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Lanci ANSA 3 Settembre 2001





G8: BRUNO, DA COMITATO INDAGINE NON ARRIVERANNO SENTENZE
DA CASARINI A SCAJOLA, DOMANI COMINCIA TORNATA FINALE AUDIZIONI
   (ANSA) - ROMA, 3 SET - ''La perquisizione alla Diaz? E' vero,
ci sono state diverse versioni, ma non e' compito del Comitato
stabilire chi ha ragione o chi ha torto''. Alla vigilia della
tornata finale di audizioni, il presidente del Comitato
d'indagine sui fatti del G8, Donato Bruno, torna a ribadire che
l'organismo parlamentare ''non e' la magistratura'' e, a suo
parere, ''non deve esprimere giudizi o sentenze''.
   ''La procura di Genova - spiega - ha il compito di stabilire
le responsabilita' penali; per quanto riguarda le
responsabilita' amministrative ci sono invece indagini in corso
da parte del Viminale, del Dap e di altri enti. E noi,
onestamente, almeno questa e' la mia idea, non possiamo
interferire nel loro lavoro''.
   ''Il Comitato - spiega il presidente - non e' una commissione
d'inchiesta, non ha i poteri della magistratura. Il compito di
una indagine conoscitiva e' quello di ricostruire i fatti, cosi'
come vengono rappresentati in base alle audizioni e ai documenti
acquisiti. Noi scriveremo tutto quello che e' avvenuto, cercando
di non omettere neppure una virgola di quanto emerso e tenendo
conto di tutte le osservazioni fatte dai componenti del
Comitato''.
   Sara' dunque una relazione approvata all'unanimita'? ''Se il
documento finale avra' queste caratteristiche, voglio capire -
risponde Bruno - come si fa a votare contro''.
   Per quanto riguarda le audizioni di questa settimana, si
comincia domani alle 9,30 con l'architetto Margherita Paolini,
una consulente incaricata di tenere i contatti con i no-global e
ricompensata, per questo incarico, con 50 milioni di lire lordi.
Una circostanza che, quando la settimana scorsa e' venuta alla
luce, ha provocato critiche da alcuni esponenti di An. (SEGUE).
03-SET-01 15:45

