COMMISSIONI RIUNITE
I (AFFARI COSTITUZIONALI,
DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) DELLA CAMERA DEI DEPUTATI E
1a (AFFARI COSTITUZIONALI, AFFARI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E
DELL'INTERNO, ORDINAMENTO GENERALE DELLO STATO E DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE) DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
COMITATO PARITETICO
INDAGINE CONOSCITIVA
Seduta di giovedì 30 agosto 2001
Audizione del Tenente Colonnello Pasquale Petrosino Comandante provinciale di Genova della Guardia di finanza.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine
conoscitiva sui fatti accaduti in occasione del vertice G8 tenutosi a
Genova, l'audizione del tenente colonnello Pasquale Petrosino,
comandante provinciale di Genova della Guardia di finanza.
Prima di dare inizio all'audizione in titolo, ricordo che l'indagine ha natura meramente conoscitiva e non inquisitoria.
La
pubblicità delle sedute del Comitato è realizzata secondo le forme
consuete, previste dagli articoli 65 e 144 del regolamento della
Camera, che prevedono la resocontazione stenografica della seduta.
La
pubblicità dei lavori è garantita, salvo obiezioni da parte dei
componenti il Comitato, anche mediante l'attivazione dell'impianto
audiovisivo a circuito chiuso, che consente alla stampa di seguire lo
svolgimento dei lavori in separati locali.
Se non vi sono obiezioni, dispongo l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Tenente
colonnello Petrosino, la ringraziamo per la sua presenza. Se lei ha una
relazione, le sarei grato se la illustrasse al Comitato.
PASQUALE PETROSINO, Comandante provinciale di Genova della Guardia di finanza.
Ringrazio il presidente ed i membri del Comitato per l'opportunità che
mi viene offerta di illustrare il contributo di uomini e mezzi fornito
dalla Guardia di finanza in occasione del vertice G8 tenutosi a Genova
dal 20 al 22 luglio ultimi scorsi.
Pag. 134
Evidenzio subito che tale apporto deve necessariamente essere
considerato e valutato alla luce delle disposizioni legislative e
regolamentari che oggi disciplinano l'intervento del Corpo nei servizi
volti al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica.
L'ordinamento
giuridico prevede, infatti, che la tutela dell'ordine e della sicurezza
pubblica sia affidato alla Guardia di finanza solo in termini di
concorso.
Più in particolare, l'attuale disciplina - contenuta nel
decreto del ministro dell'interno del 12 febbraio 1992 - prevede che la
Guardia di finanza concorra impiegando: in via ordinaria, cioè
normalmente, i militari in forza ai vari reparti di pronto impiego (i
cosiddetti AT-PI - antiterrorismo pronto impiego); si tratta di
personale in possesso di specifica qualificazione addestrativa, in
grado di offrire garanzie di sicurezza ed efficienza nell'espletamento
della particolare attività; in via eccezionale, invece, cioè in caso di
consultazioni elettorali, gravi turbamenti dell'ordine pubblico,
rilevanti flussi di immigrazione clandestina ed altri eventi di
particolare gravità, possono essere impiegati militari in servizio
presso i reparti territoriali. In virtù di questo quadro normativo i
finanzieri impiegati nell'espletamento dei servizi di ordine pubblico
sono sempre posti alle dipendenze dell'autorità di pubblica sicurezza,
la sola responsabile della direzione ed esecuzione del servizio.
Ciò
premesso, vengo al vertice G8 e tratterò dapprima delle iniziative che
sono state assunte a livello centrale e successivamente di quelle
assunte a livello locale.
A livello centrale, in sede di riunione
del comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, il Corpo
ha assicurato una aliquota di militari pari a 1.209 unità così
suddivisa: contingente di militari antiterrorismo pronto impiego (gli
AT-PI):
Pag. 135
318; contingente di militari ordinari in forza a reparti del comando
regionale Liguria: 383; contingente di militari in forza a reparti di
istruzione: 369; contingente di militari a bordo di unità navale ed
aerea: 139.
