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Lanci ANSA Giugno 2002





GIUGNO 2002

+++ G8: PERITI PM, GIULIANI UCCISO DA PALLOTTOLA RIMBALZO +++
COLPO DEVIATO FORSE DA STESSO ESTINTORE SOLLEVATO DA GIOVANE
(ANSA) - GENOVA, 3 GIU - Carlo Giuliani, il giovane
manifestante morto il 20 luglio scorso in piazza Alimonda,
durante l' assalto alla jeep dei carabinieri, e' stato ucciso da
una pallottola di rimbalzo. La novita', non ancora ufficiale, e'
contenuta nei risultati delle perizie ordinate dal pm Silvio
Franz ai consulenti Carlo Torre, Paolo Romanini, Pietro
Benedetti e Nello Balossino. (SEGUE). 03-GIU-02 17:18

G8: PERITI PM, GIULIANI UCCISO DA PALLOTTOLA RIMBALZO (2)
(ANSA) - GENOVA, 3 GIU - Secondo i periti, il proiettile che
ha colpito alla testa Giuliani sarebbe stato sparato verso l'
alto dal carabiniere Mario Placanica e deviato da un oggetto,
che potrebbe anche essere l' estintore che il giovane teneva tra
le mani, sopra la testa. Intanto i consulenti hanno deciso di
chiedere domani al magistrato un nuovo rinvio per la consegna
delle loro conclusioni. (ANSA). 03-GIU-02 17:19

G8: PERITI PM, PALLOTTOLA DI RIMBALZO UCCISE GIULIANI / ANSA
A DEVIARLA POTREBBE ESSERE STATO L'ESTINTORE TENUTO DA GIULIANI
(ANSA) - GENOVA, 3 GIU - (di Paola Mattarana)
Carlo Giuliani, il giovane manifestante morto il 20 luglio
scorso in piazza Alimonda, durante l' assalto al Defender dei
carabinieri, e' stato ucciso da una pallottola di rimbalzo. La
novita', non ancora ufficiale, e' contenuta nei risultati delle
perizie ordinate dal pm Silvio Franz ai consulenti Carlo Torre,
Paolo Romanini, Pietro Benedetti e Nello Balossino.
Secondo i periti, il proiettile che ha colpito alla testa
Giuliani sarebbe stato sparato verso l' alto dal carabiniere
Mario Placanica e deviato da un oggetto, che potrebbe anche
essere l' estintore che il giovane teneva tra le mani, sopra la
testa. Intanto i consulenti hanno deciso di chiedere domani al
magistrato un nuovo rinvio per la consegna delle loro
conclusioni.
La posizione processuale del carabiniere di leva Mario
Placanica, indagato per omicidio volontario, risulterebbe cosi'
notevolmente alleggerita da questi nuovi accertamenti. Le
consulenze ordinate dal pm, non ancora depositate, avrebbero
infatti appurato che entrambi i colpi di pistola, che Placanica
ha confessato di aver sparato, erano rivolti verso l' alto. Il
carabiniere di leva ha sempre sostenuto di aver sparato in aria,
senza prendere la mira.
Ad uccidere Giuliani, colpito all' occhio sinistro, e' stato
