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Lanci ANSA 12 Settembre 2001





G8: ECCO LA BOZZA DI DOCUMENTO FINALE PRESENTATA DA BRUNO
38 PAGINE, 8 CAPITOLI, MANCANO PER ORA CONCLUSIONI POLITICHE
   (ANSA) - ROMA, 12 SET - Trentotto pagine, otto capitoli e per
ora nessuna conclusione politica. E' questa la bozza di
documento che il presidente del Comitato di indagine sui fatti
di Genova Donato Bruno ha consegnato ai commissari. Le
conclusioni, che esprimeranno anche un giudizio politico,
saranno contenute nel documento che Bruno presentera' nella
seduta di venerdi' ma prima di scriverle il presidente ha
preferito raccogliere, dall'ufficio di presidenza integrato dai
rappresentanti dei gruppi, ulteriori valutazioni.
    La bozza preparata da Bruno e' per piu' della meta' dedicata
all'attivita' di preparazione del vertice, al dialogo con i
contestatori e al piano di sicurezza predisposto.
   In questa parte del documento viene tracciato anche un
identikit del Gsf, definito un gruppo caratterizzato da ''un
estremo pluralismo politico e comportamentale'', con un'anima
pacifista e con ''componenti (dai centri sociali alle Tute
bianche) che non hanno esitato a praticare forme violente di
contestazione''.
   La cronaca dei fatti di Genova e' invece nella seconda meta'
del testo e riguarda le manifestazioni del 19 del 20 e del 21
con approfondimenti relativi al corteo di Via Tolemaide e alla
tragedia di piazza Alimonda, quella che ha portato alla morte di
Carlo Giuliani. Gli altri due episodi raccontati in modo
specifico sono quelli della perquisizione alla scuola
Pertini-Diaz e quelli avvenuti nella caserma di Bolzaneto.
   In qualche circostanza, in particolare nella ricostruzione
della perquisizione alla Diaz-Pertini, la bozza da' conto delle
contraddizioni emerse; questo viene fatto riportando le diverse
testimonianze, senza scegliere nessuna delle tesi proposte.
   In conclusione si tratta di un documento asettico, come ha
detto lo stesso Bruno, che ripercorre in modo sintetico tutto
cio' che e' avvenuto intorno al vertice di Genova: dal 4
dicembre 1999, quando l'allora premier D'Alema annuncio'
l'intenzione di svolgere il vertice nel capoluogo ligure, fino
alle polemiche successive alla fine del G8.(ANSA). 12-SET-01 18:31