Sono stati, quindi, comunicati al Ministero
dell'interno sia i reparti di provenienza dei militari sia le loro
specificità professionali, in modo da garantire l'efficacia degli
interventi e una adeguata cornice di sicurezza. In sostanza, per
ciascuna di queste categorie di personale è stato indicato l'impiego
ottimale che se ne poteva fare, perché a parte gli AT-PI, che sono
pienamente addestrati per l'ordine pubblico, gli altri hanno un
addestramento evidentemente inferiore.
A livello locale, in sede
di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Genova,
è stata decisa la costituzione di: un gruppo operativo interforze, con
il compito di pianificare le misure di prevenzione e sicurezza
necessarie per una migliore riuscita del vertice; un gruppo logistica e
telecomunicazioni; una commissione per l'esame, il coordinamento e
l'impulso dei provvedimenti e delle iniziative necessarie per la
predisposizione delle strutture idonee all'alloggiamento e al vitto del
personale appartenente alle forze di polizia e alle Forze armate.
Il
comando provinciale di Genova della Guardia di finanza ha partecipato
al gruppo operativo interforze con un ufficiale. In tale contesto è
stata svolta un'attività di monitoraggio della parte di competenza
della zona rossa con relativo censimento degli abitanti. Per l'attività
di censimento sono stati impiegati, sin dai primi mesi dell'anno, dai
10 ai 15 militari al giorno per l'inserimento dei dati al terminale e
per la rilevazione porta a porta di coloro che vivono e/o lavorano
nella parte di zona rossa di competenza.
Pag. 136
Ai lavori svolti nell'ambito del gruppo logistica e
telecomunicazioni, il comando provinciale di Genova ha partecipato
designando all'uopo un ufficiale dipendente.
Alla commissione per
gli alloggiamenti e il vitto del personale delle forze di polizia e
delle Forze armate ha partecipato direttamente il sottoscritto che ha
ovviamente anche partecipato alle riunioni, relative all'organizzazione
del vertice, del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza
pubblica, tenutesi nelle seguenti date: 11 gennaio, 5 febbraio, 9
aprile, 12 aprile, 23 maggio, 2 giugno, 9 giugno, e 12 giugno 2001.
Veniamo ora all'alloggiamento, all'equipaggiamento ed all'addestramento del personale.
Per
quanto riguarda l'alloggiamento, è stato previsto l'utilizzo delle navi
traghetto e dei padiglioni della locale area fieristica, adeguatamente
adattati. Alla Guardia di finanza sono stati assicurati 840 posti
letto, di cui 420 presso la Fiera di Genova e 420 a bordo della nave Odysseus ormeggiata nel porto.
Per
quanto riguarda l'equipaggiamento, al fine di assicurare il necessario
equipaggiamento protettivo per il personale del Corpo impegnato nei
servizi di ordine e sicurezza pubblica, sono state definite e poi
approvvigionate le quantità e la tipologia dei materiali (tute in
tessuto ignifugo, kit di protezione individuale, eccetera) ritenuti necessari per fronteggiare le relative esigenze.
Per
quanto riguarda l'addestramento, in data 24 aprile si è tenuto a Roma,
presso la palazzina Trevi, un seminario interforze promosso dal
Ministero dell'interno e finalizzato ad informare i funzionari e gli
ufficiali delle forze di polizia, deputati al coordinamento dei reparti
coinvolti nell'espletamento dei servizi di ordine pubblico in occasione
del vertice,
Pag. 137
circa i possibili disordini connessi all'evento, con particolare
riferimento ai rischi collegati ai cosiddetti movimenti
antiglobalizzazione.
Altro scopo di questo seminario era quello di
evidenziare le difficoltà riscontrate dalle forze di polizia in
occasione di analoghe manifestazioni tenutesi sia all'estero (Seattle,
Praga e Göteborg), sia in Italia, al fine di raccogliere suggerimenti e
proposte.
