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2002.08.05 Repubblica Rubate liste nomi visitatori cittadella alla Fiera





La Repubblica - 5 agosto 2002

LA CASERMA
Genova, un nuovo sviluppo nell´inchiesta. Rubate le liste che potevano provare la presenza di agenti-black bloc G8, un furto riapre il caso-infiltrati
Dalla cittadella della polizia sparito il file coi nomi dei visitatori Niente scasso, niente impronte, i misteriosi ladri hanno sottratto un solo server su sette
Testimoni affermano che "tute nere" entravano e uscivano dalla "caserma"
MASSIMO CALANDRI

GENOVA - Ogni anno a Genova vengono denunciati circa quarantamila furti: nel novanta per cento dei casi il ladro resta un perfetto sconosciuto e la segnalazione nel giro di qualche mese finisce ad ammuffire in qualche armadio. Questa volta potrebbe andare diversamente, perché quella casualmente saltata fuori dall´archivio della Digos nei giorni scorsi è una denuncia datata (16 agosto 2001) ma destinata oggi a lasciare pesanti interrogativi sul G8 e le violenze che devastarono la città, liberando fantasmi che assumono contorni sempre più chiari. Chi passò per la «cittadella» della polizia allestita alla Fiera del Mare?

Luigi Malabarba, senatore di Rifondazione, è un tipo testardo. Da più di un anno insiste con la sua tesi, e cioè che tra i black bloc che hanno messo Genova a ferro e fuoco ci fossero degli "infiltrati" delle forze dell´ordine. Il mese scorso ha bussato in Procura, raccontando quello che vide nei tre giorni del vertice di luglio: un gruppo di Tute Nere che entrava ed usciva tranquillamente dalla "caserma" che sul lungomare ospitava cinquemila poliziotti. Ora, si dà il caso che quel furto di prima sia avvenuto proprio alla Fiera del Mare. E che a sparire sia stata la memoria del computer dove erano registrati i nomi di tutte le persone transitate per il complesso genovese. Perché in quei giorni chi entrava nella "cittadella" veniva automaticamente schedato: agenti, autorità, politici, uomini dei servizi segreti, informatori, giornalisti, manifestanti fermati. Anche i fantomatici black bloc tirati in ballo da Malabarba. Un «giallo» in piena regola, considerando che i misteriosi ladri allora entrarono nel Centro elaborazione dati della Fiera senza forzare una sola serratura. Senza lasciare una sola impronta. E portandosi via un unico server, della dozzina che erano a disposizione: proprio quello con immagazzinati i dati degli ospiti del G8.

La storia della denuncia di un anno fa è saltata fuori per un caso fortuito nei giorni scorsi, ed ha trovato puntuale conferma nei vertici della Fiera di Genova. Era successo intorno a Ferragosto, quando un custode più pignolo degli altri aveva segnalato quel furto messo a segno da un ladro che doveva essere invisibile o quasi. Dell´episodio era stata naturalmente informata la Digos. Il prefetto Antonio Di Giovine e il questore Oscar Fioriolli ne avevano parlato a lungo con i responsabili della struttura. Sulla notizia era stato mantenuto un comprensibile riserbo, una segretezza che col passare del tempo si è trasformata in oblio. Nei giorni successivi al furto, tutto il sistema informativo della Fiera era stato preso di mira da misteriosi hackers che avevano scompaginato i programmi. Su queste nuove, strane violazioni aprì un´inchiesta la Polizia postale. E finì come finisce per la maggior parte delle denunce per furto, a Genova.

Luigi Malabarba, la cui testimonianza è stata raccolta dai pm Anna Canepa ed Andrea Canciani, che indagano sulle violenze di strada, ricorda quel pomeriggio del 20 luglio 2001, quando moriva Carlo Giuliani: «Mi ero trovato all´interno della Fiera perché avevano fermato un giornalista di Brescia che conoscevo: aveva gli occhiali rotti, alcune schegge di vetro erano finite nelle orbite, ero preoccupato per lui. Sarò rimasto dentro tre-quarti d´ora circa: entrava ed usciva un sacco di gente, compresi diversi ragazzi vestiti di nero o comunque da "manifestanti". No, loro non erano dei fermati, anche perché impugnavano bastoni e spranghe di ferro. Molti erano stranieri, la maggior parte francesi, alcuni tedeschi».









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Pubblicato su: 2005-07-05 (666 letture)

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