21 LUGLIO
G8: MANIFESTANTE MORTO, ACCUSA OMICIDIO VOLONTARIO PER CC
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - E' indagato per omicidio
volontario, con la riserva di valutare ulteriormente il tema
legittima difesa in tutte le sue articolazioni, il carabiniere
che ieri ha sparato uccidendo un giovane manifestante.
Il militare, che ha 20 anni, e' aggregato al battaglione
ausiliario di leva di Genova. Al momento si trova in
un'infermeria militare.
La notizia si e' appresa stamane in procura. Un altro
militare, che era alla guida dell'automezzo dei carabinieri, e'
indagato, ma l'ipotesi di reato a suo carico sara' formulata
all' esito dell'autopsia. L'incarico sara' conferito oggi al
professor Marcello Canale. (ANSA) 21-LUG-01 10:20
G8: MANIFESTANTE MORTO, ACCUSA OMICIDIO VOLONTARIO PER CC (2)
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - E' durato fino alle 3 di questa
mattina l' interrogatorio dei carabinieri indagati per la morte
di Carlo Giuliani ieri a Genova.
Entrambi sono stati sentiti nella caserma di San Giuliano dai
pm Anna Canepa, Francesco Pinto e Andrea Canciani. Provati per
quanto accaduto, hanno raccontato la loro verita' ai pm mentre
in serata momenti di tensione si vivevano fuori dalla caserma
dei carabinieri dove si trovavano alcuni manifestanti.
In procura e' intanto giunto l' avvocato Umberto Pruzzo, che
difende i due carabinieri indagati e si e' recato dal
procuratore Francesco Meloni. (ANSA) 21-LUG-01 11:56
G8: MANIFESTANTE MORTO; GENOVA, CENTINAIA A PROTESTE SPONTANEE
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Circa 500 persone si sono radunate
stanotte di fronte alla cittadella delle forze dell' ordine, in
zona Foce a Genova, per un presidio spontaneo di protesta per la
morte di Carlo Giuliani, il manifestante di 23 anni ucciso ieri
da un carabiniere. La protesta e' durata un paio d' ore e al
termine il presidio si e' sciolto.
Un' altra manifestazione spontanea si e' svolta stamani in
zona Sturla, nel levante della citta'.
(ANSA) 21-LUG-01 11:03
RAGAZZO UCCISO, PIAZZA ALIMONDA DIVENTA UN SIMBOLO
NEL PUNTO IN CUI E' CADUTO VASI DI FIORI, BIGLIETTI E RICORDI
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Il giorno dopo, piazza Alimonda e'
gia' un simbolo. Nel punto in cui Carlo Giuliani e' caduto, vasi
di geranei e ricordi di ogni tipo: su quella segatura gettata
per coprire il sangue del ragazzo, decine di persone hanno
portato nella notte oggetti simbolo.
C'e' una sciarpa rossa, un guanto di gomma, due bandiere del
Social Workers People, una maglietta nuova di zecca, ancora
dentro al cellophane, del Genoa Social Forum. C'e' anche un
bossolo di lacrimogeno trasformato in cero che tiene fermo a
terra questo biglietto: ''Che questo sangue e questa vita non
siano persi invano''.
Intorno a questa specie di microsantuario decine di persone:
il silenzio si alterna al litigio. Passano i ragazzi, alcuni
stanno zitti, altri urlano ''fascisti, fascisti''. Passano
cittadini di Genova, uomini, donne, che commentano in vario
modo: ''Pero' i balordi siete voi - dice un anziano - avete
sfasciato tutto''. ''Non hai capito niente - replicano i ragazzi
- lottiamo anche per te''.
Il vento scuote quei fiori, i tanti biglietti messi su quel
simbolo rischiano di volare via. C'e' scritto ''Volevi un altro
mondo, diverso. Ma il potere ti ha fermato''.
''E' troppo poco per dirti grazie. Non ti scordero' mai''.
''No justice, no peace''. C'e' anche una maglietta bianca con
questa scritta semplice a pennarello: ''Hanno ucciso un ragazzo
nella piazza dove sono nato''. E' piazza Gaetano Alimonda,
piazza simbolo dei tifosi del Genoa, da oggi nuovo simbolo del
primo martire della lotta antiglobal.
Intorno al punto in cui Carlo Giuliani e' caduto la folla via
via aumenta. Ci sono anche, tra gli altri, Franca Rame e Sergio
Cusani. Ripetono ai diversi giornalisti che incontrano tutto il
loro sdegno per il ''comportamento incredibile tenuto ieri dalla
polizia''.
Nelle vie intorno, per paradosso, non c'e' una sola traccia
della violenza di ieri: la nettezza urbana ha ripulito il
quartiere Foce perfettamente, quasi che la guerriglia del giorno
prima non sia mai esistita. Il morto si': la sua presenza e'
tangibile. E da piazza Tommaseo a piazza Paolo da Novi, da via
Tolemaide fino qui, a piazza Gaetano Alimonda, neanche l' ombra
di un poliziotto.(ANSA) 21-LUG-01 11:27
G8: ANCHE TUTE BIANCHE A CORTEO POMERIGGIO GSF
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Le Tute bianche e 'i disobbedienti'
dello stadio Carlini parteciperanno alla manifestazione indetta
per oggi pomeriggio dal Genova social forum.
Dopo una notte colma di tristezza per la morte di Carlo
Giuliani, i giovani della protesta antiglobalizzazione hanno
scelto di manifestare insieme al movimento giudato da Vittorio
Agnoletto e di non procedere ad alcuna iniziativa di carattere
personale. Questa,infatti, era una delle possibilita' vagliate
dagli organizzatori della protesta nella serata dopo i tragici
fatti di ieri.
All'indomani di una giornata di guerriglia urbana, il clima
allo stadio Carlini ora sembra essere tranquillo.
Per tutti l'appuntamento e' la grande marcia autorizzata
prevista oggi nel primo pomeriggio. (ANSA) 21-LUG-01 11:27
G8: RAGAZZO UCCISO; PROCURATORE MELONI, ACCUSA OMICIDIO
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Il procuratore capo Francesco
Meloni in una conferenza stampa ha ribadito che l' ipotesi di
reato a carico del carabiniere in relazione alla morte di Carlo
Giuliani ieri a Genova e' quella di omicidio volontario,
anche se ulteriori dettagli potranno far valutare un' eventuale
legittima difesa. Invece per quanto riguarda l' altro
carabiniere, prima dovra' essere compiuta l' autopsia e in base
a questo potra' essere ipotizzato un reato a suo carico.
Meloni ha espresso sentimenti di profonda commozione per la
vittima e condoglianze alla famiglia.
''Per quanto riguarda la ricostruzione dell' episodio - ha
detto Meloni - non posso che confermare quanto i mezzi di
comunicazione hanno riferito e cioe' che un gruppo di
manifestanti ha violentemente attaccato il mezzo dei
carabinieri. Quindi una delle persone che erano a bordo ha
percepito un forte pericolo ed ha esploso un colpo d'arma da
fuoco che ha raggiunto il manifestante''. (SEGUE) 21-LUG-01 12:16
G8: RAGAZZO UCCISO; LEGALI GSF, INFONDATA LEGITTIMA DIFESA
SCELTA SPARARE IN FACCIA INGIUSTIFICATA RISPETTO A PERICOLO
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - ''E' completamente infondata'',
secondo il team di avvocati del Genoa Social Forum, la tesi che
il carabiniere indagato per la morte del giovane antiglobal
abbia sparato per legittima difesa.
''Il governo italiano - affermano gli avvocati in un
comunicato diffuso stamani - si affanna in queste ore a
ridimensionare la responsabilita' del carabiniere che ha sparato
a Carlo Giuliani, parlando di 'legittima difesa'. Questa tesi e'
completamente infondata''.
''Infatti - proseguono i legali - anche se risultasse provato
che la jeep sulla quale il carabiniere si trovava e' stata
colpita da alcuni manifestanti, e' certo che nessuno di questi
era armato. Secondo il Codice penale italiano, articolo 52, la
difesa si considera legittima solo quando e' proporzionata alla
gravita' dell'offesa subita. In questo caso, per quanto gia' si
e' visto dalle fotografie scattate al momento dei fatti, il
carabiniere avrebbe potuto difendersi agevolmente anche solo
sparando in aria, o, al piu', mirando in terra. La sua scelta di
sparare in faccia a Carlo Giuliani da distanza ravvicinata e'
del tutto ingiustificata rispetto al pericolo in cui il
carabiniere si trovava, ed e' quindi completamente estranea ai
limiti legali non solo della legittima difesa ma anche
dell'omicidio colposo e di qualunque attenuante prevista dalla
legge''.
