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Lanci ANSA Aprile 2002





APRILE 2002

G8: PROCURA ORDINA A FORZE DI POLIZIA CONSEGNA FILMATI
PER LA MORTE DI GIULIANI, INCONTRO PERITI LA PROSSIMA SETTIMANA
(ANSA) - GENOVA, 9 APR - La procura di Genova ha mandato un
ordine di esibizione alle forze di polizia per i filmati che
erano stati girati dagli elicotteri nei giorni del G8. La
richiesta di avere i video era stata fatta, subito dopo la
conclusione del vertice, dai sostituti procuratori Francesco
Pinto ed Enrico Zucca, ma i filmati, a distanza di otto mesi,
non sono stati consegnati.
Secondo la procura, infatti, le riprese fatte dall' alto
potrebbero far chiarezza sui vari incidenti avvenuti sulle
strade durante i tre giorni del G8. In particolare pero' i pm
sono interessati ai video sull' irruzione delle forze dell'
ordine nella scuola Diaz, soprattutto se fosse stato ripreso il
momento esatto in cui i vari reparti entravano nell' edificio.
Per ricostruire invece l' episodio di piazza Alimonda, dove
mori' il giovane Carlo Giuliani, ucciso da un colpo di pistola
sparato dal carabiniere di leva Mario Placanica, e' stato
fissato per la prossima settimana l' incontro tra i periti
nominati dal pm Silvio Franz e i consulenti della famiglia
Giuliani. Il pm infatti, per appurare l' esatta dinamica della
sparatoria che provoco' la morte di Giuliani, ha scelto la
procedura della consulenza in contraddittorio. Questo tipo di
procedura - diverso dalla perizia - prevede anche la
ricostruzione dell' episodio in piazza Alimonda, con l' utilizzo
della camionetta dei carabinieri, tuttora sotto sequestro, la
partecipazione di Placanica e di un manichino o di un attore nel
ruolo di Giuliani.
Il pm inoltre ha chiesto ai periti anche le ricostruzioni
virtuali per stabilire esattamente la distanza tra il
carabiniere e Giuliani, al momento dell' assalto al Defender.
I consulenti del pm sono Carlo Torre, Paolo Romanini e Pietro
Benedetti, gli stessi che si occuparono del caso Marta Russo, a
cui si affiancheranno Claudio Gentile, docente di fisica e il
professor Giorgio Accardo, nominati dalla famiglia Giuliani,
parte offesa nel procedimento, assistita dai legali Lia Vinci e
Giuliano Pisapia.
(ANSA). 09-APR-02 18:27