Dal 12 al 19 giugno, istruttori del centro di
addestramento e di specializzazione del corpo di Orvieto hanno
assistito alle esercitazioni svolte dalla Polizia di Stato presso il
centro di addestramento di Ponte Galera. Successivamente, il centro
addestramento di specializzazione di Orvieto ha proceduto ad uno
specifico «aggiornamento» del personale AT-PI da inviare in rinforzo a
Genova, nonché - d'intesa con le strutture della Polizia di Stato
analogamente impegnate - ha proceduto alla omogeneizzazione e alla
standardizzazione delle procedure operative.
Inoltre, dal 2 al 7 luglio, un team
di istruttori del centro ha svolto attività di preparazione per i
finanzieri allievi del battaglione del Lido di Ostia. L'addestramento
si è incentrato principalmente sull'uso dei materiali in dotazione
(casco con celata, scudo, manicotto e sfollagente); sugli effetti e
sulla protezione dagli artifizi, fumogeni e lacrimogeni, con
addestramento all'utilizzo della maschera antigas nonché del kit
antincendio; sulle norme di comportamento durante e fuori dal servizio;
sulle tecniche di autocontrollo nelle situazioni di grave tensione e
sull'uso ragionato della forza secondo criteri di rigorosa necessità.
Un più rapido addestramento è stato svolto in sede locale per il
personale ordinario messo a disposizione dal comando regionale Liguria.
Pag. 138
Per quanto riguarda i servizi svolti, il personale è stato
impiegato - tranne che per gli eventi occorsi nel pomeriggio del 21
luglio, sui quali mi soffermerò in seguito - esclusivamente in servizi
di vigilanza.
La vigilanza fissa è stata svolta: presso i varchi
nella cosiddetta zona rossa, esterna al palazzo Ducale, presso la
prefettura, presso i Magazzini di cotone (sede del centro stampa
ufficiale del G8), all'hotel Jolly Marina (utilizzato per
l'alloggiamento di parte della delegazione americana), ai varchi
aeroportuali, ai locali interni ed al piazzale dell'aerostazione.
Il
personale è stato anche impiegato in servizi di vigilanza dinamica sia
al casello autostradale di Genova-Sestri che alle navi utilizzate per
l'alloggiamento dei giornalisti e delle forze dell'ordine. Inoltre, a
mare sono state pattugliate sia le aree portuali interne sia quelle
esterne.
Sono stati, inoltre, assicurati servizi di scorta a
giornalisti, autorità e delegazioni, e servizi di difesa della caserma,
sede del comando regionale Liguria della Guardia di finanza. Infine,
un'aliquota di militari è stata destinata alla costituzione di un posto
di polizia all'interno del palazzo Ducale.
Le modalità ed i luoghi
di intervento dei contingenti del Corpo sono stati disposti dalla
questura di Genova con proprie ordinanze e, in linea di massima, sono
risultati corrispondenti a quanto precedentemente concordato, a livello
centrale e locale, tenuto conto delle specifiche professionalità in
possesso dei nostri militari.
In nessuno dei posti di servizio
assegnati alla vigilanza della Guardia di finanza sono state segnalate
situazioni di effettivo pericolo o si sono verificati scontri che
abbiano visto coinvolti militari del Corpo.
Tra gli episodi salienti si segnalano i seguenti: in data 20 luglio il comando regionale Liguria della Guardia di finanza è
Pag. 139
stato oggetto di violenti atti vandalici da parte dei manifestanti.
Infatti, da un corteo che transitava di fronte alla caserma, sede del
comando regionale, si staccava improvvisamente un gruppo di
manifestanti che cominciava a lanciare pietre provocando la rottura di
tutte le telecamere esterne, di numerosi vetri, eccetera. A seguito di
ciò, su disposizione della questura contattata per le vie brevi, veniva
intrapreso, ad opera di un'aliquota di personale ATPI, un servizio di
vigilanza esterna della caserma attivo ventiquattro ore. Tra l'altro,
durante il turno di servizio svolto nella mattina del giorno 21, alcuni
militari ATPI traevano in salvo una giovane donna di cittadinanza
francese che tentava il suicidio.