comunque il primo colpo, anche se deviato da un oggetto,
probabilmente l' estintore. I periti non escludono pero' che
anche un bastone, una pietra o un altro oggetto possa aver fatto
deviare il colpo. Il secondo proiettile invece, la cui
traiettoria e' stata scoperta solo il 21 aprile scorso, durante
la ricostruzione virtuale dell' episodio, si era conficcato ad
un' altezza di circa 7 metri, sul muro della chiesa di Nostra
Signora del Rimedio, in piazza Alimonda, sopra l' altarino laico
dedicato a Giuliani. Le due ogive non sono state mai recuperate.
I consulenti dovevano anche stabilire la distanza in cui si
trovava Giuliani al momento della morte, durante l' assalto alla
camionetta. Secondo indiscrezioni il giovane si sarebbe trovato
ad un metro e mezzo-due metri di distanza, piu' o meno quanto
aveva gia' appurato il consulente del pm Biagio Manetto. Queste
conclusioni contrastano con le tesi sostenute dai periti della
famiglia Giuliani, parte offesa nel procedimento, secondo i
quali la distanza tra Carlo e il defender sarebbe di almeno tre
metri.
Intanto la procura sta stringendo i tempi sul filone d'
inchiesta sui disordini di piazza. Sarebbero gia' una decina i
manifestanti piu' violenti gia' individuati dalla Digos di
Genova, che potrebbero a giorni ricevere altrettanti avvisi di
garanzia con le ipotesi di reato di lesioni, danneggiamenti e
resistenza a pubblico ufficiale.
Per quanto riguarda l' inchiesta sul blitz alla scuola Diaz-
Pertini sono gia' oltre un centinaio i poliziotti indagati tra
alti funzionari, dirigenti e poliziotti. Per l' irruzione invece
alla scuola Pascoli, dove si trovavano il press-center, la sede
di Indymedia e l' ufficio degli avvocati del Genoa Legal Forum,
l' unico poliziotto per ora indagato, per perquisizione
illegittima e danneggiamenti, e' Salvatore Gava, attuale capo
della squadra mobile di Nuoro. Gava, assistito dall' avvocato
spezzino Marco Valerio Corini, e' stato gia' interrogato in
procura, nell' ottobre scorso, dal pm Vittorio Ranieri Miniati.
Sarebbero anche imminenti gli interrogatori della ventina di
indagati per i presunti soprusi e violenze a danno dei
manifestanti, avvenuti nella caserma di Bolzaneto.
Complessivamente nell' inchiesta per i fatti del G8,
articolata in una decina di filoni, gli indagati sarebbero oltre
500: di questi oltre 110 sono appartenenti alle forze dell'
ordine, sia per il blitz alla scuola Diaz (90), sia per i fatti
di Bolzaneto, mentre tutti gli altri sono manifestanti.
(ANSA). 03-GIU-02 19:11