G8: ECCO LA BOZZA DI DOCUMENTO FINALE PRESENTATA DA BRUNO (2)
   (ANSA) - ROMA, 12 SET - Ecco i passi salienti degli otto
capitoli che formano la bozza di documento finale presentata da
Bruno.
   I CAPITOLO, LA PREPARAZIONE DEL VERTICE: Il disegno di legge
per l' approvazione del vertice viene approvato il 30 maggio del
2000 divenendo la legge 149 dello stesso anno. Questo
provvedimento prevede, tra l' altro, l' istituzione di
un'apposita struttura di missione, che e' una struttura della
presidenza del Consiglio. Il 20 ottobre del 2000 viene nominato
come responsabile della struttura il ministro plenipotenziario
Vinci Giacchi. Il 30 gennaio 2001 il ministro Vinci Giacchi
affida all' arch. Margherita Paolini il compito di prendere
contatto con il movimento di protesta. Il documento poi da'
conto di tutti i rapporti tra istituzioni e movimenti di
protesta.
Confronto che pero' trova un momento di crisi il 20 aprile del
2000: ''Il confronto tra istituzioni e Gsf - si legge nel
documento - si arresta il 20 aprile dopo un lungo incontro
svoltosi nella prefettura di Genova tra il prefetto e una
delegazione del Genoa social forum che non recede dall'
intenzione di svolgere manifestazione negli stessi giorni del
vertice''. Altro momento caldo, segnala la bozza, e' il 14
maggio quando ''le notizie allarmanti sulle manifestazioni
antiglobalizzazione spingono il ministro degli Esteri Dini ad
inviare una lettera al presidente del Consiglio Amato per
segnalare l' urgenza di predisporre 'un piano dettagliato e
credibile per la sicurezza e l' ordine pubblico'''. I problemi
pero' sono molteplici e a rendere tutto piu' complesso e' la
questione degli alloggiamenti delle delegazioni ufficiali:
''solo a meta' giugno - scrive Bruno - si puo' avere un quadro
abbastanza preciso della sistemazione definitiva sulle navi sia
delle delegazioni ufficiali sia dei giornalisti''. La situazione
si complica ulteriormente dopo il consiglio Europeo di Goteborg
dove ci si rende conto ulteriormente dei rischi che
comporteranno le manifestazioni. In questo clima i ministri
Ruggiero e Scajola fanno ulteriori investimenti sulla linea del
dialogo con i manifestanti.
   II CAPITOLO, L'AGENDA POLITICA DEL VERTICE. Nel secondo
capitolo Bruno sottolinea l' apporto contenutistico che il
Governo italiano ha offerto durante il vertice G8. In
particolare si segnala l' impegno ad incrementare il dialogo con
i Paesi non G8 e ''a proseguire il dialogo con gli organismi del
mondo non governativo''.
   III CAPITOLO, DAL DIALOGO CON LE ONG ALLA NASCITA DEL PATTO
DI LAVORO, ALLE INIZIATIVE DEL GSF. Dopo aver ripercorso i
passaggi che hanno portato alla costituzione del Genoa social
forum Bruno propone una valutazione del movimento: ''Una parte
del Gsf si pone sin dall' inizio l' obiettivo di sfondare la
zona rossa, ipotizzando comportamenti contraddittori con le
dichiarazioni di pacifismo. Inoltre molte vicende avvenute nel
corso del G8 hanno messo in evidenza la presenza nel Gsf di un
estremo pluralismo politico e comportamentale: accanto all' area
pacifista sono esistite componenti (centri sociali e tute
bianche) che non hanno esitato a praticare forme violente di
contestazione che si sono ripetute sia il 20 che il 21 luglio''.
   IV CAPITOLO, IL PIANO DI SICUREZZA: atti e documenti
riguardanti l' organizzazione delle forze di polizia. In questo
capitolo Bruno riferisce delle attivita' di addestramento dei
corpi destinati alla sicurezza del capoluogo ligure. In
particolare, viene spiegato come le forze di polizia vengono
addestrate all' uso dello sfollagente 'Somma'. Inoltre rende
note alcune segnalazioni dei servizi segreti. ''Sull' utilita'
delle quali - osserva Bruno - sono emerse differenti valutazioni
nel corso delle audizioni svolte dal comitato paritetico''. In
conclusione del capitolo Bruno spiega i rapporti con le polizie
estere e il perche' della divisione in zone della citta' di
Genova.(SEGUE) 12-SET-01 20:45

