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2002.12.29 Manifesto Ufficiale invisibile del g8





Manifesto, 29 dicembre 2002.

L'ufficiale invisibile del G8

Un tenente colonnello dei Carabinieri era a piazza Alimonda, a Genova, mentre veniva ucciso Carlo Giuliani. Ma il pm titolare dell'inchiesta non l'ha mai interrogato.
In piazza Alimonda, nel preciso istante in cui veniva esploso il colpo che ha ucciso Carlo Giuliani, a pochi metri dalla jeep dei carabinieri c'erano ufficiali e sottufficiali dell'Arma, tutti collegati tra loro via radio e quindi in grado di scambiarsi ordini e indicazioni.
Tra tante stellette anche il tenente colonnello Giovanni Truglio, comandante delle famigerate Compagnie di intervento risolutivo create per il G8. Era in assoluto il più alto in grado tra i militari della Benemerita in servizio nelle strade di Genova, ha visto tutto da molto vicino ed è stato il primo, pochi secondi dopo i due spari, a raggiungere il defender dal quale Mario Placanica (o qualcun altro) aveva appena sparato.
Truglio è stato sentito dai magistrati di turno solo quella sera: nonostante le lacune, le contraddizioni e la superficialità di quella prima deposizione fino ad oggi inedita, in parziale contrasto con quella del capitano Claudio Cappello anch'egli presente, Truglio non è stato mai ascoltato personalmente dal pm Franz che ha condotto l'inchiesta e chiede adesso l'archiviazione per l'indagato Placanica.
Eppure potrebbe spiegare molte cose, dalle ragioni della fuga al mancato intervento del contingente, fino alla manovra delle due jeep ritenuta «sbagliata» anche da Cappello («titolare» della Campagnola incriminata). Per non dire degli altri misteri di piazza Alimonda: perfino Placanica, ormai, dichiara di non sapere bene chi abbia sparato. Quelli di piazza Alimonda sono tutti ufficiali provenienti dal reggimento paracadutisti Tuscania, passati per gli orrori della Somalia e dei Balcani e finiti a dirigere le truppe speciali in piazza, nel clamoroso e sanguinoso esperimento di militarizzazione dell'ordine pubblico che è stato il G8 del 20 e 21 luglio 2001. A Genova sopra Truglio c'era solo l'allora colonnello Leonardo Leso, trincerato però nel quartier generale della Fiera del Mare dove autorevoli testimoni hanno visto (e denunciato in procura) un gran via vai di strani black bloc.
Ma la tragedia genovese non ha affatto spezzato le loro carriere. Leso, promosso generale, è oggi a capo della Seconda brigata mobile dei carabinieri che riunisce il Tuscania, il Gis e gli altri reparti da assalto. E al tenente colonnello Truglio è stata affidata la sala operativa centrale del comando generale dell'Arma a Roma: dal suo ufficio transita l'intero flusso delle informazioni quotidianamente gestito dalla Benemerita. Quanto al capitano Cappello, comanda i Cacciatori eliportati in Sardegna.

Alessandro Mantovani









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Pubblicato su: 2005-07-05 (651 letture)

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