''Per elementari ragioni di giustizia, appare fin d'ora
logico - concludono gli avvocati - che l'imputazione preliminare
che il p.m. dovra' formare nei confronti di chi ha sparato sia
quella di omicidio volontario, per aver consapevolmente causato
la morte di Carlo Giuliani”.(ANSA) 21-LUG-01 12:56
+++ G8: CARABINIERE, NON RICORDO DI AVERE SPARATO +++
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Il carabiniere indagato per
omicidio volontario ricorda di avere impugnato l' arma ma non di
avere sparato. E' emerso dall' interrogatorio cui e' stato
sottoposto ieri sera da parte dei pm che indagano sulla vicenda.
(ANSA) 21-LUG-01 12:59
G8: CARABINIERE, NON RICORDO DI AVERE SPARATO (2)
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Sono stati due i colpi sparati
ieri, quando e' stato ucciso Carlo Giuliani: un bossolo e' stato
trovato in terra ed uno all' interno della camionetta.
Il giovane carabiniere, che era ferito alla testa e ad un
ginocchio, si trovava sull' autoveicolo, condotto dall' altro
carabiniere indagato e sul quale c'era un altro militare, che
non si sentiva bene.
Quest'ultimo, poco prima aveva partecipato alla difesa di un
blindato che era stato dato alle fiamme dai manifestanti e pare
avesse inalato del fumo. Dalle 6 del mattino faceva parte di un
plotone di un centinaio di uomini, come rinforzo ausiliario.
In procura e' stato riferito che il militare che era alla
guida della camionetta, stravolto per quanto era accaduto dopo
che il collega aveva sparato, e' stato preso dal panico e ha
inserito la marcia indietro ''passando inavvertitamente'' sul
corpo del manifestante che giaceva sul selciato.
(ANSA) 21-LUG-01 13:04
G8: RAGAZZO UCCISO; DOLORE E SDEGNO IN CASA GENITORI / ANSA
I VICINI ERA UN RAGAZZO CHE STUDIAVA E AIUTAVA IL PADRE
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - ''Qui c'e' un grande dolore, per il
momento nessuno vuole rilasciare dichiarazioni, vogliono stare
da soli. Vi preghiamo di capirci''. I genitori di Carlo
Giuliani, il ragazzo di 23 anni ucciso ieri negli scontri, non
vogliono incontrare nessuno e si rinchiudono con il loro dolore
nella casa sulle alture di Genova.
Il papa' di Carlo, Giuliano Giuliani, sindacalista della
Cgil, per molti anni impegnato nell' ufficio stampa della
federazione genovese, stamani e' andato con la moglie all'
obitorio dell' ospedale Galliera per vedere la salma. Intorno
alle 10.30 e' rientrato a casa. E' passato accanto ai fotografi
che lo attendevano davanti a casa ma non ha detto nulla.
Il volto segnato dal dolore, Giuliani ha fatto un gesto di
saluto con la mano e, insieme alla moglie e a due giovani, un
ragazzo e una ragazza, ha varcato il cancello verde della sua
villetta.
I Giuliani abitano in una casetta nascosta nel verde della
collina del Righi sulle alture della citta', affacciata sulla
Valbisagno. Giu' in fondo c'e' lo stadio di Marassi con il
carcere assaltato ieri dai duri del movimento.
La pace assoluta di questa zona di Genova, lontanissima dall'
area degli scontri, e' rotta stamattina solo dal rombo cupo di
un elicottero dei carabinieri che sorvola l'area di Marassi e,
nel giro di perlustrazione, passa a piu' riprese proprio sulla
verticale della casa del manifestante ucciso.
I tre palazzi situati poco distante dalla casa dei Giuliani
sono in parte stati lasciati vuoti dai residenti. Un vicino di
casa ha voglia di parlare di Carlo Giuliani. Si chiama Piero
Favetta ed e' anche lui un sindacalista. Lavora nell' ufficio
anagrafe del comune di Genova. Alcuni anni fa ha lasciato la
Cgil per aderire ai Cobas dello Slai.
''Vorrei smentire tutte le illazioni sul conto del ragazzo
che ho letto sui giornali - spiega -. Lo vedevo spesso entrare e
uscire da casa sua, anche se lo conoscevo solo di vista. Non era
per niente uno sbandato che soravviveva con le elemosine. Queste
mi sembrano solo gravi illazioni per danneggiare l' immagine di
una persona''.
''Certamente - ha aggiunto Favetta - ieri era consapevole di
scendere in piazza per manifestare contro i capi degli stati che
comandano il mondo e con le loro politiche devastano la terra''.
Un altro conoscente di Carlo Giuliani, che lo ha visto fino a
due anni fa, lo ricorda come un ragazzo dalla faccia pulita che
studiava lettere all' universita', aiutava il padre per un
programma televisivo sindacale in onda sulle TV locali genovesi
e che frequentava un centro sociale, lo Zapata, ''il piu' soft
di tutti i centri sociali di Genova''.
Le uniche persone giunte stamane in via S. Pantaleo sono
finora due ispettori di polizia che hanno portato al papa' del
manifestante ucciso una notifica. ''E' un atto dovuto'' hanno
detto ai cronisti uscendo senza voler aggiungere altro.
(ANSA) 21-LUG-01 13:11
+++ G8: GENITORI UCCISO, CHIEDIAMO PACE E RIFIUTO VIOLENZA +++
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - ''Chiediamo pace, rifiuto della
violenza''. Lo hanno dichiarato oggi i genitori di Carlo
Giuliani, il ragazzo ucciso ieri durante gli scontri.(ANSA) 21-LUG-01 13:29
G8: GENITORI UCCISO, CHIEDIAMO PACE E RIFIUTO VIOLENZA (2)
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - ''Non esiste nulla - hanno
dichiarato i genitori in un messaggio diffuso tramite l' Ansa
dal Comune di Genova - che valga la vita di un ragazzo. Non
esiste nulla che possa restituirlo a noi, a tutti i giovani come
lui, alla vita''.
''Chiediamo - hanno proseguito il papa' e la mamma di Carlo -
che i sentimenti di pace, di tolleranza, di solidarieta' siano i
valori autentici nel quale riconoscersi. Perche' l' assurda
morte di Carlo non sia ancora piu' assurda e piu'
inutile''.(ANSA) 21-LUG-01 13:34
G8: RAGAZZO UCCISO; COSSIGA, PROCURATORE IRRESPONSABILE
INCONSISTENTE E DEPLOREVOLE IPOTIZZARE OMICIDIO VOLONTARIO
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - ''Un atto giuridicamente
inconcepibile e un comportamento irresponsabile nell'attuale
situazione dell'ordine pubblico a Genova''. Cosi' Francesco
Cossiga giudica la notizia che il procuratore capo della
Repubblica di Genova Francesco Meloni ha intenzione di
incriminare per omicidio volontario il carabiniere responsabile
della morte di Carlo Giuliani.
''Una formula giuridicamente inconsistente e moralmente
deplorevole - dice Cossiga - incriminare il giovane carabiniere
che con un atto di legittima difesa propria e dei suoi colleghi,
ha evitato il proprio e altrui linciaggio da parte di volgari
terroristi che nulla hanno a che fare con i valori nobili della
protesta contro il G8''.
Cossiga dichiara di sentirsi indignato come giurista, come
cittadino, membro del Parlamento ed ex capo dello stato qualora
fosse confermata la decisione del Procuratore Meloni.
''Confermo la mia piena ammirazione e incondizionata
solidarieta' ai carabinieri - conclude Cossiga - ed in
particolare ai giovani carabinieri che stavano per essere
linciati da volgari terroristi, agli agenti della polizia di
stato, alle altre forze dell'ordine e ai membri delle forze
armate''.(ANSA) 21-LUG-01 13:22
G8: RAGAZZO UCCISO; COSSIGA, PROCURATORE IRRESPONSABILE (2)
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - ''Da cittadino e da membro del
Parlamento e da uomo, mi auguro - ha detto ancora l'ex
presidente della Repubblica - che il sangue versato da un
ragazzo intossicato da funeste ideologie induca tutti alla
meditazione e alla prudenza e auspico che altre violenze di
contestatori anarchici non continuino ad inquinare quella parte
di motivi nobili, che non sono pochi, che animano la protesta
contro il G8''.
