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Lanci ANSA 14 Settembre 2001





G8: ECCO LE CONCLUSIONI POLITICHE DEL PRESIDENTE BRUNO
I COMMISSARI DELL'ULIVO, UN DOCUMENTO INACCETTABILE
   (ANSA) - ROMA, 14 SET - Il comitato, a conclusione degli
accertamenti svolti, rileva che non sorgono dubbi sulla positiva
riuscita del vertice G8 svoltosi a Genova''. Inizia cosi'
l'ultimo capitolo del documento presentato oggi dal presidente
del Comitato, Donato Bruno, capitolo che contiene conclusioni
politiche che l' opposizione ha definito ''inaccettabili''.
Secondo quanto e' scritto nel documento, il vertice ''ha
conseguito tutti gli obiettivi prefissati, sia sotto l'aspetto
dei contenuti, sia sotto l'aspetto logistico-amministrativo, sia
sotto quello della tutela dell' ordine pubblico, nonostante
talune inerzie riferibili al precedente governo nella fase
organizzativa''.
   I risultati positivi, spiega il documento, sono da ascriversi
al Governo Berlusconi, che ha scelto ''di mantenere l'agenda
predisposta dal Governo Amato, sviluppandola e integrandola
attraverso il coinvolgimento dei Paesi poveri nelle iniziative
rivolte a loro sostegno, a tutela dei diritti umani e della
difesa ambientale''.
   Un altro punto che ha suscitato dure critiche da parte dell'
Ulivo e' stato quello relativo alla descrizione del Genoa Social
Forum. Nella sua relazione, Bruno individua quattro anime del
movimento: pacifista, politicizzata, violenta, guerrigliera.
Secondo l' opposizione ascrivere al Gsf anche un'anima
guerrigliera significa confondere black bloc e Gsf.
   Il documento contiene poi una valutazione molto positiva
dell'operato delle Forze dell'Ordine: ''hanno profuso il loro
massimo impegno, pagando un duro prezzo anche sul terreno dell'
incolumita' fisica''. La critica esplicita che viene fatta alle
forze dell' ordine riguarda solo una difficolta' di
coordinamento: ''non va sottaciuto che il coordinamento ha
talvolta messo in evidenza carenze e sfasature. Per quanto
riguarda poi i presunti episodi di violenza, di cui si sarebbero
macchiati alcuni appartenenti alle forze di polizia, il
documento fa rinvio alle inchieste della magistratura. La
situazione della piazza, e' scritto, era comunque molto
complessa e c'era un ''un numero di violenti del tutto
imprevisto ed imprevedibile''. Il documento inoltre accusa una
parte del Gsf di aver praticato ''un doppio gioco'' e di aver
tollerato ''l'anima violenta ed eversiva dei manifestanti''.
Sarebbero queste le cause che hanno reso impossibile il ricorso
delle forze dell' ordine di ''tecniche di prevenzione dei
disordini e isolamento dei violenti e tutela dei dimostranti
pacifici''. Nelle conclusioni c'e' poi spazio per la
ricostruzione di quattro singoli episodi: il corteo di via
Tolemaide, la morte di Giuliani, la perquisizione alla scuola
Diaz e i fatti della caserma di Bolzaneto.
   ''Quanto ai disordini di via Tolemaide - scrive Bruno - si
osserva che il corteo fu respinto allorche', una volta giunto
quasi a contatto con i cordoni di polizia, al termine dell'
itinerario non vietato, si trasformo' in corteo violento,
aggredi' le forze dell' ordine e tento' la manovra di
sfondamento degli sbarramenti''.
   Per quanto riguarda la morte di Giuliani, il documento
individua la ''causa fondamentale della tragedia nella cieca
violenza esercitata dai gruppi estremisti che mettono a
repentaglio l'esistenza dei giovani che vengono coinvolti nelle
loro iniziative criminali''.
   ''Relativamente all' episodio della scuola Pertini ex Diaz -
si legge nel documento -, il comitato rileva la legittimita' del
comportamento tenuto dalle forze di polizia. Si rilevano
altresi' taluni difetti di coordinamento sul piano decisionale
ed operativo. Va detto che dal complesso delle attivita' svolte
dal comitato, sono emersi dati relativi a taluni eccessi
compiuti da singoli esponenti delle forze di polizia.
L'accertamento dei fatti e' demandato all'autorita' giudiziaria
competente sulla cui attivita' il documento non puo' e non
intende interferire''.
   L'ultimo episodio ad essere preso in esame e' quello dei
fatti verificatisi nella caserma di Bolzaneto. Dopo aver
giustificato la scelta di rendere operativa come struttura di
ricezione dei fermati la caserma di Bolzaneto, Bruno affronta la
questione degli episodi violenti che si sarebbero verificati
all' interno della struttura: ''per quanto attiene le presunte
violenze, sulla cui effettiva perpetrazione esiste una indagine
giudiziaria in corso, si ritiene di attendere come per la
Diaz-Pertini gli accertamenti dell'autorita' giudiziaria. Fermo
restando che gli episodi cui si fa riferimento, se veritieri,
rivestano carattere di vera gravita', corre l' obbligo di
richiamare le denunce della questura di Genova, che a seguito di
intercettazioni ambientali avrebbe acquisito elementi circa la
preordinazione strumentale da parte di taluni degli arrestati di
accuse infondate da parte degli operanti.
   In conclusione il documento ribadisce ''che la violenza non
e' e non deve essere uno strumento di azione politica'' e
afferma i valori di democrazia e di legalita'. ''Ove emergano
fatti di rilevanza penale - e' scritto nelle ultime righe - o di
violazione disciplinare, l' autorita' giudiziaria e gli
organizzativi identifichino i responsabili e sanzionino i
comportamenti''. (ANSA) 14-SET-01 13:16