In data 21 luglio, alle ore
13,30 circa, al fine di fronteggiare una grave situazione di emergenza
venutasi a creare nei pressi della Fiera, la sala operativa interforze
presso la questura ordinava al personale del Corpo, ivi presente, di
uscire immediatamente dalla Fiera, per schierarsi a fianco dei reparti
della Polizia di Stato già coinvolti nei violentissimi scontri.
Al
momento dell'attivazione, tutti i militari ATPI presenti in Fiera (120
uomini) stavano fruendo del turno di riposo o erano in procinto di
intraprendere servizi presso altre zone della città.
Il personale
è stato prontamente messo a disposizione del funzionario di pubblica
sicurezza, responsabile di zona, il quale ha impartito l'ordine di
avanzare divisi su due tronconi, uno verso il lato mare di piazzale
Kennedy e l'altro lungo corso Marconi. Mentre i militari impiegati
verso la costa sono riusciti ad avanzare senza problemi, quelli
schierati lungo corso Marconi hanno incontrato e superato vari ostacoli
(auto e cassonetti incendiati, transenne divelte, eccetera), subendo il
lancio continuo di oggetti. All'arrivo sul luogo degli scontri
Pag. 140
(corso Marconi) il personale del Corpo ha constatato che tra gli agenti della Polizia di Stato vi erano numerosi feriti.
Su
ordine del funzionario di pubblica sicurezza, i militari ATPI hanno
iniziato un lancio di lacrimogeni e, mentre il maggior numero di essi
ha continuato ad avanzare fino a giungere a contatto con il fronte dei
manifestanti, una piccola aliquota, sempre su attivazione del
funzionario di pubblica sicurezza, in una strada laterale, ha rincorso,
raggiunto ed affrontato un gruppo di manifestanti che indossavano
caschi, sciarpe ed altri indumenti che ne celavano i volti e che si
trovavano nei pressi di un istituto di credito in fiamme.
Sul
luogo sono poi giunti diversi agenti della Polizia di Stato, che hanno
provveduto al fermo dei manifestanti ed al loro trasporto in altra
zona. Nel frattempo, altri scontri si verificavano nella zona compresa
fra corso Marconi e l'inizio di corso Italia, ma sono stati subito
sedati senza particolare difficoltà da parte di altri militari ATPI.
Durante
gli scontri del 21 luglio è stata tratta in arresto una persona, un
cittadino marocchino residente in Italia, a Ragusa, sorpreso mentre
tentava di danneggiare un automezzo dell'amministrazione. Il predetto,
nel tentativo di sfuggire all'arresto, ha ingaggiato una colluttazione
con i militari, al termine della quale ha riportato soltanto lievi
escoriazioni. Sulla sua persona sono stati rinvenuti un coltello con
lama di ricambio, volantini anti-G8 e una piccola quantità di hascisc.
Come da accordi definiti in fase di pianificazione, l'arrestato è stato
preso in consegna - presso la fureria della Guardia di finanza e
allestita all'interno dei locali della fiera - da militari in abiti
borghesi appartenenti al comando nucleo provinciale di Polizia
tributaria di Genova. Lo stesso è stato poi condotto, a cura dei
suddetti militari, presso la caserma della Polizia di Stato di
Pag. 141
Genova-Bolzaneto, ove era stato trasferito provvisoriamente l'ufficio matricola della casa circondariale di Genova-Marassi.
Preciso
che durante gli scontri del giorno 21, come risulta dalle relazioni del
tenente colonnello Renato Dianetti e del capitano Massimo Nanni,
confermate da foto ed immagini televisive, i finanzieri ATPI hanno
dimostrato assoluta professionalità nei confronti dei manifestanti
pacifici a molti dei quali, limitrofi al nostro schieramento, è stato
consentito di attraversarlo al fine di porsi al riparo alle spalle
dello stesso; inoltre, nella zona di corso Marconi, è stato fornito
aiuto ad alcuni abitanti di un palazzo sovrastante una banca data alle
fiamme ed è stato prestato soccorso, da parte del tenente colonnello
Renato Dianetti, ad un'anziana manifestante romana che, trovandosi tra
i due schieramenti, rischiava di essere colpita da oggetti di ogni
genere lanciati dai teppisti.