G8: GIULIANI; PISAPIA, 'QUALCUNO VUOLE SOLLEVARE POLVERONE'
PER IL LEGALE LA FUGA DI NOTIZIE E' PARZIALE E INESATTA
(ANSA) - GENOVA, 3 GIU - ''Parziale'' e ''inesatta'' e' stata
definita dall' avvocato Giuliano Pisapia, legale che assiste la
famiglia Giuliani, ''la fuga di notizie'' sulla consulenza dei
periti del pm Silvio Franz, cioe' che Carlo Giuliani sia stato
ucciso da una pallottola di rimbalzo. Si tratta - secondo l'
avvocato - ''di una consulenza che ancora non e' terminata e non
e' stata depositata''. ''Qualcuno - ha aggiunto - vuole
sollevare un polverone per non arrivare alla verita' ''.
Pisapia ha sottolineato che ''dalla consulenza che si sta
svolgendo, su incarico della procura della repubblica, sta
emergendo una realta' del tutto diversa da quella inizialmente
prospettata dalla pubblica accusa e dai primi consulenti del
pm''.
Per l' avvocato della famiglia Giuliani ''non solo non
corrisponde al vero che Carlo Giuliani sia stato ucciso da una
pallottola di rimbalzo, ma tutt' al piu', ed e' una mera
ipotesi, vi e' stata una deviazione minima del colpo mortale,
che era chiaramente diretto contro Carlo Giuliani, come emerge
chiaramente da tutte le foto e i filmati in atti, acquisiti dai
difensori della famiglia Giuliani e dal pm''.
Pisapia ha inoltre ribadito che ''e' ormai certo che Carlo
Giuliani era distante oltre tre metri dal Defender e non a poco
piu' di un metro, come inizialmente sostenuto dai consulenti del
pm (soggetti diversi da quelli attuali). ''E' altrettanto certo
- secondo l' avvocato - che chi ha colpito Carlo Giuliani non ha
sparato il primo colpo in aria, come gli imponeva la legge, ma
ha sparato con determinata freddezza, dopo aver precedentemente
estratto la pistola, indirizzandola ripetutamente nei confronti
di altri manifestanti, prima di colpire Carlo Giuliani''.
Pisapia ha quindi stigmatizzato ''che la pistola, che sarebbe
poi risultata in dotazione al Placanica, mostra una serie di
manomissioni che rendono ancora piu' anomala la vicenda, e cosi'
il Defender che, pur essendo sotto sequestro, e' stato manomesso
e modificato in alcune parti fondamentali''. Inoltre - ha
proseguito Pisapia ''vi sono elementi concreti per ritenere che
, quanto 'accertato' dall' autopsia di Carlo Giuliani, non
corrisponde a quanto emerge chiaramente dalla tac''.
''Tutti i filmati - secondo il legale - dimostrano con
assoluta certezza che il colpo che ha ucciso Carlo Giuliani e'
stato il primo sparato dal carabiniere sul Defender, e che il
proiettile ha colpito mortalmente Carlo quando ancora non aveva
lanciato l' estintore e, piu' precisamente, lo aveva dietro la
testa''.
Per l' avvocato ''a questo punto e' indispensabile che emerga
la verita' che - come detto - e' del tutto diversa da quella
ricostruita dal Placanica, con evidenti contraddizioni nei suoi
interrogatori e nell' intervista televisiva''.
''Di fronte a queste contraddizioni - ha riassunto -, a una
indagine che ha portato al sequestro di una sola pistola e non
di tutte quelle di chi era sul Defender o vicino al Defender,
agli esiti per nulla convincenti dell' autopsia, una eventuale
richiesta di archiviazione impedirebbe di fare chiarezza sui
troppi punti oscuri dell' intera vicenda e darebbe un colpo
definitivo alla verita'''.
Pisapia ha quindi concluso che ''o Placanica dice tutta la
verita' o solo la verifica dibattimentale, nel contraddittorio
delle parti, potra' portare a ricostruire cosa effettivamente e'
avvenuto in quella tragica giornata e, soprattutto, all'
individuazione del o dei responsabili della morte di Carlo
Giuliani''.
(ANSA). 03-GIU-02 20:48

