Welcome to :- Pillola Rossa -:!

     Sostieni Pillola
Materiale per linkare Pillola Rossa e le controinchieste al proprio sito. Bottoni, banner, web-flyer.

     Menu
· Home
· Archivio
· Argomenti
· Cerca
· Enciclopedia
· FAQ
· Forums
· I tuoi dati
· Inserisci articolo
· Journal
· Messaggeria
· Scrivici
· Segnalaci
· Statistiche
· Top 10

2002.12.03 La Repubblica Caso da archiviare





La Repubblica - 3 dicembre 2002

"G8, il caso Giuliani è da archiviare"
Il pm di Genova ai giudici: Placanica sparò per legittima difesa Le critiche del procuratore Franz a come fu gestito l´ordine pubblico. I no global: così lo Stato si vuole autoassolvere
MASSIMO CALANDRI

GENOVA - Legittima difesa: il carabiniere Mario Placanica ha ucciso Carlo Giuliani per difendersi da un´aggressione «ingiusta», ha esploso due colpi di pistola in direzione del ventenne genovese perché «comprensibilmente terrorizzato». Aveva la «giustificata percezione di essere in pericolo di vita», ma di sicuro «non ha mirato per colpire Giuliani»: l´ha fatto forse per spaventare a sua volta chi dava l´assalto al Defender, comunque per fermare l´aggressione «evidente e virulenta». La difesa è stata proporzionata, il militare non aveva alternative. Così si esprime il pm Silvio Franz nelle 36 pagine che contengono la richiesta di archiviazione dell´indagine per «omicidio volontario» aperta la sera del 20 luglio 2001.
Cinquecento giorni dopo restano tre soli imputati, per la tragedia di piazza Alimonda: sono i no-global riconosciuti intorno alla jeep dell´Arma quando «Carletto» solleva l´estintore rosso e poi crolla a terra privo di vita. L´accusa nei loro confronti è di tentato omicidio, ma in Procura dicono che questa inchiesta parallela potrebbe subire presto una «rivalutazione complessiva» destinata a cambiare l´imputazione in lesioni semplici. La richiesta d´archiviazione per Placanica e per l´autista del fuoristrada, Filippo Cavataio («facendo retromarcia passò sopra il corpo di Giuliani ma essendo assolutamente ignaro della circostanza»: e comunque, spiega il pm, il ragazzo era già morto) è stata presentata ieri mattina al giudice delle indagini preliminari Elena D´Aloiso.
I familiari della vittima hanno preannunciato opposizione: possono farlo entro dieci giorni, il gip fisserà quindi un´udienza - intorno alla metà di gennaio - nel corso della quale deciderà se archiviare, ordinare nuovi accertamenti od obbligare il pm ad esercitare l´azione penale nei confronti dei due carabinieri. «Il provvedimento parla da sé: spero di essere stato abbastanza chiaro», si è limitato a commentare Franz. Nella sua relazione il pm ammette che il dubbio - il carabiniere voleva sparare in alto per intimidire gli assalitori o era comunque pronto ad accettare l´eventualità dell´uccisione di uno di loro? - «non troverà mai una risposta, prima di tutto nella mente di Placanica».
«La vicenda - dice - va valutata non immaginando uno scontro tra Giuliani e Placanica, ma contestualizzando le condotte di entrambi». Il magistrato non risparmia critiche per i «disservizi» nell´organizzazione dell´ordine pubblico durante il G8 e per i tempi dell´indagine, sui cui hanno influito negativamente «una certa superficialità» nell´autopsia, l´ «errata valutazione» della prima perizia balistica, «la difficoltà a individuare e contattare i testimoni». Ma, a suo dire, restano l´aggressione «ingiusta» e la difesa, «legittima e proporzionata».
«Vergognoso - commenta Luca Casarini, leader dei Disobbedienti del Nord-Ovest - Il problema non è assolvere Placanica, ma assolvere il governo, il ministero dell´Interno e l´Arma dei carabinieri». Per Vittorio Agnoletto si tratta di «un tentativo inaccettabile di autoassoluzione da parte dello Stato», mentre Sergio Cola (An), invita la sinistra a spendere «una sola parola di scuse» nei confronti di Placanica, «accusato ingiustamente e sottoposto a un processo con risonanza mediatica senza precedenti».