Nessun militare da me dipendente ha
preso parte all'operazione di polizia svoltasi nella tarda serata di
sabato 21 luglio presso la scuola Armando Diaz.
Nessun militare
del corpo risulta aver preso parte o aver assistito a presunti episodi
di violenza a danno di persone arrestate o fermate.
Alla procura
della Repubblica presso il tribunale di Genova, a tutt'oggi, non sono
state presentate denunce nei confronti di militari appartenenti alla
Guardia di finanza.
Per quanto riguarda il deflusso dei militari
del Corpo, la questura di Genova ha disposto la cessazione dell'impiego
del contingente della Guardia di finanza dalle ore 19 del 22 luglio.
Nella serata dello stesso giorno è iniziato il deflusso dei militari
del Corpo, inviati di rinforzo alla sede di Genova, secondo le seguenti
modalità: i militari appartenenti ai reparti di Savona, la Spezia e
Ventimiglia hanno iniziato il rientro nella serata di domenica 22
luglio; il personale del battaglione
Pag. 142
allievi finanzieri del Lido di Ostia è partito nel corso della
mattinata del 23 luglio; le unità navali inviate da reparti navali di
altri comandi regionali hanno lasciato Genova a partire dalle ore 8 del
23 luglio. Nell'arco della giornata del 23 luglio, sono rientrati nelle
rispettive sedi di servizio tutti i militari ATPI ad eccezione
dell'aliquota in forza al centro addestramento di specializzazione di
Orvieto, che lasciava il capoluogo ligure alle ore 7 del 24 luglio.
In
conclusione, avuto riguardo all'eccezionalità dell'evento,
all'estensione ed alla conformazione dell'area da controllare,
all'elevata varietà e numero di servizi svolti, alla serietà dei
pericoli corsi per contrastare la cieca, feroce, insensata violenza,
dichiaratamente diretta ad impedire o ad ostacolare i lavori del
vertice, ritengo che il concorso fornito dal contingente della Guardia
di finanza sia stato conforme a quanto concordato a livello centrale e
locale e sempre adeguato alle circostanze.
Ringrazio per
l'attenzione e lascio agli atti del Comitato, oltre al testo del mio
intervento, la relazione del tenente colonnello Renato Dianetti ed il
rapporto di servizio del capitano Massimo Nanni.
Resto a disposizione per eventuali domande.
SAURO TURRONI. Intervengo solamente per porle due domande, la prima
delle quali afferisce alla relazione che, svolta da uno dei tre
ispettori ministeriali, fa riferimento ad un dirigente della Guardia di
finanza, il quale appare ritratto con paracolpi, da diversi giornali,
in particolare da L'Espresso. Ebbene, da un lato, la relazione
dell'ispettore segnala tale circostanza quale evenienza censurabile -
ora non ricordo bene la formula da lui usata, perché l'ho letta molto
tempo fa -, nulla dicendo sui motivi che hanno indotto questo signore a
mostrarsi così. Dall'altro, dato che la relazione è pervenuta
Pag. 143
dopo l'audizione del comandante della Guardia di finanza, ho potuto
registrare una diversità di valutazioni tra l'ispettore che ha
esaminato la questione e le dichiarazioni del comandante generale.
Quest'ultimo ha detto che la persona in questione si trovava in
palestra ed era uscita così abbigliata non avendo avuto un tempo
congruo per sistemarsi secondo le precise direttive impartite
dall'ordinanza firmata dal questore, ordinanza di cui lei stesso ha
riconosciuto il carattere vincolante per le forze disposte sul campo.
Però, abbiamo saputo anche che altre componenti di quei reparti erano
vestite allo stesso modo (ovvero «svestite» allo stesso modo). Vorrei
sapere da lei, esattamente, visto che si trovava sul posto, come
effettivamente si siano svolti i fatti e se siano stati o saranno
adottati provvedimenti amministrativi. Mi sembra che esso vengano
richiesti dalla relazione ministeriale, anche perché in tutti i codici
di comportamento si trovano indicazioni precise nel senso di non
suscitare, assumendo atteggiamenti impropri, reazioni da parte di
quanti manifestano.