G8: MORTE GIULIANI, DOMANI RICOSTRUZIONE IN PIAZZA ALIMONDA
SARANNO PRESENTI ANCHE I GENITORI DEL GIOVANE UCCISO
(ANSA) - GENOVA, 20 APR - Sara' ricostruito domani, in piazza
Alimonda, a distanza di nove mesi, l' episodio dell' assalto al
Defender dei carabinieri in cui mori' il giovane Carlo Giuliani,
ucciso da un colpo di pistola sparato dal carabiniere di leva
Mario Placanica.
La piazza, che sara' vietata alle auto per tutto il giorno,
diventera' una specie di set giudiziario per consentire agli
esperti nominati dal pm Silvio Franz, che conduce l' inchiesta,
e ai periti di parte, di ricostruire l' esatta dinamica dell'
assalto dei manifestanti alla camionetta.
Il Defender dei militari, ancora sotto sequestro, verra'
quindi portato in piazza Alimonda dove, con l' ausilio di
manichini o di comparse, sara' anche appurata la visuale dei
carabinieri all' interno dell' automezzo. A questo
''discovery'', una consulenza cioe' in contradditorio, saranno
presenti i periti della pubblica accusa, Carlo Torre (uno dei
tecnici scelto dalla procura di Aosta per il caso Lorenzi),
Paolo Romanini e Pietro Benedetti, gia' impegnati nell' omicidio
di Marta Russo, affiancati dai professori Claudio Gentile e
Giorgio Accardo, nominati dalla famiglia Giuliani, parte offesa
nel procedimento, assistita dagli avvocati Lia Vinci e Giuliano
Pisapia e dai periti nominati dall' avvocato Umberto Pruzzo,
difensore di Placanica.
Al ''discovery'' partecipera' anche il perito informatico
Nello Balossino, docente all' universita' di Torino, nominato
dal pm Franz per ricostruire virtualmente, in dimensione
tridimensionale, tutta la dinamica dell' episodio.
All' interno del Defender saranno sistemate microtelecamere
per riprendere la piazza, fissare 'i punti di visibilita'' di
Placanica e ricostruire la traiettoria e l' inclinazione della
pistola al momento dello sparo. La ricostruzione dovra' appurare
infatti anche l' esatta distanza in cui si trovava Carlo
Giuliani al momento dello sparo. I familiari del giovane
contestano infatti la ricostruzione dell' episodio fatta dagli
inquirenti e soprattutto la distanza tra Carlo e la camionetta,
al momento dell' uccisione. Per il consulente del pm infatti, il
giovane si trovava a circa un metro e mezzo di distanza dal
Defender, mentre per Giuliano Giuliani il figlio sarebbe stato
almeno a 5 metri di distanza.
La famiglia Giuliani domani sara' presente alla
ricostruzione, affiancata dal suo legale, avv. Lia Vinci, anche
perche' mette in discussione la tesi della legittima difesa del
carabiniere. Placanica ha sostenuto infatti di aver sparato in
quanto si trovava in uno stato di grave pericolo per la propria
incolumita' e per quella dei suoi colleghi.
Alla ricostruzione sara' presente pure l' avv. Laura Tartarini
del Genoa Legal Forum, che assiste due dei tre giovani indagati
per l' assalto alla camionetta dei carabinieri.
(ANSA). 20-APR-02 19:33

G8: PIAZZA ALIMONDA, PERITI SCOPRONO NUOVO FORO PROIETTILE
(ANSA) - GENOVA, 21 APR - A distanza di nove mesi dalla morte
di Carlo Giuliani, avvenuta durante il G8, nel corso di un
esperimento giudiziale e' stato scoperto oggi un foro in un muro
che potrebbe essere quello procurato da un secondo proiettile
sparato dal carabiniere Mario Placanica, dopo quello che uccise
Giuliani.
Dalla parete esterna della chiesa di Nostra Signora del
Rimedio, dove e' stato allestito l'altare laico in memoria di
Carlo, gli esperti balistici, col supporto della polizia
scientifica, hanno asportato materiale che verra' ora
analizzato.
L'importante novita' relativa all' inchiesta sulla
ricostruzione della morte di Carlo Giuliani e' dovuta all'
intuizione di Carlo Torre, perito balistico del pm Silvio Franz.
Torre, infatti, mentre stava studiando la posizione della
pistola impugnata dal carabiniere al momento dell'assalto al
Defender e la traiettoria del proiettile, ha pensato di
controllare il muro della chiesa che si trova proprio di fronte
al luogo dell'omicidio. (ANSA). 21-APR-02 19:29