G8: GIULIANI; SCAJOLA, INDISCREZIONE BRUTTA
TROPPO SPESSO NOTIZIE TURBANO SVOLGIMENTO INDAGINI
(ANSA) - GENOVA, 4 GIU - ''E' un' indiscrezione brutta che ci
porta ancora una volta a dire che in questo paese bisognerebbe
che ognuno facesse al meglio il proprio lavoro, mantenendo
sempre grande riservatezza nelle cose che fa'': il ministro
dell' interno Claudio Scajola commenta cosi' le notizie filtrate
dall' inchiesta sulla morte di Carlo Giuliani durante gli
scontri in occasione del G8.
L' indiscrezione riguarda le perizie balistiche: e' infatti
trapelato che il giovane manifestante, morto il 20 luglio scorso
in piazza Alimonda, durante l' assalto al Defender dei
carabinieri, sarebbe ucciso da una pallottola di rimbalzo.
''Il segreto istruttorio dovrebbe essere un segreto
istruttorio. Troppo sovente escono indiscrezioni che turbano sia
lo svolgimento delle indagini sia il regolare svolgimento del
dibattito politico'' ha commentato Scajola.(ANSA). 04-GIU-02 14:59

G8: GIULIANI; DOMANI PRIMI RISULTATI PERIZIE
RINVIATO AL 10 IL DEPOSITO CONSULENZE INTEGRALI
(ANSA) - GENOVA, 4 GIU - E' stato rinviato al 10 giugno il
deposito delle perizie ordinate dal pm Silvio Franz sulle
circostanze dell' uccisione di Carlo Giuliani. Gia domani,
pero', i periti consegneranno al pubblico ministero ed alle
parti un' anticipazione delle loro conclusioni. Intanto oggi il
padre di Carlo Giuliani afferma di avere solo una certezza, che
suo figlio e' stato ucciso dallo Stato.
Sono stati gli stessi periti a chiedere al sostituto
procuratore, Silvio Franz, il rinvio, per approfondire quegli
elementi che hanno permesso la nuova ricostruzione della morte
di Carlo Giuliani. Tra questi il piu' importante e' stato il
ritrovamento sul passamontagna della vittima e all' interno del
cranio, di micro-frammenti dell' ogiva mescolati con sostanze
chimiche compatibili con la vernice rossa dell' estintore. Il
proiettile infatti, sparato verso l' alto da Placanica, urtando
contro l' estintore sollevato da Giuliani, si sarebbe scheggiato
e sporcato nell' urto e avrebbe lasciato tracce sul corpo di
Giuliani.
La novita', emersa ieri, e' stata accolta con prudente
soddisfazione dal carabiniere Mario Placanica, indagato per l'
omicidio di Giuliani, con l' accusa iniziale di omicidio
volontario. La sua posizione processuale, alla luce delle
indiscrezioni sulle perizie, si alleggerirebbe notevolmente e
potrebbe anche venire archiviata.
Per Carlo Giuliani, invece, padre del ragazzo ucciso ''C'e'
solo una certezza - dice -: che mio figlio e' stato ucciso e che
e' stato ucciso dallo Stato. Vorrei che per una volta lo Stato
venisse condannato e chiedesse scusa per quello che e'
successo''.
Linea dura anche da parte del difensore Giuliano Pisapia, che
assiste la famiglia Giuliani, insieme all' avvocato genovese Lia
Vinci. Pisapia ieri ha sparato a zero su tutta l' inchiesta,
sostenendo che sia la pistola che il Defender sono stati
manomessi e che quanto accertato dall' autopsia di Carlo
Giuliani non corrisponde a quanto emerge chiaramente dalla Tac.
Alla richiesta di un commento a queste accuse molto pesanti
nei confronti degli investigatori, il pm Silvio Franz preferisce
non rispondere.
Risponde invece a Pisapia, dopo aver letto sui giornali le
sue dichiarazioni, l' avvocato Umberto Pruzzo, difensore di
Placanica. ''In questa vicenda se c'e' malafede non e' certo da
parte nostra - commenta - e non bisogna a tutti i costi trovare
i misteri di Stato, perche' qui non ce ne sono. Si tratta di una
tragedia che ha coinvolto due giovani e le loro famiglie''.
(ANSA). 04-GIU-02 17:51

G8: GIULIANI; GIUNTE IN PROCURA ANTICIPAZIONI PERITI
(ANSA) - GENOVA, 5 GIU - Sono arrivate via fax questa mattina
in procura a Genova, al pm Silvio Franz, le prime conclusioni
ufficiali, non ancora dettagliate, dei periti d'ufficio sulla
morte di Carlo Giuliani, avvenuta il 20 luglio scorso durante il
G8.
I consulenti del pm Paolo Romanini, Pietro Benedetti, Carlo
Torre e Nello Balossino, hanno in pratica confermato le
indiscrezioni dei giorni scorsi, cioe' che la pallottola prima
di colpire a morte Giuliani e' stata deviata da un oggetto. I
periti inoltre avrebbero appurato che Giuliani, al momento della
morte, era ad un metro e mezzo di distanza dal Defender dei
carabinieri.
I consulenti inoltre non hanno segnalato nessuna manomissione
nei reperti consegnati. L' altro ieri l' avvocato Giuliano
Pisapia, legale di parte civile della famiglia Giuliani, aveva
sollevato in una dichiarazione sospetti sulla presunta
manomissione della pistola del carabiniere Mario Placanica e di
parte del Defender.(ANSA). 05-GIU-02 13:40

