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Lanci ANSA Agosto 2002





AGOSTO 2002


G8: GIULIANI; PERITI PM CONFERMANO, PROIETTILE FU DEVIATO
DEPOSITATO STAMANI SUPPLEMENTO PERIZIA
(ANSA) - GENOVA, 5 AGO - Fu proprio deviata da un calcinaccio
del peso di circa due chili, lanciato in aria, la pallottola
calibro 9 parabellum sparata dal carabiniere Mario Placanica che
uccise il no global Carlo Giuliani. Il supplemento di perizia
dei consulenti del pm Silvio Franz depositata stamani
confermerebbe questa tesi.
Nel giugno scorso il pm aveva concesso altri 30 giorni di
tempo ai suoi consulenti per integrare la perizia sugli ultimi
momenti di vita di Carlo Giuliani. La proroga era stata concessa
in seguito all' esame di alcuni fotogrammi fatto per la prima
volta in Procura, nei quali era apparsa l' esplosione del
manufatto colpito dalla pallottola proprio sopra la testa di
Giuliani. I consulenti del pm, Paolo Romanini, Pietro Benedetti,
Carlo Torre e Nello Balossino, nella loro perizia avevano gia'
sostenuto che la pallottola, prima di colpire a morte Giuliani,
era stata deviata da un oggetto ed avevano aggiunto che
Giuliani, al momento della morte, era ad un metro e mezzo di
distanza dal Defender dei carabinieri. (ANSA). 05-AGO-02 17:07

G8: BLACK BLOC; PISAPIA, NESSUNA RILEVANZA PER MORTE CARLO
LEGALE GIULIANI, TRA QUALCHE GIORNO DEPOSITO PERIZIE DI PARTE
(ANSA) - GENOVA, 5 AGO - ''Cio' che e' eventualmente accaduto
prima dell' arrivo di Carlo Giuliani in piazza Alimonda non ha,
ne' puo' avere, alcuna rilevanza rispetto all' inchiesta che
riguarda la sua morte e di cui mancano tutti i presupposti di
fatto e di diritto della legittima difesa''. Lo ha detto l' avv.
Giuliano Pisapia che, insieme all' avv. Lia Vinci di Genova,
assiste la famiglia Giuliani commentando la diffusione del
dossier dei carabinieri del Ros sulla pianificazione, da parte
dei black bloc italiani e stranieri, delle violenze da compiere
a Genova durante il G8.
''Questo rapporto dei Ros - ha riferito il legale - e' tutto
da verificare sia in generale sia in particolare per quanto
riguarda la condotta che sarebbe addebitata a Carlo Giuliani''.
''Posso solo dire - ha proseguito - che da tutte le
testimonianze e filmati, ivi compreso quello della polizia di
Stato, visti e rivisti da angolature anche diverse, dimostrano
con certezza che prima di raccogliere l' estintore in piazza
Alimonda, Carlo Giuliani non solo non ha profferito alcuna frase
minacciosa o violenta ma neppure ha compiuto atti di violenza''.
Riferendosi poi alle conclusioni cui sono giunti i consulenti
del pm e cioe' che il calcinaccio lanciato in aria da alcuni
manifestanti avrebbe deviato la pallottola calibro 9 sparata dal
carabiniere Mario Placanica, l' avv. Pisapia ha annunciato che
tra qualche giorno saranno depositate le consulenze di parte,
secondo le quali non vi sarebbe stata alcuna deviazione e la
distanza tra Carlo Giuliani ed il Defender sul quale si trovava
il militare che ha sparato era di oltre tre metri. (ANSA). 05-AGO-02 17:41