Ma se oggi o domani - conclude Cossiga - avremo a Genova o in
altra parte altri episodi di violenza, sappiamo chi ne e' in
parte moralmente responsabile: il ponziopilatismo e l'
assurdita' giuridica del procuratore capo della Repubblica di
Genova Francesco Meloni.
(ANSA) 21-LUG-01 13:59
G8: AGNOLETTO, GSF PARTE CIVILE A PROCESSO PER MORTE CARLO
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Il Genoa Social Forum si
costituira' parte civile nel processo per l' omicidio di Carlo
Giuliani e le violenze compiute ieri dalle forze dell' ordine.
Lo ha annunciato il portavoce del Gsf, Vittorio Agnoletto.
I legali del Genoa Social Forum hanno ribadito che a loro
avviso si e' trattato di un omicidio volontario. ''C' era la
volonta' di uccidere'', hanno detto gli avvocati.(ANSA) 21-LUG-01 14:02
G8: GSF RIBADISCE, DIMISSIONI SCAJOLA E CHIUSURA VERTICE
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Il Genoa Social Forum, attraverso
il suo portavoce, Vittorio Agnoletto, ribadisce la richiesta di
''dimissioni del ministro degli interni e dei capi delle forze
dell' ordine e l' immediata chiusura del G8''.
''Non e' possibile - ha dichiarato Agnoletto - che il G8 vada
avanti come se nulla fosse dopo quello che e' accaduto,
limitandosi a qualche frasetta di cordoglio''.
Il GSF sulla giornata di ieri chiede l' istituzione di una
commissione d' inchiesta. Agnoletto ha annunciato ''una vasta e
minuziosa documentazione della uccisione di Carlo Giuliani e di
altri vari episodi di violenza nei confronti di manifestanti
pacifici''.
Agnoletto ha ribadito che la gestione di piazza delle forze
dell' ordine ha messo in rilievo una ben precisa strategia:
''non bloccare i violenti, lasciarli penetrare nei cortei,
lasciandoli poi fuggire per caricare manifestanti
pacifici''.(ANSA) 21-LUG-01 14:05
G8: CORTEO GSF; PERCORSO ATTRAVERSO IL QUARTIERE DEVASTATO
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Il percorso del corteo del Genoa
Social Forum sta attraversando il quartiere della Foce, quello
che ieri ha subito i danni maggiori nel corso degli scontri tra
manifestanti e forze dell' ordine.
Secondo quanto aveva stabilito nei giorni scorsi il GSF, il
percorso ufficiale prevedeva il concentramento nella zona di
Sturla per poi transitare in via Cavallotti e sbucare sul
lungomare: Boccadasse, corso Italia, e quindi svolta a sinistra
per imboccare una lunga arteria che conduce verso la Valbisagno.
La direttrice assume i nomi di via Rimassa, corso Torino,
corso Sardegna. E' qui che ieri sono avvenuti gli incidenti piu'
gravi, e' qui che e' stato ucciso Carlo Giuliani, e' qui che
questa mattina sono avvenuti i primi scontri tra manifestanti e
forze dell' ordine.
Quando il corteo e' giunto in fondo a corso Italia, e prima
di svoltare verso via Rimassa, sono cominciati gli incidenti.
Secondo le forze dell' ordine dal corteo dei manifestanti
sarebbero partite in direzione di polizia e carabinieri
schierati a protezione della zona Fiera numerosi sassi e
bottiglie molotov. Gli agenti hanno risposto con un nutrito
lancio di lacrimogeni.
Il corteo si e' quindi spaccato in due tronconi: la parte
anteriore, gia' in corso Torino, e quella dietro, bloccata in
corso Italia. In mezzo il fumo dei lacrimogeni.
Il corteo ufficiale del GSF dovrebbe concludersi in piazza
Galileo Ferraris, alla fine di corso Sardegna, nel quartiere di
Marassi.(ANSA) 21-LUG-01 15:05
G8: LE MONDE HA TESTIMONE, NON HA SPARATO CARABINIERE JEEP
(ANSA) - PARIGI, 21 LUG - Secondo un testimone presente ieri
a Genova sul luogo della morte di Carlo Giuliani, contro il
ragazzo non ha sparato il carabiniere all'interno della jeep ma
uno che era ''a cinque sei metri'' dal veicolo.
Il testimone e' un fotografo indipendente che viene
indicato dal quotidiano francese 'Le Monde' con il nome di
''Bruno''. (SEGUE) 21-LUG-01 15:24
G8: LE MONDE HA TESTIMONE, NON HA SPARATO CARABINIERE JEEP (2)
(ANSA) - PARIGI, 21 LUG - La versione di Bruno a 'Le Monde',
che coincide sostanzialmente con la testimonianza che il
fotografo aveva gia' dato ieri, e' in piu' punti diversa da
quella fornita dal fotografo della 'Reuters' con il supporto
delle foto in sequenza.
Il fotografo indipendente parte dalle 17:30, da quando le
forze dell'ordine fanno marcia indietro davanti ai dimostranti:
''C'erano 300-400 agenti - testimonia Bruno - in cinque
minuti hanno perso il terreno che avevano conquistato
dall'inizio del pomeriggio. Hanno fatto uno sbarramento in fondo
alla strada, vicino all'imboccatura di un tunnel. Un altro
gruppo di una quarantina di carabinieri ha formato uno
sbarramento in un piccola stradina perpendicolare, vicina a
piazza Alimonda''.
Proprio li' si susseguono i drammatici istanti della morte di
Carlo Giuliani: i manifestanti lanciano sassi e lattine contro
la polizia che arretra, a piazza Alimonda due jeep blu dei
carabinieri mettono in moto. Una riesce ad allontanarsi,
l'altra - dice Bruno - ''si blocca contro un contenitore
rovesciato''. Le ruote dell'auto girano a vuoto, i manifestanti
''la colpiscono con alcune tavole''. Fra loro c'e' Carlo
Giuliani, ''col passamontagna''.
''L'autista e' stato preso dal panico - dice il testimone - a
5-6 metri dalla jeep, un agente ha sfoderato la sua pistola. Ho
sentito 'bam, bam'! Il carabiniere ha sparato due volte. Il
ragazzo e' caduto in terra; dall'occhio gli usciva una fontana
di sangue. Ho capito subito che era morto''.
Il fotografo aggiunge altri particolari: qualche istante
dopo, mentre il corpo del giovane giaceva al suolo, ''i
carabinieri si sono avvicinati e l'hanno preso a calci. Hanno
riempito di botte anche dei fotografi''.
La conclusione di Bruno apre nuove ipotesi: ''due minuti
dopo tutto questo, i carabinieri si picchiavano fra loro''.
(ANSA) 21-LUG-01 15:43
G8: GENOVA SENZA PACE, ANCORA VIOLENZA E PAURA NELLE STRADE
MORTA UNA MANIFESTANTE FRANCESE INVESTITA A VENTIMIGLIA
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Le speranze di una giornata di
tregua a Genova, dopo la guerriglia e la morte di ieri, sono
svanite in fretta: dopo un pacifico inizio del grande corteo del
Genoa Social Forum, la citta' e' ripiombata in una cupa
atmosfera di violenza. Ed il summit ha registrato purtoppo un'
altra vittima dopo Carlo Giuliani, il giovane di 23 anni ucciso
ieri. E' morta infatti nella sala operatoria dell' ospedale di
Bordighera, Susanne Bendotti, 43 anni, di Nizza, la manifestante
francese rimasta coinvolta stamane in un incidente stradale, al
valico di Ventimiglia, mentre attendeva di salire su un pullman
di linea proveniente dalla Francia e diretto al controvertice di
Genova.
La situazione in citta' e' tesissima. Gruppi di autonomi e di
anarchici del Black Block - muovendosi rapidamente a gruppi -
sono rientrati oggi in azione a piu' riprese con le spranghe ed
altri oggetti, devastando ed incendiando tutto il possibile:
vetrine, auto, negozi.
Il GSF ha stimato in un migliaio i manifestanti violenti.
Le zone piu' calde sono Piazza Rossetti e Piazzale Kennedy,
dove la polizia ha sparato grandi quantita' di lacrimogeni.
Il corteo del GSF e' stato fermo a lungo, impossibilitato a
proseguire dalle azioni di gruppi incontrollabili in testa ed in
coda. Il servizio d' ordine del Genoa Social Forum non e'
riuscito a fermare le frange estremiste: nonostante la grande
maggioranza della manifestazione sfilasse lungo via Rimassa, i
Black Block hanno sfondato il cordone e si sono presentati in
corso Marconi nella zona antistante piazzale Kennedy.