G8: GIULIANI; PERIZIA, PALLOTTOLA DEVIATA DA OGGETTO /ANSA
(ANSA) - GENOVA, 5 GIU - I rilievi fatti dai periti della
procura sulla morte di Carlo Giuliani sono ''armonici con l'
ipotesi che il proiettile, prima di raggiungere il volto di
Carlo Giuliani, sia entrato in rapporto con un oggetto idoneo a
danneggiarne la camiciatura e a cedere tracce di propri elementi
al nucleo di piombo. Depongono in tal senso anche le
caratteristiche della lesione di egresso, fessuriforme,
trazionata, tipica delle fuoriuscite a bassa velocita'
relativa''. Lo scrivono i periti del pm Silvio Franz nelle loro
conclusioni anticipate oggi per fax. I periti hanno confermato
le anticipazioni dei giorni scorsi, secondo cui il colpo mortale
sparato dal carabiniere Mario Placanica, e' stato deviato dall'
impatto con un oggetto, che potrebbe essere un comune manufatto.
I periti hanno anche spiegato che non e' stato possibile
determinare la traiettoria del proiettile che ha colpito
Giuliani ''poiche' l' impatto contro un oggetto idoneo a
danneggiare strutturalmente il proiettile non puo' non aver
modificato, in modo peraltro non quantificabile, l' originaria
direzione''.
Carlo Giuliani inoltre, al momento della morte, sarebbe stato
ad una distanza di un metro e mezzo dal Defender dei
carabinieri. I periti l' hanno misurata, partendo da una
distanza di tre metri dal Defender, dove ad un certo punto di
trovava Giuliani, e sono arrivati alla distanza di un metro e
mezzo perche' il giovane ''era proteso in avanti con la gamba
sinistra flessa in posizione di avanzamento veloce''.
Sulla visibilita' di Placanica e di Giuliani, i periti hanno
concluso che mentre Placanica poteva solo intravvedere la sagoma
della vittima, Giuliani aveva una buona visuale della parte
posteriore della vettura, non avendo davanti alcun ostacolo.
I periti sono arrivati alla conclusione che il proiettile
mortale, prima di colpire Giuliani, aveva urtato contro un
oggetto, dopo aver analizzato un piccolo frammento metallico
ritrovato sul passamontagna indossato dalla vittima.
All' esame con microscopio elettronico il ''frammentino'' e'
risultato di piombo in assenza di rilevabili tracce di
antimonio. Sulla sua superficie, i consulenti hanno visto
infisse delle minute schegge ossee e tracce diffuse di elementi
non presenti nelle cartucce, e presenti invece in comuni
manufatti ed in particolare nei materiali per edilizia e nelle
vernici. Il proiettile inoltre non usci' intero dalla testa di
Giuliani, in quanto e' stato rinvenuto nel cranio un corpo di
opacita' metallica, le cui caratteristiche sono compatibili con
un frammento di camiciatura di ottone del proiettile.
Sul passamontagna inoltre, attorno al foro di uscita, sono
stati individuati microscopici frammentini di piombo e di osso
''sporco'' di piombo.
I periti hanno quindi analizzato anche i reperti della
traccia trovata a circa cinque metri di altezza sul muro
perimetrale della chiesa di Nostra Signora del Rimedio, in
piazza Alimonda, nove mesi dopo la morte di Giuliani, durante la
ricostruzione virtuale dell' episodio. Le sue caratteristiche,
secondo i consulenti del pm, sarebbero compatibili con il
proiettile di cartuccia calibro 9 Parabellum della pistola in
dotazione a Mario Placanica. Sulla base di questi elementi i
periti hanno ritenuto che la traccia sia dovuta all' impatto del
secondo colpo sparato dalla pistola del carabiniere.
I periti infine hanno concluso che ad impugnare la pistola,
che si vede all' interno del Defender, sia stato Placanica e non
gli altri due militari insieme a lui nella camionetta.
(ANSA). 05-GIU-02 19:39

G8: GIULIANI; PERITI IN PROCURA DA PM FRANZ
(ANSA) - GENOVA, 10 GIU - Per l' inchiesta sulla morte di
Carlo Giuliani e' in corso nella procura della repubblica l'
incontro del pm Silvio Franz con i suoi quattro consulenti e il
perito della famiglia Giuliani, costituitasi parte offesa nel
procedimento.
I periti d' ufficio avrebbero confermato che Giuliani, al
momento della morte, era a una distanza dal Defender dei
carabinieri di un metro e mezzo con un margine di errore di
dieci centimetri. Il perito balistico Benedetti ha poi
confermato che il proiettile, prima di raggiungere Giuliani, ha
urtato un manufatto che per ora non e' stato identificato con
sicurezza. (ANSA). 10-GIU-02 12:08