G8: CONSEGNATE A PM VIDEOCASSETTE CC SU SCONTRI
   (ANSA) - GENOVA, 14 SET - Sono state inviate stamani dai
carabinieri al sostituto procuratore di Genova Silvio Franz le
videocassette con le riprese dagli elicotteri e dalle mini
telecamere sui caschi fatte durante gli scontri del 20 luglio a
Genova.
   La notizia dell' esistenza di queste riprese, alcune delle
quali fatte in piazza Alimonda al momento dell' uccisione di
Carlo Giuliani, era emersa martedi' durante gli interrogatori di
ufficiali del reparto cui appartiene Mario Placanica, il
carabiniere che ha sparato contro Carlo Giuliani. Questi video
non erano ancora stati trasmessi alla procura e il Pm Silvio
Franz ne aveva chiesto la immediata trasmissione.
   Le cassette sono venti, cinque riprese dall' elicottero e
quindici dalle micro-telecamere. Riguardano tutti quanti gli
scontri della giornata del 20. Al Pm Franz, che indaga sull'
uccisione di Giuliani, interessano pero' soprattutto quelle
riguardanti lo scontro di piazza Alimonda. Il magistrato da oggi
comincera' a visionare il materiale.
   Il Pm ha avuto stamani un colloquio con l' avvocato Lia
Vinci, legale di parte civile per la famiglia Giuliani. L'
avvocato ha spiegato al magistrato che sta visionando i filmati
dei fatti di piazza Alimonda sui siti internet e di studiare i
verbali delle sedute del Comitato parlamentare di inchiesta sui
fatti del G8.
   Da parte del magistrato c' e' stata la conferma ufficiale che
l' estintore che Carlo Giuliani stava cercando di gettare
addosso ai carabieri prima di essere ucciso, non era in
dotazione al fuoristrada dei militari. (ANSA) 14-SET-01 13:55

G8: VIOLANTE, FERMO DISACCORDO CON RELAZIONE BRUNO
COSI' SI RISCHIA SPACCATURA TRA ISTITUZIONI E SOCIETA' CIVILE
   (ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Esprimo un fermo disaccordo nei
confronti del documento finale''. Cosi' Luciano Violante e'
intervenuto in aula nel dibattito seguito alla presentazione del
documento finale del Comitato d'indagine sui fatti di Genova.
   Secondo il capogruppo Ds alla Camera, il testo redatto da
Donato Bruno non ''ricostruisce correttamente gli episodi, non
da' una giusta spiegazione della struttura del Genoa Social
Forum e non riconosce in nessun episodio una responsabilita'
singola delle forze dell'ordine''.
   ''Insufficienti'' poi, ha affermato Violante, sono i passaggi
che ripercorrono gli episodi della morte di Giuliani, della
perquisizione alla scuola Diaz e dei fatti avvenuti nella
caserma di Bolzaneto.
   ''Il ministro Scajola - ha detto il capogruppo della Quercia
- si e' spostato un po' piu' in la' rispetto a quello che e'
stato scritto in questa relazione. Se fosse andato tutto bene,
come avete scritto, allora perche' avete rimosso Andreassi, La
Barbera e Colucci? Sulla base della relazione non si capisce
perche' sono stati presi questi provvedimenti''.
   Violante ha quindi contestato il tono acritico di tutta la
relazione: ''C'e' un puro e semplice avvallo di cio' che e'
stato fatto. Non c'e' stata ne' una valorizzazione del buon
lavoro svolto dalla polizia ne' una condanna dei singoli episodi
di violenza che sono avvenuti''. Secondo Violante, il modo in
cui il documento ha trattato le forze dell'ordine rischia di
offrire ''un patronage politico alle forze di polizia,
posizionandole in una collocazione di parte'' che mal si
concilia con le funzioni di garanzia che gli sono proprie. Il
documento finale, ha insistito Violante, ''rischia di creare una
spaccatura tra societa' civile e istituzioni e chi e' stato a
Genova non puo' riconoscersi in quanto e' stato scritto da
Bruno''. (ANSA) 14-SET-01 16:06

G8: ASSALTO A CC, PM CHIEDE OBBLIGO DI DIMORA PER PREDONZANI
   (ANSA) - GENOVA, 14 SET - Il sostituto procuratore di Genova
Silvio Franz ha chiesto la misura cautelare dell' obbligo di
dimora per Eurialo Predonzani, uno dei due giovani indagati per
tentato omicidio nei confronti dei carabinieri, durante l'
assalto alla Land Rover dell' Arma in piazza Alimonda nel quale
rimase ucciso Carlo Giuliani.
   Franz, che conduce l' indagine sulla morte del giovane, ha
chiesto l' obbligo di dimora per Predonzani a Milano, dove l'
indagato, che e' studente, deve frequentare un corso. Ora la
richiesta deve essere valutata dal gip.
   Eurialo Predonzani, 23 anni, difeso dall' avvocato Maura
Tartarini, si era presentato spontaneamente al pm Silvio Franzo
alcuni giorni fa. Al magistrato aveva fornito la sua versione
dei fatti, gia' peraltro anticipata pochi giorni dopo la morte
di Giuliani in un' intervista al Corriere della Sera. Il
giovane, figlio di un professionista, appare chiaramente in una
foto scattata poco prima dell' uccisione di Giuliani con il
volto scoperto, un casco da motocilista in testa ed un giubbotto
di salvataggio arancione. (ANSA) 14-SET-01 17:50









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Pubblicato su: 2005-07-05 (674 letture)

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