E' stata guerriglia vera, totale. Al loro passaggio le Tute
nere hanno sfasciato auto e vetrine, quindi hanno incendiato i
locali di una finanziaria, la Sant' Agostino . E nei confronti
dei manifestanti che urlavano loro ''Basta, basta'', hanno
minacciato di lanciare sassi e molotov.
Quindi la battaglia senza quartiere con gli uomini delle
forze dell' ordine. Una battaglia alla quale si sono uniti
decine di cani sciolti, anarchici, ragazzi dei centri sociali ed
anche tute bianche.
Il vantaggio dei manifestanti-guerriglieri e' stato quello di
avere il vento a favore: i lacrimogeni piovevano a centinaia, ma
il vento sospingeva il fumo di nuovo verso gli uomini delle
forze dell' ordine. Anche per questo la resistenza e' stata
lunghissima. Gli incidenti sono stati molto piu' localizzati
rispetto a quelli della giornata precedente: luogo della
battaglia e' stato Piazza Rossetti, fino a ieri pacifica, dove
molte associazioni e leader politici, dai Verdi a Jose' Bove',
avevano tenuto conferenze stampa.
Il bilancio degli scontri di ieri, stilato stamane, e' alto:
un morto, oltre 200 feriti, 67 arresti. Ma il sentiero verso la
chiusura del vertice piu' tormentato di sempre e' ancora lungo.
(ANSA) 21-LUG-01 16:01
G8: RAGAZZO UCCISO; CITTO MASELLI, FILMATI A DISPOSIZIONE
(VEDI 'G8: RAGAZZO UCCISO; RICKY TOGNAZZI...' DELLE 14)
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - I registi italiani impegnati a Genova
metteranno il materiale che hanno girato ''a disposizione del
Genoa Social Forum, che si costituira' parte civile al processo
per la morte di Carlo Giuliani''. Lo ha annunciato oggi Citto
Maselli, mentre Mario Balsamo denuncia di essere stato
''aggredito e picchiato dai carabinieri''.
''Verificheremo i filmati - spiega Maselli - per individuare
gli elementi piu' interessanti per l'accertamento della verita'
su quanto e' accaduto e li consegneremo al Genoa Social Forum.
Mi riferisco innanzi tutto alla morte di Carlo, ma anche ad
altri episodi di violenza gratuita da parte delle forze
dell'ordine, di accanimento verso i manifestanti pacifici e di
disinteresse verso le devastazioni del Black Block''.
Paolo Pietrangeli, anche lui nella carovana del Cinema
italiano a Genova, e' arrivato nel punto in cui e' morto Carlo
Giuliani subito dopo la tragedia: ''Sono passate un paio d'ore
nell'attesa che arrivassero il medico legale e il magistrato'',
racconta. ''Intanto si e' radunata della gente, soprattutto
genovesi, che hanno iniziato a gridare cose poco piacevoli ai
poliziotti, tipo 'Assassini' e 'Andate a fare i contadini', ma
non c'era nulla di particolarmente aggressivo rispetto alla
tragedia. Dopo che il corpo e' stato portato via, una bottiglia
di plastica vuota e' stata lanciata verso i poliziotti, che
hanno caricato e lanciato lacrimogeni. Ma li' c'erano al massimo
una quarantina di persone''.
Decisamente peggio e' andata a Mario Balsamo: ''Ieri
pomeriggio ero in corso Tolemaide, a una cinquantina di metri
dalla testa del corteo delle tute bianche che arrivavano dallo
stadio Carlini. A un certo punto sono arrivati i carabinieri con
camionette, blindati e soprattutto cellulari e hanno bloccato la
strada all'altezza di corso Torino, evidentemente per deviare il
corteo. Poi i carabinieri, in assetto da guerra, sono scesi di
corsa e hanno lanciato i lacrimogeni ad altezza d'uomo. Noi
abbiamo cominciato a scappare, io sono rimasto indietro perche'
ho cercato di filmare fino all'ultimo. I militari hanno caricato
anche noi. Mi sono seduto a terra, chiuso a riccio, per fortuna
con un caschetto in testa: nonostante avessi il pettorale del
Cinema italiano a Genova, i carabinieri mi hanno preso a
manganellate, mi hanno rotto l'orologio e colpito duramente al
ginocchio. Continuavo a urlare: 'Sono un giornalista', ma mi
hanno lasciato andare solo dopo alcuni, terribili minuti''.
(ANSA) 21-LUG-01 16:15
G8: CORTEO GSF; MINUTO DI SILENZIO E MESSAGGIO GENITORI CARLO
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Un minuto di silenzio per il
ragazzo ucciso ieri e' stato osservato dai manifestanti nella
piazza dove e' confluita la testa del corteo del Gsf e dove si
deve concludere la manifestazione, alla fine di corso Sardegna.
Il Genoa Social Forum ha letto il messaggio che i genitori di
Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso ieri, hanno fatto pervenire
all' Ansa.
In piazza Galileo Ferraris, luogo prescelto dal Gsf per i
comizi conclusivi, stanno continuando a giungere a piccoli
gruppi i manifestanti, cellule sparse di un corteo che, nella
parte centrale, si e' sbriciolato. Tutti intonano cori su
''Genova libera''.(ANSA) 21-LUG-01 16:25
G8: RAGAZZO UCCISO; ASCIERTO(AN), IN CAMIONETTA TERRORE PURO
''I CC URLAVANO: SIETE PAZZI, VOLETE AMMAZZARCI''
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - ''Si e' sentito perso, dentro
quella camionetta insieme agli altri due colleghi, assediato,
senza via di scampo, con un taglio sulla testa provocato da un
sasso e le spranghe che entravano dai finestrini rotti nel
tentativo di colpirli''. Questa la testimonianza raccolta dal
deputato di An, Filippo Ascierto, parlando, ha riferito, con il
carabiniere coinvolto ieri nella sparatoria in cui ha perso la
vita Carlo Giuliani. ''Piu' volte ho gridato: 'Ma siete pazzi,
volete ammazzarci' - ricorda il militare secondo le parole
riferite da Ascierto - ho cercato anche di proteggere un altro
collega''.
''Questa era la situazione - ha aggiunto il deputato di An -
e oggi posso affermare con molta chiarezza, anche dopo aver
visto tutta la sequenza fotografica che cambia lo scenario del
tragico episodio, che i presupposti della legittima difesa ci
sono tutti. Fermo restando il dispiacere per la perdita di una
giovane vita''. ''Non so - ha proseguito - come si sarebbe
potuto comportare chiunque in quella stessa circostanza, anche
chi oggi accusa le forze dell'ordine. Allora due sono le cose: o
essere martiri o difendersi. Non so quanti oggi siano disposti a
fare i martiri. Nella storia sono pochi e sono diventati santi.
Ma la difesa e' un diritto sacrosanto di ogni individuo''.
Parlando della situazione di Genova, dove insieme a un altro
deputato di An, Bornacina, e della Lega, Bricolo, sta seguendo
le fasi delle manifestazioni dalla centrale operativa dei
carabinieri, Ascierto ha riferito che ''il contesto di grande
violenza ha preso il sopravvento sul movimento pacifico
spostando l'attenzione dal G8 che si sta svolgendo a Palazzo
Ducale''.(ANSA) 21-LUG-01 16:25
+++G8: AUTOPSIA RAGAZZO UCCISO, MORTO PER COLPO PISTOLA +++
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso
ieri a Genova, e' morto per un colpo di pistola. E' il risultato
dei primi esami autoptici compiuti sul cadavere nel pomeriggio,
dal prof. Marcello Canale e dal dott. Marco Salvi presso l'
obitorio dell' ospedale Galliera. (ANSA) 21-LUG-01 18:09
G8: AUTOPSIA RAGAZZO UCCISO, MORTO PER COLPO PISTOLA (2)
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Il proiettile e' entrato dallo
zigomo sinistro ed e' fuoriuscito dalla nuca. Si e' trattato di
un solo colpo. Secondo quanto avrebbero accertato i medici,
quando la camionetta dei carabinieri e' passata su Giuliani,
questi era gia' morto.
