G8: DOMANI VERTICE IN PROCURA SU INCHIESTA BLACK BLOC /ANSA
(ANSA) - GENOVA, 4 SET - Il pm genovese Anna Canepa, che
indaga sugli scontri al G8, incontrera' domani il questore Oscar
Fioriolli per fare il punto sull' inchiesta. Nei prossimi giorni
si presentera' in procura uno dei medici accusati di violenze
alla caserma di Bolzaneto. An protesta intanto contro la
proposta di un cippo sul luogo dove e' morto Carlo Giuliani.
Ieri i sostituti Francesco Cardona Albini ed Enrico Zucca,
che indagano sul blitz alla Diaz, sono andati a Roma per sentire
come testimone Ansoino Andreassi, ex-vicecapo della polizia e
coordinatore dell' ordine pubblico a Genova durante il G8. I due
magistrati non hanno voluto rivelare nulla dell' audizione.
Andreassi era stato sentito nei giorni scorsi dal comitato
parlamentare di inchiesta sui fatti del G8, al quale aveva
dichiarato di essere stato presente alla riunione in cui era
stato deciso il blitz, ma di non avere poi partecipato all'
organizzazione.
Il pm Canepa fara' un primo bilancio domani con il questore
Fioriolli sulla documentazione raccolta sugli scontri di Genova:
foto, filmati, intercettazioni telefoniche e ambientali,
testimonianze. Una massa di materiale imponente (solo le foto
sono 22 mila), che richiedera' mesi di lavoro per essere
vagliata tutta. Il magistrato e il questore, sulla base del
lavoro gia' fatto, cercheranno di fissare alcune priorita' nell'
indagine: le piste piu' promettenti da battere, gli accertamenti
piu' urgenti da svolgere.
Per gli inquirenti, i ''black bloc'' sono solo una minima
parte dei responsabili degli scontri di Genova. Molti dei
violenti erano ''cani sciolti'', frequentatori occasionali di
centri sociali, alcuni legati a tifoserie calcistiche. Tenendo
conto che quasi tutti i ''casseurs'' ritratti nelle foto avevano
i volti coperti, dare loro un nome diventa estremamente
difficile. La squadra mobile della questura non ha ancora
identificato tutti i partecipanti allo scontro di piazza
Alimonda nel quale e' rimasto ucciso Carlo Giuliani, anche se
ritiene di poterlo fare a breve.
Gli amici della giovane vittima hanno proposto stamani al
sindaco di Genova Giuseppe Pericu di porre un cippo sul luogo
dove e' morto il giovane, a forma di libro aperto con incisa una
frase di Ghandi. Il sindaco li ha invitati a formalizzare la
proposta al consiglio comunale perche' venga discussa.
''Gravemente inopportuna'' e' stata definita l' iniziativa da
parte del presidente del consiglio regionale ligure Gianni
Plinio, di Alleanza nazionale. ''Credo che un monumento di
questo tipo - ha aggiunto Plinio - non sarebbe gradito alla
stragrande maggioranza dei genovesi. Diffido fin d' ora il
sindaco a concedere autorizzazioni in tal senso, anche per non
rendersi responsabile di apologia di reato''.
Nei prossimi giorni e' atteso in procura uno dei medici dell'
amministrazione penitenziaria accusati di violenze sui fermati
all' interno della caserma di Bolzaneto. Il sanitario, sul quale
gravano i maggiori sospetti, si presentera' spontanemente
davanti agli inquirenti per fornire la sua versione dei fatti.
(ANSA) 04-SET-01 19:55
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