G8: GIULIANI; PALLOTTOLA DEVIATA DA CALCINACCIO DI 2 CHILI
IL MANUFATTO E' ESPLOSO DEVIANDO PROIETTILE DI CIRCA 25 GRADI
(ANSA) - GENOVA, 11 GIU - Un calcinaccio in volo, di colore
biancastro, del peso di circa due chilogrammi, ha deviato la
pallottola calibro 9 Parabellum, sparata dal carabiniere Mario
Placanica verso l' alto, con un angolo approssimativo di circa
25 gradi. Nell' impatto, e' stata danneggiata la camiciatura del
proiettile che ha colpito al volto Giuliani.
E' questo l' ulteriore dettaglio dei risultati della perizia,
chiesta dal pm Silvio Franz per la ricostruzione della morte di
Carlo Giuliani, messo a fuoco ieri dall'esame di alcuni
fotogrammi, proiettati per la prima volta in procura a Genova,
alla presenza del pm e dei consulenti.
Inoltre e' stata confermata l' indiscrezione, secondo la
quale il video girato dal collettivo ''Luna Rossa'', messo a
disposizione del magistrato dal Genoa Social Forum, e su cui
lavorava il perito informatico Nello Balossino, sarebbe stato
manipolato. Mancano infatti le immagini degli ultimi istanti
della morte di Giuliani, tra cui appunto l' esplosione del
calcinaccio, proprio sopra la testa del giovane no global, all'
altezza del Defender dei carabinieri.
Come e' potuto succedere che solo ieri, dopo il deposito
delle conclusioni ufficiali della perizia al pm, siano emerse
ancora queste novita'? La risposta per i periti e' semplice: il
video integrale, con l' esplosione del manufatto, fornito da Rai
Sat Net c' era, ma inserito in tutta una serie di fotogrammi non
ancora trattati dal perito informatico. ''Il filmato bonificato
- raccontano infatti alcuni partecipanti all' incontro - l'
abbiamo visto solo ieri, durante la proiezione finale.
Certamente da tempo ci eravamo accorti che sulla destra di un
fotogramma mancavano delle immagini perche' si vedeva salire
della polvere, e non da che cosa era stata provocata. Ieri
abbiamo scoperto che si trattava dell' esplosione del manufatto,
proprio sulla testa di Giuliani''.
A questo punto tutti i periti, sia quelli d' ufficio che
quelli di parte, hanno fatto per la sorpresa un salto sulla
sedia, dopo il quale hanno chiesto al pm alcuni minuti di
sospensione. Si sono quindi riuniti in vari capannelli nel
corridoio al nono piano di palazzo di giustizia, per decidere
cosa fare. Di qui e' nata l' ipotesi tra i giornalisti che
fossero sorte divergenze tra gli stessi consulenti del pm. Poi
e' arrivata la decisione del magistrato di concedere ai suoi
quattro periti altri dieci giorni di tempo per le conclusioni
definitive.
(ANSA). 11-GIU-02 18:04

