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Lanci ANSA Luglio 2002





LUGLIO 2002


G8: PIAZZA ALIMONDA, IDENTIFICATO DAL ROS QUARTO INDAGATO
E' UN GIOVANE ROMANO, VICINO AI GRUPPI ANTAGONISTI
(ANSA) - GENOVA, 13 LUG - E' un giovane romano il quarto
indagato per l' assalto alla camionetta dei carabinieri in
piazza Alimonda durante il quale mori' il 20 luglio scorso il
giovane no global Carlo Giuliani, colpito da un colpo di pistola
sparato dal carabiniere di leva Mario Placanica.
Il nuovo indagato, come anticipato oggi dal quotidiano ''Il
Secolo XIX'', e' stato individuato dai carabinieri del Ros che
hanno trasmesso in questi giorni un rapporto in procura al pm
Silvio Franz che conduce l' inchiesta.
Il giovane, di cui non si conosce ancora il nome, sarebbe
vicino ai gruppi antagonisti, e quel giorno si trovava vicino
alla camionetta bloccata dai manifestanti. Avrebbe inoltre
partecipato ai disordini culminati con la morte di Giuliani.
Gli altri presunti assalitori dei tre carabinieri, che si
trovavano all' interno del Defender, sono Massimiliano Monai ed
Eurialo Predonzani, entrambi genovesi, e Luca F., giovane
barista di Pavia.
Sempre nell' ambito di questa inchiesta, mercoledi' scadra'
il termine per il deposito delle consulenze sulla ricostruzione
virtuale dell' episodio della morte di Carlo Giuliani. I periti
del pm molto probabilmente chiederanno un ulteriore rinvio per
esaminare a fondo tutti i filmati in loro possesso, dopo la
scoperta che a deviare la traiettoria della pallottola del
carabiniere sarebbe stato un pezzo di calcinaccio che, al
momento dello sparo, stava volando sopra il tetto della
camionetta.(ANSA). 13-LUG-02 18:07

G8: LE 5 INCHIESTE-CARDINE DELLA PROCURA, 600 INDAGATI /ANSA
(ANSA) - GENOVA, 17 LUG - Sono cinque le inchieste-cardine,
suddivise a loro volta in numerosi fascicoli, aperte dalla
procura di Genova per i fatti del G8. In tutto nei vari
procedimenti gli indagati sono circa 600, di cui oltre un
centinaio appartenenti alle forze dell' ordine, sia per le
irruzioni della polizia nelle scuole Diaz e Pascoli, del 21
luglio scorso, sia per le violenze avvenute in piazza e nella
caserma di Bolzaneto. Solo nella caserma di Bolzaneto furono
portati 360 manifestanti arrestati, tra cui alcuni dei 93
arrestati durante il bliz della polizia nella scuola Diaz.
- MORTE GIULIANI: Le indagini piu' complesse sono quelle su
piazza Alimonda, dove, il 20 luglio, il giovane Carlo Giuliani,
fu ucciso da un colpo di pistola sparato dal carabiniere di leva
Mario Placanica. L' inchiesta e' stata infatti suddivisa in due
fascicoli. Da una parte c' e' l' istruttoria per la morte di
Giuliani con l' accusa di omicidio volontario per il
carabiniere, dall' altra quella per l' assalto al Defender dei
militari con l' accusa di tentato omicidio a carico dei
manifestanti. Indagati per ora sono quattro giovani no-global,
tra cui due genovesi, Massimiliano Monai ''l'uomo della trave''
e Eurialo Predonzani. L' inchiesta per la morte di Giuliani, che
sembrava avviarsi verso la conclusione, ha subito una battuta d'
arresto dopo che i periti del pm Silvio Franz hanno presentato
le loro conclusioni: che il giovane fu colpito da una pallottola
di rimbalzo. Ma i periti di parte della famiglia contestano
questa ricostruzione; i legali dei Giuliani sosengono con forza
che il carabiniere sparo' ad altezza d' uomo e che Carlo era
piu' distante dal Defender di quanto appare nelle ormai famose
foto della Reuter ''schiacciate'' dal teleobiettivo.
- BLACK BLOC: E' questo il fascicolo piu' nutrito, con circa
460 indagati, che raccoglie sia le violenze di piazza da parte
dei manifestanti, sia i sospetti black bloc. Di questi ne
sarebbero stati gia' individuati 47, la maggior parte stranieri.
Le ipotesi di reato vanno dal tentato omicidio, alle lesioni,
danneggiamento e resistenza. Sono accusati di associazione per
delinquere anche i 93 giovani arrestati, e subito rimessi in
liberta' dal gip, nel blitz alla scuola Diaz. Sette invece sono
gli indagati per l' assalto ad un blindato dei carabinieri in
corso Torino. Secondo indiscrezioni sarebbero gia' stati
individuati una quarantina di manifestanti violenti, che
potrebbero venire anche arrestati. Questa ipotesi pero' e' stata
smentita nei giorni scorsi dalla procura. I carabinieri del Ros
nel frattempo hanno individuato altrettanti genovesi, che
avrebbero fatto da ''basisti'' ai black bloc.
- SCUOLA DIAZ: Si tratta dell' inchiesta politicamente piu'
delicata in quanto ha un' ottantina di poliziotti indagati, tra
cui alti funzionari e dirigenti, come Arnaldo La Barbera e
Francesco Gratteri, rispettivamente direttori dell' Ucigos e
dello Sco, i loro vice Gianni Luperi e Gilberto Caldarozzi, il
dirigente del Reparto Mobile di Roma Vincenzo Canterini, l' ex
dirigente della Digos genovese Spartaco Mortola, il commissario
romano Massimiliano Di Bernardini. Raggiunti in un primo tempo
da un avviso di garanzia per concorso in lesioni, ora sono
indagati anche per falso e calunnia. La nuova ipotesi di reato
e' stata formulata dopo che la Procura ha ritenuto falso
l'accoltellamento da parte di un no-global denunciato dall'
agente Massimo Nucera ed ha scoperto che le due bottiglie
molotov trovate nella scuola, in realta' erano state trovate
altrove e portate nella scuola per giustificare l' arresto dei
no-global. In questi giorni dalla procura sono partiti altri
avvisi di garanzia per la nuova tornata di interrogatori. Nell'
ambito di questa inchiesta e' confluita anche l' irruzione nella
scuola Pascoli, che ospitava il centro stampa del Genoa Social
Forum, dove furono rotti alcuni computer e sequestrate delle
cassette. Sono tre per ora i poliziotti indagati.
- CASERMA BOLZANETO: Anche questa inchiesta e' stata divisa
in due tronconi: uno a carico dei rappresentanti delle forze
dell' ordine e un' altra nei confronti dei sanitari che si sono
avvicendati nella struttura. Gli indagati delle forze dell'
ordine sono per ora una decina, con l' ipotesi di accusa di non
aver impedito la violenza nei confronti degli arrestati, alcuni
dei quali anche feriti. La procura, proprio in questi giorni, ha
aperto un nuovo fascicolo sui dieci sanitari, medici e
infermieri, in servizio nella caserma. Le accuse nei loro
confronti sono state fatte da una trentina di giovani no-global,
la maggior parte ragazze.
- VIOLENZE IN STRADA: Anche questa inchiesta e' stata divisa
in due filoni, uno a carico dei manifestanti, l' altra nei
confronti delle forze dell' ordine. Venti di questi sono
indagati per episodi avvenuti durante i cortei. Tra di loro c'
e' anche Alessandro Perugini, vicedirigente della Digos
genovese, accusato di aver colpito un giovane a terra con un
calcio in faccia. I manifestanti piu' violenti, gia'
identificati, sono confluiti nel fascicolo dei Black-bloc.
Sono stati gia' fissati alcuni processi a carico di no-global
arrestati per i disordini di piazza, ma a causa di vizi
procedurali alcuni di questi fascicoli sono stati rinviati alla
procura perche' formulasse nuove richieste, altri invece, dopo
un' udienza filtro, sono stati rinviati. Il primo processo per i
fatti del G8 si e' tenuto il 24 maggio nei confronti di Valerie
Vie, la donna francese che tento' di oltrepassare la ''zona
rossa''. (ANSA). 17-LUG-02 17:26