Prossimamente saranno compiuti diversi altri esami tra cui
quello tossicologico.(ANSA) 21-LUG-01 18:11
G8: PROTESTE IN VARIE CITTA' DEL MONDO PER MORTE RAGAZZO
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - Manifestazioni di protesta per la
morte di Carlo Giuliani, il giovane ucciso ieri a Genova nel
corso di violenti scontri con le forze dell'ordine,
si sono succedute oggi in varie citta' del mondo: da Vienna a
Parigi, da Colonia a Madrid, ma anche ad Ankara e in America
latina.
Una piccola folla di circa 200 persone ha manifestato nel
primo pomeriggio di oggi davanti all'ambasciata d'Italia a
Parigi e una loro delegazione e' stata ricevuta da un
consigliere della sede diplomatica di Rue de Varenne che era
sbarrata da agenti della gendarmeria francese. Il gruppo di
dimostranti agitava bandiere dei partiti della sinistra francese
e di Rifondazione comunista.
In Spagna sono state due le manifestazioni organizzate per
protestare contro la globalizzazione e per condannare
l'uccisione di Carlo Giuliani. Duecento persone, per lo piu'
Verdi ed ecologisti, si sono riunite a Madrid davanti
all'ambasciata d'Italia, mentre a Barcellona circa 300 persone
hanno dimostrato davanti all'edifico che ospita il Consolato
italiano. Nella citta' catalana, alcuni giovani incappucciati
hanno poi versato vernice rossa sui muri del Palazzo della
Borsa, a simbolizzare il sangue della giovane vittima.
A Vienna, un centinaio di dimostranti si e' radunato davanti
a Palazzo Metternich, sede dell'ambasciata d'Italia, gridando
slogan e innalzando cartelli contro il potere delle
multinazionali, mentre a Colonia sono state 150 le persone che
hanno protestato contro l'uccisione del giovane anarchico
davanti al consolato generale italiano.
Anche in Turchia, alcuni manifestanti antiglobalizzazione si
sono riuniti per osservare un minuto di silenzio in memoria di
Carlo Giuliani.
Analoghe manifestazioni hanno avuto luogo anche in America
latina, in particolare a Buenos Aires e a San Paolo del Brasile.
Nella capitale argentina, oltre cento dimostranti di
sinistra, guardati a vista dalla polizia, si sono radunati
davanti alla sede centrale della Banca Nazionale del Lavoro
scandendo slogan contro la globalizzazione e lanciando alcuni
petardi. A San Paolo del Brasile ben quattromila persone hanno
marciato in corteo per protestare contro il vertice del G8 di
Genova. Davanti al consolato americano, i manifestanti hanno
dato alle fiamme una bandiera statunitense. (ANSA) 21-LUG-01 18:59
G8: SUMMIT FINISCE, IL SEGUITO POLITICO IN PARLAMENTO/ ANSA
POLEMICA INCROCIATA TRA CHI DIFENDE IL GOVERNO E CHI LO ATTACCA
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - Sono le tristi cronache in arrivo da
ieri da Genova a fare da sfondo ai commenti del mondo politico,
assai piu' dei contenuti delle decisioni degli Otto grandi del
G8. E mentre arrivano le prime interrogazioni parlamentari, il
Palazzo si divide tra chi esprime solidarieta' alle forze di
polizia, al governo e al ministro dell'Interno Scajola (Fini,
Cossiga, la Lega e Forza Italia), chi continua a chiederne la
testa (Verdi e Prc) e chi sollecita una attento esame
dell'accaduto e delle responsabilita' (Violante per i Ds e i
senatori della Margherita).
Comune e' il sentimento di dolore e sgomento per la giovane
vita spezzata, anche se l'ex capo dello stato Francesco Cossiga
giudica ''giuridicamente inconcepibile, moralmente deplorevole e
irresponsabile'' la decisione del procuratore capo di Genova di
incriminare per omicidio volontario il carabiniere responsabile
della morte di Carlo Giuliani.
Rutelli, Amato e Castagnetti, intanto, tornano a sostenere
l'inutilita' di vertici cosi' organizzati, mentre Romano Prodi
ne difende l'utilita' anche per il futuro, pur auspicando summit
''piu' semplici e sobri''. Suscita imbarazzi la nuova divisione
del gruppo dirigente della Quercia, con una buona fetta di
dirigenti (tra questi Mele, Tortorella, Fumagalli, Luca',
Tonini) schierati in corteo insieme a migliaia di iscritti, dopo
l'invito di Fassino e Folena a non partecipare al corteo.
Al centro della polemica politica resta la richiesta delle
dimissioni del ministro dell'Interno Scajola. Fausto Bertinotti
torna a chiederle, denunciando le ''pazzesche responsabilita'''
del governo e delle forze di polizia nella non repressione del
cosidetto 'blocco nero'. Il vicepresidente del consiglio
Gianfranco Fini ribadisce invece il suo appoggio al governo e
alle forze di polizia ''oggetto di aggressioni finalizzate a
scatenare tensioni ancora piu' gravi''.
A difendere Scajola anche il capogruppo di Forza Italia Elio
Vito. ''Il ministro - dice - ha fatto ogni sforzo possibile per
evitare il precipitare degli eventi''. Anche la Lega, con
Calderoli, fa quadrato attorno al titolare del Viminale e
afferma che ''il giovane carabiniere ha sparato per difendere
se' stesso''.
In attesa delle comunicazioni che il ministro Scajola
rendera' in Parlamento lunedi' pomeriggio, i deputati verdi
chiedono in un'interrogazione perche' siano stati utilizzati
giovani militari di leva in una situazione cosi' delicata,
mentre il segretario del Pdci Oliviero Diliberto chiede che sia
reso omaggio al ragazzo ucciso e alla sua famiglia, meglio se in
diretta tv in occasione del dibattito di lunedi'.
Ermete Realacci, intanto, vive da diretto protagonista la
protesta pacifica anti-globalizzazione e, dal corteo di Genova,
definisce la violenza ''veleno per il movimento'', mentre il
leader dell'opposizione Francesco Rutelli insiste
sull'inutilita' dei G8 ''che non sono in grado di dare
risposte''. Lo stesso fa Giuliano Amato. ''Questi incontri non
hanno piu' senso - dice l'ex premier - o comunque andrebbero
fatti in un altro modo''. ''E' ora di finirla con questi vertici
- dice Pierluigi Castagnetti, capogruppo dei deputati della
Margherita - sono inutili e ormai gravemente dannosi''.
Non manca, infine, la piu' classica delle polemiche politiche
sulla intempestivita' della comunicazione della Rai-Tv,
sollevata dall'Udeur con Enzo Carra e stoppata dal ministro
delle Telecomunicazioni Maurizio Gasparri, convinto che ''in
queste ore sia l'ultimo dei problemi''. Attacca l'informazione
''faziosa'' del Tg3 l'ex presidente della Vigilanza Rai, Mario
Landolfi (An), posizione che il capogruppo dei senatori diessini
Angius boccia come ''indecente''.(ANSA) 21-LUG-01 19:55
G8: RAGAZZO UCCISO; PADRE A TG3, BASTA CON VIOLENZE
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - ''Bisogna dire un basta definitivo
alla violenza. Ci vuole la pace, ci vuole in diritto di
manifestare, ci vuole la serenita' del manifestare come anche
qui era stato dimostrato''.
E' l' appello di Giuliano Giuliani, padre di Carlo,
intervistato dal Tg3:''bisogna isolare le frange violente,
bisogna fare in modo che il diritto a manifestare venga
utilizzato e venga rispettato''.
''Carlo era un ragazzo buono, un ragazzo che odiava le
ingiustizie - aggiunge Giuliani - ed era li' come tanti altri
giovani che hanno tanti problemi, fra cui forse anche quello di
non riuscire a riconoscere la strada per battere le ingiustizie.
Ma lui questo sentimento l'aveva forte e ha vissuto le barriere,
gli impedimenti come un'ingiustizia. Era li' come tanti altri a
manifestare''.
Per il carabiniere che avrebbe sparato Giuliani afferma di
provare tanta pena :''Spero per lui che non si dimentichi mai
quello che ha fatto, che solo in piccola parte dipende da lui.
Io credo che dipenda di piu' da chi ha anche usato persone
impreparate, persone che si sono fatte prendere dal panico,
persone che forse non dovevano essere li', dovevano essere da
un'altra parte. Ecco credo che la responsabilita' stia li', per
lui provo una grande pena''.(ANSA) 21-LUG-01 20:02
G8: CRONACA DI UNA SECONDA GIORNATA DI VIOLENZE / ANSA
(CRONOLOGIA)
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Cronologia di un'altra giornata di
violenze vissuta da Genova nel secondo giorno del vertice G8.