G8: LEGALE PLACANICA, STENTO A CREDERE A NOTIZIE SU GIULIANI
CARABINIERE RIMASTO PERPLESSO E ADDOLORATO
(ANSA) - CATANZARO, 5 AGO - ''Stento a credere a quello che
e' riportato perche', avendo visto i filmati, mi raffiguro il
povero Carlo Giuliani come uno dei tanti ragazzi che avvertano
un certo disagio su quanto avviene in Italia e nel mondo''. A
sostenerlo e' stato l' avv. Vittorio Colosimo, legale di Mario
Placanica, il carabiniere accusato della morte del giovane
manifestante, commentando il rapporto dei Ros, in base al quale
Giuliani avrebbe partecipato ad atti violenti durante le
manifestazioni a Genova durante il G8.
''E' un disagio giovanile a tutti noi noto, soprattutto a noi
genitori - ha aggiunto Colosimo - Mi sono sempre raffigurato, e
continuo a farlo, Carlo Giuliani come un bravo ragazzo e come
uno dei tanti ragazzi che avverte disagio di valori''.
''La mia attivita' professionale, negli ultimi dieci anni -
ha proseguito il legale - si e' molto legata all' attivita' dei
carabinieri, delle forze dell' ordine e dei Ros in particolare.
Di questi ultimi ho sempre rilevato e apprezzato il grande
impegno e la grande linearita' per cui non ho motivo di dubitare
sull' efficacia delle loro indagini preventive e repressive
anche in questo caso. Pero' debbo dire che il mio giudizio su
Giuliani non cambia. Magari sara' stato coinvolto da altre
organizzazioni. Tanto piu' che ho avuto modo di apprezzare il
grande impegno civile del padre e della madre, ai quali va
ancora una volta la mia totale solidarieta' di uomo. Malgrado l'
impegno, tutti possiamo sbagliare, potrebbe sbagliare anche il
Ros, confondere il volto di Giuliani con qualche altro. Essendo
il ragazzo impossibilitato, per i tragici motivi, a difendersi,
vorrei aspettare notizie piu' certe''.
Colosimo ha anche detto di avere parlato con Placanica il
quale, ''e' rimasto perplesso e addolorato da questa notizia. Si
tratta pur sempre di un giovane carabiniere - ha proseguito -
che parla di un ragazzo che ha purtroppo perso la vita, a quanto
pare per mano sua. Ma questo e' un problema processuale che
andremo a vedere non appena avro' le carte''.
''Mario - ha sostenuto il suo legale - ha espresso ancora una
volta il suo rammarico ed il suo dolore per una vita cosi'
giovane spezzata per colpe ne' dell' uno e ne' dell' altro.
Anche lui esprime la sua vivissima solidarieta', anche in questo
ulteriore passaggio di grande dolore, alla famiglia Giuliani.
Mario e' un carabiniere nato che fara' una bellissima carriera
al servizio dello Stato e di tutti i cittadini''.
(ANSA). 05-AGO-02 17:46