G8: GIULIANI; PISAPIA, SPERIAMO SI ARRIVI A DIBATTIMENTO
PERITI FAMIGLIA ESCLUDONO DEVIAZIONE PROIETTILE
(ANSA) - GENOVA, 17 LUG - La speranza che il procedimento
sulla morte di Carlo Giuliani non si chiuda nella fase delle
indagini ma ci sia un dibattimento per consentire un
contraddittorio tra le parti e' stata espressa dall' avv.
Giuliano Pisapia che, con il legale genovese Lia Vinci,
rappresenta la famiglia Giuliani.
''Non c' e' alcuno spirito punitivo nei confronti del
carabiniere Placanica - ha aggiunto il legale milanese - Non ci
interessa questo aspetto della vicenda. Noi, comunque, vogliamo
ricostruire la verita' per evitare che in futuro possano
accadere fatti analoghi''.
La perizia ordinata dal pm Silvio Franz sulla morte di Carlo
Giuliani sara' depositata entro il 31 luglio mentre l' udienza
per il suo esame e' previsto per il 18 settembre. Oggi, intanto,
''La Repubblica'' ha anticipato alcuni stralci della perizia
fatta dai consulenti della famiglia Giuliani che avvalora i
dubbi che essi avevano espresso in piu' occasioni. Infatti
quest' ultimo lavoro smentirebbe che il proiettile della Beretta
di ordinanza del carabiniere Placanica sia stato intercettato da
un calcinaccio, e quindi deviato colpendo a morte Giuliani.
Sosterrebbe, inoltre, che Giuliani e' morto mentre si trovava a
una distanza superiore ai tre metri dal Defender e che Mario
Placanica non ha sparato in alto ma ad altezza d' uomo.
Questi risultati, secondo l' avv. Giuliano Pisapia, sono
suffragati da fotogrammi e filmati consegnati in Procura sette
giorni dopo il tragico evento. (ANSA). 17-LUG-02 19:16

G8: PADRE CARABINIERE PLACANICA ABBANDONATO DA TUTTI, LEGALE
ADESSO PRETENDERA' CON ONESTA' QUANTO GLI E' STATO NEGATO
(ANSA) - CATANZARO, 19 LUG - Giuseppe Placanica, il padre di
Mario, il carabiniere indagato per l' omicidio di Carlo
Giuliani, il manifestante ucciso lo scorso anno negli scontri al
G8 di Genova, ''e' stato abbandonato da tutti'', ma adesso ''non
sopportera' piu' tutto questo e pretendera', con onesta' e
correttezza, ma con decisione, quanto sin qui gli e' stato
negato''.
A sostenerlo e' l' avv. Vittorio Colosimo che dopo avere
rinunziato all' incarico conferitogli all' indomani dei fatti di
Genova, ''non condividendo l' inerzia processuale che gli veniva
richiesta'', ha accettato il nuovo mandato conferitogli in
questi giorni da Giuseppe Placanica, ''quale parte offesa in
proprio e nella qualita' di esercente la patria potesta' sulle
figliolette minori''. La costituzione di parte offesa si
riferisce alle lesioni subite dal carabiniere durante gli
incidenti di piazza Alimonda.
Il legale, dopo avere sostenuto che l' uomo, in questi mesi,
ha perduto il lavoro part-time di tornitore ''con il quale
modestamente, ma dignitosamente, ha mantenuto la famiglia
composta di sei persone, ha evidenziato che ''nessuna
istituzione, locale, regionale o statale che sia, gli ha sin qui
offerto una mano per andare avanti. Solo parole dei vari
rappresentanti istituzionali di turno in passarella - ha
aggiunto l' avv. Colosimo - allorche' si trovava costretto in un
lettino di una camerata di ospedale''. Giuseppe Placanica,
infatti, nei giorni del vertice di Genova era ricoverato in
ospedale per un intervento chirurgico per la riduzione della
frattura di tibia e perone rimediata in una brutta caduta.
''Dall' altra parte, e siamo all' aspetto giudiziario - ha
sostenuto il legale - addirittura peggio. Solo l' alternarsi di
una tragica doccia scozzese ad opera dei mass-media: perizie,
controperizie, bossoli che si trovano e che non si trovano,
pistole che hanno sparato e che non hanno sparato, traiettorie,
controtraiettorie. Il tutto senza che nessuno si sia preoccupato
di fare avere alla famiglia Placanica uno straccio di documento
ufficiale. Questa la tristissima situazione nella quale si trova
la famiglia del carabiniere Placanica ad un anno dalla tragedia
del G8''.
''Adesso - ha proseguito l' avv. Colosimo - Giuseppe
Placanica, che pubblicamente ringrazia due ufficiali
gentiluomini, il col. Mariggio' ed il col. Fornasini della
Legione Carabinieri di Catanzaro, per l' ausilio morale sempre
offerto e dato, si ritiene a titolo personale, alla sua famiglia
ed a suo figlio Mario, non sopportera' piu' tutto questo''.
L' avv. Colosimo ha anche annunciato che altri legali
calabresi hanno assicurato la loro disponibilita' a seguire la
vicenda. ''Il tutto - ha concluso il legale - 'ad adiuvandum'
delle ragioni e dei diritti di Mario Placanica, indagato e parte
offesa, peraltro sin qui validamente assistito da altro
difensore''.
(ANSA). 19-LUG-02 13:21