La seconda questione attiene al filmato
proiettato molte volte, nel quale si vede un gruppo di appartenenti
alla Guardia di finanza accanirsi in modo pesantissimo nei confronti di
singoli manifestanti stesi a terra e massacrati da colpi di randello.
Vorrei sapere se, dai rapporti stesi, quelle squadre, quei reparti - io
non so bene definire le specifiche unità - che svolgevano servizio di
ordine pubblico siano stati individuati; vorrei altresì sapere se gli
ufficiali, ciascuno dei quali conosce i propri uomini, abbiano
individuato tali persone e se siano stati adottati provvedimenti nei
riguardi dei suddetti.
PASQUALE PETROSINO, Comandante provinciale di Genova della Guardia di finanza.
Rispondo anzitutto alla prima domanda. L'uniforme di servizio prevede
che i militari indossino, al di sotto della tuta ignifuga, una serie di
protezioni
Pag. 144
congrue, per le varie parti del corpo, atteso l'impiego cui sono
preposti. La situazione nella quale costoro sono stati impiegati, come
risulta nella mia relazione, è stata di estrema emergenza; infatti, non
stavano andando ad una parata, bensì ad affrontare centinaia di persone
violente le quali, appunto con violenza, cercavano di penetrare
addirittura all'interno della Fiera, chiaramente ponendo, in essere,
condizioni di gravissimo pericolo. Questa è la ragione per la quale,
con estrema fretta, sono accorsi; in particolare, il militare cui lei
si riferisce si trovava in palestra e, non avendo fatto in tempo ad
indossare l'abbigliamento completo, si è precipitato per adempiere al
suo dovere. È evidente che ciò possa apparire, già visivamente,
alquanto anomalo; tuttavia, con la spiegazione fornita, la circostanza
appare perfettamente normale. Se vi è, infatti, una situazione di
emergenza, qualunque essa sia, non potranno che riscontrarsi
comportamenti di emergenza.
Per quanto riguarda, invece, il
filmato, non ho mai avuto notizia - e non solo nei giorni del G8, ma
nell'intero arco della mia carriera - di eccesso nell'uso della forza
da parte di finanzieri posti alle mie dipendenze; ho buone ragioni di
ritenere che tali eccessi non si siano mai verificati. Bisogna,
infatti, tener conto della circostanza che l'azione ripresa dal filmato
deve essere inquadrata in un contesto più ampio, connotato da estrema
violenza, in cui l'azione del singolo operatore di polizia è stata
grandemente influenzata da specifiche circostanze operative,
circostanze che nessuna immagine isolata, che riprenda soltanto un
aspetto parziale della realtà, può rendere al cento per cento. Solo
partendo da una visione globale degli avvenimenti si può formulare un
giudizio oggettivo sui quei comportamenti, tenuti dai militari e
ripresi nelle immagini da lei citate. Se i militali ad un primo esame,
potrebbero apparire quali aggressori, ad un più attento esame
Pag. 145
dell'intera vicenda, si paleseranno nella loro reale condizione di
aggrediti. Non vorrei ricorrere ad un esempio cinematografico,
tuttavia, anche limitandoci a considerare i film di John Wayne,
matureremmo un giudizio forse sbagliato...
SAURO TURRONI. Mi meraviglio che lei citi John Wayne, perché vi
erano persone a terra alle quali venivano inferti colpi di randello
assai forti. E lei cita John Wayne? Erano a terra, a terra!
PRESIDENTE. Senatore Turroni, abbia pazienza; lei non può
assolutamente rivolgersi in questi termini alla persona audita; proprio
non può! L'ufficiale audito si assume la responsabilità di quanto dice:
lasci che egli termini la sua esposizione.
PASQUALE PETROSINO. Comandante provinciale di Genova della Guardia di finanza. Se
mi lascia terminare, esprimerò con un solo concetto quanto, forse,
prima non ho chiarito bene. Dianzi volevo significare che, vedendo un
film con John Wayne, non ci rendiamo conto di chi siano gli aggrediti e
chi gli aggressori, mentre se vediamo «Soldato blu», forse abbiamo una
visione più chiara. Era solo un esempio, non mi sembra (Interruzione del deputato Mazzoni)...