G8: BRUNO, DA COMITATO INDAGINE NON ARRIVERANNO SENTENZE (2)
   (ANSA) - ROMA, 3 SET - Alle 11:30 e' invece prevista l'
audizione di Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione
nazionale della Stampa, che probabilmente verra' sentito anche
sulle affermazioni del questore di Genova, Oscar Fioriolli,
sulle false denunce di alcuni manifestanti riportate dagli
organi di informazione. Lo stesso questore, che a caldo aveva
precisato le sue dichiarazioni, tornera' a farlo anche domani in
Parlamento: sara' ascoltato alle 17:30.
   Immediatamente prima, alle 15, sara' la volta di una delle
audizioni piu' attese, quella di Vincenzo Canterini, il
comandante del Reparto mobile di Roma che avrebbe guidato l'
ormai famosa perquisizione alla scuola Diaz. Secondo l'ex capo
dell' antiterrorismo, Arnaldo La Barbera, Canterini avrebbe
disatteso un suo ''consiglio'': quello di andare via. ''C'era
molta tensione - aveva raccontato La Barbera - e io gli dissi:
'Passiamo mano, perche' non e' cosa'. Ma lui ha deciso di
procedere lo stesso''.
   Ma di chi e' stata, dunque, la responsabilita' dell'irruzione
alla Diaz? Chi ha dato l'ordine? Chi comandava? Sulla necessita'
di procedere, come e' emerso la settimana scorsa, si erano
trovati, chi piu' chi meno, tutti d'accordo: l'allora questore
di Genova Francesco Colucci (che ha detto di aver informato
della decisione anche lo stesso capo del Dipartimento di Ps,
Gianni De Gennaro), l'ex vice capo vicario della Polizia,
Ansoino Andreassi e La Barbera. Tutti e tre hanno detto di aver
raccomandato prudenza e cautela durante il blitz, ma di non
sapere come e' stata gestita in concreto l'operazione.
Canterini, dal canto suo, anche davanti agli ispettori del
Viminale avrebbe sostenuto di non essere stato il responsabile
del blitz: quando i suoi uomini sono intervenuti c'erano gia'
altri poliziotti all'interno della scuola e, sul posto, erano
presenti ''alti dirigenti di polizia''. Non solo La Barbera, che
e' comunque sempre rimasto all'esterno e ad un certo punto si e'
allontanato, ma anche Francesco Gratteri, il direttore dello
Sco. E proprio Gratteri sara' il primo ad essere sentito dal
Comitato nella seduta di dopodomani, alle 9:30.
   A seguire - alle 11:30 e alle 16 - altri tre funzionari di
polizia: Valerio Donnini, della Direzione centrale degli affari
generali del Dipartimento (che sarebbe stato a capo di un
reparto antisommossa), e i vicequestori aggiunti Adriano Lauro e
Maurizio Fiorillo, che si sarebbero occupati della perizia sulla
morte di Carlo Giuliani.
   Giovedi' 6 settembre, a partire dalle 9, sara' invece la
volta del Genoa Social Forum e dei rappresentanti dell'
associazionismo. Vittorio Agnoletto, portavoce del Gsf, dovra'
rispondere alle critiche che da piu' parti sono piovute addosso
al movimento di non essere stato capace di isolare i violenti o,
peggio, di averli ''favoriti e coperti''. A seguire ci sara'
l'audizione, anche questa molto attesa, di Luca Casarini, il
leader delle Tute Bianche. Saranno sentiti anche Fabio Lucchesi,
rappresentante della Rete Lilliput; Maurizio Gubbiotti, di
Legambiente; Raffaella Bolini, dell'Arci; Luigi Bobba, delle
Acli e Anna Scalori di Pax Christi. Alle 18 verra' ascoltato il
ministro della Giustizia, Roberto Castelli.
   Venerdi' giornata finale di audizioni, con i ministri dell'
Interno e degli Esteri, Claudio Scajola e Renato Ruggiero, e i
due ex responsabili degli stessi dicasteri, Enzo Bianco e
Lamberto Dini. ''E' importante avere anche da parte loro - ha
detto il presidente del Comitato - un giudizio politico su
quello che e' stato fatto. Ma anche da un punto di vista
'tecnico' - ha aggiunto Bruno - sara' utile sapere se a loro
avviso tutto quello che si e' fatto e' stato sufficiente''.
   Finita questa tornata di audizioni il Comitato si riunira', a
partire da lunedi' della prossima settimana, per cominciare la
discussione sul documento finale. Entro il 20 settembre la
relazione dovra' essere consegnata.(ANSA). 03-SET-01 16:21

+++ G8: ASSALTO A CC; MONAI AGLI ARRESTI DOMICILIARI +++
   (ANSA) - GENOVA, 3 SET - E' stato posto agli arresti
domiciliari Massimiliano Monai, il barista genovese di 30 anni
che ha confessato di aver partecipato all' assalto al mezzo
fuoristrada dei carabinieri nel corso del quale e' stato ucciso
Carlo Giuliani. Il legale del giovane, Gianfranco Pagano, ha
annunciato che presentera' istanza di riesame. (SEGUE).
03-SET-01 17:26

G8: ASSALTO A CC; MONAI AGLI ARRESTI DOMICILIARI (2)
   (ANSA) - GENOVA, 3 SET - La misura cautelare e' stata
richiesta dal pm Silvio Franz, che indaga sulla morte di
Giuliani, e disposta dal gip Nicoletta Bolelli. Monai, che e'
indagato per tentato omicidio dei carabinieri a bordo del
fuoristrada, dovra' rimanere nella sua casa in centro storico e
potra' comunicare solo con i genitori e il legale. L' ordinanza
e' stata eseguita dalla polizia.
   Secondo i magistrati, esistono i pericoli di inquinamento
delle prove e di reiterazione del reato. Il barista - sostiene
la Procura - rimanendo in liberta' potrebbe pregiudicare le
indagini volte a identificare gli altri assalitori del
fuoristrada e potrebbe inoltre commettere altri reati come
quello per il quale e' indagato.
   ''Presentero' subito istanza di riesame al Tribunale della
liberta' di Genova - annuncia il difensore Gianfranco Pagano -
Ritengo eccessiva la misura degli arresti domiciliari, visto che
Monai si e' costituito e ha fatto appello agli altri giovani
presenti in piazza Alimonda perche' si presentino agli
inquirenti. Per il mio assistito ritengo sufficiente l' obbligo
di firma''. (ANSA) 03-SET-01 17:27

