G8: QUESTORE GENOVA, SOTTO INCHIESTA SINGOLI ATTI NON POLIZIA
(ANSA) - GENOVA, 22 AGO - ''Non e' la polizia sotto
inchiesta, ma singoli atti di alcuni appartenenti alle forze
dell' ordine che in una situazione di guerriglia urbana, come
non e' mai accaduto in alcun Paese europeo prima del G8
genovese, possono aver commesso degli abusi''. Lo sostiene il
nuovo questore di Genova, Oscar Fioriolli, in una intervista
pubblicata questa mattina dal Secolo XIX.
Fioriolli, che da pochi giorni ha preso il posto di Francesco
Colucci, rimosso dal ministro dell' interno Scajola in relazione
ai disordini di Genova, sottolinea che ''e' nostro interesse che
la magistratura faccia piena luce; da parte nostra c' e' la
massima collaborazione: non abbiamo niente da nascondere''.
Dopo aver ammesso che ''sarebbe bello poter dire che la
magistratura fara' in fretta ad accertare la verita'', il
questore ricorda che ''quello che e' accaduto a Genova e'
qualcosa di eccezionale''. ''Ho avuto l' impressione - spiega
nell' intervista al Secolo - che tutti i vandalismi compiuti dai
Black Bloc nei quartieri periferici avessero uno scopo ben
preciso; che la guerriglia urbana fosse stata preparata
scientificamente con l' intenzione di convincere le forze dell'
ordine a indebolire la 'zona rossa' per poi violarla.
Probabilmente chi ha organizzato i disordini voleva che i
poliziotti e i carabinieri messi a presidiare la 'zona rossa'
venissero inviati fuori. In questo modo, probabilmente, sarebbe
stato piu' facile superare gli sbarramenti e sperare di far
saltare il vertice. Perche' questo era l' obiettivo: impedire il
G8''.
Per quanto riguarda un giudizio sulla gestione dell'ordine
pubblico, Oscar Fioriolli spiega che ''e' una materia da
apprendere in teoria, ma soprattutto sulla piazza, con l'
esperienza diretta; spesso ci si ritrova a dover fronteggiare
situazioni nuove, mai previste, e dover prendere una decisione
in pochi secondi''.
Il questore dice poi, come confermato anche al Giornale, dice
poi di aver trovato a Genova ''poliziotti sereni''. ''Tra gli
agenti non c'e' alcuna rassegnazione. Certo ci sono state
lacerazioni nella coscienza dei cittadini e anche all' interno
della questura. Il mio compito e' quello di cercare di
ricomporre le fratture, di ricostruire''.
E proprio in questa ottica si colloca il gesto di
solidarieta' che ha compiuto lunedi' andando ad incontrare in
piazza Alimonda il papa' di Carlo Giuliani. ''L' ho fatto
perche' sono convinto che bisogna tentare di riavviare la
cultura del dialogo in antitesi a quella della violenza che
purtroppo ha vinto durante i giorni del vertice''.(ANSA) 22-AGO-01 11:32
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