MARCO BOATO. Sebbene adesso il clima sia di maggiore tensione, devo
riconoscere anch'io, avendolo visto, che l'episodio citato nella
proiezione televisiva, non dava lustro al Corpo della Guardia di
finanza.
PASQUALE PETROSINO. Comandante provinciale di Genova della Guardia di finanza. Sicuramente si tratta di immagini che possono turbare; tuttavia...
Pag. 146
PRESIDENTE. Mi scusi, abbia pazienza e cerchi di rispondere alle domande.
MARCO BOATO. Comunque, presidente, io accettavo il dialogo...
PRESIDENTE. Invece, io...
Onorevole Boato, lei faccia le domande.
MARCO BOATO. Sì, ma non se la prenda con me.
PRESIDENTE. No, non me la prendo, ma la invito a fare le domande.
MARCO BOATO. Ma io le stavo facendo!
PRESIDENTE. Non ho capito la domanda che lei ha formulato.
MARCO BOATO. Ma ho appena iniziato a parlare, presidente.
Lei non se la prenda con me, perché non ne ha titolo in questo momento. Appena ho iniziato a parlare.
PRESIDENTE. La sto invitando a formulare la domanda. Prego.
MARCO BOATO. Io faccio la domanda come sono abituato a farla, se lei
mi permette. Se non lo vuole permettere, io rinuncio a parlare. Non
vedo perchĂ© lei debba reagire così nei miei confronti.
PRESIDENTE. La sto invitando da un minuto, onorevole Boato, a formulare la domanda.
Pag. 147
MARCO BOATO. Presidente, non va bene così. Comunque, siccome io tendo ad evitare gli incidenti e non per «aizzarli».
La
mia domanda partiva, ovviamente, da una premessa, cioè dalla
constatazione di una vicenda vista non solo da me, ma anche da qualche
milione di persone, vicenda che non dava un'immagine elevata della
Guardia di finanza. Detto questo, nulla intendo togliere - al riguardo,
colgo l'occasione per rinnovarlo - all'apprezzamento nei confronti
dell'operato della Guardia di finanza. Lei capisce che, quando è in
corso il lavoro di una Commissione di indagine, si rischia, ovviamente,
di non parlare dell'attività ordinaria ed anche straordinaria svolta.
Lo dico anche con riferimento all'attività, che ha implicato il massimo
impegno, delle forze che lei comanda. Si rischia infatti di parlare
solamente di episodi anomali.
Anche riguardo all'altro episodio
citato, da me evidenziato mostrando al comandante generale le foto
pubblicate, ho avuto dalla sua risposta la sensazione che mi si volesse
dire che la mia preoccupazione era esagerata. Ora io ripropongo a lei
la questione perché l'ispettore generale del Ministero dell'interno,
dottore Cernetig - dunque, persona esperta - analizzando pochi episodi
(sette) nella relazione svolta per il capo della Polizia e per il
ministro dell'interno (relazione trasmessa anche alla Commissione) ha
identificato in quell'episodio un elemento ovviamente non censurabile
penalmente, ma sottoponibile ad eventuale verifica disciplinare. Vorrei
da lei una riflessione ulteriore al riguardo.
L'altra osservazione
che intendo fare è a proposito di un episodio che, invece, mi pare
faccia onore ad un appartenente alla Guardia di finanza, da lei citato
e da me più volte visto in televisione. Mi riferisco ad un militare
della Guardia di finanza che stava soccorrendo una persona anziana; ed
è
Pag. 148
giusto ricordarlo. Lei ha detto che si trattava di una persona
anziana che rischiava di essere colpita da oggetti lanciati dai
manifestanti.
