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LA LOBBY FILO-ISRAELIANA IN SS.UU.A. ED I DIRITTI UMANI E CIVILI
by Paolo Dorigo n.216 progressivo Sunday, Mar. 26, 2006 at 10:15 PM mail: contatti@paolodorigo.it

GIU’ LE MANI DAL PARLAMENTARE PALESTINESE AHMED SA’ADAT E DAI PRIGIONIERI DI GERICO La lobby filo-israeliana degli SS.UU.A. messa sotto accusa apparso il 23-3-2006 “dal corrispondente di Washington C.Lesnes”

traduzione da LE MONDE di Paolo Dorigo – commenti in righe senza virgolette

“In un articolo intitolato La lobby israeliana e la politica estera degli Stati Uniti,”

“il professor Stephen Walt, direttore degli studi alla Scuola Kennedy della Università di”

“Harward, e John Mearsheimer, docente di scienze politiche all’università di Chicago,”

“valutano che gli Stati Uniti confondono troppo spesso il loro interesse nazionale con quello dello”

“Stato ebraico con il rischio di “compromettere la loro sicurezza”. ”

“Loro incolpano l’azione della “lobby filo-israeliana”, un gruppo che definiscono come”

“composto di individui ed organizzazioni che « lavorano attivamente » allo scopo di influenzare la”

“diplomazia americana.”

“ “Altre lobby sono riuscite a spingere la politica straniera americana nel senso voluto, ma nessuno”

“è ancora riuscito a portarla abbastanza al di fuori di quanto non raccomandasse l’interesse”

“nazionale americano, riuscendo a convincere gli Americani che gli interessi degli Stati Uniti e”

“di ‘israele’ sono più o meno identici”, scrivono i due ricercatori.” ”



CRIMINALIZZAZIONE DELLE IDEE ED OPINIONI
PERMANE L’ATTEGGIAMENTO SCIOVINISTA OCCIDENTALE



“Questo testo di 83 pagine, collocato nel sito dell’Università di Hardvard nella raccolta dei”

“documenti di lavoro”, non è stato tolto dal sito malgrado le proteste delle associazioni filo-”

“israeliane, tuttavia l’università ha fatto aggiungere un paragrafo sulla pagina di testa specificando”

“che la responsabilità è dei soli autori”

“La tesi prende in contropiede le usuali considerazioni negli Stati Uniti, secondo cui la minaccia terrorista ha

“avvicinato ‘israele’ e l’America. Per i due ricercatori, che contano tra gli animatori della scuola ‘realista’”

“in materia di politica internazionale, se gli Stati Uniti hanno un problema di terrorismo, ciò avviene

“ “in buona parte perché sono alleati di ‘israele’, non per una causa opposta”.

“Allo stesso modo, gli Stati Uniti “non dovrebbero inquietarsi a causa della “minaccia Iraqena o”

“siriana, se ne va della sicurezza di ‘israele’ ”. “

“Un Iran nuclearizzato non sarebbe un “disastro strategico” di rilievo, il regime di Téhéran è consapevole” “che si espone ad una risposta folgorante.”

“Dalla fine della guerra fredda, calcolano i ricercatori, ‘israele’”

“non appare più come “una carta vincente” che aiuta a contenere l’espansione”

“sovietica nella regione, ma come un “fardello”. Per i due”

“docenti, che erano contrari alla guerra in Iraq, la lobby è stata, con”

“il governo israeliano, non già l’unico fattore, ma “un elemento”

“ critico” nella decisione di rovesciare il regime di Saddam Hussein.”



“ OPERAZIONI SPIONISTICHE”



“Gli autori ricordano che ‘israele’ è il primo beneficiario dell’aiuto”

“economico e militare degli SS.UU., con l’Egitto (circa 500 dollari”

“per abitante all’anno), mentre il suo reddito pro-capite è equivalente a”

“quello della Spagna o della Corea del Sud. ‘israele’ riceve la somma in un solo”

“versamento, contrariamente agli altri paesi, il che gli permette di investirla e”

“di guadagnare gli interessi. Gli altri paesi sono per la gran parte impegnati a”

“rifornirsi di equipaggiamenti militari presso gli SS.UU, il che non “

“avviene nel caso di ‘israele’, che fa vivere la propria industria militare.”



“Lo Stato ebraico non si comporta affatto da alleato leale, accusano M.M. Walt e”

“Mearsheimer. Ha venduto tecnologia sensibile alla Cina. Gli”

“autori citano anche un rapporto dell’organismo di bilancio del Congresso (GAO),”

“secondo il quale ‘israele’ conduce le operazioni spionistiche più”

“aggressive contro gli Stati-Uniti, tra tutti gli alleati.”



[ in pratica ‘israele’ fa pressione in ogni modo, fa la “propria” politica estera,

e ciò perché non intende rinunciare a nulla. Questa sua caratteristica la avvicina

di più all’Europa, all’Inghilterra, che gli servono per garantirsi appoggio al controllo

delle masse arabe di Palestina, e rende più coerente l’attività della propria lobby

all’interno del sistema americano. In pratica si conferma come il punto più sensibile

delle contraddizioni interimperialistiche, il che spiega perché nessuna forza

politica istituzionale europea ne condanni le nefandezze verso il popolo Palestinese, e

conferma come i “processi di pace” –come Oslo pilotato dagli SS.UU.A., ecc.- non siano altro che strumenti di contenimento e non di soluzione, come si è visto dall’episodio gravissimo di Gerico, un autentico crimine di guerra di uno stato verso un altro stato, completamente ignorato dagli sciovinisti in doppiopetto dell’Aja.]



CRIMINALIZZAZIONE DELLE IDEE ED OPINIONI
CONDANNE PER LE FUGHE DI NOTIZIE SULLE IDEE GUERRAFONDAIE AMERICANE CONTRO L’IRAN:

13 ANNI DI CARCERE A UN ANALISTA DEL PENTAGONO



“Due membri della principale organizzazione di lobby, l’Aipac (American “
”israel Public Affairs Committee), che si definisce essa stessa come”

“ “la lobby dell’America filo-israeliana”, “sono perseguiti per aver rilasciato delle informazioni” “confidenziali sull’Iran ottenute dall’analista del “Pentagono, Larry Franklin. Larry Franklin è stato” “condannato, in gennaio, a quasi 13 anni di carcere.”



“Appena apparso, il testo ha suscitato critiche virulente, notoriamente nella”

“parte in cui si mette in causa l’ambito di riflessione e la spinge per la loro”

“parzialità a favore di ‘israele’. M. Mearsheimer ha indicato al Mondo che nessuna”

“pubblicazione americana ha accettato di diffonderlo.”



“I due ricercatori hanno iniziato il loro lavoro nel 2002 dopo essere stati colpiti”

“per il modo in cui Ariel Sharon aveva ignorato le domande del presidente”

“Bush di soprassedere alla ripresa del controllo delle città di Cisgiordania,”

“quando una tale operazione nuoceva all’immagine degli SS.UU. nel mondo arabo.”

“ “La nostra ambizione è di fare in modo che gli SS.UU.A. seguano una politica”

“che serva all’interesse nazionale americano, dice. Noi non pensiamo che la”

“guerra in Iraq corrispondesse a questo interesse. Ci è apparso chiaro che questa politica”

“è stata condotta in buona parte dalla lobby israeliana. Ci è parso utile scriverlo ed aprire”

“il dibattito.” ”



CORAGGIOSI I DUE RICERCATORI, MA QUALE DIBATTITO ?



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