IL PADRE DI CARLO

Giuliano Giuliani: "Ma siete davvero sicuri che abbia sparato solo lui?"
"Vogliamo un processo così non può finire"

GENOVA - «Io so solo che non finirà così. Non possono cancellare quello che è successo, i fatti e la memoria restano. Per sempre». Giuliano Giuliani ha un sorriso amaro, quando all´ingresso del tribunale genovese incontra uno dei suoi legali, Lea Vinci, che quasi imbarazzata gli racconta dell´archiviazione appena richiesta dal pm Silvio Franz. Giuliani parla sottovoce, scuote la testa.
Il giudice dice che Mario Placanica ha sparato per difendersi, ma non voleva uccidere Carlo.
«Siete davvero sicuri che a sparare a mio figlio sia stato Mario Placanica? Io ancora non ne sono convinto. I proiettili esplosi, le armi che hanno fatto fuoco, il numero di militari a bordo del defender: troppe ombre, in questa storia».
Cinquecento giorni di indagini ed una conclusione: non ci sono colpevoli.
«Non è vero, i colpevoli sono sotto gli occhi di tutti. E non parlo del carabiniere, almeno non solo di lui. L´omicidio di Carlo va inquadrato nel clima generale genovese di quei giorni: ed è soprattutto in quel clima che vanno cercate le responsabilità. Chi ha gestito l´ordine pubblico, chi ha organizzato e tollerato forme di violenza? Se vogliamo continuare a nasconderci dietro i Black Bloc...».
Archiviazione per legittima difesa: una conclusione largamente attesa.
«Direi preoccupatamente prevista, se mi passate il termine». Toccherà al gip Elena D´Aloiso decidere se archiviare o meno: Giuliano Pisapia e Lia Vinci, i suoi avvocati, si oppongono alle conclusioni del pm.
«Ma questo è scontato. Non può finire così, glielo ripeto. La mia aspettativa, che credo sia quella di tutto il paese, è che finalmente sia fatta giustizia: per ottenerla, per arrivare alla verità, è indispensabile un dibattito pubblico. E io ci credo, in questo processo».
Non le bastano decine di interrogatori, migliaia di immagini passate al microscopio, sopralluoghi, perizie e consulenze di tutti i tipi? C´Ã¨ un ufficio della Procura genovese zeppo di fascicoli e videocassette sulla tragedia di piazza Alimonda.
«Non mi basta no, non è solo così che si fa chiarezza. La giustizia è il risultato di un confronto vero, tra parti che non hanno nulla da nascondere. Perché quest´inchiesta non è per nulla chiara: ci sono ancora troppe contraddizioni, dubbi, incertezze che solo un dibattimento in aula, un dibattimento sereno e sotto gli occhi di tutti, potrà spiegare definitivamente». Si rimprovera qualcosa?
«Di non aver nominato un perito il giorno dell´autopsia di Carlo. Ma in quei momenti c´erano solo dolore e confusione: come potevamo immaginare che mesi dopo sarebbero saltate fuori tutte quelle contraddizioni?».
Mario Placanica ha più volte chiesto di incontrarla.
«Non credo proprio che sia il momento. Magari in tribunale, magari presto: perché io continuo a crederci, nella giustizia. Nonostante tutto».

(m.cal.)









Copyleft © by :- Pillola Rossa -: Some Right Reserved.

Pubblicato su: 2005-07-05 (631 letture)

[ Indietro ]




PHP-Nuke Copyright © 2005 by Francisco Burzi. This is free software, and you may redistribute it under the GPL. PHP-Nuke comes with absolutely no warranty, for details, see the license.
Generazione pagina: 0.59 Secondi