G8: RACCOLTA LIBERO, 400.000 EURO A CARABINIERE PLACANICA
IL DIRETTORE FELTRI CONSEGNERA' LA SOMMA NEI PROSSIMI GIORNI
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - Ammonta a 400.000 euro la somma che
il quotidiano Libero, diretto da Vittorio Feltri, consegnera'
nei prossimi giorni a Mario Placanica, il carabiniere coinvolto
lo scorso anno negli scontri del G8 e indagato per la morte di
Carlo Giuliani.
''La cifra - spiega una nota del quotidiano - e' il ricavato
della sottoscrizione aperta nel luglio scorso da Libero, per
sostenere le spese legali e mediche del giovane militare
coinvolto, suo malgrado, nei gravi incidenti di Genova. In un
fondo che apparira' domani mattina sul quotidiano - si legge
ancora nel comunicato - Vittorio Feltri ringraziera' la
generosita' dei lettori, e spieghera' la scelta di sostenere il
carabiniere diventato simbolo non solo delle aggressioni
fisiche, anche di una campagna di delegittimazione del lavoro
delle forze dell'ordine''. (ANSA). 19-LUG-02 19:38

G8: ANNIVERSARIO; PLACANICA SI MOSTRA IN VOLTO AL TG1
(ANSA) - GENOVA, 19 LUG - ''Non potro' mai dimenticare. Da
allora sono perseguitato da un' angoscia, da pensieri rivolti
sempre a quella giornata''. Parla cosi' Mario Placanica, il
carabiniere che il 20 luglio dell' anno scorso ha ucciso Carlo
Giuliani, in un' intervista andata in onda al TG1 delle 20.
E' la prima volta che il militare ventunenne di Catanzaro
(che ha gia' rilasciato altre interviste a giornali e tv) si fa
riprendere in volto. Placanica si copre soltanto gli occhi con
un paio di occhiali scuri. Ha i capelli corti e parla con una
voce pacata, a tratti incerta per l' emozione.
Sullo sfondo si vede un promontorio sul mare.
''Secondo me - ha dichiarato Placanica all' intervistatore -
quest' anno lo posso decretare come un anno che non fa parte
della mia vita. Non mi rendo conto se sono stato io, perche' io
ho sparato in aria. Non ho sparato contro persone. Davanti a me
non c' era nessuno, non c' era Carlo Giuliani''.
''Spero che si fara' luce su questa questione - ha concluso
il carabiniere -, anche per i genitori di Carlo Giuliani. Non mi
sento in grado di parlargli in faccia, di parlargli da persona a
persona. Un giorno lo faro'''.
Giuliano Giuliani, intervistato nel corso dello stesso
servizio, ha ribadito di non essere ancora pronto ad incontrarsi
con Placanica, anche se non ha escluso possa farlo dopo la
conclusione dell' inchiesta giudiziaria.
(ANSA). 19-LUG-02 20:43

G8: AVV PISAPIA, CHIEDIAMO A PLACANICA DI DIRE VERITA'
(V. 'G8: ANNIVERSARIO; PLACANICA SI MOSTRA..' DELLE 20.43)
(ANSA) - MILANO, 19 LUG - ''Prendo atto che nell'intervista
al Tg 1 Mario Placanica pone dei dubbi sul fatto di essere stato
lui a colpire mortalmente Carlo Giuliani''. Lo ha dichiarato
l'avv. Giuliano Pisapia, legale della famiglia Giuliani, in
relazione all'intervista rilasciata questa sera dal carabiniere
al Tg 1.
''Da parte nostra non c'e' e non c'e mai stata nessuna
volonta' punitiva nei suoi confronti. - ha proseguito il legale
e parlamentare del Prc -. Gli chiediamo di avere la forza, il
coraggio e l'umilta' di dire finalmente tutta la verita' su
quanto e' avvenuto in quella tragica giornata. Solo cosi' la sua
angoscia per la morte di Carlo Giuliani - ha concluso - potra'
contribuire ad evitare in futuro altre morti e altre tragedie
come quella avvenuta in piazza Alimonda a Genova''.
(ANSA). 19-LUG-02 20:47

G8: AVV PISAPIA, CHIEDIAMO A PLACANICA DI DIRE VERITA'
(V. 'G8: ANNIVERSARIO; PLACANICA SI MOSTRA..' DELLE 20.43)
(ANSA) - MILANO, 19 LUG - ''Prendo atto che nell'intervista
al Tg 1 Mario Placanica pone dei dubbi sul fatto di essere stato
lui a colpire mortalmente Carlo Giuliani''. Lo ha dichiarato
l'avv. Giuliano Pisapia, legale della famiglia Giuliani, in
relazione all'intervista rilasciata questa sera dal carabiniere
al Tg 1.
''Da parte nostra non c'e' e non c'e mai stata nessuna
volonta' punitiva nei suoi confronti. - ha proseguito il legale
e parlamentare del Prc -. Gli chiediamo di avere la forza, il
coraggio e l'umilta' di dire finalmente tutta la verita' su
quanto e' avvenuto in quella tragica giornata. Solo cosi' la sua
angoscia per la morte di Carlo Giuliani - ha concluso - potra'
contribuire ad evitare in futuro altre morti e altre tragedie
come quella avvenuta in piazza Alimonda a Genova''.
(ANSA). 19-LUG-02 20:47

G8: MORTE GIULIANI, DIFENSORE DI PLACANICA RIMETTE MANDATO
(ANSA) - GENOVA, 20 LUG - L' avvocato genovese Alberto
Pruzzo, difensore del carabiniere Mario Placanica, indagato di
omicidio volontario per la morte di Carlo Giuliani, ha rimesso
stamane il suo mandato.
L' avvocato ha comunicato la sua decisione di lasciare la
difesa di Placanica stamani con un fax inviato al Pubblico
Ministero Silvio Franz che conduce le indagini.
''Sono venute meno - ha spiegato l' avvocato Pruzzo - le
condizioni per poter continuare la difesa''.(ANSA). 20-LUG-02 15:21

G8: NUOVO AVVOCATO PLACANICA, LA VERITA' E' NEI FILMATI TV
'PER MARIO SENTENZA ASSOLUTORIA GIA' EMESSA DA ITALIANI'
(ANSA) - CATANZARO, 20 LUG - Tutta la verita' sulla morte di
Carlo Giuliani e' nei filmati televisivi. A sostenerlo e' l'
avv. Vittorio Colosimo, del foro di Catanzaro, che oggi ha avuto
formalmente l' incarico da parte di Mario Placanica, il
carabinieri indagato per la morte del manifestante, di
difenderlo.
''Pisapia - ha sostenuto Colosimo - in alcune dichiarazioni
ha parlato di legittima difesa e a quanto altro di valenza
processuale. E allora dico a Pisapia, che conosco e che
riconosco come vero maestro di diritto, ma non solo di diritto,
perche' e' di una levatura umana e professionale che lo
distingue tra tutti noi avvocati, che e' troppo abile e
intelligente per non capire che le sue vere e proprie acrobazie
giuridiche non portano a nulla. Potrebbero - ha aggiunto
Colosimo - portare tutt' al piu' ad un altro martire, oltre a
Carlo Giuliani. Oppure Pisapia vuole insegnare ai carabinieri
come si debbono comportare in una situazione di emergenza,
drammatica quale e' stata purtroppo quella del 20 luglio 2001''.
''Da modesto avvocato di provincia - ha proseguito il nuovo
difensore di Placanica - mi attengo ai fatti. Ho visto solo i
filmati tv ed in quei filmati, secondo me, c' e' tutta la
verita'. Ed io faro' di tutto perche' quella verita' non venga
mortificata, non venga travisata, non venga mistificata. E dove
dovrebbe essere mistificata? Proprio nelle aule di giustizia. Mi
rifiuto solo di pensarlo. E da che cosa? Da sottigliezze, da
giochi pirotecnici processuali? Non ci credo. I fatti sono
troppo seri perche' questo possa avvenire''.
L' avv. Colosimo si e' anche detto certo che ''nei confronti
di Placanica c' e' gia' stata la sentenza da parte di ogni
italiano. Quella sentenza - ha aggiunto - ogni italiano l' ha
emessa in cuor proprio, o magari parlando con il proprio figlio
o con la propria moglie, amico o congiunto. E si tratta di una
sentenza ampiamente assolutoria nei confronti di Mario
Placanica. Per questo ritengo che non ci possa, non ci debba
essere spazio per altro tipo di sentenza, emesse in nome del
popolo italiano, perche' quella sentenza vera, quella che vale
moralmente, quella che noi seguiamo e che difenderemo e' stata
gia' emessa dal popolo, da tutti i cittadini, dagli umili ai
potenti''.
(ANSA). 20-LUG-02 17:24

