Welcome to :- Pillola Rossa -:!

     Sostieni Pillola
Materiale per linkare Pillola Rossa e le controinchieste al proprio sito. Bottoni, banner, web-flyer.

     Menu
· Home
· Archivio
· Argomenti
· Cerca
· Enciclopedia
· FAQ
· Forums
· I tuoi dati
· Inserisci articolo
· Journal
· Messaggeria
· Scrivici
· Segnalaci
· Statistiche
· Top 10

Lanci ANSA 23 Luglio 2001





  23 LUGLIO


===PERICU: HO SBAGLIATO A CREDERE AL GSF E ALLA POLIZIA
INTERVISTA A LA REPUBBLICA
   (ANSA) - ROMA, 23 LUG - ''Se un anno e mezzo fa mi avessero
chiesto come prezzo per ottenere il G8 e le centinaia di
miliardi del finanziamento pubblico, la vita di quel ragazzo
avrei detto di no''. Il giorno dopo la conclusione del summit
del G8, Giuseppe Pericu, sindaco di Genova, si dice sconvolto
dalla morte di Carlo Giuliani, ma anche dal blitz delle forze
dell'ordine nella scuola occupata dal Genoa Social Forum, per il
quale chiede alla magistratura risposte chiare e veloci. Tra
tutte le decisioni prese per preparare la citta', Pericu ha solo
un rimorso: ''Ho avuto quattro momenti nei quali potevo cambiare
il destino di questa vicenda finita drammaticamente: - spiega in
un'intervista a LA REPUBBLICA - quando e' stata scelta Genova,
ma abbiamo dimostrato che eravamo in grado di organizzarlo;
quando sono state decise le opere, tutte realizzate
stupendamente; quando abbiamo scelto il dialogo, una decisione
che da socialista liberale per me e' obbligata; quando mi sono
fidato troppo del Genoa Social Forum e delle Forze dell'Ordine e
lì forse ho sbagliato''. (ANSA) 23-LUG-01 09:24

G8: VENERDI' PRETE TENTO' INVANO DI BENEDIRE SALMA GIULIANI
   (ANSA) - ROMA, 23 LUG - I carabineri hanno impedito venerdi'
scorso ad un sacerdote di dare la benedizione al corpo di Carlo
Giuliani, da pochi minuti ucciso con un colpo di pistola. Questo
particolare di quei momenti tragici e' emerso solo in queste
ore. Si tratta di padre Giovanni Timossi, 70 anni, che svolge la
sua missione nella chiesa della Madonna del Rimedio, a Genova.
   Il prelato si trovava all' interno della diocesi quando,
intorno alle 17, Carlo Giuliani e' stato ucciso. ''Non piu' di
10 minuti dopo - ha detto don Timossi al giornalista che lo ha
raggiunto telefonicamente - sono uscito dalla chiesa in
clergyman, mi sono avvicinato al cordone di carabinieri che
cingevano quel corpo morto''.
   Timossi racconta di aver chiesto ai carabinieri schierati in
assetto anti guerriglia di poter passare per dare la benedizione
al ragazzo. Gli e' stato pero' opposto un cortese ma fermo
diniego. ''Non c'e' piu' nulla da fare, e' morto'', ha detto un
carabiniere al sacerdote.
   ''E' evidente - riferisce don Timossi - che l'estrema unzione
non poteva essere impartita. Ma benedire il corpo del ragazzo
sarebbe stato senz'altro un atto di carita' cristiana apprezzato
da tutti''. Timossi non polemizza con le forze dell'ordine che
hanno respinto la sua richiesta. ''Non ho insistito e mi sono
subito allontanato, anche se in quel momento - racconta - c'era
calma e la tensione si era allentata proprio in seguito alla
drammaticita' del fatto''.
   Don Giovanni Timossi ha insegnato per molti anni nel liceo
scientifico Leonardo Da Vinci di Genova, lo stesso frequentato
dal giovane ucciso. Non e' stato insegnante di Carlo Giuliani,
ma quasi sicuramente hanno frequentato lo stesso liceo per
qualche anno. (ANSA) 23-LUG-01 10:59

