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Fabozzi Mauro





Questura di Roma
Commissariato di P.S. Distaccato Coordinato "VELLETRI"
Via R. Giovannelli, 4 - 00049 - Velletri -
Tel.06/96.13.941 fax 06/9636483

Velletri, 6/8/2001
OGGETTO: Vice Questore Aggiunto della P. di S. FABOZZI dr. Mauro.
Vertice G8 Genova - Relazione di servizio.

AL SIGNOR CAPO DI GABINETTO QUESTURA DI
GENOVA
e, p.c. AL SIGNOR CAPO DI GABINETTO QUESTURA DI
ROMA


^^^^^^^^^^^^
Il sottoscritto FABOZZI dr. Mauro, Vice Questore Aggiunto della P. di S., in forza
alla Questura di Roma ed in servizio presso il Commissariato in intestazione in qualità di Dirigente
riferisce alle SS.LL quanto segue:
lo scrivente è stato, nel decorso mese di Luglio, aggregato presso la Questura di Genova dal 11/7 al
23/7 per le esigenze di servizio di ordine pubblico connesse con il vertice del G8. Giunto a Genova
dall'ordinanza di servizio riservata avente nr.2143/R del 12/7/2001 della Questura del capoluogo
ligure, lo scrivente apprendeva di avere sigla radio "Gamma 110"(v. pag 208) e che il proprio
servizio si sarebbe svolto dal 16/7 fino al 22/7 presso Piazza Carignano in piena "zona gialla" in
qualità di Funzionario responsabile di un nucleo mobile composto da 50 Carabinieri con orari 7/13
e 13/19 in alternanza con altro collega (dr. MENIGHETTI Gamma 87). Detto nucleo mobile
unitamente ad altri nuclei mobili disposti a ridosso della "zona rossa" erano coordinati dal 1°
Dirigente della Polizia di Stato dr. PAGLIAZZO BONANNO Salvatore (Gamma 19).
Durante i giorni dal 16, 17 e 18 non ci sono stati fatti da segnalare, mentre il 19, 20. 21 e 22/7 le
modalità del servizio espletato dallo scrivente sono state così ripartite:
giorno 19/7 - turno 13/19 P.zza Carignano. In questa data, nel pomeriggio era in programma il
corteo autorizzato dei "Migranti", con partenza da piazza Sarzano ed arrivo a Piazza Kennedy con
la prevista partecipazione di circa 30.000 persone. Per quell'occasione, il dr. BONANNO mi chiese
di anticipare il turno di servizio per poter effettuare l'ennesimo sopralluogo sul posto di servizio in
quanto il corteo avrebbe sfilato per la piazza Carignano; giunto sul luogo alle ore 10 00 venivo a
sapere che la nostra posizione era stata spostata da piazza Carignano alla vicina via Fieschi a tutela
del palazzo della Regione ivi presente, ed a un centinaio di metri dalla limitrofa piazza Dante sede
di un varco della "zona rossa". Difatti, nel pomeriggio si svolgeva la manifestazione in programma
senza incidenti da segnalare per ciò che concerne la nostra posizione di tutela dell'obiettivo che
veniva difeso da un nucleo mobile composto da 35 C.C.