G8: PERIZIE E FILMATI SU GIULIANI, TORNANO LE POLEMICHE/ANSA
(ANSA) - ROMA, 5 AGO - Tornano le polemiche sul G8 e sull'
uccisione di Carlo Giuliani. A quindici giorni dall'anniversario
della sua morte c'e' la conferma dei periti del pm sul
calcinaccio che avrebbe deviato il proiettile che ha ucciso il
giovane. Inoltre indiscrezioni su un rapporto dei Ros, in base
al quale gli scontri di Genova erano stati preparati a tavolino
dai Black Block mesi prima di quel 20 luglio 2001, riaccendono
il dibattito. Ma non solo: ci sarebbero anche dei filmati in
grado di dimostrare che Carlo, poco prima di essere ucciso,
avrebbe partecipato all'assalto di un ufficio postale.
Fu proprio deviata da un calcinaccio del peso di circa due
chili, lanciato in aria, la pallottola calibro 9 parabellum
sparata dal carabiniere Mario Placanica che uccise il no global
Carlo Giuliani. Il supplemento di perizia dei consulenti del pm
Silvio Franz depositata stamani confermerebbe questa tesi.
Nel giugno scorso il pm aveva concesso altri 30 giorni di
tempo ai suoi consulenti per integrare la perizia sugli ultimi
momenti di vita di Carlo Giuliani. I consulenti del pm, Paolo
Romanini, Pietro Benedetti, Carlo Torre e Nello Balossino, nella
loro perizia avevano gia' sostenuto che la pallottola, prima di
colpire a morte Giuliani, era stata deviata da un oggetto ed
avevano aggiunto che Giuliani, al momento della morte, era ad un
metro e mezzo di distanza dal Defender dei carabinieri.
Le indiscrezioni sul rapporto dei Ros sono state pubblicate
dal Corriere della Sera e dal Messaggero e hanno indotto la
procura di Genova ad aprire un fascicolo contro ignoti per
pubblicazione di atti di procedimento penali. In un video
trasmesso dagli investigatori alla procura, sarebbe stato
identificato Carlo Giuliani mentre il 20 luglio, nel sottopasso
fra corso Torino e corso Sardegna, cammina dietro ai
''tamburini'' dei black bloc. Il video mostrerebbe poi il
giovane di spalle con il passamontagna mentre assiste all'
assalto all' ufficio postale di corso Sardegna. E ancora, in un
altro video in possesso della procura, si vedrebbe Giuliani poco
dopo in via Tolemaide, durante gli scontri fra le
forze di polizia e il corteo delle tute bianche. Il giovane ha
in mano un tubo Innocenti e sposta una campana della raccolta
del vetro, quindi lancia pietre contro gli agenti.
''Carlo non assalta niente -ha assicurato Adelaide Giuliani,
intervenendo in difesa del figlio- assiste indignato agli scempi
fatti in citta' ''. Ed ha aggiunto: ''Se oggi si scopre che
prima del G8 si sapeva da mesi che dovevano arrivare i black
bloc a Genova quanto e' successo diventa ancora piu' grave.
Anche se ormai mi sembra chiarito chi fossero questi black bloc
e come siano stati manovrati''. ''Quello che e' certo e' che
Carlo in piazza Alimonda e' stato assassinato da qualcuno che
freddamente ha preso la mira contro un ragazzo. Non esistono
sassi che deviano colpi, come hanno dimostrato i nostri
periti''.
Le fa eco il legale della famiglia, Giuliano Pisapia, secondo
il quale le rivelazioni dei giornali ''non hanno ne' possono
avere, alcuna rilevanza rispetto all' inchiesta che riguarda la
sua morte e di cui mancano tutti i presupposti di fatto e di
diritto della legittima difesa''. Secondo Pisapia, il rapporto
dei Ros ''e' tutto da verificare sia in generale sia in
particolare per quanto riguarda la condotta che sarebbe
addebitata a Carlo Giuliani. Posso solo dire che da tutte le
testimonianze e filmati, compreso quello della polizia di Stato,
visti e rivisti da angolature anche diverse, dimostrano con
certezza che prima di raccogliere l' estintore in piazza
Alimonda, Carlo Giuliani non solo non ha proferito alcuna frase
minacciosa o violenta ma neppure ha compiuto atti di violenza''.
Parla di ''un nuovo tentativo di infangare Carlo'' Paolo
Cento, che si chiede ''se nella documentazione vi e' anche la
spiegazione del perche' proprio i carabinieri attaccarono il
corteo di Via Tolemaide, nonostante si trovasse nel tratto
autorizzato, anziche' fermare i black block che si dirigevano da
un'altra parte''.
Ma anche lo stesso legale di Mario Placanica, il carabiniere
accusato della morte di Carlo Giuliani, avvocato Vittorio
Colosimo, stenta, ha detto, ''a credere a quello che
e' riportato perche', avendo visto i filmati, mi raffiguro il
povero Carlo Giuliani come uno dei tanti ragazzi che avvertano
un certo disagio su quanto avviene in Italia e nel mondo''.
Intanto si scopre che il 16 agosto dell' anno scorso, neppure
un mese dopo il G8, la Fiera del Mare, dove era stata allestita
la cittadella della polizia, denuncio' il furto di un server,
nei suoi uffici, nel quale erano registrati tutti i nomi dei
componenti delle forze dell' ordine che transitarono nei giorni
del vertice nella struttura alberghiera allestita per loro. A
confermarlo, un anno dopo, e' la Fiera del Mare mentre la
Questura, in una nota, afferma che ''nel verbale di denuncia e'
specificato testualmente che si trattava di un personal computer
tipo Pentium III 500 Mhz nel quale risultavano
immagazzinati esclusivamente documenti aziendali interni''.
Secondo la Questura, ''non emerge alcun riferimento alla
trattazione di dati di polizia''. (ANSA). 05-AGO-02 20:39