G8: GIULIANI, PERITI PM CHIEDONO TEMPO PER DETTAGLI PERIZIA
(V. 'G8: GIULIANI; PERITI IN PROCURA DA PM...' DELLE 12.08)
(ANSA) - GENOVA, 10 GIU - Ci vorranno ancora dieci-quindici
giorni per ricostruire nei dettagli gli ultimi momenti della
morte di Carlo Giuliani, il giovane ucciso il 20 luglio scorso,
in piazza Alimonda, durante il G8, da un colpo di pistola
sparato dal carabiniere Mario Placanica. E' questo il termine
chiesto oggi dal collegio dei quattro periti del pm Silvio
Franz, dopo l' incontro in procura con il magistrato e gli altri
consulenti.
I periti del pm, Paolo Romanini, Pietro Benedetti, Carlo
Torre e Nello Balossino, hanno intanto depositato le loro
conclusioni, anticipate via fax al pm lunedi' scorso, contenute
in tre faldoni, 10 cd, 3 cassette Vhs e 2 dvd, ora a
disposizione anche delle parti.
Il nuovo termine di quindici giorni per approfondire una
vicenda che sembrava gia' definita, almeno da parte dei periti
d' ufficio, ha fatto nascere tra i giornalisti l' ipotesi che il
collegio si sia diviso su alcune conclusioni, le cui
anticipazioni avevano creato immediate polemiche e reazioni. Il
pm inoltre, dopo l' incontro, ha in pratica ''secretato'' i
contenuti della ''discussione tecnica'', fatta oggi dai vari
periti. All' incontro di oggi erano infatti presenti oltre ai
consulenti d' ufficio anche quelli nominati dalla difesa di
Placanica e dalla famiglia Giuliani, parte offesa nel
procedimento.
''Dalla visione di alcuni documenti sono emerse solo delle
considerazioni che vanno leggermente approfondite'', ha spiegato
Paolo Romanini, il perito del pm firmatario delle conclusioni
anticipate via fax nei giorni scorsi in Procura. Alla domanda
poi se c' e' stata una spaccatura sulle conclusioni tra gli
stessi periti d' ufficio, Romanini ha puntualizzato che ''il
nostro e' stato un lavoro corale, ma dal momento che possono
essere ulteriormente precisate le nostre conclusioni, in
generale sulla dinamica sugli ultimi momenti in cui e' avvenuto
il fatto, abbiamo chiesto ancora alcuni giorni di tempo''.
Romanini infine, per fugare i dubbi nati da questo ulteriore
approfondimento, ha sottolineato che ''alla ricostruzione non
manca niente, tutto e' chiaro, pero' dobbiamo definire meglio la
dinamica generale''.
''Da parte nostra abbiamo cercato di trovare delle
obiettivita' '', ha spiegato Claudio Gentile, uno dei periti
della famiglia Giuliani. Parlando con i giornalisti, ha anche
aggiunto: ''Avete presente il caso Marta Russo? Ci sono ancora
dei parametri da individuare e le condizioni di contorno a tutto
l' episodio''.
Le novita' piu' importanti, contenute nelle conclusioni dei
periti d' ufficio anticipate nei giorni scorsi, erano state che
Giuliani era stato colpito da una pallottola deviata da un
oggetto, forse un manufatto, e che al momento della morte si
trovava ad una distanza di un metro e mezzo dal Defender dei
carabinieri. Queste conclusioni avevano in pratica alleggerito
la posizione di Placanica, indagato di omicidio volontario,
tanto da far ipotizzare una archiviazione del procedimento nei
suoi confronti per legittima difesa.
I consulenti della difesa e quelli di parte civile hanno
annunciato il deposito delle loro conclusioni dopo un' attenta
lettura del materiale fornito oggi dai periti d' ufficio.
(ANSA). 10-GIU-02 18:35

G8: GIULIANI; PADRE, PISTOLA PUNTATA AD ALTEZZA UOMO
(V. 'G8: GIULIANI; PERITI PM CHIEDONO TEMPO...' DELLE 18.35)
(ANSA) - GENOVA, 10 GIU - Giuliano Giuliani, padre di Carlo,
il giovane ucciso in piazza Alimonda, dopo l' incontro di oggi
del pm con i periti, ha ribadito che ''le uniche cose che si
possono dire con certezza, dopo aver fatto esami e
approfondimenti, sono che Carlo, al momento della morte, si
trovava ad oltre tre metri dal Defender, che la pistola e' stata
puntata ad altezza d' uomo per entrambi i colpi, e che il
Defender e' passato due volte sul corpo di Carlo ancora vivo''.
Giuliani ha anche aggiunto che la notizia del rimbalzo della
pallottola sull' estintore, imbracciato dal figlio, e' stata
esclusa oggi dai periti del pm, i quali hanno parlato solo di
una deviazione neppure quantificata. (ANSA). 10-GIU-02 19:36