Quel filmato fa vedere la persona anziana
opportunamente e meritoriamente soccorsa dall'appartenente alla Guardia
di finanza, ma mostra anche che molti altri manifestanti pacifici, in
quel contesto specifico, erano sottoposti a pesanti percosse con
manganelli, non da appartenenti alla Guardia di finanza. Quindi, non
erano sottoposti al lancio di oggetti da parte di manifestanti ma a
percosse molto pesanti, le cui immagini sono state ripetutamente
mandate in onda da diverse televisioni; ripeto, in quel contesto si
vede un appartenente alla Guardia di finanza che svolge questa azione
meritoria di soccorso ad una persona anziana, che lei ha opportunamente
ricordato.
Da ultimo, presidente, puramente per ragioni tecniche
sia il colonnello Tesser, comandante provinciale di Genova dell'Arma
dei carabinieri, sia il tenente colonnello Petrosino, nel riferirsi
alla caserma di Bolzaneto, dove era stato istituito un ufficio
matricola distaccato della casa circondariale di Marassi, hanno
entrambi usato la stessa espressione. Tutto ciò non ha alcuna rilevanza
per quanto riguarda il ruolo della Guardia di finanza e si tratta
soltanto di una precisazione tecnica.
Ci è stata fornita una
documentazione e abbiamo ascoltato il responsabile dell'amministrazione
penitenziaria, il quale ci ha spiegato che erano state istituite, sia a
Bolzaneto sia presso la caserma di Forte San Giuliano, sezioni
distaccate di altre case circondariali, se non ricordo male di Pavia,
di Voghera e forse di altre. Siccome avrei voluto farlo presente anche
al colonnello Tesser, vorrei che risultasse agli atti questa
precisazione perché, ascoltando il responsabile dell'amministrazione
penitenziaria, è stata oggetto di una lunga discussione.
Pag. 149
PASQUALE PETROSINO, Comandante provinciale di Genova della Guardia di finanza.
Per quanto riguarda l'intervento del colonnello Danetti posso leggere
un estratto della sua relazione. «Nel corso delle operazioni
finalizzate a contrastare l'avanzata dei facinorosi che tentavano di
superare con la forza lo schieramento delle forze dell'ordine, per
conquistare la zona della Foce e riportarsi in prossimità della Fiera
internazionale e della questura di Genova, lo scrivente notava poco
distante un'anziana signora che, sommersa e confusa dai lacrimogeni e
dai fumogeni, si trovava tra i due schieramenti, rischiando di essere
colpita dagli oggetti di ogni genere che i manifestanti lanciavano
contro le forze di polizia, oltre che essere coinvolta negli scontri
stessi con serio pericolo per la sua incolumità.
Pertanto la
soccorrevo e, scortato da militari ATPI, la conducevo al riparo nelle
adiacenze di via Piave; dopo averla confortata, la affidavo ad un suo
parente - il figlio - che, nel frattempo, era sopraggiunto«.
MARCO BOATO. E per quanto riguarda la questione delle carceri di Marassi?
PASQUALE PETROSINO, Comandante provinciale di Genova della Guardia di finanza. Confermo che era stata istituita per una questione pratica.
MARCO BOATO. No, è soltanto la collocazione giuridica, ma
probabilmente non riguarda lei; avete avuto un'informazione inesatta.
Invece, sulla relazione del dottor Cernetig, del Ministero
dell'interno, il quale afferma che l'episodio venne segnalato al corpo
della Guardia di finanza per gli eventuali provvedimenti di carattere
disciplinare, mi pare di capire che voi avete valutato di non assumere
provvedimenti.
Pag. 150
PASQUALE PETROSINO, Comandante provinciale di Genova della Guardia di finanza. Per il momento non abbiamo denunzie a carico di nostri militari.
MARCO BOATO. Non si tratta di una denunzia, è una segnalazione. Forse è stata inviata al Comandante generale.
PASQUALE PETROSINO, Comandante provinciale di Genova della Guardia di finanza. Non conosco relazioni in proposito.
PRESIDENTE. Ringraziamo il tenente colonnello Petrosino per l'audizione, che dichiaro conclusa.
Avverto che l'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi è immediatamente convocato.
La seduta termina alle 17,35.
Copyleft © by :- Pillola Rossa -: Some Right Reserved.