G8: RAGAZZO UCCISO; DISPOSTI SEQUESTRI E PERIZIE
   (ANSA) - GENOVA, 23 LUG - La procura della repubblica di
Genova ha disposto il sequestro di tutto il materiale che aveva
indosso il giovane Carlo Giuliani ucciso da un colpo di pistola
in piazza Alimonda durante gli scontri di venerdi' scorso.
   Il sostituto procuratore Anna Canepa ha ordinato anche il
sequestro di materiale in dotazione ai carabinieri, tra cui le
due Land Rover danneggiate dai manifestanti: quella a bordo
della quale era il carabiniere che ha sparato ed un' altra che
era riuscita ad allontanarsi.
   Si e' anche appreso che e' stata disposta una perizia sulle
lesioni riportate dai due carabinieri indagati: sia quelle del
militare che ha sparato sia quelle piu' lievi del conducente
della camionetta che e' passata sul corpo del giovane.
   Sul cadavere di Carlo Giuliani invece e' stata disposta anche
una perizia tossicologica. Incaricati della consulenza sono gli
stessi che hanno compiuto l' autopsia, il professor Marcello
Canale e il dottor Marco Salvi.
   Secondo quanto si e' appreso dal difensore dei due
carabinieri, l' avvocato Umberto Pruzzo, e' stato chiesto ai
consulenti tecnici di accertare, tramite l' entita' delle
lesioni, se i due carabinieri siano stati in pericolo di vita.
L' avvocato Pruzzo inoltre ha riferito che il carabiniere
indagato per omicidio volontario di Giuliani sarebbe stato
colpito al capo ripetutamente con una pietra del peso di circa
tre chili, di quelle usate come bordo delle aiuole. (ANSA).
23-LUG-01 12:00

MERCOLEDI' FUNERALI CARLO GIULIANI
   (ANSA) - GENOVA, 23 LUG - Si svolgeranno mercoledi' prossimo,
alle 10 nel cimitero di Staglieno, i funerali di Carlo Giuliani,
ucciso durante gli scontri di venerdi'.
   Lo rende noto la famiglia, precisando che ''sara' un saluto
sincero, semplice, senza cerimonie, senza bandiera, senza
simboli, senza fiori, come vuole Carlo''. 23-LUG-01 16:19

++++G8: SCAJOLA, CARABINIERE SI E' DIFESO DA LINCIAGGIO++++
   (ANSA) - ROMA, 23 LUG - ''Il carabiniere, per difendersi da
quello che stava assumendo la connotazione di un linciaggio, ha
esploso due colpi asseritamente senza prendere la mira''.
Lo ha detto il ministro dell'Interno Claudio Scajola,
ricostruendo al Senato la morte di Carlo Giuliani. (ANSA).
23-LUG-01 18:07 NNNN