G8: PLACANICA, DI QUEL GIORNO RICORDO .../ANSA
HO SPARATO IN ARIA, PROIETTILE DEVIATO E' UN MISTERO
(ANSA) - CATANZARO, 20 LUG - (di Alessandro Sgherri)
''Ad un anno dalla morte di Carlo Giuliani, voglio rivolgere un
pensiero alla famiglia che ha sofferto per la morte di un figlio
che si e' trovato in quel contesto con me, in un posto in cui
non avremmo dovuto essere, perche' ha segnato due persone''.
Mario Placanica, il carabiniere indagato per la morte di
Giuliani, parla lentamente ricordando quei momenti.
Seduto in un piccolo ufficio in un palazzo situato in una
zona alla periferia di Catanzaro, sua citta' natale, con al
fianco il padre, Giuseppe, e l' avv. Vittorio Colosimo, che da
oggi e' il suo nuovo difensore, Placanica torna con la mente a
quei momenti. ''Il pensiero di quanto accaduto rimane e rimarra'
sempre dentro di me (e mentre lo dice si porta la mano destra
sul cuore, ndr). Pero' voglio anche dire che in quel momento, se
il colpo che ho ricevuto alla testa fosse stato spostato piu'
avanti, adesso non so se sarebbe la mia famiglia a piangere o se
i giornali avrebbero parlato di me''.
Alto, robusto, capelli corti, un viso che lo fa apparire piu'
giovane dei suoi 21 anni, jeans e maglietta scura, Placanica
prende fiato prima di tornare con la mente all' attimo dell'
esplosione dei colpi d' arma da fuoco. ''Dei momenti che
precedettero e seguirono gli spari - dice - ricordo solo tanta
paura. La mia e quella dei colleghi che erano con me. Adesso
posso solo confermare di avere sparato in aria. Sono sicuro di
questo. Pero', secondo me, c' e' un mistero: tutte quelle pietre
che deviano proiettili, corpi metallici, non si capisce
niente''.
D - Come ha vissuto quest' anno?
R - ''Non bene. Sia per le vicende processuali, sia per lo
svolgimento della vita quotidiana, anche se a 21 anni la vita
dovrebbe essere piena di gioia. Purtroppo e' andata cosi' ''.
D - E come ha trascorso questo periodo la sua famiglia?
R - ''E' stata molto male. Sono stati gli unici che hanno
sofferto per quello che e' successo. La mia famiglia ha pensato
a quella di Carlo Giuliani e non ne ha parlato male. Il pensiero
corre sempre alla mia famiglia. Ed il loro e' rivolto a quello
di un figlio che purtroppo, a 21 anni, si e' trovato in una
situazione particolare''.
D - Perche' ha deciso di entrare nell' Arma dei carabinieri?
R - ''La passione per l' Arma e' nata quando avevo 16-17
anni. Vedevo il carabiniere come una persona portatrice di alti
valori morali, di rispetto. Momentaneamente non so cosa dire,
perche' sono stato male (attualmente e' in convalescenza). Se
tornero' a lavorare nell' Arma lo faro' solo se staro' bene''.
D - Quindi pensa di lasciare l' Arma?
R - ''Al momento non lo so. Sto vivendo in un periodo di
incertezze, anche perche' dopo tutto quello che e' successo
vorrei solo un po' di tranquillita' ''.
D - Ancora non ha parlato con il padre di Carlo Giuliani. A
suo avviso quando potrebbe essere il momento giusto?
R - ''L' eventuale incontro, come ha detto il padre di
Giuliani, come lui vuole, sara' alla fine del processo, per una
stretta di mano... spero e per un momento di comprensione nei
confronti di entrambe le parti''.
D - Oggi e' l' anniversario della morte di Giuliani. A Genova
sono in corso manifestazioni in suo ricordo. Forze dell' ordine
e manifestanti si trovano nuovamente di fronte. Come vive questa
giornata?
R - ''Penso ai colleghi che sono a fare ordine pubblico.
Spero che non si rivivano momenti come quello accaduto un anno
fa e spero anche che i manifestanti si comportino in modo
adeguato nei confronti delle forze dell' ordine. L' unico mezzo
per mettere a confronto le parti, per affrontare i problemi, e'
parlare. Senza la parola non si puo' fare niente. La parola e'
la prima cosa che si deve mettere in campo. Non e' bruciando le
macchine, distruggendo i negozi e tutto quello che si trova per
strada che si risolvono i problemi. La gente, il giorno, non va
a lavorare per gioco. Ci va per mandare avanti la propria vita e
far crescere i propri figli''. (ANSA). 20-LUG-02 18:16

G8: GIULIANI; IN POLIGONO PARMENSE PROVE CON SPARI E SASSI
PERITO PROCURA, COMPATIBILE RIMBALZO PROIETTILE CONTRO LA PIETRA
(ANSA) - FIDENZA (PARMA), 20 LUG - ''Per noi e' compatibile
un rimbalzo del proiettile contro la pietra. Sei proiettili su
sei, quelli utilizzati durante le prove, si presentano molto
simili a quello che ha ucciso Carlo Giuliani, cioe' integri ma
deformati''. Lo ha detto ai giornalisti a Fidenza il perito
balistico Paolo Romanini, uno degli esperti nominati dalla
procura di Genova nell' inchiesta per la tragica morte di
Giuliani durante il G8, di cui proprio oggi si ricorda l'
anniversario, al termine di una serie di prove eseguite al
locale poligono di tiro.
''Adesso - ha aggiunto Romanini - dobbiamo studiare come
questo puo' essere avvenuto, come e' entrato il proiettile
secondo le angolazioni di sparo e la composizione del sasso''.
Era presente anche Claudio Gentile, perito della famiglia
Giuliani, che nei giorni scorsi aveva ipotizzato come la
nuvoletta che si vedeva sopra la testa del ragazzo ucciso nel
video trasmesso da Canale 5 fosse stata provocata dall' impatto
di un calcinaccio con la lamiera della jeep. ''Ci vorra' una
settimana per vedere i filmati - ha commentato Gentile - infatti
le riprese degli spari verranno elaborate al computer per
calcolare il tempo intercorso tra lo sparo e l' effetto visivo
del sasso che si sfarina. Dobbiamo confrontare il tempo d'
inerzia prima che il sasso cominci a dare quell' effetto''.
Le prove sono state effettuate con l' esplosione di alcuni
colpi di Beretta calibro 9 lungo (l' arma con cui venne ucciso
Giuliani) da un defender dei Carabinieri di fronte al cui
finestrino era stato messo un sasso appeso ad un filo. Romanini
ha sparato sei colpi contro altrettante pietre e di ognuno sono
state riprese fotografie e filmati che verranno poi sovrapposti
alle scene girate in piazza Alimonda un anno fa. Sono state
effettuate anche prove di lanci di alcuni calcinacci di diverse
durezze contro il defender dei Carabinieri. (ANSA). 20-LUG-02 18:33