G8: MORTE GIULIANI, UNA SVOLTA NELLA RICOSTRUZIONE
SCOPERTO OGGI NUOVO FORO PROIETTILE,FORSE SPARATO DA CARABINIERE
(ANSA) - GENOVA, 21 APR - Un foro sul muro, provocato forse
da uno dei due colpi sparati dal carabiniere Mario Placanica, e'
stato scoperto oggi durante la ricostruzione ''virtuale'', in
piazza Alimonda, dell' assalto al Defender dei militari in cui
il 20 luglio scorso, durante il G8, mori' il giovane Carlo
Giuliani.
A distanza di nove mesi dalla morte del giovane no-global,
questa novita' potrebbe segnare una svolta per chiarire l'
esatta dinamica dell' episodio e le responsabilita'.
Finora infatti la ricostruzione della morte di Giuliani si e'
basata sugli spari registrati dalle varie riprese televisive in
cui si sentiva che dopo il primo colpo, sparato dal carabiniere,
Carlo era caduto a terra, colpito a morte. Subito dopo, a
distanza di pochi secondi, si sentiva il secondo sparo, il cui
proiettile non e' stato mai ritrovato.
Oggi, grazie all' intuizione di Carlo Torre, perito balistico
del pm Silvio Franz che conduce l' inchiesta sulla morte di
Giuliani, e' stata ricostruita la probabile traiettoria del
secondo proiettile, che portava al muro della chiesa di Nostra
Signora del Rimedio, ad una altezza di sei-sette metri.
Se verra' appurato che il foro, trovato oggi, da cui la
polizia scientifica ha asportato del materiale per analizzarlo,
e' stato provocato dal proiettile sparato dal militare, si
rafforzerebbe infatti anche la tesi del carabiniere di leva,
cioe' che aveva sparato solo per intimorire gli assalitori, non
per ucciderli.
''Non desidero per ora fare commenti - dice l' avv. Umberto
Pruzzo, difensore di Placanica - perche' sarebbero prematuri in
quanto non sappiamo ancora con certezza da che cosa e' stato
provocato quel foro sul muro. Solo quando avro' i risultati
delle perizie balistiche potro' dire di piu'''. L' avvocato
racconta solo che il suo assistito ha sempre ammesso di aver
sparato due colpi per difendersi, senza rendersi conto di quale
dei due aveva colpito a morte il giovane Giuliani.
Oggi, la vera e propria ricostruzione ''tridimensionale''
della morte di Carlo Giuliani, e' stata fatta dal perito
informatico Nello Balossino, consulente del pm, affiancato dai
colleghi nominati dalle parti del procedimento.
Sulla piazza, che e' stata vietata alle auto per tutto il
giorno per diventare un set giudiziario, e' stato portato anche
il Defender, ancora sotto sequestro, per prendere nuove misure e
compararle con quelle dei filmati in possesso del pm, in modo da
ricostruire l' esatta dinamica dell' assalto alla camionetta
e della morte di Giuliani. Grazie a delle comparse, che hanno
simulato le varie fasi, e' stato ricostruito nei minimi dettagli
tutto l' episodio, accaduto il pomeriggio del 20 luglio scorso,
culminato con la morte del giovane.
Alla ricostruzione erano presenti i familiari di Carlo, il
padre Giuliano, la mamma Heidi e la sorella Elena, insieme al
loro legale Lia Vinci.
''Da questa ricostruzione mi aspetto solo la verita' - ha
commentato Giuliano Giuliani. Contesto infatti lo scarso uso che
finora si e' fatto di una foto di Marco D' Auria la quale, a
differenza di quella della Reuter, la piu' ripresa anche dai
media, induce a pensare che la cosidetta minaccia rappresentata
da mio figlio Carlo non fosse cosi' immediatamente
percepibile''.
La famiglia Giuliani contesta infatti, della ricostruzione
fatta dagli inquirenti, soprattutto la distanza tra Carlo e la
camionetta, al momento dello sparo. Secondo il perito del pm
infatti il giovane si trovava a circa un metro e mezzo di
distanza dal Defender, mentre per Giuliani il figlio sarebbe
stato almeno a tre metri e mezzo di distanza. La famiglia
insiste su questo particolare perche' mette in discussione anche
la tesi della legittima difesa del carabiniere.
Oggi intanto il pm Silvio Franz, presente in piazza per la
ricostruzione, ha acquisito nuove foto, riprese da Internet, che
farebbero ulteriore chiarezza sulla distanza di Giuliani dal
Defender.(ANSA). 21-APR-02 21:29