G8: PERIZIE E FILMATI SU GIULIANI, TORNANO LE POLEMICHE/ANSA
(ANSA) - ROMA, 5 AGO - Tornano le polemiche sul G8 e sull'
uccisione di Carlo Giuliani. A quindici giorni dall'anniversario
della sua morte c'e' la conferma dei periti del pm sul
calcinaccio che avrebbe deviato il proiettile che ha ucciso il
giovane. Inoltre indiscrezioni su un rapporto dei Ros, in base
al quale gli scontri di Genova erano stati preparati a tavolino
dai Black Block mesi prima di quel 20 luglio 2001, riaccendono
il dibattito. Ma non solo: ci sarebbero anche dei filmati in
grado di dimostrare che Carlo, poco prima di essere ucciso,
avrebbe partecipato all'assalto di un ufficio postale.
Fu proprio deviata da un calcinaccio del peso di circa due
chili, lanciato in aria, la pallottola calibro 9 parabellum
sparata dal carabiniere Mario Placanica che uccise il no global
Carlo Giuliani. Il supplemento di perizia dei consulenti del pm
Silvio Franz depositata stamani confermerebbe questa tesi.
Nel giugno scorso il pm aveva concesso altri 30 giorni di
tempo ai suoi consulenti per integrare la perizia sugli ultimi
momenti di vita di Carlo Giuliani. I consulenti del pm, Paolo
Romanini, Pietro Benedetti, Carlo Torre e Nello Balossino, nella
loro perizia avevano gia' sostenuto che la pallottola, prima di
colpire a morte Giuliani, era stata deviata da un oggetto ed
avevano aggiunto che Giuliani, al momento della morte, era ad un
metro e mezzo di distanza dal Defender dei carabinieri.
Le indiscrezioni sul rapporto dei Ros sono state pubblicate
dal Corriere della Sera e dal Messaggero e hanno indotto la
procura di Genova ad aprire un fascicolo contro ignoti per
pubblicazione di atti di procedimento penali. In un video
trasmesso dagli investigatori alla procura, sarebbe stato
identificato Carlo Giuliani mentre il 20 luglio, nel sottopasso
fra corso Torino e corso Sardegna, cammina dietro ai
''tamburini'' dei black bloc. Il video mostrerebbe poi il
giovane di spalle con il passamontagna mentre assiste all'
assalto all' ufficio postale di corso Sardegna. E ancora, in un
altro video in possesso della procura, si vedrebbe Giuliani poco
dopo in via Tolemaide, durante gli scontri fra le
forze di polizia e il corteo delle tute bianche. Il giovane ha
in mano un tubo Innocenti e sposta una campana della raccolta
del vetro, quindi lancia pietre contro gli agenti.
''Carlo non assalta niente -ha assicurato Adelaide Giuliani,
intervenendo in difesa del figlio- assiste indignato agli scempi
fatti in citta' ''. Ed ha aggiunto: ''Se oggi si scopre che
prima del G8 si sapeva da mesi che dovevano arrivare i black
bloc a Genova quanto e' successo diventa ancora piu' grave.
Anche se ormai mi sembra chiarito chi fossero questi black bloc
e come siano stati manovrati''. ''Quello che e' certo e' che
Carlo in piazza Alimonda e' stato assassinato da qualcuno che
freddamente ha preso la mira contro un ragazzo. Non esistono
sassi che deviano colpi, come hanno dimostrato i nostri
periti''.
Le fa eco il legale della famiglia, Giuliano Pisapia, secondo
il quale le rivelazioni dei giornali ''non hanno ne' possono
avere, alcuna rilevanza rispetto all' inchiesta che riguarda la
sua morte e di cui mancano tutti i presupposti di fatto e di
diritto della legittima difesa''. Secondo Pisapia, il rapporto
dei Ros ''e' tutto da verificare sia in generale sia in
particolare per quanto riguarda la condotta che sarebbe
addebitata a Carlo Giuliani. Posso solo dire che da tutte le
testimonianze e filmati, compreso quello della polizia di Stato,
visti e rivisti da angolature anche diverse, dimostrano con
certezza che prima di raccogliere l' estintore in piazza
Alimonda, Carlo Giuliani non solo non ha proferito alcuna frase
minacciosa o violenta ma neppure ha compiuto atti di violenza''.
Parla di ''un nuovo tentativo di infangare Carlo'' Paolo
Cento, che si chiede ''se nella documentazione vi e' anche la
spiegazione del perche' proprio i carabinieri attaccarono il
corteo di Via Tolemaide, nonostante si trovasse nel tratto
autorizzato, anziche' fermare i black block che si dirigevano da
un'altra parte''.
Ma anche lo stesso legale di Mario Placanica, il carabiniere
accusato della morte di Carlo Giuliani, avvocato Vittorio
Colosimo, stenta, ha detto, ''a credere a quello che
e' riportato perche', avendo visto i filmati, mi raffiguro il
povero Carlo Giuliani come uno dei tanti ragazzi che avvertano
un certo disagio su quanto avviene in Italia e nel mondo''.
Intanto si scopre che il 16 agosto dell' anno scorso, neppure
un mese dopo il G8, la Fiera del Mare, dove era stata allestita
la cittadella della polizia, denuncio' il furto di un server,
nei suoi uffici, nel quale erano registrati tutti i nomi dei
componenti delle forze dell' ordine che transitarono nei giorni
del vertice nella struttura alberghiera allestita per loro. A
confermarlo, un anno dopo, e' la Fiera del Mare mentre la
Questura, in una nota, afferma che ''nel verbale di denuncia e'
specificato testualmente che si trattava di un personal computer
tipo Pentium III 500 Mhz nel quale risultavano
immagazzinati esclusivamente documenti aziendali interni''.
Secondo la Questura, ''non emerge alcun riferimento alla
trattazione di dati di polizia''. (ANSA). 05-AGO-02 20:39