G8: ARRESTI DOMICILIARI PER IL ''GIOVANE DELLA TRAVE'' /ANSA
   (ANSA) - GENOVA, 3 SET - E' stato messo agli arresti
domiciliari Massimiliano Monai, il barista genovese che ha
confessato di aver partecipato all' assalto al mezzo fuoristrada
dei carabinieri, durante il quale e' stato ucciso Carlo
Giuliani. La polizia conta a breve di identificare e denunciare
altri giovani presenti in piazza Alimonda.
   Nei prossimi giorni la procura interroghera' in una localita'
segreta Mario Placanica, il militare che ha sparato. Il pm
Enrico Zucca, che indaga sul blitz alla scuola Diaz, e' partito
oggi da Genova per motivi d' ufficio: ignota la meta della
trasferta.
   Gli arresti domiciliari per Monai sono stati chiesti dal
sostituto procuratore Silvio Franz, che conduce l' indagine
sulla morte di Giuliani, e disposti dal gip Nicoletta Bolelli.
L' accusa contro il giovane e' di tentato omicidio nei confronti
dei tre carabinieri che si trovavano dentro il fuoristrada.
Monai ha ammesso davanti al magistrato di aver colpito uno dei
militari con una trave di legno (come appare anche da foto e
filmati).
   Il barista, 30 anni, dovra' rimanere nel suo appartamento del
centro storico di Genova: secondo i magistrati potrebbe
ostacolare le indagini e ripetere il reato. Monai si era
presentato spontaneamente venerdi' scorso davanti al pm Silvio
Franz, accompagnato dal legale Gianfranco Pagano. Il barista in
seguito di fronte ai giornalisti aveva invitato gli altri
giovani che erano con lui e Giuliani a presentarsi agli
inquirenti. L' avvocato Pagano ha annunciato che fara' ricorso
al Tribunale della liberta'.
   La squadra mobile della questura, che conduce l' inchiesta
sulla morte di Giuliani, continua intanto nel lavoro di
identificazione degli altri partecipanti agli scontri di via
Alimonda. Gli investigatori sono convinti di riuscire in pochi
giorni ad identificarne diversi e a denunciarli alla procura.
   Il pm Silvio Franz nei prossimi giorni interroghera' Mario
Placanica, il giovane carabiniere che ha ucciso Carlo Giuliani.
Data e luogo dell' interrogatorio vengono tenuti segreti.
Mistero anche sulla trasferta di oggi del pm genovese Enrico
Zucca, che indaga sul blitz alla scuola Diaz. Il magistrato ha
lasciato Genova per motivi d' ufficio, forse alla volta di Roma.
   Domani nella capitale il comitato d' indagine sui fatti del
G8 sentira' Margherita Paolini, l' architetto che era stato
incaricato di fare da tramite fra gli organizzatiori del vertice
e i contestatori.
   Il sottosegretario all' Interno Carlo Taormina e' tornato
oggi sull' argomento G8 con una polemica intervista a Radio
Radicale: ''Credo che chiunque abbia diritto di criticare una
magistratura che scarcera i black block e incrimina la polizia.
Questo richiamo alla autonomia e indipendenza della
magistratura, che e' diventato un motivetto alquanto consumato,
e' un richiamo con il quale si ritiene ogni volta di chiudere la
bocca a chiunque si permette di criticare''.  (ANSA). 03-SET-01 20:18









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Pubblicato su: 2005-07-05 (705 letture)

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