G8: GIULIANI; PLACANICA, DOPO INTERVISTA, PERDE LEGALE/ANSA
(ANSA) - GENOVA, 20 LUG - Nel primo anniversario della morte
di Carlo Giuliani, l' avvocato Umberto Pruzzo, difensore del
carabiniere Mario Placanica, indagato di omicidio volontario per
la morte del giovane no-global, ha rimesso il suo mandato. Ieri
infatti una nuova versione sull' uccisione e' stata rivelata in
una intervista proprio dal militare. Placanica, con parole a
tratti sofferte, ha dichiarato al Tg1 di non sapere se ad
ucciderlo sia stato proprio lui.
L' avvocato Pruzzo, secondo indiscrezioni, avrebbe contestato
queste rivelazioni, definendole suicide, anche perche' l'
inchiesta si avviava verso l' archiviazione.
A seguire ora Placanica, nelle ultime fasi delle indagini
preliminari, e' Vittorio Colosimo del foro di Catanzaro.
Probabilmente la scelta di rilasciare quell' intervista, con le
nuove dichiarazioni, e' stata suggerita proprio dal nuovo
difensore.
'Ormai non so piu' nemmeno se sono stato io - ha detto
infatti Placanica - perche' ho sparato in aria, non ho sparato
contro delle persone. Davanti a me non c' era nessuno, non c'
era Carlo Giuliani''.
In seguito a queste dichiarazioni del carabiniere, che
modificano in parte le sue precedenti versioni, rese al pubblico
ministero nel corso degli interrogatori, Vittorio Agnoletto, ex
portavoce delle tute bianche, ha riconfermato i dubbi su questa
inchiesta e sul vero colpevole, durante il suo intervento al
convegno, organizzato a Genova, dal Genoa Legal Forum e dai
giuristi democratici.
A Placanica, Agnoletto ha anche rivolto una domanda: ''Se non
sei stato tu, chi ti ha ordinato di portare avanti questa
versione per un anno intero?''. ''Per ora - ha aggiunto - siamo
solo in grado di dire non chi ha sparato quel colpo mortale, ma
che quel colpo e' stato sparato ad altezza d' uomo e non in
aria''.
L' ex leader delle tute bianche ha quindi invitato tutta la
societa' civile a non accettare che la morte di Carlo venga
archiviata.''Tutti hanno diritto a sapere la verita' - ha
ribadito - non solo il nostro movimento''.
La dismissione del mandato difensivo da parte dell' avvocato
Pruzzo, secondo indiscrezioni, sarebbe quindi stata motivata
dalla decisione di Placanica di rilasciare l' intervista senza
consultarlo. Per Pruzzo questa intervista sarebbe stata una
scelta sbagliata, che ha suscitato infatti nuovi dubbi e
polemiche.
La famiglia Giuliani infatti, attraverso il suo legale,
avvocato Giuliano Pisapia, che da sempre chiede un' altra
verita', ha ribadito che chi ha sparato aveva comunque
intenzione di uccidere. E ha nuovamente chiesto il dibattimento
processuale.
Il nuovo difensore di Placanica, avvocato Colosimo, ha
risposto oggi ai dubbi espressi dall' avvocato Pisapia,
sostenendo che ''tutta la verita' sulla morte di Carlo Giuliani
e' nei filmati televisivi''.
L' avv. Colosimo si e' anche detto certo che ''nei confronti
di Placanica c' e' gia' stata la sentenza da parte di ogni
italiano. Quella sentenza - ha aggiunto - ogni italiano l' ha
emessa in cuor proprio, o magari parlando con il proprio figlio
o con la propria moglie, amico o congiunto. E si tratta di una
sentenza ampiamente assolutoria nei confronti di Mario
Placanica. Per questo ritengo che non ci possa, non ci debba
essere spazio per altro tipo di sentenza, emesse in nome del
popolo italiano, perche' quella sentenza vera, quella che vale
moralmente, quella che noi seguiamo e che difenderemo e' stata
gia' emessa dal popolo, da tutti i cittadini, dagli umili ai
potenti''. (ANSA). 20-LUG-02 19:04

G8: NUOVO AVVOCATO PLACANICA CHIEDERA' INCONTRO A MAGISTRATO
LEGALE NON ANCORA IN POSSESSO DEGLI ATTI DELL'INCHIESTA
(ANSA) - CATANZARO, 21 LUG - L' avv. Vittorio Colosimo, che
da ieri ha assunto la difesa di Mario Placanica, il carabiniere
indagato per la morte di Carlo Giuliani nel corso degli
incidenti al G8 di Genova, chiedera', gia' da domani, un
incontro urgente al titolare dell' inchiesta, il sostituto
procuratore Silvio Franz.
Il legale, secondo quanto si e' appreso, ha necessita' di
avere un confronto con il magistrato per capire a quale punto si
trovano le indagini, ma soprattutto per entrare in possesso
degli atti dell' inchiesta. Nessun documento, infatti, sarebbe
in possesso di Placanica, per cui l' avv. Colosimo si trova a
dover partire da zero.
L' avvocato del giovane carabiniere catanzarese, intanto, ha
manifestato ''seri dubbi'' circa l' ipotesi che il suo assistito
abbia tentato il suicidio come riportato oggi da un quotidiano.
''Non mi risulta assolutamente niente - ha detto Colosimo - Pur
avendo riassunto la difesa solo da ieri, sono rimasto in
contatto con la famiglia per tutto questo anno perche' legato
alla stessa da antica amicizia. La famiglia Placanica senz'
altro mi avrebbe riferito qualcosa in merito alla vicenda se
questa fosse stata vera. Non avrei potuto non sapere un fatto
cosi' grave''. (ANSA). 21-LUG-02 15:12