G8: ECCO LA BOZZA DI DOCUMENTO FINALE PRESENTATA DA BRUNO (3)
   (ANSA) - ROMA, 12 SET - V CAPITOLO, L' ADOZIONE DI ZONE DI
RISPETTO E I PROVVEDIMENTI PER LO SVOLGIMENTO DELLE
MANIFESTAZIONI. In questo capitolo vengono esaminati i carteggi
tra il Gsf e le istituzioni circa le zone dove poter svolgere le
manifestazioni. Il testo, poi, analizza il fronte eterogeneo
della proposta, ''individuando quattro 'blocchi' (rosa, giallo,
blu e nero) a seconda delle diverse modalita' di protesta
attuati dai singoli blocchi ed in base quindi all' appartenenza
dei diversi gruppi di manifestanti ad un fronte moderato,
intenzionato cioe' a manifestare pacificamente e senza
disordini, o a un fronte radicale disposto ad arrivare all'
utilizzo di forme di protesta piu' incisive fino all' uso della
violenza''.
   VI CAPITOLO, LE GIORNATE DEL 19, 20 E 21 LUGLIO: LE
MANIFESTAZIONI E GLI SCONTRI. Questa parte del documento e' un
resoconto di quanto e' avvenuto nelle piazze genovesi durante il
G8. ''La giornata del 19 - scrive Bruno - non registra episodi
significativi''. ''Quella del 20 - si legge nel documento - si
caratterizza fin dalle prime ore del mattino per numerosi
episodi di violenza''. Bruno quindi analizza in particolare la
questione della carica al corteo di via Tolemaide e l' episodio
della morte di Carlo Giuliani. ''VIA TOLEMAIDE'': ''Le cariche
delle forze di polizia nei confronti del corteo sono iniziate
quando lo stesso transitava in zona non vietata sebbene ormai
molto adiacente a piazza Verdi, individuata come limite al
proseguimento del corteo''. La carica della polizia, scrive
Bruno riferendo quanto detto dall' ispettore Colucci, sarebbe
stata motivata dal fatto che in via Tolemaide alcuni reparti
delle forze dell' ordine ''furono oggetto di un nutrito lancio
di pietre, bottiglie e molotov e che le prime file dei
manifestanti, per lo piu' travisati e dotati di protezione di
vario genere, procedevano incendiando pneumatici e automezzi''.
Bruno inoltre cita la testimonianza di Casarini che dice che il
corteo intendeva superare il limite contenuto nell' ordinanza
del questore.
   ''MORTE DI GIULIANI'': cosi' la bozza ricostruisce il tragico
episodio. Uno dei carabinieri rimasto rinchiuso nella camionetta
assediata da decine di dimostranti esplode un colpo di pistola
che uccide il manifestante Carlo Giuliani il quale si accingeva
a scagliare un estintore all' indirizzo del carabiniere e dopo
che lo stesso carabiniere era stato raggiunto al capo da un
violento colpo di spranga infertogli da un altro manifestante''.
   VII CAPITOLO, LA PERQUISIZIONE AGLI EDIFICI SCOLASTICI DIAZ,
PERTINI, PASCOLI. Si tratta di uno dei capitoli in cui sono piu'
evidenti le contraddizioni emerse nel corso delle audizioni.
Tanto e' vero che Bruno riferisce ben 4 ricostruzioni
differenti: quella degli ispettori ministeriali, quella di
Canterini, quella di Agnoletto e quella di Gratteri. In
conclusione Bruno commenta che ''l' episodio della perquisizione
alla scuola Pertini (ex Diaz) nei termini in cui e' stato
variamente prospettato appare come l' esempio forse piu'
significativo di carenze organizzative e di disfunzioni
operative''.
   VIII CAPITOLO LA CASERMA DI BOLZANETO. Nell' ultima parte
della bozza Bruno spiega il perche' viene scelta la struttura di
Bolzaneto ''per la ricezione di persone eventualente
arrestate''. Una scelta che viene considerata ''giustificata''.
Bruno da' conto di ritardi che avvengono a Bolzaneto nei momenti
di maggior afflusso. Ma soprattutto parla delle violenze che
sarebbero avvenute nella caserma: ''A partire dal 26 luglio
sulla stampa quotidiana compaiono testimonianze di denuncia di
violenze, a danno di arrestati''. In seguito a queste
testimonianze - spiega Bruno - vengono disposte delle indagini.
Bruno non fa nessun' altra valutazione, ma ricorda che ''nel
corso della sua audizione, il questore Fiorolli ha reso noto
che, a seguito di intercettazioni ambientali, molte
dichiarazioni rilasciate sia agli organi di informazione sia in
sede di interrogatori formali, sono oggetto di revisione,
essendo stato rilevati fatti ed episodi che hanno dimostrato la
falsita' e l' infondatezza di tali dichiarazioni''.(ANSA).
12-SET-01 21:11









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Pubblicato su: 2005-07-05 (674 letture)

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