09:30 - Decine di pullman di dimostranti convergono a Genova
per la grande manifestazione organizzata dal Gsf.
09:50 - Prima di lasciare Genova, il presidente della
repubblica Carlo Azeglio Ciampi chiede manifestazioni pacifiche.
11:10 - Diffuso un bilancio aggiornato degli scontri di ieri:
un morto ed oltre 200 feriti, di cui 34 ricoverati.
11:25 - Decine di persone sostano in piazza Alimonda, attorno
al punto in cui e' stato ucciso Carlo Giuliani.
11:40 - Gli anarchici del Black Block tornano in azione,
danneggiando alcuni negozi, nelle zone di Marassi e Quarto.
12:20 - Un'operatrice di ripresa di Studio Aperto e' aggredita
da un estremista ed e' ricoverata in ospedale.
12:40 - Il leader degli U2 Bono, giunto a Genova, condanna la
violenza ma giustifica la rabbia nelle strade.
12:50 - La questura annuncia che 67 persone, in gran parte
giovani italiani, sono state arrestate dopo gli scontri di ieri.
13:20 - Appello dei genitori di Carlo Giuliani: ''Chiediamo
pace, rifiuto della violenza''.
13:25 - Primi momenti di tensione alla testa del corteo in
attesa di muoversi. Il servizio d'ordine del Gsf allontana
estremisti che lanciano sassi.
13:30 - Parte il corteo, dietro ad un grande striscione
arancione con la scritta ''Voi G8, noi 6.000.000!''.
13:50 - Davanti alla caserma dei carabinieri, un lacrimogeno
viene lanciato sulla testa del corteo, in risposta a lanci di
sassi da parte dei 'duri', sono circa un migliaio.
14:15 - Il leader degli agricoltori francesi Jose' Bove' in
corteo sottobraccio a Vittorio Agnoletto, il portavoce del Gsf.
14:20 - Il servizio d'ordine del Gsf blocca giovani del Black
Block che tentano di sfondare la testa del corteo.
14:25 - La polizia carica il corteo lanciando gas lacrimogeni
all'incrocio tra corso Italia e via Rimassa.
14:30 - Gli organizzatori della manifestazione parlano di
oltre 200.000 partecipanti. Il corteo e' lungo 4 chilometri.
14:35 - La polizia annuncia il fermo di dieci anarchici che in
mattinata hanno distribuito spranghe e bastoni a Quarto.
14:45 - Un foltissimo gruppo di Black Block avanza su corso
Marconi danneggiando automobili e negozi. Lanci di lacrimogeni.
14:50 - Il corteo si ferma, spezzato in due tronconi a causa
delle cariche della polizia. La marcia riprende dopo mezz'ora.
14:50 - Piazza Rossetti e' un campo di battaglia: anarchici e
autonomi sfasciano vetrine e incendiano cassonetti e automobili.
Si levano colonne di fumo nero. Lanci di lacrimogeni.
15:00 - Agnoletto denuncia il mancato intervento della polizia
e chiede la presenza di un responsabile in piazza.
15:20 - La polizia si schiera ai lati del corteo, dopo
trattative tra Agnoletto e un funzionario della questura.
15:20 - In fiamme i locali al pianterreno di un caseggiato.
15:25 - Gli incidenti si estendono a corso Torino e piazza
Tommaseo. Incendiata una banca.
15:30 - Anarchici lanciano pietre contro una stazione dei
carabinieri a Foce.
15:40 - Annunciata la morte di una manifestante francese
investita da un'auto al valico autostradale di Ventimiglia.
15:45 - I primi feriti, una decina, giungono negli ospedali.
15:45 - La testa del corteo giunge in piazza Galileo
Ferraris, punto d'arrivo della manifestazione.
16:00 - Violenti scontri in corso Torino. Una carica della
polizia spinge gli estremisti sotto il tunnel della ferrovia.
In fiamme un cumulo di masserizie. La galleria si riempie di un
denso fumo nero.
16:50 - ''Siamo 300 mila, abbiamo vinto'', annuncia Agnoletto
al termine della manifestazione.
17:35 - Le forze dell'ordine respingono con una raffica di
lacrimogeni l'ultimo troncone del corteo.
18:00 - Carica della polizia verso tunnel ferroviario.Nuove
devastazioni nella zona di Marassi.
19:00 - Gli estremisti cominciano a disperdersi. Nei pressi
della stazione Brignole, migliaia di manifestanti attendono i
treni straordinari verso casa. Un altro esodo e' in corso dal
parcheggio dei pullman di fronet allo stadio Marassi.
19:05 - Un bilancio provvisorio parla di 228 feriti non gravi,
tra cui 73 poliziotti. 60 gli arrestati.
19:15 - I commercianti genovesi annunciano che chiederanno lo
stato di calamita'. (ANSA) 21-LUG-01 20:58
G8: GIULIANI UCCISO DA UN SOLO COLPO PISTOLA / ANSA
TESTIMONE AFFERMA CHE SPARO NON PROVENIVA DA LAND ROVER
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Un solo colpo di pistola, pare non
di piccolo calibro, ha freddato Carlo Giuliani, il ventitreenne
antiglobal che ieri, in piazza Alimonda, insieme ad altri
manifestanti, stava assaltando una camionetta sulla quale si
trovavano tre carabinieri. Un bossolo e' stato trovato all'
interno della Land Rover, un altro in strada.
Un colpo che lo ha ucciso all'istante e questo esclude che
sia stata la camionetta, passata in retromarcia sul suo corpo, a
finirlo. Dovrebbe, quindi, venire scagionato il militare (a sua
volta indagato) che era alla guida della jeep e che, in preda al
panico, aveva cercato di liberare il mezzo mentre alcuni
manifestanti li stavano attaccando.
Sono questi i primi risultati dell' esame autoptico compiuto
nel pomeriggio dai medici legali professor Marcello Canale e
Marco Salvi. Per il momento il giovane carabiniere ausiliario di
leva,toscano, 21 anni, a Genova in occasione del G8, e' indagato
con l' ipotesi di reato di omicidio volontario, con riserva di
valutare il tema di legittima difesa in tutte le sue
articolazioni.
Ora e' ricoverato nell' infermeria di una caserma. Reca i
segni degli scontri con i manifestanti avvenuti ieri pomeriggio:
contusione cranica e una ferita ad un ginocchio, ma,
soprattutto, e' in uno stato di profonda prostrazione per cio'
che e' accaduto.
Il procuratore capo Francesco Meloni, invece, ha detto di non
sapere nulla di quanto un fotografo indipendente, Bruno Abile,
ha confidato ieri ad alcuni giornalisti ed il cui racconto e'
stato ripreso dal quotidiano francese 'Le Monde' e cioe' che non
e' stato il carabiniere a sparare a Carlo Giuliani dall'interno
della jeep ma un' altra persona che era a cinque-sei metri dal
veicolo. Questa ricostruzione, insieme con il particolare
trapelato da palazzo di giustizia di Genova, secondo il quale il
giovane carabiniere non ricorda di aver sparato, ed alcuni
filmati amatoriali dell'episodio hanno moltiplicato le ipotesi
giornalistiche su un presunto giallo. Ma sinora gli inquirenti
non hanno preso alcuna iniziativa in questo senso.
Stamani Meloni ha confermato la ricostruzione fatta dai mezzi
di comunicazione, con fotografie e riprese televisive dei
momenti in cui un gruppo di manifestanti ha violentemente
attaccato la camionetta dei carabinieri. ''Quindi - ha affermato
Meloni - una delle persone che erano a bordo ha percepito un
forte pericolo ed ha esploso un colpo d' arma da fuoco che ha
raggiunto il manifestante''.
Tra breve il pool dei magistrati che si occupano dell'
inchiesta dovrebbe avere in mano i filmati e le foto dell'
episodio, che saranno esaminati accuratamente.
La testimonianza di Bruno Abile e' in piu' punti diversa da
quella fornita dal fotografo della 'Reuters' con il supporto
delle fotografie in sequenza apparse sui giornali ed alla tv.
Sono circa dieci i testimoni che avrebbero visto qualcosa o
sentito i due spari, uno dietro l' altro ma nessuno avrebbe
visto esattamente chi ha sparato. Uno dei due bossoli era in
terra ed uno all' interno della jeep. Uno solo, pero', ha
raggiunto Carlo Giuliani, ex tossicodipendente con qualche
precedente per porto di coltello, resistenza e oltraggio.