G8:GIULIANI; PERIZIA DI PARTE, NESSUNA DEVIAZIONE PROIETTILE
PER CONSULENTI FAMIGLIA CARLO CONCLUSIONI OPPOSTE A PERITI PM
(ANSA) - GENOVA, 9 AGO - Il carabiniere Mario Placanica
sparo' ad altezza d' uomo, la distanza tra la bocca dell' arma e
Carlo Giuliani fu di tre metri e trenta centimetri e il
proiettile non fu deviato dal calcinaccio in aria che, invece,
si sbriciolo' colpendo lo spigolo posteriore superiore del tetto
del defender all' altezza della seconda 'i' della scritta
carabinieri. Sono le conclusioni, opposte a quelle dei periti
del Pm, contenute in una sessantina di pagine della perizia dei
consulenti dei familiari di Carlo Giuliani depositata questa
mattina a Palazzo di Giustizia dall' avvocato Lia Vinci del Foro
di Genova.
I consulenti si sono comunque riservati di fare ulteriori
indagini sulla traumatizzazione precoce del proiettile.
Gli esperti nominati dagli avvocati Lia Vinci e Giuliano
Pisapia (Claudio Gentile dell' Universita' di Messina e i
docenti del Gruppo Accardo del Centro Restauri di Roma: Giorgio
Accardo, fisico, Roberto Ciabattoni e Ferdinando Provera,
specialisti di immagini) sostengono che il calcinaccio compare
nel filmato sedici centesimi di secondo dopo lo sparo e si
sbriciola quando colpisce lo spigolo posteriore superiore del
tetto del defender.
I risultati della perizia della famiglia Giuliani contrastano
notevolmente con quelli depositata due giorni fa dai consulenti
del Pm Silvio Franz. Secondo quella perizia, infatti, al momento
dello sparo Carlo Giuliani si trovava a solo un metro e mezzo
dal defender ed il proiettile esploso in aria dal carabiniere
Placanica ando' ad impattare con il calcinaccio che ne devio' il
percorso vero il viso della giovane vittima.(ANSA). 09-AGO-02 13:48