G8: SCAJOLA, CARABINIERE SI E' DIFESO DA LINCIAGGIO (2)
   (ANSA) - ROMA, 23 LUG - ''Centinaia di facinorosi, a viso
coperto ed armati con spranghe e bastoni - ha affermato il
ministro, ricostruendo l'episodio - hanno aggredito un
contingente di carabinieri che e' stato costretto ad un
repentino ripiegamento per organizzarsi. Durante questa fase
concitata, due mezzi dello stesso reparto, impiegati per il
supporto logistico, il trasporto dei feriti e dei rifornimenti,
sono rimasti isolati''.
   E mentre uno dei fuoristrada dell'Arma, ''e' riuscita pur con
difficolta' a sganciarsi, l'altra, con a bordo tre carabinieri,
di cui due sul sedile posteriore poiche' colti da malore per una
prolungata precedente esposizione al fumo dei lacrimogeni, e'
rimasta bloccata nel tentativo di sottrarsi alla furia dei
facinorosi''.
   Secondo Scajola ''le immagini dell'episodio non lasciano
dubbi: il fuoristrada era circondato da un numeroso gruppo di
manifestanti che sembravano obbedire ad una logica premedita,
dotati di armi improprie. I giovani carabinieri si sono trovati
quindi in pochi, feriti, bloccati, senza via di scampo, in un
mezzo danneggiato che non offriva piu' alcuna protezione. Questo
spiega la reazione a difesa della propria incolumita' con
l'ultima risorsa delle armi''.
   ''In particolare - ha proseguito Scajola - uno dei due
occupanti del sedile posteriore, colpito ripetutamente alla
testa ed accortosi che il mezzo era circondato, ha impuegnato la
pistola d'ordinanza intimando agli assalitori di allontanarsi.
L'aggressione e' diventata ancora piu' violenta ed uno dei
manifestanti si e' avvicinato con l'intenzione di scagliare un
estintore. In quel frangente di particolare tensione il
carabiniere, per difendersi da quello che stava ormai assumendo
la connotazione di un linciaggio, ha esploso, asseritamente
senza mirare, due colpi. Il carabiniere che guidava l'automezzo,
nell'ansia di sottrarsi alla situazione pericolosa, e' riuscito
a ripartire investendo senza avvedersene il corpo del
manifestante. L'arma, i bossoli e il fuoristrada sono stati
posti sotto il sequestro dell'autorita' giudiziaria. All'interno
dell'auto - ha concluso il ministro - sono state rinvenute
pietre, corpi contundenti e tracce di sangue''.  (ANSA) 23-LUG-01 20:09

G8: SCAJOLA, CORDOGLIO A FAMIGLIA CARLO GIULIANI
   (ANSA) - ROMA, 23 LUG - Il ''cordoglio del Governo alla
famiglia di Carlo Giuliani'', e' stato rinnovato dal ministro
dell'Interno, Claudio Scajola, durante la sua comunicazione al
Senato. (ANSA). 23-LUG-01 18:12

G8: FUNERALE GIULIANI; NO MANIFESTAZIONI UFFICIALI COMUNE
   (ANSA) - GENOVA, 23 LUG - Non ci saranno manifestazioni
ufficiali del Comune di Genova in occasione del funerale di
Carlo Giuliani, il giovane morto durante gli scontri dei giorni
scorsi, previsto per mercoledi'.
   Lo ha annunciato il sindaco Giuseppe Pericu, che ha pero'
precisato che, ''se non sgraditi alla famiglia'', alle esequie,
oltre a lui, interverranno anche molti esponenti della Giunta
Comunale.
   La decisione di rinunciare a manifestazioni formali e' stata
presa in seguito alle volonta' espresse dalla famiglia
Giuliani.(ANSA) 23-LUG-01 19:31

G8: INDAGINE CSM SU DICHIARAZIONI MAGISTRATO LIGURE
   (ANSA) - ROMA, 23 LUG - Ci sara' un'indagine del Csm sulle
dichiarazioni attribuite da 'La Stampa' di Torino a un
magistrato ligure, critiche sull'utilizzo delle forze di polizia
durante il G8.
   Il consigliere del Csm Mauro Ronco, laico del Polo, ha
annunciato infatti che chiedera' domani l'apertura di un
fascicolo sul caso al Comitato di Presidenza; un'iniziativa che
comportera' automaticamente, secondo il regolamento di Palazzo
dei Marescialli, l'avvio della pratica. Lo scopo e' prima di
tutto accertare la veridicita' della frase attribuita da 'La
Stampa' e riferita al carabiniere accusato di omicidio
volontario per la morte di Carlo Giuliani: ''Un ragazzo
spaventato, allo sbaraglio nella zona indifesa della citta',
mentre ci si preoccupava di proteggere otto persone che
mangiavano corzetti alla ligure''.
   ''Chiedo che si accerti se, ed eventualmente da chi, questa
frase sia stata pronunciata'' ha spiegato Ronco, secondo il
quale ''si tratta anche di un'iniziativa a tutela della
magistratura inquirente. Mi auguro che nessun giudice genovese
abbia pronunciato una frase cosi' densa di disprezzo nei
confronti dei problemi relativi alla sicurezza del vertice dei
capi di Stato presenti al G8 - ha aggiunto il consigliere - e al
contempo cosi' superficiale e affrettata nei riguardi della
polizia, che ha dovuto far fronte a una progressiva attivita'
delinquenziale di devastazione e saccheggio di un'intera
citta'''. (ANSA) 23-LUG-01 18:57

