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2001.12.17 Repubblica Superperizia per sei pistole





17 dicembre 2001 Repubblica.

L'esame servirà a stabilire se altri colpi furono sparati contro il giovane ucciso a Genova durante il G8

Morte Giuliani, superperizia su sei pistole dei carabinieri Il dubbio degli investigatori è su un secondo bossolo trovato in terra "non compatibile" con l'arma del militare Placanica

GENOVA - Solo Placanica sparò contro Carlo Giuliani? O qualcun altro esplose almeno un colpo contro il giovane rimasto ucciso a Genova? Per rispondere a queste domande una superperizia balistica su sei pistole è stata ordinata oggi dal pm Silvio Franz per scoprire quale arma sparò il 20 luglio in piazza Alimonda a Genova, quando venne ucciso il giovane Giuliani durante il G8, oltre alla pistola di ordinanza del carabiniere di leva Mario Placanica. L'incarico è stato affidato ad esperti della polizia scientifica di Palermo.

Delle sei pistole che verranno inviate in Sicilia, tre appartengono ai carabinieri, tra cui Placanica, che erano a bordo della camionetta da cui partì lo sparo mortale per Giuliani, mentre le altre tre sono quelle sequestrate in questi giorni ad altrettanti militari che hanno ammesso di aver sparato in aria a scopo intimidatorio nel corso della guerriglia urbana vicino piazza Alimonda, tra corso Torino e via Tolemaide.

La prima perizia, eseguita dal perito d'ufficio Valerio Cantarella solo sull'arma di Placanica, aveva infatti stabilito, a sorpresa per gli stessi inquirenti, che i due bossoli, uno trovato all'interno della camionetta dei carabinieri, l'altro per terra vicino piazza Alimonda, erano stati sparati da due pistole diverse, anche se entrambe del tipo in dotazione ai militari. Solo il bossolo trovato all'interno della camionetta era infatti risultato compatibile con l'arma del carabiniere di leva. L'altro invece no.

Mario Placanica, accusato di omicidio volontario per la morte di Giuliani, nel corso degli interrogatori aveva ammesso di aver sparato con la sua Beretta calibro 9 due colpi di pistola. La perizia, escludendo che a sparare i due colpi fosse stata la stessa arma, cioè quella di Placanica, aveva aperto un nuovo filone di indagine tesa a scoprire chi quel giorno in piazza, oltre a Placanica, aveva sparato.

Per gli inquirenti "la nuova superperizia è stata affidata solo nell'ottica di una completezza di indagini". "Il bossolo trovato all'interno della camionetta dei carabinieri - dicono - è risultato compatibile con l'arma di Placanica, mentre il secondo bossolo, raccolto a circa due metri di distanza dal cadavere di Giuliani, era comunque in posizione compatibile con la traiettoria". Il dubbio degli inquirenti è che il secondo bossolo non è risultato compatibile con la pistola di Placanica forse perché calpestato dai manifestanti durante l'assalto alla camionetta e agli scontri che poi ne seguirono. Varie testimonianze infatti hanno sempre parlato solo di due colpi di pistola.

(17 dicembre 2001)









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Pubblicato su: 2005-07-05 (609 letture)

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