G8: AVVOCATO PLACANICA DOMANI IN PROCURA GENOVA
LEGALE PRESENTERA' SERIE DI ISTANZE PROCESSUALI
(ANSA) - CATANZARO, 22 LUG - Potrebbe esserci domani il primo
incontro tra il sostituto procuratore della Repubblica di
Genova, Silvio Franz, titolare dell' inchiesta sulla morte di
Carlo Giuliani, ed il nuovo difensore di Mario Placanica.
L' avv. Vittorio Colosimo, secondo quanto si e' appreso,
domani sara' nel capoluogo ligure per presentare una serie di
istanze. Potrebbe quindi essere l' occasione, anche, per una
prima presa di contatto tra il magistrato ed il nuovo difensore
del carabiniere catanzarese accusato di omicidio per la morte
del giovane manifestante.
L' avv. Colosimo, tra l' altro, ancora non dispone degli atti
dell' inchiesta e la sua visita a Genova e' finalizzata anche a
questo: a prendere possesso delle carte relative alle attivita'
svolte sin qui. A cominciare dai verbali degli interrogatori a
cui il suo assistito e' stato sottoposto, il primo dei quali
risale alla notte del 20 luglio, il giorno della morte di
Giuliani. (ANSA). 22-LUG-02 15:35

G8: AVVOCATO PLACANICA DOMANI IN PROCURA GENOVA (2)
(ANSA) - GENOVA, 22 LUG - Sara' l' avvocato genovese Giuseppe
Gallo ad affiancare il collega Vittorio Colosimo, del Foro di
Catanzaro, nella difesa del carabiniere Mario Placanica. La
scelta del nuovo legale e' stata fatta dallo stesso Colosimo,
che ha chiesto al collega se voleva affiancarlo nella difesa
come associato.
Domani mattina i due avvocati si recheranno al Palazzo di
Giustizia di Genova per un colloquio con il pm Silvio Franz, che
conduce l' inchiesta sulla morte del giovane no-global, Carlo
Giuliani, ucciso il 20 luglio scorso, durante il G8.
Durante l' incontro i nuovi difensori di Placanica
presenteranno anche delle istanze istruttorie, di cui per ora
non si conoscono i contenuti. (ANSA). 22-LUG-02 19:15

G8: PLACANICA; AVV COLOSIMO, TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE
(ANSA) - GENOVA, 23 LUG - ''Tutto sbagliato, tutto da
rifare'': e' il commento dell' avvocato calabrese Vittorio
Colosimo, che ha sottolineato con veemenza le famose frasi di
Gino Bartali nel presentarsi stamani di buon' ora al palazzo di
giustizia di Genova per depositare la nomina a nuovo difensore
del carabiniere Mario Placanica indagato per la morte di Carlo
Giuliani.
Nella difesa sara' affiancato dall' avvocato genovese
Giuseppe Gallo. Alla domanda dei giornalisti su cosa ci sia
stato di sbagliato sinora nella vicenda processuale del
carabiniere, l' avv. Colosimo ha risposto: ''Secondo me c'e'
dietro un maledetto imbroglio processuale''.
Al nuovo difensore, che ha preso il posto dell' avv. Umberto
Pruzzo, dimessosi sabato scorso, e' stato anche chiesto il
perche' della svolta definita da piu' parti ''suicida''
determinata dalle nuove dichiarazioni fatte da Placanica nei
giorni scorsi. ''Il carabiniere - ha risposto - non ha niente da
temere ne' da un giusto ne' da ingiusto processo. Placanica
pretende il rispetto delle regole''. L' avvocato ha aggiunto:
''Ci sara' infatti un giudice,magari a Berlino, un giudice lo
troveremo e non solo un giudice favorevole''.
Dopo aver stigmatizzato la definizione di scelta ''suicida''
Colosimo ha sottolineato: ''Sono io che salvo qualcuno si
vorrebbe venisse suicidato''.
Poi, raccontando l' incontro avuto con il pm Silvio Franz,
titolare dell' inchiesta sulla morte di Giuliani, l' avvocato ha
anche aggiunto: ''Ho conosciuto un vero galantuomo e un uomo di
legge''.
''Il pubblico ministero - ha concluso Colosimo - avra' un
ottimo collaboratore di giustizia, Mario Placanica, ma non un
pentito, per l' accertamento della verita' che per ora e' stata
mistificata''. (ANSA). 23-LUG-02 11:58

G8: PLACANICA; AVV COLOSIMO, TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE (2)
(ANSA) - GENOVA, 23 LUG - La procura genovese, in merito alle
dichiarazioni dell' avv. Colosimo sul procedimento che ''sarebbe
tutto sbagliato e da rifare'', ha puntualizzato: ''Qualsiasi
iniziativa che prendera' il difensore non puo' paralizzare il
procedimento avviato da un anno''. E ha aggiunto ''il legale e'
in pratica salito su un treno in corsa e quindi prende le cose
come sono state avviate''.
''Naturalmente - ha spiegato la procura - il nuovo difensore
puo' presentare delle istanze al pubblico ministero il quale
potra' decidere se accoglierle o meno. E' invece diritto del
difensore entrare in possesso degli atti processuali per venire
a conoscenza dello stato delle indagini''.
Il pm Silvio Franz, che conduce l' inchiesta, sull' incontro
avuto oggi con l' avv. Colosimo, ha spiegato: ''Si e' trattato
di un breve colloquio, nel corso del quale mi e' stata
depositata la sua nomina a difensore in sostituzione di un altro
avvocato (il legale genovese Umberto Pruzzo, Ndr)''.
Rimangono quindi invariati anche i termini fissati dal pm per
le conclusioni dei suoi periti sugli approfondimenti richiesti:
31 luglio per il deposito e 18 settembre per l' esame in
contraddittorio.
L' avvocato, nell' incontro con i giornalisti, ha anche
spiegato che ''Placanica ha fatto una scelta di vita entrando
nell' Arma, che e' quella della legittimita' e della difesa
dello Stato''. Non ha poi risparmiato pesanti accuse allo Stato
e a coloro che non hanno impedito la sparatoria di piazza
Alimonda. ''Hanno lasciato - ha detto - che quei due ragazzi si
scontrassero. Nessuno poteva avercela con Placanica, appena
arrivato a Genova dalla Calabria per difendere la vita di tutti,
mettendo a repentaglio la propria per un milione al mese. Eppure
questo e' avvenuto per le lungaggini della legge e per uno Stato
che non c'e'''.
L' avv. Colosimo, ormai lanciato in un fiume di parole, non
ha risparmiato dalle accuse gli altri militari, che si trovavano
all' interno del Defender, ne' i genovesi. ''In quei tragici
momenti non c' erano neppure - ha sottolineato - gli occupanti
del Defender che sono stati salvati da Placanica, pur essendo
quello ferito piu' gravemente. Quanto ai genovesi, o erano al
mare o barricati in casa''.
Alla domanda di cosa ha suggerito a Placanica per l'
immediato futuro, l' avvocato ha risposto: ''deve rilasciare
interviste e farsi vedere. Era diventato un fantasma, ma durante
il G8 non ha rubato nulla, ha solo difeso lo Stato''.(ANSA). 23-LUG-02 19:43