G8: SELVA, TOTALMENTE DALLA PARTE DELLE FORZE DELL'ORDINE
   (ANSA) - ROMA, 23 LUG - Gustavo Selva, di An, si schiera
dalla parte di polizia e carabinieri nelle polemiche sugli
incidenti di Genova. ''A Genova c'ero'', scrive il presidente
della commissione Esteri della Camera in un articolo per ''Il
Tempo'', e ''quello che ho visto mi fa schierare totalmente
dalla parte delle forze dell'ordine, sottoposte ad uno stress
fisico, psicologico, politico, quale mai si era visto''.
  Selva contesta l'accusa di omicidio premeditato al carabiniere
che ha sparato al manifestante Carlo Giuliani, perche' ''il
magistrato - secondo Selva - ha bruciato i tempi con una
decisione che sembra anticipare una condanna''. Il parlamentare
chiede poi alla magistratura se ''non ha proprio nulla da dire
sull'incitazione alla violenza da parte dei dirigenti dell'
antiglobalismo nostrano''.
  Quanto ai Ds, Selva esprime il timore ''che i loro sbandamenti
li riconducano su confini pericolosi, prossimi tanto per capirci
ai violenti di Genova, che non vorremmo sentire definiti, tra
poco, 'compagni (o amici) che sbagliano'''.(ANSA) 23-LUG-01 20:07

G8: CASTELLI, SABATO ERO IN INCOGNITO A GENOVA
UNA MOLOTOV A MARASSI, BRAVISSIMI I MIEI UOMINI
   (ANSA) - ROMA, 23 LUG - ''Nessuno lo sa, ma sabato non ho
resistito. Ho preso la macchina e sono andato a Genova in
incognito per vedere cosa stava succedendo e per incontrare i
miei uomini''. A rivelarlo e' il ministro di Grazia e Giustizia
Roberto Castelli commentando, con i giornalisti in
Transatlantico, i fatti di Genova.
   ''Ho visto una citta' devastata. Davvero irriconoscibile.
Sono stato anche a Marassi - aggiunge il ministro - e ho
constatato che una bomba molotov era stata lanciata all'interno
di uno degli uffici del carcere. Davvero una fortuna che non vi
fosse nessuno perche' e' stato distrutto tutto''.
   ''Ho abitato a Genova da piccolo - prosegue Castelli - i miei
nonni avevano una casa proprio davanti alla scuola che e' stata
perquisita e ho provato un certo imbarazzo nel vedere com'era
stata ridotta''.
   Castelli, dopo avere espresso amarezza e dolore per la morte
di Carlo Giuliani, si e' detto soddisfatto per come i suoi
uomini si sono comportati: ''Hanno fatto davvero un ottimo
lavoro e in condizioni allucinanti. Sono contento di loro''.
   A proposito della proposta dell'opposizione di istituire una
commissione d'inchiesta parlamentare sui fatti del G8 Castelli
ha osservato che ''il problema politico in realta' e' un
altro''.
   ''Anche io, se fossi stato all'opposizione - dichiara
Castelli - in una situazione del genere avrei chiesto
l'istituzione di una commissione d'inchiesta. Ma il problema
politico, secondo me, e' un altro. E' che ci sono stati dei
settori che hanno soffiato sul fuoco della violenza. E in questo
senso, a mio avviso, ha fatto bene Violante che, nel suo
intervento, ha preso le distanze da questa violenza''. (ANSA).
23-LUG-01 20:48