G8:GIULIANI; PERIZIA DI PARTE, NESSUNA DEVIAZIONE PROIETTILE(2)
(ANSA) - GENOVA, 9 AGO - Un elemento importante che, per il
momento, non e' stato esaminato a fondo dai consulenti e' quello
della scamiciatura del proiettile. Su questo punto i periti si
sono riservati di fare ulteriori indagini.
''Le ipotesi che si possono fare sono due - spiega uno dei
periti, il chimico Claudio Gentile -: puo' darsi che il
proiettile abbia toccato un qualunque corpo interposto lungo la
traiettoria ma questo non comporta necessariamente un rimbalzo o
una deviazione sensibile; ci sono proiettili che attraversano
lamiere di ferro ma continuano a camminare diritti. La seconda
ipotesi e' che possa esserci qualcosa di intrinseco al
proiettile che puo' averne determinato la fessurazione della
camicia''. E' stato anticipato che sara' fatta una
sperimentazione ricorrendo a indagini metallografiche.
I consulenti della famiglia Giuliani, comunque, sostengono
con fermezza che il calcinaccio visibile nel filmato non puo'
essere correlato al colpo risultato poi mortale. Dai filmati,
affermano, non si evince che il colpo possa essere stato deviato
da qualcosa. La loro convinzione deriva dallo studio e dall'
analisi dei fotogrammi che darebbero una tempistica diversa da
quelle che sono le conclusioni dei periti del pm.
A questo proposito precisano, appunto, che il calcinaccio
compare nel filmato 16 centesimi di secondo dopo lo sparo e che
il manufatto si sbriciola quando colpisce lo spigolo posteriore
superiore del tetto del defender sul quale si trovava il
carabiniere Mario Placanica ed altri due militari. Tra Giuliani
e il defender, inoltre, affermano che c' erano tre metri e 7
centimetri di distanza mentre tra il no global e la bocca della
pistola calibro 9 parabellum da cui fu esploso il colpo, vi
erano tre metri e 30 centimetri.
Secondo i consulenti le prove con spari e sassi fatte nel
poligono di tiro di Fidenza nel luglio scorso non sono valide
perche' la ricostruzione virtuale non corrisponde a quanto
realmente e' accaduto in piazza Alimonda. Le prove erano state
effettuate con l' esplosione di alcuni colpi di Beretta cal. 9
lungo da un defender dei carabinieri di fronte al cui finestrino
era stato messo un sasso appeso ad un filo. Il perito balistico
del pm, Paolo Romanini, aveva sparato sei colpi contro
altrettante pietre e di ognuno erano state riprese fotografie e
filmati che poi dovevano essere sovrapposti alle scene girate in
piazza Alimonda l' anno scorso. Erano state fatte anche prove di
lanci di alcuni calcinacci di diverse durezze contro il defender
dei militari.
L' avv. Lia Vinci che stamani ha depositato la perizia (in
realta' di tratta di due consulenze, una fatta dallo studio
Accardo ed una dal chimico Claudio Gentile piu' alcuni allegati
da depositare in un secondo tempo) ha affermato che, secondo
lei, si tratta di una ricostruzione obiettiva. ''Non intendiamo
prendere di mira nessuno - ha commentato - vogliamo solo che si
possa conoscere la verita' su quanto e' accaduto in piazza
Alimonda''.(ANSA). 09-AGO-02 16:48