G8: AVVOCATO COLOSIMO CONVOCA CONFERENZA STAMPA
(ANSA) - CATANZARO, 24 LUG - L' avvocato Vittorio Colosimo,
legale di fiducia del carabiniere Placanica, ha convocato per la
tarda mattinata una conferenza stampa in un albergo di
Catanzaro.
All' incontro con i giornalisti, convocato all' indomani della
presa di contatto di Colosimo con gli inquirenti genovesi che si
stanno occupando dell' omicidio di Carlo Giuliani,
parteciperanno Placanica ed il padre.(ANSA). 24-LUG-02 09:22

G8: DIFENSORE PLACANICA, ATTI INCHIESTA SONO NULLI
AVV. COLOSIMO ECCEPISCE SU PRIMO INTERROGATORIO A CARABINIERE
(ANSA) - CATANZARO, 24 LUG - Tutto quanto e' stato fatto sino
a questo momento nell' ambito dell' inchiesta sulla morte di
Carlo Giuliani ''e' nullo perche' e' nullo il primo atto per
violazione dei diritti della difesa''. A sostenerlo e' stato il
nuovo difensore di Mario Placanica, il carabiniere indagato per
omicidio volontario per la morte di Giuliani, l' avv. Vittorio
Colosimo.
Il legale si e' riferito al primo interrogatorio a cui e'
stato sottoposto Placanica, svoltosi nella tarda serata del 20
luglio alla presenza di un avvocato di fiducia. ''Mario era
giunto in citta' la sera precedente e non conosceva Genova, i
genovesi e tanto meno gli avvocati genovesi'', ha sottolineato
l' avv. Colosimo in una conferenza stampa a cui hanno
partecipato anche il carabiniere e suo padre, Giuseppe. La
nullita', comunque, secondo quanto riferito, puo' essere sanata
da un nuovo interrogatorio alla presenza del nuovo difensore.
''Non ho niente da nascondere - ha sostenuto Colosimo - io le
nullita' non le coltivo, le denuncio perche' possano essere
sanate''.
Colosimo, che ieri si e' incontrato con il magistrato
titolare dell' inchiesta, Silvio Franz, e' adesso in attesa
degli atti. ''Ho saputo dal pm - ha detto - che tutti gli atti
erano stati depositati e che erano in possesso del precedente
difensore. Per me e' stata una novita', visto che Mario non ha
alcun documento se non un avviso per la perizia necroscopica. L'
unico titolato ad avere atti non ha alcuna carta''.
Colosimo, che ha detto di considerare Mario Placanica come il
suo terzo figlio, ha poi affermato che il processo ''e'
cominciato ieri. Finira' - ha aggiunto rivolto al giovane
chiamato 'il mio leoncino' - quando lo vorrai tu, quando sarai
nelle condizioni in cui eri la sera prima del 20 luglio. Quando
avrai riacquistato la serenita' che qualcuno ti ha tolto ed ha
continuato a toglierti da quei tragici fatti''.
Placanica, al termine della conferenza stampa, ai giornalisti
che gli chiedevano di quei giorni ha raccontato di essere
arrivato nella notte precedente e rispondendo ad una domanda ha
affermato: ''l' autista della campagnola era siciliano, cosi'
come il terzo militare. Nessuno conosceva le strade di Genova.
Probabilmente erano piu' organizzati di noi i no-global che si
erano preparati la piantina di tutta la citta' e le vie di fuga
da prendere in caso di bisogno''. (ANSA). 24-LUG-02 14:37

G8: DIFENSORE PLACANICA, E' UN EROE DEI NOSTRI GIORNI/ANSA
MI SONO BATTUTO PERCHE' FACESSE VEDERE VOLTO,NON E' UN MOSTRO
(ANSA) - CATANZARO, 24 LUG - (di Alessandro Sgherri)
Lo guarda, lo abbraccia e quindi, indicandolo ai giornalisti,
afferma: ''lui e' un eroe dei nostri giorni''. Lui e' Mario
Placanica, il carabiniere indagato per la morte di Carlo
Giuliani, avvenuta il 20 luglio dello scorso anno a Genova,
durante le manifestazioni del G8.
A definirlo cosi' e' il suo nuovo difensore, l' avv. Vittorio
Colosimo. Non lesina parole affettuose il legale nei riguardi
del suo assistito, definito ''il mio leoncino'', il ''mio figlio
adottivo''. L' avvocato, difensore di molti collaboratori di
giustizia in processi di mafia, in un certo modo paragona il suo
assistito agli stessi: ''Mario quello che sa lo raccontera' a
chi di dovere. A differenza dei collaboratori, pero', non ha
niente di cui pentirsi, ma puo' vantarsi della sua bravura,
della sua capacita', di avere dato allo Stato anche l' ultima
stilla di sangue''.
Quello di Colosimo, piu' che un intervento per illustrare una
nuova strategia processuale, sembra un lungo sfogo. ''Con Mario
- afferma - sto passando tutte le mie ore libere. Poche, per
quello che vorrei dare in termini di affetto ad un giovane che
non ne ha ricevuto molta dagli estranei, se non da Giuseppe, suo
padre, che ha dovuto soffrire anche della lontananza del figlio
per mesi''. Un' affermazione che pare una critica, anche se non
viene mai nominata, all' Arma dei carabinieri che fino ad ora
aveva sempre cercato di isolare Placanica dal mondo esterno. Ed
infatti Colosimo, pur affermando che lo Stato ''non lo ha
abbandonato'', aggiunge: ''Mi sono imposto contro la volonta'
delle istituzioni perche' Mario mostrasse il suo volto. Non e'
un assassino o un mostro - aggiunge alzando il tono della voce
-, e' solo un ragazzo calabrese che ha fatto il suo dovere. L'
unico a farlo, quel giorno. Cosa avrebbe da nascondere? Tutti
gli devono rispetto. E' un ragazzo vero, anche se non porta le
treccine, ma i capelli rasati a zero. Lo hanno tenuto nascosto.
Vi chiedo, perche? Adesso, in pochi giorni e' diventato un'
altra persona. Sta riacquistando se stesso''.
''Genova - aggiunge Colosimo - dovrebbe dargli una medaglia
d' oro. Mentre i genovesi erano al mare, c' era Mario Placanica
sulla strada a difendere la citta'. Era arrivato la notte
precedente, senza dormire, pensando a quello che sarebbe potuto
succedere. E non era preparato ad affrontare grandi questioni. I
suoi servizi prima erano stati al derby Sciacca-Ragusa. Ecco,
pensava, sara' qualcosa di simile. Ma le immagini tv di quei
giorni sono devastanti''. Parole che trovano conforto in una
battuta di Placanica al termine della conferenza stampa: ''l'
autista della campagnola era siciliano, cosi' come l' altro
collega. Probabilmente erano piu' organizzati i no-global di
noi. Loro avevano piantine della citta' e le indicazioni sulle
vie di fuga''.
Dalle immagini, comunque, il legale conta di trovare gli
elementi che scagionino il suo assistito. ''Perche' - si chiede
l' avvocato - non avrebbe dovuto difendere i suoi colleghi, il
cui numero, a leggere i giornali, mi pare ballerino, tra due e
tre. Lui che era il ferito piu' grave, che ha perso litri di
sangue. Ancora oggi soffre per quella emorragia. Voglio rivedere
tutti i filmati, millimetro per millimetro. Anche quelli in cui
si vedono i piedi di Placanica che ha tentato in tutti i modi di
respingere i vili aggressori: ha usato le mani, ha scalciato, ha
fatto di tutto, altro che pistola che compare. Quando penso all'
eccesso colposo di legittima difesa mi viene da ridere dal punto
di vista processuale, ma da piangere da quello morale. Ai vostri
colleghi del nord - aggiunge rivolto ai giornalisti - l' ho
detto chiaramente: non ce n'e' per nessuno. Il mio giovane
calabrese ha finito di 'dare' al nord per essere trattato cosi'.
Sara' difeso da me e da tutti i meridionali onesti da chi,
ingiustamente, pensa di attribuirgli colpe che non ha''.
Ed al riguardo, l' avv. Colosimo, afferma di ritenere nulli
tutti gli atti dell' inchiesta, perche' nullo il primo, il
verbale cioe' dell' interrogatorio della sera del 20 luglio
fatto alla presenza di un difensore di fiducia, che Mario ''non
poteva conoscere essendo un avvocato genovese''.
''Non ho intenzione - ha proseguito poi il legale - passare
l' estate sugli atti o a scrivere eccezioni. Voglio trascorrere
il tempo con il mio figlioccio per fargli riacquistare la sua
serenita'. Ma sull' inchiesta parlero' quando Mario sara' in
grado di rispondere ad un processo impegnativo, non difficile.
Anzi credo sia uno dei piu' semplici perche' la sentenza di
assoluzione e' gia' stata emessa da ogni italiano. E le sentenze
vengono emesse in nome del popolo italiano. E nessun tribunale
potra' non tenerne conto''.
(ANSA). 24-LUG-02 17:37

