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Lanci ANSA 21 Agosto 2001





G8: MORTE GIULIANI; MELONI, CASTELLI FACCIA IL MINISTRO
   (ANSA) - GENOVA, 21 AGO - ''Il ministro Castelli faccia il
ministro e noi facciamo i magistrati''. E' quanto ha detto
stamane, dopo la conclusione del vertice, il procuratore capo
Francesco Meloni rispondendo ad un domanda sull' invito del
ministro Castelli ''a concedere le attenuanti generiche al
carabiniere che ha ucciso Carlo Giuliani''. (ANSA) 21-AGO-01 14:39

G8: DIAZ; I PRIMI VENTI INDAGATI SARANNO POLIZIOTTI / ANSA
PROCURATORE,NESSUN DISSIDIO TRA PM; INTERROGATI ALTRI BLACK BLOC
   (ANSA) - GENOVA, 21 AGO - Una ventina di indagati tra
funzionari e agenti di polizia, i primi nell' inchiesta sulle
presunte violenze e abusi compiuti dalle forze dell' ordine che
hanno compiuto il doppio blitz nelle due scuole Diaz, durante il
G8. E' questa l' ipotesi che starebbe prendendo forma, secondo
quanto trapelato oggi in Procura al termine dei due vertici del
pool di magistrati con il procuratore capo Francesco Meloni.
   In mattinata, peraltro, nel comunicato letto personalmente da
Meloni, il procuratore capo sottolineava che ''le indagini
procedono nei confronti sia di quei manifestanti che hanno
commessio violenza, sia di quegli appartenenti a tutte le forze
di polizia che hanno compiuto abusi gravi''. Ma precisava anche
''che l' iscrizione nel registro degli indagati, cosi' come la
spedizione di un avviso di garanzia in vista del compimento di
un atto garantito quale e' l' interrogatorio, e' atto dovuto
quando si deve muovere ad un soggetto un addebito, anche se
marginale rispetto al fatto, di carattere penale''.
   ''Questo vuol semplicemente dire - aggiungeva ancora il
procuratore capo per chiarire meglio -, contrariamente a quanto
spesso si intende far credere, che l' indagato non e' un
colpevole, ma solo un cittadino chiamato a difendersi, e
soprattutto la sua individuazione non significa che sono stati
risolti i problemi di attribuzione di fatti ad un sicuro
soggetto''.
   Le ipotesi di reato che potrebbero emergere nei confronti dei
rappresentanti delle forze dell' ordine sarebbero diverse: dalle
lesioni all' abuso d' ufficio, dalla violenza privata all'
omissione.
   E' stata una giornata di lavoro intensissimo per i pm del
pool che si occupa del blitz alla Diaz e anche delle presunte
violenze compiute nei confronti dei ragazzi fermati nella
caserma del reparto mobile di Bolzaneto: oltre 3 ore di riunione
in mattinata, altre due ore nel pomeriggio, chiusi nell' ufficio
del procuratore capo Meloni.
   Per il blitz nella Diaz i magistrati avevano ascoltato nelle
scorse settimane, parallelamente all' inchiesta del Viminale
compiuta da tre superispettori, i 13 dirigenti di Ps che la sera
del 21 luglio, poco prima di mezzanotte, presero parte alle
perquisizioni, una delle quali, quella nella scuola Diaz, dove
erano allestiti il centro stampa e i servizi medico e legale del
Gsf, priva di un verbale.
   Il blitz nella scuola Pascoli Diaz dove si trovavano un
centinaio di manifestanti, in gran parte stranieri, si concluse
con il sequestro di due bottiglie molotov, bastoni e coltelli.
   Finirono all' ospedale con ferite e contusioni, anche gravi,
62 persone. I fermi furono 93, ma in seguito i gip hanno
confermato l' arresto di un solo di questi.
   Dopo i fatti del G8 la Procura ha aperto ben 9 inchieste, le
principali rivolte ad indagare sulle violenze e gli atti di
vandalismo compiuti dai manifestanti, ipotizzando per i presunti
black bloc (ne restano in carcere attualmente 15) il reato di
associazione a delinquere ai fini della devastazione e del
saccheggio; sui presunti abusi compiuti dalle forze dell'
ordine, oltre che sulla morte di Carlo Giuliani.
   Uno dei capitoli piu' delicati e' apparso quello riguardante
proprio il comportamento della polizia alla Diaz e alla Pascoli:
sulla procedura da seguire i pm e il procuratore aggiunto
Francesco Lalla si erano trovati su posizioni divergenti. Oggi,
il procuratore capo Francesco Meloni ha raggiunto una mediazione
escludendo ''fratture'' nel pool.
   L' inchiesta ora si sblocca: saranno dunque iscritti nel
registro degli indagati - come ha spiegato Meloni - man mano che
emergeranno indizi di commissione di reato persone di cui,
ovviamente, il procuratore capo non intende rivelare i nomi.
   Fino al 15 settembre, come di consueto, i termini processuali
sono sospesi. Nei prossimi giorni potrebbero essere inviati i
primi avvisi di garanzia, ma i destinatari potranno essere
ascoltati solo dopo il 15 settembre. Dalla Procura si precisa,
comunque, che l' iscrizione nel registro degli indagati non
comporta automaticamente l' invio di avvisi di garanzia.
   In giornata, intanto, la pm Anna Canepa ha interrogato altri
4 arrestati (un ragazzo e tre ragazze) del gruppo di
manifestanti tedeschi bloccati dai carabinieri a Uscio e
accusati di essere Tute nere. La pm ha deciso di ascoltare
nuovamente domani Sven Dietrich Las, 30 anni, gia' interrogato
oggi, oltre che le ultime quattro ragazze del gruppo.(ANSA) 21-AGO-01 20:22









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Pubblicato su: 2005-07-05 (670 letture)

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