciamo, sappiamo chi sei, stavolta per voi si mette male".

Sarai a Napoli?

Sì, andrò alla manifestazione. Voglio vedere cosa succede. Ci andrò come sempre senza nulla in mano, com'è nella mia natura.









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Pubblicato su: 2005-07-05 (733 letture)

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