G8: ATTIVATO SITO INTERNET DEDICATO A MARIO PLACANICA
OGGI CARABINIERE FESTEGGIA 22 ANNI, GLI AUGURI DEL SUO LEGALE
(ANSA) - CATANZARO, 13 AGO - Un sito internet dedicato a
Mario Placanica, il carabiniere indagato per la morte di Carlo
Giuliani, il giovane manifestante ucciso durante gli scontri del
G8 a Genova, e' stato attivato oggi. Lo ha reso noto il legale
del militare, l' avv. Vittorio Colosimo.
Nella parte alta del sito (www.marioplacanica.it) si legge
''solidarieta' dei meridionali per il carabiniere ausiliario
Mario Placanica, carabiniere coraggioso'' mentre sotto scorrono
alcune foto del militare in compagnia del padre e del suo
legale.
Dal sito e' possibile consultare anche una rassegna stampa sulla
vicenda che parte dal 20 luglio, giorno dell' anniversario dei
fatti di Genova e della nomina di Colosimo quale nuovo
difensore.
Il legale, inoltre, in una lettera aperta al suo assistito,
gli ha formulato gli auguri per il suo ventiduesimo compleanno.
''Ti auguro ogni fortuna - ha scritto il legale - e, conoscendo
i tuoi desideri, ti auguro di poter coronare, un giorno, il tuo
sogno, quello di diventare maresciallo dei carabinieri. Auguri
dunque a te, carabiniere coraggioso, che hai difeso con grande
abnegazione le istituzioni, i rappresentanti del G8, la nobile
citta' di Genova, gli onesti cittadini, i colleghi feriti che si
trovavano sul 'defender' e la tradizione dell' Arma dei
carabinieri, vanto ed orgoglio di tutti gli italiani. So che ti
sara' gradito sapere - conclude Colosimo - che anche io, nel
farti gli auguri, sono come te addolorato per chi il compleanno
non potra' piu' compierlo perche' caduto nel fiore degli anni a
Genova. Ma Mario, tutto questo non e' colpa tua, ma di un
tragico destino''.
Il legale ha anche reso noto che sulla segreteria telefonica
di una persona che di cognome si chiama Placanica, ma che non ha
rapporti di parentela con il carabiniere, sono state lasciate
frasi offensive e di minacce ad opera di uno sconosciuto nei
confronti del militare dell' Arma.
(ANSA). 13-AGO-02 13:20

===PLACANICA: ''VOGLIO INCONTRARE IL PADRE DI GIULIANI''
INTERVISTA A REPUBBLICA
(ANSA) - ROMA, 23 AGO - ''Vorrei incontrare il padre di Carlo
Giuliani per dirgli che non sono un assassino. Posso guardarlo
negli occhi. Ho sparato due volte, e' vero, ma non volevo
uccidere. Se il signor Giuliani accettera' di vedermi, capira'
che sono un ragazzo per bene, catapultato in un incubo''. Il
carabiniere Mario Placanica, dalla sua Catanzaro, lancia un
appello al padre del ragazzo ucciso durante gli scontri
verificatisi al G8 di Genova. ''Sono angosciato per la morte di
un ragazzo come me - spiega Placanica in un'intervista a
REPUBBLICA - io entro in crisi quando sento dire che sono
l'assassino di quel ragazzo. Non sono un nazista, a me fa orrore
il sangue. Vengo da una famiglia di onesti lavoratori
democratici. Voglio tornare a vivere, cerco serenita',
comprensione da parte di tutti, anche dal signor Giuliani''.
Placanica ricostruisce infine gli scontri di Genova e ricorda di
aver preso un colpo alla testa. ''Ho pensato: qui mi fanno
fuori''. (ANSA). 23-AGO-02 09:41

===GIULIANI: ''CON PLACANICA PARLERO' IN TRIBUNALE''
INTERVISTA A REPUBBLICA
(ANSA) - ROMA, 24 AGO - ''Io non l'ho mai chiamato assassino.
Ma qualche piccola responsabilita' nella morte di Carlo credo
pure ce l'abbia, o no?''. Giuliano Giuliani, padre del ragazzo
ucciso durante gli scontri del G8, a Genova, replica cosi' al
carabiniere Mario Placanica, che ieri gli aveva chiesto un
incontro attraverso le pagine del quotidiano la Repubblica. ''Io
lo incontrero' volentieri - spiega Giuliani in un'intervista
alla stessa REPUBBLICA - ma in un'aula del tribunale: perche'
solo in quella sede, in un dibattito pubblico, si potra'
finalmente fare chiarezza. Non nutro sentimenti di vendetta -
conclude - non mi interessa se sara' condannato o meno. Carlo
non me lo restituisce nessuno. Voglio solo la verita'. Io la
serenita' non la cerco piu', l'ho persa per sempre''.(ANSA). 24-AGO-02 09:33