secondo foglio

giorno 20/7 - turno 7/13 Piazza Alessi. Giunto sul posto per intraprendere il servizio, venivo
informato dal dr. BONANNO che la nostra posizione era stata spostata da piazza Carignano a
Piazza Alessi a tutela di Corso Podestà limitrofo al varco del Ponte Monumentale "zona rossa";
venivo poi a sapere che il nucleo mobile di C.C. a mia disposizione non era di 50 uomini ma di 35
compreso l'Ufficiale. Per una buona parte di mattinata non accadeva nulla, quando intorno alle ore
11.30 circa, un corteo di circa 3.000 dimostranti muniti di striscioni e cartelli provenienti da via
Corsica, si faceva avanti verso la nostra posizione intenzionato a dirigersi verso Corso Podestà.
Dopo aver inutilmente cercato di segnalare il fatto via radio, immediatamente facevo spostare gli
uomini ed i mezzi, schierando gli stessi in assetto da O.P. sulla strada a sbarramento di Corso
Podestà. Nel giro di pochissimi minuti, i manifestanti giungevano a ridosso dello schieramento dei
35 C.C. predisposto, e nella frazione di pochissimi secondi visto anche l'esiguo numero dei militi a
disposizione già sottoposti alla pressione della spinta del corteo, decidevo di arretrare con lo
sbarramento in atto per Corso Podestà fino al varco ove le forze di Polizia ivi a protezione erano già
state avvisate e pronte a riceverci. Infatti, pur in condizioni difficili, arretrando arrivammo a ridosso
del varco e ivi facevo schierare tutti gli uomini disponibili per un numero totale di circa 60,
comprensivi anche del nucleo a difesa del varco. Nel gruppo di manifestanti, non si notavano
giovani travisati o bellicosi, ma solo giovani che a mani alzate avanzavano fino alla linea antistante
il varco senza creare incidenti.
Dopo aver più volte segnalato via radio, anche con urgenza, la situazione in cui mi trovavo, e
avendo chiesto dei rinforzi per poter arginare un'eventuale sfondamento dello sbarramento ivi
schierato, riuscivo ad interloquire con il capo del corteo, il quale mi faceva presente di essere un
"Pacifista del Genoa Social Forum" e di non avere alcuna intenzione di varcare la "zona rossa" ma
solo di arrivare nei pressi, urlare qualche slogan, venire fotografati e ripresi dalle telecamere; si
sarebbero poi allontanati dopo qualche minuto. Difatti, dopo una quindicina di minuti, il corteo dei
manifestanti arretrava dalla posizione e si portava nella vicina piazza Carignano per un comizio
spontaneo; dopo aver comunicato la situazione alla Sala Operativa, riprendevo la posizione su
Piazza Alessi con il nucleo mobile dei 35 C.C. in situazione di allerta.
Alle ore 13.30 successive, la sala Operativa mi ordinava di spostarmi con il nucleo, che era stato
rinforzato con altri 50 C.C. per un totale di circa 85 C.C., nei pressi della stazione di Brignole in
ausilio alla Gamma 3 in difficoltà con il corteo delle "tute bianche"; giunto sul posto e dopo aver
preso contatti con il dr.GAGGIANO, mi attestavo con il nucleo in Piazza delle Americhe in
direzione di Via Tolemaide ove il corteo delle tute bianche era entrato in contatto con i contingenti
delle forze dell'ordine che erano più avanti rispetto alla mia posizione. Per parecchio tempo
rimanemmo fermi in quella posizione, fronteggiandoci con i manifestanti, in attesa di disposizioni
che arrivarono intorno alle ore 16.30 circa, con l'ordine di avanzare verso via Tolemaide con Corso
Torino ove altri contingenti erano in difficoltà; giunti sul posto, cominciavamo una bonifica,
unitamente ad altri contingenti, della zona fino ad arrivare a Piazza Alimonda intorno alle ore
17.30 circa, ove avevamo a vista il contingente del dr. LAURO (gamma 103) che fronteggiava un
fitto lancio di sassi, bottiglie e, dopo averli aiutati a bonificare la Piazza, mi accorgevo che a terra
era rimasto un dimostrante, privo di documenti, vicino al quale già vi erano dei sanitari a prestargli i
primi soccorsi. Disponevo quindi tutti gli uomini disponibili a tutela del ferito, che poi sapemmo
essere deceduto sul posto; il dispositivo di copertura rimase integro per tutto il tempo che fu
necessario per i rilievi del caso, intervento della locale squadra mobile, della scientifica, del
magistrato di turno e della polizia mortuaria per la rimozione della salma.


terzo foglio

Nel frattempo nella piazza si erano radunati un migliaio di persone che pronunciavano nei confronti
delle forze dell’ ordine epiteti e proteste senza però verificarsi alcun incidente.
Alle ore 21.00 circa, dopo che la Polizia Mortuaria aveva rimosso la salma, nell'arretrare tutto il
contingente verso piazza Tommaseo, venimmo fatti oggetto di un fitto lancio di sassi e bottiglie;
dopo un lancio di lacrimogeni che riuscivano a disperdere i dimostranti, riuscivamo a guadagnare i
mezzi ed ad allontanarci dal posto facendo rientro.

giorno 21/7 - orario 13/19 Piazza Alessi; d'accordo con il dr. BONANNO, sono giunto sul posto
d servizio alle ore 11.00 ed ivi trovavo il collega MENIGHETTI con il nucleo mobile di 50 C.C.
Alle ore 13.00 il contingente veniva integrato dagli altri 50 C.C. del turno pomeridiano; non sono
stati effettuati spostamenti del nucleo, nè sono stati effettuati interventi particolari, benché nella
citta ci fossero particolari esigenze dovute al corteo autorizzato del GSF. Siamo stati tutto il turno
fermi a Piazza Alessi fino alle ore 21.30 circa allorquando sia le manifestazioni che gli incidenti
erano terminati.
.
Giorno 22/7 -orario 7/13 PiazzaAlessi;Giunto sul posto,avevo a mia disposizione un nucleo
mobile di 50 C.C. ma non ci sono stati interventi nè spostamenti.

In data 23/7 lo scrivente, come gli altri Funzionari della Questura di Roma, veniva posto in libertà e
rientrava in sede.

Quanto sopra per doverosa conoscenza, rimanendo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Il Vice Questore Agg.to
FABOZZI dr. Mauro









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Pubblicato su: 2005-07-05 (3401 letture)

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