G8: GIULIANI; PADRE, SIAMO ORMAI ALLA SOMMATORIA DI PERIZIE
GIULIANO GIULIANI, ALLA FINE VERRA' FUORI CHE CARLO SI E' UCCISO
(ANSA) - GENOVA, 11 GIU - ''Siamo ormai alla sommatoria delle
perizie. Una dopo l' altra sento sempre piu' uno stridore di
unghie sui vetri, ma credo che gradatamente ci si potra'
avvicinare alla verita'''. E' il commento di Giuliano Giuliani,
padre di Carlo, il giovane ucciso in piazza Alimonda, alle
novita' emerse ieri, dall' incontro tra i periti in procura.
Giuliani sarcasticamente ha aggiunto: ''La verita' che verra'
fuori sara' quella che Carlo si e' suicidato e che quel giorno
in piazza Alimonda c'era un' esercitazione di tiro al
piattello''.
Per il padre di Carlo infine e' ''davvero incredibile e
insopportabile che si sommino fughe di notizie, interpretazioni,
chi parla di rimbalzi, chi parla di altre cose e ancora non si
prendano davvero in considerazione i dati reali di quello che e'
successo. Continuo disperatamente a cercare di non perdere
fiducia''. (ANSA). 11-GIU-02 19:35

G8: GIULIANI; ALTRI 30 GIORNI A PERITI PM
VIDEO 'LUNA ROSSA' ERA STATO SEQUESTRATO NON DEPOSITATO
(ANSA) - GENOVA, 12 GIU - Il Pm Silvio Franz ha concesso
altri trenta giorni di tempo ai suoi consulenti per integrare la
perizia sugli ultimi momenti di vita di Carlo Giuliani, il
giovane ucciso in piazza Alimonda durante il G8 da un colpo di
pistola sparato dal carabiniere Mario Placanica.
La proroga e' in relazione a quanto si e' appreso sul nuovo
elemento, il calcinaccio in volo del peso di circa due chili che
avrebbe deviato la pallottola calibro 9 parabellum sparata dal
militare che si trovava a bordo del Defender assalito dai
manifestanti. Il dettaglio del calcinaccio e' emerso esaminando
le immagini degli ultimi istanti di vita del no global messi a
fuoco lunedi' scorso dall' esame di alcuni fotogrammi proiettati
per la prima volta in Procura alla presenza di Pm e consulenti.
In alcuni fotogrammi appare l' esplosione del manufatto colpito
dalla pallottola proprio sopra la testa di Giuliani.
Per quanto riguarda il video girato dal collettivo ''Luna
Rossa'' in procura si fa presente che il montato non corrisponde
al girato. Mancherebbero alcuni fotogrammi risolutori delle
dinamiche che hanno portato alla morte di Carlo Giuliani. La
procura e' ora alla ricerca del video integrale di ''Luna
Rossa''.
Comunque, non e' stato ipotizzato un dolo, in quanto si
tratta del filmato di un privato che era stato sequestrato
insieme ad altri nel settembre scorso e non depositato in
Procura quando la magistratura aveva fatto l' appello per
acquisire immagini e video per stabilire che cosa era accaduto
nei giorni del G8. 12-GIU-02 17:26

G8: MELONI, DUE LE INCHIESTE SU PIAZZA ALIMONDA
3 INDAGATI PER ASSALTO A DEFENDER, ALTRE INDAGINI PER GIULIANI
(ANSA) - GENOVA, 19 GIU - I fatti di piazza Alimonda sono
stati scomposti - ha riferito Meloni - in due parti: i fatti
riguardanti l'assalto al ''Defender'' dei carabinieri e
l'omicidio del giovane Carlo Giuliani ad opera del carabiniere
Placanica.
Per quanto riguarda l'assalto all' automezzo di militari da
parte di un gruppo di dimostranti Meloni afferma che gli
accertamenti compiuti hanno consentito l'individuazione, per
ora, di tre soggetti ai quali sono stati contestati i reati di
concorso in tentato omicidio e lesioni ai danni degli occupanti
dell'automezzo. ''L' indagine - sostiene - e' sostanzialmente
conclusa''.
Per quanto riguarda l' omicidio di Giuliani da parte del
carabiniere Placanica il procuratore capo afferma che la
relativa indagine si riteneva ormai conclusa, ma a seguito del
deposito dell' ultima consulenza sulla dinamica del fatto (e'
emerso un nuovo importante elemento cioe' la presenza di un
oggetto su cui potrebbe essere rimbalzato il proiettile sparato
dal carabiniere che ha colpito Giuliani) ha imposto altri
accertamenti diretti alla definizione del tema della legittima
difesa.(ANSA). 19-GIU-02 12:55









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Pubblicato su: 2005-07-05 (820 letture)

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