G8: VERSO CONCLUSIONE INDAGINE SU MORTE CARLO GIULIANI
PM INCONTRA SUOI CONSULENTI PER PERIZIA SU SPARO
(ANSA) - GENOVA, 27 AGO - Non sono stati chiesti ulteriori
approfondimenti, stamani, durante l' incontro del pm Silvio
Franz con due dei suoi consulenti che, il 5 agosto scorso,
avevano depositato il supplemento di perizia sulla traiettoria
del proiettile che il 20 luglio dell' anno passato uccise Carlo
Giuliani e che, secondo loro, fu deviato da un calcinaccio
lanciato in aria. La pallottola calibro 9 parabellum fu sparata
in piazza Alimonda dal carabiniere Mario Placanica che si
trovava a bordo di un Defender.
Per il 18 settembre e' previsto l' incontro tra le parti per
giungere ad una conclusione. I due consulenti, Nello Balossino e
Paolo Romanini (il primo di informatica ed il secondo di
balistica) hanno riferito che il loro lavoro dimostra che c' e'
compatibilita' tra tutti gli elementi relativi a cio' che
accadde quel pomeriggio in piazza Alimonda: sparo, deviazione
del proiettile e tempistica su suono e immagini. ''Non ci sono
contraddizioni ne' lati oscuri nella ricostruzione degli ultimi
istanti di vita di Carlo Giuliani'' ha detto Balossino.
I consulenti della famiglia Giuliani avevano sostenuto nella
loro perizia che il calcinaccio visibile nel filmato non puo'
essere correlato al colpo risultato mortale e che non si evince
che sia stato deviato. Avevano precisato che il manufatto
compare nel filmato 16 centesimi di secondo dopo lo sparo,
sbriciolandosi quando colpisce lo spigolo posteriore superiore
del tetto del Defender sul quale si trovava Placanica con altri
due militari.
I consulenti del pm sostengono che nella ricostruzione
bisogna tener conto della manipolazione della realta' a livello
visivo: la telecamera riprende con intervalli di un
venticinquesimo di secondo e, quindi, vista al rallentatore non
da' la continuita' reale dell' azione. ''Quello che vediamo in
un fotogramma - afferma Balossino - puo' riguardare quello
precedente. Bisogna tener presente che nella registrazione della
telecamera c' e' la pista del sonoro e quella del visivo e le
due non sono concomitanti''.
(ANSA). 27-AGO-02 16:26

G8: GIULIANI; MONAI, 'FORSE NON E' STATO PLACANICA A SPARARE'
(ANSA) - GENOVA, 31 AGO - Ci sarebbero stati quattro
carabinieri e non tre a bordo del fuoristrada dal quale venne
esploso il colpo che uccise Carlo Giuliani, e a sparare potrebbe
non essere stato Mario Placanica. Ad affermarlo e' stato oggi
Massimiliano Monai, uno degli indagati per l' assalto di piazza
Alimonda, in una intervista alla tv locale genovese Telecitta'.
''Io ho il dubbio che non fosse Placanica a tenere la
pistola'' ha dichiarato Monai, di professione barista,
ribattezzato dai giornali ''l' uomo della trave'' perche'
durante l' assalto colpi' un carabiniere all' interno del
Defender con una tavola di legno. Per questa ragione e' indagato
per tentato omicidio insieme ad altri due giovani.
''Placanica continua a dire che ha coperto un collega -
prosegue Monai -. Ma c' e' una foto in cui io sto colpendo un
carabiniere, un altro carabiniere ha la pistola tesa verso la
gente e c' e' gia' una persona che copre il carabiniere che sta
sparando. Chi e' questa terza persona? Chi e' che sta coprendo
Placanica? Raffone? E' impossibile perche' lo sto colpendo io''.
''Per me - ha concluso il barista - c' erano quattro
carabinieri su quella jeep. Uno davanti e tre di dietro''.
Secondo la ricostruzione della procura di Genova, a bordo del
defender c' erano invece soltanto tre militari: Mario Placanica,
Dario Raffone e Filippo Cavataio. (ANSA). 31-AGO-02 21:01









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Pubblicato su: 2005-07-05 (875 letture)

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