L' ipotesi di reato formulata stamani a carico del giovane
carabiniere aveva provocato la reazione di Francesco Cossiga che
ha giudicato ''un atto giuridicamente inconcepibile e un
comportamento irresponsabile'' quello della procura genovese
nell' aver incriminato il carabiniere che, ha detto Cossiga,
''con un atto di legittima difesa propria e dei suoi colleghi,
ha evitato il proprio e altrui linciaggio da parte di volgari
terroristi che nulla hanno a che fare con i valori nobili della
protesta contro il G8''.
Il procuratore capo Meloni ha replicato che e' indispensabile
l' iscrizione con un titolo di reato come ipotesi (in questo
caso omicidio volontario). ''Poi - ha spiegato - valutiamo in
merito a esimenti e attenuanti. La legittima difesa e' un punto
d' arrivo. Saranno anche approfonditi tutti gli aspetti nel
dettaglio che puo' essere reale, putativa o eccesso colposo in
legittima difesa''. (ANSA). 21-LUG-01 21:19
G8: RAGAZZO UCCISO; CARABINIERE, VISTA ANNEBBIATA DAI GAS
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Aveva la vista annebbiata dai gas
che aveva lanciato con i commilitoni contro i manifestanti nel
tentativo di allontanarli dalla Land Rover. Si era tolto la
maschera antigas e non riusciva a vedere piu' nulla. Ha esploso
un colpo senza nemmeno sapere contro chi stava sparando.
E' il racconto, filtrato dallo stretto riserbo dell'Arma, del
carabiniere che ieri ha ucciso a Genova Carlo Giuliani.(ANSA) 21-LUG-01 21:35
G8: RAGAZZO UCCISO; CARABINIERE, VISTA ANNEBBIATA DAI GAS (2)
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Il militare, nato nel 1980, in
servizio a ferma biennale presso il battaglione Toscana, si e'
trovato con altri due colleghi intrappolato nella jeep bloccata
tra un cassonetto e i manifestanti che l'assediavano.
I carabinieri, ha raccontato il giovane, hanno impugnato le
nuove bombolette spray in dotazione, che lanciano gas
lacrimogeni e urticanti, e hanno spruzzato nella speranza di
riuscire a dissuadere gli aggressori dall'attacco che aveva gia'
semidistrutto il mezzo. Ma i gas, a causa dei vetri sfondati a
pietrate e a sprangate, sono in parte rientrati nell'abitacolo.
La maschera antigas che il giovane carabiniere indossava
dalla mattina, sempre secondo il racconto, non ha funzionato
perche' il filtro, che non ha una lunga durata e deve essere
cambiato dopo un certo periodo di tempo, non riusciva a
trattenere i gas che lui stesso lanciava. Il militare, nella
concitazione del momento e mentre i manifestanti continuavano a
colpirlo, si e' strappato la maschera dal viso, forse per
tentare di asciugarsi gli occhi, oppure per usare un fazzoletto,
ma a quel punto la sua vista si e' annebbiata.
E' stato a questo punto che, come lui stesso ha raccontato,
ha sparato al giovane che gli stava lanciando l'estintore,
senza rendersi conto dove mirava.
In ospedale al carabiniere e' stata riscontrata una profonda
ferita al capo, suturata con 11 punti, un trauma cranico
commotivo e ferite alle braccia e alle gambe.(ANSA). 21-LUG-01 21:37
G8: 48 ORE DI SCONTRI; UN MORTO, 500 FERITI, 126 ARRESTI/ANSA
ANTIGLOBAL MUORE A VENTIMIGLIA IN TRAGICO INCIDENTE STRADALE
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - E' di un morto e quasi 500 feriti,
tutti non gravi e per la maggior parte tra le file dei
manifestanti, il primo bilancio complessivo di due giorni di
scontri anti G8 a Genova. Al momento nei tre ospedali cittadini
Galliera, Villa Scassi e San Martino sono ancora ricoverate 36
persone, che verranno pero' dimesse nei prossimi giorni.
Una seconda vittima, legata in qualche modo al G8 c'e' stata
oggi anche a Ventimiglia: e' un'assistente sociale francese,
Susanne Bendotti, 44 anni, di Nizza, anche lei aderente al
fronte dei contestatori del vertice, ma la sua morte non ha
alcun legame con gli episodi di guerriglia di Genova.
La donna e' stata schiacciata da un'automobile messa in moto
inavvertitamente da uno dei suoi quattro occupanti, anch'essi
diretti a Genova per la protesta.
Oggi, nella capitale ligure, per la seconda giornata di
scontri, sono state trasportate nelle tre strutture 148 persone,
ma molti, sia tra i manifestanti, sia tra le forze dell' ordine,
hanno preferito farsi medicare direttamente dai volontari del
Gsf e dall' assistenza sanitaria della stessa polizia. In serata
il Gsf ha reso noto che i feriti che sono stati soccorsi per
strada sono piu' di 80, mentre gli agenti curati dai medici
della polizia circa 65. Il totale della giornata porta a 293 il
numero delle persone medicate.
L'affluenza di feriti al pronto soccorso dell' ospedale San
Martino era cominciata ieri in tarda mattinata, poco dopo l'
inizio degli scontri. Inizialmente la situazione sembrava sotto
controllo, ma ben presto si era trasformata in una vera e
propria emergenza: ad arrivare a bordo delle tante ambulanze
delle Pubbliche Assistenze genovesi erano principalmente
dimostranti con lievi ferite al volto, anche se col passare del
tempo hanno iniziato ad essere trasportati anche giovani agenti
feriti.
Intorno alle 17, sempre di ieri, in Piazza Alimonda e' morto
Carlo Giuliani; dopo alcune ore dal decesso e' stato trasportato
direttamente all' obitorio dell' ospedale Galliera, dove i
familiari, avvisati dell' accaduto solo in serata, sono riusciti
a vederene la salma prima di questa mattina.
Meno di un' ora dopo Carlo Giuliani, al San Martino e'
arrivato un carabiniere toscano ferito ad un occhio e al
Galliera un manifestante e' stato sottoposto a splenectomia per
la rottura della milza: inizialmente si e' temuto il peggio,
invece le condizioni dei due, che sono tuttora ricoverati, sono
andate migliorando progressivamente.
Il centralino del 118 e' stato preso di assalto sino a tarda
sera, e il numero dei feriti e' aumentato continuamente anche
durante la notte, sino a raggiungere quota 200.
Oggi nei tre ospedali sino alle 16 sono arrivate solo dieci
persone, tutte in condizioni non gravi. Le emergenze hanno
cominciato ad aumentare in seguito alle prime cariche delle
forze dell' ordine, e sono continuate per tutto il pomeriggio,
anche se ad un ritmo minore rispetto a ieri. In particolare oggi
pomeriggio molti manifestanti sono stati sottoposti a docce di
decontaminazione per i gas lacrimogeni, utilizzando le 20
strutture a disposizione dei tre ospedali.
In serata il flusso di arrivi pare essersi fermato, anche se
qualche manifestante, che inizialmente aveva deciso di non
ricorrere alle cure degli ospedali, e' stato successivamente
accompagnato al Galliera o al San Martino.
Bilancio numericamente piu' ridotto, invece, per quanto
riguarda gli arresti. Complessivamente, ha rivelato oggi il
procuratore capo Francesco Meloni, le persone rinchiuse in
carcere sono state 126: 66 ieri, 60 oggi. I reati contestati
vanno dal danneggiamento alla resistenza a pubblico ufficiale,
dalle lesioni al tentato omicidio.
Gli arrestati sono stati rinchiusi, come previsto da un piano
predisposto nelle scorse settimane, nelle carceri di Alessandria
e Pavia.(ANSA) 21-LUG-01 21:41
G8: VIOLENZE A GENOVA; LE PAROLE DEI LEADER
SI' A DIALOGO CON SOCIETA' CIVILE, MA EMARGINARE ESTREMISMI
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - S'e' aperta con un appello del
presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a ''emarginare
l'estremismo'' la prima giornata di lavoro del G8, segnata ieri
dall'uccisione di un ragazzo poco piu' che ventenne.
''Torno a Roma con profonda tristezza'', ha detto stamane il
presidente stamane di lasciare Genova. ''Mi rivolgo a coloro che
manifestano pacificamente le aspettative di giustizia e di
solidarieta' della societa' civile europea e mondiale'' ha
aggiunto, ''essi possono realizzare i loro ideali'' anche
''attraverso una solidarieta' operosa che stimoli la
cooperazione con i popoli piu' sofferenti e che emargini
l'estremismo''.