G8: SCAJOLA DIFENDE LAVORO SU SUMMIT E ATTACCA GSF / ANSA
'CON ATTEGGIAMENTO IRRESPONSABILE HA FAVORITO ESTREMISTI'
   (ANSA) - ROMA, 23 LUG - Ha difeso il lavoro delle forze
dell'ordine, sottolineando che il summit ''si e' potuto svolgere
in condizioni di piena sicurezza, lodata e apprezzata da tutti i
leader politici presenti''. Ed ha respinto le accuse, attaccando
piuttosto il GSF, colpevole di aver tenuto un ''atteggiamento
irresponsabile'', che ha favorito ''la frangia di estremisti''.
Il ministro dell'Interno Claudio Scajola ha affrontato cosi'
Senato e Camera, dopo gli incidenti di Genova.
   Ed e' tornato a ripetere che il carabiniere che ha ucciso
Carlo Giuliani, lo ha fatto per ''difendersi da un linciaggio''
e che la perquisizione che ha sconvolto l'ultima notte genovese
''non e' stata una ritorsione'', ma si e' resa necessaria per
tutelare la conclusione del summit.
   In un discorso durato circa un'ora - e spesso interrotto,
soprattutto alla Camera - il ministro ha risposto a tutte le
polemiche sorte negli ultimi giorni, dalla morte del giovane
manifestante al discusso blitz notturno della polizia, dalle
proteste sull'impiego dei giovani di leva all'accusa di
incompetenza rivolta alle forze di polizia. E, al termine del
suo intervento, ha lanciato un allarme e un appello:
''L'emergere di un'area eversiva anarchico-insurrezionalista e'
segnale pericoloso. Ma il linguaggio della violenza non si
sconfigge con la forza, si sconfigge sul terreno della politica
e con l'impegno di tutte le istituzioni''.
   L'ATTACCO AL GSF: E' arrivato quasi subito, all'inizio del
discorso del ministro: ''Se il Genova social forum avesse
mantenuto gli impegni presi - ha detto, facendo riferimento allo
svolgimento di manifestazioni non autorizzate da parte delle
Tute bianche - sarebbe stato piu' facile isolare i violenti''.
Ed ha aggiunto che e' stato subito chiaro che ''anche tra le
fila del Gsf si annidavano consistenti gruppi che dietro la
generica formula di disobbedienza civile erano comunque
intenzionati a violare la legge'', come ha dimostrato il
ritrovamento di armi improprie nello stadio ''Carlini'',
trasformato in quartier generale delle Tute bianche. Scajola ha
quindi parlato di ''atteggiamento irresponsabile'' che ha
''ulteriormente favorito'' gli estremisti pronti ''a sfidare lo
Stato''. Un attacco diretto anche al leader delle Tute bianche
Casarini che ha esibito ''provocatoriamente'' - ha detto il
ministro - i bossoli dei lacrimogeni, come fossero di proiettili
di arma da fuoco. (SEGUE) 23-LUG-01 20:50