G8: PLACANICA; PM FRANZ, DIFENSORE NON CONOSCE INDAGINE
V. ''G8: DIFENSORE PLACANICA, ATTI INCHIESTA...'' DELLE 14.40
(ANSA) - GENOVA, 24 LUG - ''Solo oggi il nuovo legale di
Mario Placanica ha depositato la richiesta di copia degli atti
dell'indagine. Questo vuol dire che non e' a conoscenza del
contenuto dell'indagine, in quanto solo oggi ha chiesto di
prenderne visione. Presumo, quindi, che possa fare le sue
considerazioni solo dopo aver studiato le carte''. Lo ha
dichiarato oggi Silvio Franz, il pm che sta indagando
sull'uccisione di Carlo Giuliani da parte del carabiniere Mario
Placanica, rispondendo al legale Vittorio Colosimo.
''Credo che ogni difensore - ha aggiunto Franz - abbia una
sua strategia processuale e un suo modo di operare. Percio' mi
astengono da qualsiasi considerazione personale sul nuovo legale
del carabiniere. Mi limito a ribadire che la conoscenza degli
atti e' preliminare a qualsiasi scelta operativa''.(ANSA). 24-LUG-02 20:14

G8: PLACANICA, COMUNE CALABRESE PROMETTE ASSUNZIONE
(ANSA) - ALTOMONTE (COSENZA), 27 LUG - L' Amministrazione
comunale di Altomonte ha preso l' impegno affinche' Mario
Placanica, indagato per l' omicidio di Carlo Giuliani, possa
essere il primo assunto nelle industrie che si stanno insediando
nel territorio del comune del cosentino.
Il sindaco, Costantino Belluscio, ha reso noto il testo di
una lettera inviata a Placanica per il tramite del suo avvocato,
Vittorio Colosimo, nella quale tra l' altro si afferma che
''davanti alla distorsione della verita' abbiamo avuto un moto
di stizza e di repulsione che ci ha portati a considerare la tua
come la nostra vicenda. Abbiamo partecipato con entusiasmo alla
sottoscrizione indetta dal quotidiano 'Libero' per contribuire,
nel nostro piccolo, a sostenere le tue spese di difesa. A noi
pero' non e' bastato. In una regione come la nostra in cui la
cosa piu' preziosa e' il lavoro, qualora tu dovessi o volessi
passare - prosegue la lettera di Belluscio a Placanica - da
quella militare alla vita civile, noi come Amministrazione
comunale prendiamo l' impegno perche' tu possa essere l' assunto
numero uno nelle industrie che si stanno insediando nel
territorio del nostro comune''.
(ANSA). 27-LUG-02 15:26

G8: PLACANICA, COMUNE CALABRIA GLI CONFERISCE ATTESTATO
(ANSA) - CATANZARO, 29 LUG - Il Sindaco e la Giunta del
comune di Sersale, cittadina della provincia di Catanzaro,
conferiranno un attestato di solidarieta' a Mario Placanica, il
giovane carabiniere accusato di aver causato la morte di Carlo
Giuliani, durante gli scontri al G8 di Genova.
Il conferimento avverra' in presenza del sindaco, Vera
Scalfaro, nella sala consiliare del comune di Sersale, il 31
luglio alle 10,30.
(ANSA). 29-LUG-02 12:13

G8: PLACANICA, RINVIATA CERIMONIA CONSEGNA ATTESTATO
(V ''G8: PLACANICA, COMUNE CALABRIA...'' DELLE 12,13)
(ANSA) - CATANZARO, 29 LUG - E' stata rinviata a data da
stabilire, la cerimonia per la consegna dell' attestato di
solidarieta' a Mario Placanica da parte del Comune di Sersale. A
renderlo noto e' stato un comunicato diffuso in serata nel quale
non si spiegano i motivi del rinvio. (ANSA). 29-LUG-02 19:36

G8: PLACANICA, VOGLIO ESSERE CARABINIERE PER SEMPRE
MILITARE RIFIUTA LAVORO PROPOSTO DA COMUNE COSENTINO
(ANSA) - ALTOMONTE (COSENZA), 30 LUG - ''Sono un carabiniere
e voglio esserlo per sempre''. Con queste parole Mario
Placanica, il carabiniere indagato per l' omicidio di Carlo
Giuliani durante gli scontri del G8, ha rifiutato il lavoro che
il sindaco di Altomonte, Costantino Belluscio, gli ha offerto.
Placanica si e' recato stamani, poco dopo le 11, nel comune
cosentino, accompagnato dal padre, dalla sorellina e dal suo
nuovo legale, Vittorio Colosimo. ''Dopo un anno di buio - ha
detto Placanica - e' bello sapere che qualcuno si e' ricordato
di me. Mi hanno fatto capire che ci sono nuove speranze per un
futuro diverso: mi hanno offerto un posto di lavoro che io,
pero', devo rifiutare. Sono un carabiniere, e voglio essere per
sempre''. (ANSA). 30-LUG-02 18:06









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Pubblicato su: 2005-07-05 (1043 letture)

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