E ''dolore e rammarico'', ma anche condanna ''ferma e
assoluta'' della violenza ''che sconfina nell'anarchia da parte
di una piccola minoranza'' sono le espressioni usate dai leader
del G8 in una dichiarazione congiunta diffusa all'avvio del
vertice.
Gli otto Grandi comunque sono decisi a mantenere il dialogo
con i contestatori. Le proteste - hanno detto - fanno parte
della vita delle democrazie moderne: la linea discriminante
rimane quella della violenza. Su quella non si puo' transigere.
- GEORGE W. BUSH: Il presidente americano che ieri aveva
definito ''tragica'' la morte di Carlo Giuliani, oggi ha
qualificato ''tragiche'' anche le ferite causate alla polizia
dai dimostranti violenti. Ed ha espresso ''apprezzamento'' per
le autorita' italiane che hanno garantito un'atmosfera sicura ai
leader.
-TONY BLAIR: ''Criticare la polizia e le autorita' italiane
per essersi impegnate a garantire la sicurezza del vertice e'
come rivoltare il mondo'': ''ovviamente e' una tragedia che
qualcuno sia morto''.
-JACQUES CHIRAC: la morte del ragazzo ha ''traumatizzato'' i
leader, ma ''esiste un fenomeno, al di la' dei devastatori, che
ci impone di ascoltare e riflettere''.
-JUNICHIRO KOIZUMI: al grande ''rammarico'' il premier
giapponese ha aggiunto il ''dispiacere di non poter camminare
liberamente un po' per Genova'', dove ''le misure di sicurezza
sono severissime''.
-GERHARD SCHROEDER: ''la morte del giovane manifestante ha
naturalmente colpito i capi di stato e di governo e anche il
cancelliere'', ha dichiarato il suo consigliere Michael Steiner.
-JEAN CHRETIEN: ''Molti di quelli che erano a Genova non sono
contestatori, ma anarchici'', ha sottolineato il premier
canadese. E, ha aggiunto, ''non puo' esserci spazio per le
devastazioni, che non hanno niente a che fare con la
democrazia''.
-ROMANO PRODI: sulle strade di Genova, come in quelle di
Goteborg, sono entrate in azione ''alcune centinaia di
professionisti della violenza'' che hanno cercato di usare la
grande maggioranza dei manifestanti pacifici ''non dico come
carne da cannone, ma come strumento di pressione''.
- RENATO RUGGIERO: E' stato fatto ''tutto, nel modo piu'
assoluto, per evitare episodi come quello di ieri''. Provo una
sensazione ''di grande dolore'' anche perche' poteva essere un
summit di ''speranza'': ''siamo tutti sconvolti''.(ANSA). 21-LUG-01 21:59
G8: RAGAZZO UCCISO; CARABINIERE, HO AVUTO PAURA DI MORIRE
NON CONOSCEVA GENOVA, CON I COLLEGHI E' FINITO IN VICOLO CIECO
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - ''Ho avuto paura di morire'': lo ha
detto il carabiniere, che ha sparato contro Carlo Giuliani, ai
suoi commilitoni che in massa, a decine, da ieri lo vanno a
visitare. Ha spiegato cosi', se ce ne fosse ancora bisogno, di
aver sparato per difendersi.
Ma il racconto del carabiniere e' confermato da quello degli
altri due colleghi, in particolare l' autista della Land Rover.
Anche loro giovani, pressappoco della stessa eta', e dello
stesso battaglione Toscana.
Il punto centrale della tragedia che si e' consumata ieri in
piazza Alimonda, sembra essere nel fatto che nessuno dei tre
carabinieri conosce Genova, le sue strette e complicate
stradine. Per questo l' autista ha infilato un vicolo cieco e,
quando si e' reso conto dell' errore, come lui stesso ha
riferito, ha ingranato la retromarcia. Nel tentativo di fare
manovra - ha spiegato l' autista - il mezzo e' finito contro un
cassonetto, davanti, e pressato, da dietro, dalla folla dei
giovani. Il carabiniere alla guida ha detto che l' unica
possibilita' per sottrarsi all' assalto dei manifestanti era
quella di travolgere almeno una decina di persone.
Dopo che uno dei giovani, usando come ariete il palo in
ferro di un segnale stradale, divelto poco prima, era riuscito a
sfondare la grata in acciaio che proteggeva i vetri e a ferire
uno dei tre militari, tra i tre giovani carabinieri e' divampato
il panico.
Quando il carabiniere ha sparato il colpo, la folla si e'
diradata e l' autista ha ingranato la retromarcia, ignorando che
a terra ci fosse il corpo senza vita di Carlo Giuliani. L' ha
travolto sia a marcia indietro che nell' opposto senso,
ritenendo, ha raccontato, che le ruote della Land Rover fossero
passate su un qualsiasi oggetto dei tanti sparsi sul selciato
dinanzi la chiesa di piazza Alimonda.
Le indagini sulla morte del ragazzo hanno anche accertato che
il gruppo di cui faceva parte Carlo Giuliani non era
preorganizzato e che i giovani si erano uniti solo durante la
manifestazione. Un gruppo che era composto ''essenzialmente da
italiani, tutti identificanbili'', dice una fonte che vuole
rimanere anonima e le cui parole fanno presagire sviluppi.
21-LUG-01 22:54
G8: CORTEO GSF, QUELLA MARCIA TRIBOLATA DEI NON VIOLENTI/ANSA
AGNOLETTO: SIAMO 300.000, ABBIAMO ROTTO LA SPIRALE
(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - ''Abbiamo vinto, anche se ad un
prezzo molto alto. Siamo 300.000, abbiamo rotto la spirale della
paura in cui hanno tentato di stringerci''. Cosi' sancisce
Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa Social Forum, il
successo della manifestazione degli antiglobal pacifici, al
termine di un'altra giornata densa di tensioni e violenze.
Erano passate da poco le 14 quando da corso Italia, nel
Levante di Genova, erano partiti in piu' di centomila,
aumentando poi sensibilmente strada facendo.
A braccetto, tra le bandiere che sventolavano al sole, i
leader del movimento antiglobalizzazione avevano preso la testa
del corteo quando ormai i manifestanti erano un fiume in piena.
Dal quartier generale del Genoa Social Forum alla piazza: e'
cominciata cosi' la marcia del primo spezzone di corteo pacifico
che, lungo il percorso, ha ''perduto'' gruppi di manifestanti,
si e' visto bloccare la strada da uno sbarramento di polizia, ha
trattato con i funzionari per poter continuare e non abbandonare
quei pezzi di movimento rimasti indietro, tra la violenza delle
Tute nere e i lacrimogeni della polizia.
In prima fila, accanto a Agnoletto, battagliero medico della
Lila, Piero Bernocchi, l' insegnante leader dei Cobas, il
contadino Jose' Bove', sempre sorridente sotto i baffoni biondi,
Luca Casarini, oggi in nero, e don Vitaliano Della Sala per le
Tute bianche, Hebe Bonafini, presidente dell' Associazione delle
madri di Plaza De Majo.
Il corteo fa il suo ingresso in via Rimassa: il segretario di
Rifondazione comunista Fausto Bertinotti e' poco piu' indietro,
tra le bandiere del partito. Ha scelto, in questi momenti, di
non stare in prima fila, di non togliere la guida a chi per mesi
ha costruito, passo dopo passo, la ribellione per gridare ai
potenti che ''un altro mondo e' possibile''.
Davanti ai leader noglobal avanza il cordone del servizio d'
ordine di Rifondazione e dei Cobas. Si marcia sui vetri rotti
delle vetrine spaccate ieri dai Black block. Da dietro, da
lontano, giungono boati e i militanti portano ad Agnoletto
notizie degli scontri, mentre altri, ai lati del corteo, urlano
alle Tute nere, che si mescolano ai pacifisti, tra le bandiere
rosse e verdi, di allontanarsi.
La marcia si ferma: davanti, oltre la ferrovia c'e' uno
schieramento imponente di autoblindo di polizia e carabinieri.
''Rischiamo di restare chiusi tra due fuoci'' urlano quelli del
servizio d' ordine. Dietro, a migliaia e migliaia di persone di
distanza, la citta' e' messa a ferro e fuoco. Tocca ad
Agnoletto, seguito dal parlamentare dei Verdi Paolo Cento
trattare con un funzionario di polizia.
La tensione e' altissima: il portavoce del Gsf chiede che le
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