G8: MORTE GIULIANI; BATTAGLIA TRA PERITI SU DISTANZE
RICOSTRUITO IERI MOVIMENTO GIULIANI DURANTE L' ASSALTO A CC
(ANSA) - GENOVA, 22 APR - Carlo Giuliani si sarebbe trovato a
due metri e 79 centimetri dal Defender dei carabinieri nel
momento in cui e' stata scattata la foto della Reuters: e'
questa per ora l' unica distanza certa, utilizzata ieri dai
periti per le rilevazioni, durante la ricostruzione in piazza
Alimonda della morte del giovane no-global.
I periti del pm devono infatti stabilire, con approssimazioni
al centimetro, a quale distanza dal Defender si trovasse Carlo
Giuliani quando venne ucciso, il 20 luglio scorso, durante il
G8, dal colpo di pistola sparato dal carabiniere di leva Mario
Placanica.
Oggi intanto, su richiesta dei consulenti, e' stato rinviato
di un mese (al 14 maggio) il deposito delle perizie ordinate dal
pm, mentre l' incontro tra le parti si terra' il 23 maggio. Il
magistrato l'ha comunicato questa mattina ai due difensori del
procedimento, l' avv. Umberto Pruzzo che assiste il carabiniere
Mario Placanica accusato di omicidio, e l' avv. Lia Vinci,
nominata dalla famiglia Giuliani insieme all' avv. Giuliano
Pisapia di Milano. La famiglia Giuliani infatti si e' costituita
parte offesa nel procedimento.
Secondo quanto si e' appreso oggi dagli investigatori che
hanno partecipato alla ricostruzione dell' episodio, quando e'
stata scattata la famosa foto della Reuters, Giuliani teneva l'
estintore all' altezza del petto. Negli istanti successivi, il
giovane si sarebbe mosso in avanti di un metro verso il
Defender, alzando l' estintore fino a sollevarlo piu' in alto
della testa. E' stato allora che Giuliani e' stato raggiunto
all' occhio dal colpo sparato da Placanica.
Le ipotesi, simulate ieri dalla ''comparsa'' che interpretava
il ruolo di Giuliani, hanno preso in considerazione le varie
distanze dal Defender in cui si poteva trovare il giovane al
momento della morte. E' infatti proprio questa distanza uno dei
questiti cardine indicati dal pm Silvio Franz ai suoi periti,
Carlo Torre, Paolo Romanini, Pietro Benedetti e Nello Balossino.
Sara' Balossino, consulente informatico, famoso per i processi a
Sofri e a Nardi, docente all' universita' di Torino, a fornire
al pm, attraverso la ricostruzione tridimensionale, l' esatta
dinamica dell' episodio. Perche' e' su questa che c'e' gia'
battaglia tra le parti. Per ora le distanze appurate, in cui si
poteva trovare Carlo, quando venne colpito a morte, variano dai
110-140 centimetri, indicati dalla perizia di Biagio Manetto,
consulente del pm, accettata dalla difesa di Placanica, ma
contestata vivacemente di genitori di Giuliani. Questi ultimi
infatti, attraverso i loro legali, sostengono che lo sparo
avvenne quando Carlo era a 3-4 metri dalla camionetta.
Circa poi il ritrovamento, avvenuto ieri, del foro sul muro
della chiesa del Rimedio, provocato molto probabilmente dal
secondo proiettile sparato dal carabiniere Mario Placanica, il
pm Franz ha commentato che ''aiutera' senz'altro a ricostruire
meglio l' episodio''. La scoperta e' stata fatta nel pomeriggio,
dopo il laborioso posizionamento del Defender, dai periti del
pm, Torre e Romanini, che hanno intuito la probabile traiettoria
del proiettile.
Durante la ricostruzione e' poi stata simulata a lungo anche
la scena dello sparo, affidata ad una comparsa che impersonava
Placanica, all' interno del Defender. Secondo la difesa, in base
alle numerose foto acquisite, il carabiniere aveva la pistola
spianata gia' prima che Giuliani tentasse di lanciare l'
estintore. ''Dalle riprese televisive - spiega l' avv. Umberto
Pruzzo, difensore di Placanica - risulta anche che Placanica,
prima di sparare, abbia intimato piu' volte agli aggressori di
allontanarsi''.
Commentando poi il ritrovamento del foro sul muro a sei-sette
metri di altezza, l' avv. Pruzzo ribadisce che ''certamente e'
positivo per la difesa che venga accertato che il colpo sia
stato sparato verso l' alto''. (ANSA). 22-APR-02 18:23









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Pubblicato su: 2005-07-05 (1030 letture)

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