G8: SCAJOLA DIFENDE LAVORO SU SUMMIT E ATTACCA GSF / ANSA (2)
   (ANSA) - ROMA, 23 LUG -
   LA MORTE DI MARCO GIULIANI: ''Il carabiniere, per difendersi
da quello che stava assumendo la connotazione di un linciaggio,
ha esploso due colpi''. Il ministro, esprimendo il suo cordoglio
per la morte del ragazzo, ha spiegato cosi' quei momenti,
ricordando anche che il fuoristrada dei militari era stato
circondato da manifestanti ''che sembravano obbedire ad una
logica premeditata''. Questo ha portato il carabiniere, ferito e
senza via di scampo, a difendersi ''con l'ultima risorsa delle
armi''.
   LA PERQUISIZIONE NELLA SEDE GSF: ''Non e' stata una
ritorsione'', ha assicurato il ministro, ma ''si e' resa
necessaria per evitare che nel corso della giornata conclusiva
vi potessero essere ulteriori gravi disordini''. Scajola ha
aggiunto che la legittimita' dell'operazione verra' verificata
dall'autorita' giudiziaria e, precisando che la reazione degli
occupanti e' stata violenta, ha annunciato di aver comunque dato
disposizione di effettuare ''un'attenta verifica'' per accertare
''eventuali responsabilita' di singoli per errori di valutazione
o comportamenti censurabili''.
   GARANTITO LO SVOLGIMENTO DEL G8: ''Il Governo aveva il dovere
di garantire lo svolgimento del vertice'', ha detto il ministro,
ed ha aggiunto: ''il G8 si e' potuto svolgere in tutti gli
appuntamenti previsti in condizioni di piena sicurezza, lodata e
apprezzata da tutti i leader politici presenti''. ''Se non
avessimo adottato misure rigorose - ha aggiunto - i danni
sarebbero stati maggiori''.
   LA DIFESA DELLE FORZE DELL'ORDINE: ''Hanno agito con grande
professionalita' - ha detto il ministro - la loro dignita' e'
stata esemplare e non puo' essere oggetto di dileggio''. E
ancora: ''hanno fronteggiato una situazione di ordine pubblico
che non ha precedenti nella storia del nostro paese. Il governo
tutelera' la loro dignita' umana e professionale''.
   GLI ESTREMISTI: I piu' violenti, ha detto il ministro,
''secondo autorevoli fonti americane'' erano 5.000: ''una
consistente percentuale di stranieri, oltre alla componente
italiana, che da sola conta 50 gruppi distribuiti sul territorio
nazionale''. Sono quelli che hanno dato vita ''ad aggressioni e
danneggiamenti tipici della guerriglia urbana''.
   I GIOVANI DI LEVA: Il ministro ha risposto cosi' alle accuse:
''Voglio solo ricordare che il 70% dei battaglioni mobili dei
Carabinieri e' composto da personale di leva e per il G8 la
percentuale e' stata solo del 27%. Un 27% particolarmente
addestrato''.
   IL BILANCIO: 280 arrestati, 231 feriti, 94 dei quali
appartenenti alle forze di polizia, 121 tra manifestanti e 16
giornalisti. (ANSA) 23-LUG-01 21:27

G8: ARRESTI; PALLA A MAGISTRATURA ED E' SUBITO POLEMICA/ANSA
PROCURA SEQUESTRA SCUOLA DEL BLITZ, SCARCERATI ITALIANI
   (ANSA) - GENOVA, 23 LUG - La procura di Genova ha sequestrato
la scuola dove e' avvenuto il blitz di sabato della polizia ed
ha disposto la scarcerazione dei 15 italiani arrestati in
quell'occasione. Restano invece in stato di arresto i 78
stranieri per i precedenti a loro carico. Intanto dalle carceri
di Pavia ed Alessandria hanno cominciato ad uscire le persone
arrestate nei disordini.
   La magistratura ha appena preso completamente in mano le
inchieste sui disordini di Genova che subito divampano le
polemiche. A causa di un' intervista a ''Repubblica'', al
sostituto procuratore Francesco Pinto e' stato inibito, dal
procuratore Francesco Meloni, di partecipare agli atti
dell'inchiesta sulla perquisizione alla scuola Diaz, che ha
provocato 66 feriti tra i giovani antiglobal e 23 tra agenti e
carabinieri. Per la stessa intervista l'ex presidente della
repubblica Francesco Cossiga ha chiesto al ministro di Grazia e
Giustizia l'apertura di un procedimento disciplinare.
   Intorno a Genova continua la caccia da parte dei carabinieri
dei ''black blockers'' stranieri che stanno cercando di
rientrare in patria. Allo stadio Carlini, gia' punto di
accoglienza delle tute bianche del Genoa Social Forum, la Digos
ha scoperto oggi molotov, spranghe, mazze ed uncini. Una busta
incendiaria diretta al prefetto e' stata scoperta e
disinnescata.
   Il pm di Genova Anna Canepa ha disposto il sequestro di tutto
il materiale che aveva indosso Carlo Giuliani al momento della
morte e del materiale in dotazione ai carabinieri, comprese le
due Land Rover. Il magistrato ha disposto una perizia sulle
lesioni riportate dai due militari indagati, quello che ha
sparato e quello che guidava il fuoristrada, per capire se siano
stati in pericolo di vita, oltre ad una perizia tossicologica
sul cadavere della vittima. I funerali di Carlo Giuliani saranno
celebrati mercoledi' nel cimitero di Staglieno ''senza bandiere,
senza simboli, senza fiori'', come ha chiesto la famiglia.
   Il pm Canepa ha sequestrato la scuola ''Pertini'' dove sabato
sera la polizia ha fermato 93 giovani del Genoa Social Forum,
con un blitz che ha suscitato violente polemiche. Gli agenti
sono accusati da piu' parti di aver picchiato selvaggiamente i
ragazzi, come dimostrerebbero le ferite che avevano questi
all'uscita e le chiazze di sangue fresco trovate all' interno
dell'edificio .
   ''La pericolosita' - ha spiegato il procuratore Francesco
Meloni - ed il rischio di fuga dei 78 stranieri ci hanno indotto
a non disporne la liberazione. Sara' ora il gip cui e' stata
rivolta istanza tendente all' applicazione della custodia
cautelare a valutarne i presupposti ed a decidere di
conseguenza''. Meloni ha precisato che il titolo di reato a
carico di tutti rimane lo stesso ipotizzato dalla polizia:
associazione per delinquere per devastazione e resistenza
aggravata a pubblico ufficiale. Il gip, che ha tempo 48 ore,
valutera' se accogliere le richieste della Procura o respingerle
o accoglierle in parte.
   Al carcere ''Torre del Gallo'' di Pavia e a quello ''San
Michele'' di Alessandria sono cominciate stamani le udienze di
convalida dei 126 fermati durante gli scontri di venerdi' e
sabato. Fin dalla prima mattina una folla di parenti si e'
assiepata davanti ai penitenziari per avere notizie dei
congiunti.
   I gip di Genova in trasferta hanno convalidato i fermi, ma
hanno rimesso in liberta' molti dei giovani. Quelli arrestati
venerdi' e rinchiusi a Pavia sono stati tutti scarcerati.
Esponenti di Rifondazione comunista hanno pero' denunciato
presunti maltrattamenti che i giovani avrebbero subito dopo il
fermo e in carcere.
   A Genova fra ieri e oggi i carabinieri hanno fermato od
arrestato 39 ''black blockers'' stranieri, sorpresi per lo piu'
in paesini dell' entroterra mentre cercavano di tornare in
patria passando per strade secondarie. L' Arma ha reso noto che
venerdi' scorso, il giorno dell' assedio alla zona rossa, aveva
arrestato un esponente di un centro sociale genovese, Marco
Cozzi, 32 anni, che aveva fabbricato una bomba con un tubo di
ferro e sostanze chimiche nello scantinato di un ospedale.
   La Digos di Genova stamani ha ispezionato lo stadio Carlini,
gia' punto di accoglienza delle tute bianche del Genoa Social
Forum, e ha trovato un vero arsenale: molotov, mazze, spranghe,
catene, uncini da macellaio. Sempre in mattinata, la polizia ha
disinnescato una bomba incendiaria diretta al prefetto, simile a
quella che ha ferito la segretaria di Emilio Fede. (ANSA).
23-LUG-01 22:26









Copyleft © by :- Pillola Rossa -: Some Right Reserved.

Pubblicato su: 2005-07-05 (800 letture)

[ Indietro ]




PHP-Nuke Copyright © 2005 by Francisco Burzi. This is free software, and you may redistribute it under the GPL. PHP-Nuke comes with absolutely no warranty, for details, see the license.
Generazione pagina: 0.62 Secondi