Buenos Aires - Scontri tra lavoratori autorganizzati e sindacato delle ferrovie: tre feriti e un morto!
tratto da IMC Argentina, 20.10.10 [tradotto da culmine]
Lavoratori precari della impresa ferroviaria Ferrocarril Roca stavano manifestando per la re-incorporazione di alcuni licenziati. Sono stati brutalmente attaccati a colpi d’arma da fuoco da una squadraccia guidata dalla burocrazia sindacale della Unión Ferroviaria ed appoggiata dagli ultras. Il saldo di quest’attacco: 3 manifestanti feriti ed 1, Mariano Ferreira 23enne, ammazzato. Mariano era un militante del Partito Obrero.
La polizia presente sul posto, ha fatto passare la squadraccia in modo che potesse aggredire i manifestanti.
segue link video:
https://webmail8.autistici.org/?_task=mail&_id=8706979364cc04fe9dcf65&_action=compose
tratto dai mainstrem latinoamericani, oggi 21.10
Lavoratori della filiale argentina dell'impresa statunitense Kraft, insieme con movimenti politico e sociali realizzarono il blocco dell'autostrada Panamericana per varie ore, al nord della città di
Buenos Aires, per l'assassinio di Mariano.
Lavoratori ferroviari bloccarono dalla loro, le vie delle linee di treni Belgrano Nord nella stazione di Boulogne, sempre nella zona nord della Gran Buenos Aires.
I blocchi e le manifestazioni violente si svolgono all'interno della convocazione di una giornata di protesta e sciopero convocata dal CTA per la morte del giovane Mariano Ferreyra durante uno scontro tra lavoratori terzerizzati di un impresa ferroviaria e una fazione sindacale dell'Unión Ferroviaria nel quartiere portuale di Barracas.
Altre due persone risultano gravemente feride, tra loro una donna di 56 in pericolo di vita con un proiettile nella testa.
[Comunicato] Assassini!
Come se ad essi non bastasse vivere del sangue e del sudore dei lavoratori, un morto e dei feriti gravi sono il saldo dell’azione di una patota sindacale, stavolta della Unión Ferroviaria, assieme alle barrabravas. Mariano Ferreyra assassinato da un proiettile ed Elsa Rodríguez con un pallottola in testa che si dibatte tra la vita e la morte ed altri manifestanti feriti.
Protetti dalla Policía Federal e dal governo di turno, che sicuramente verrà a dirci che unirà le forze per “trovare il colpevole”, ovvero qualche capro espiatorio per lavarsi la faccia e continuare come se nulla fosse. Questa è sempre stata la loro politica, questa è la politica!
Come se non bastasse, mercoledì 20 ottobre a Buenos Aires è divenuto evidente quel che è questo tessuto di morte che chiamano società, lo stesso che assassina con il metodo del “grilletto facile” nei quartieri, lo stesso che permette ed alimenta la tratta delle persone, lo stesso
che ammazza di fame e di disperazione e sui luoghi di lavoro.
Questi avvenimenti non sono straordinari, né sono il frutto della demenza di qualche personaggio del sindacato, della politica o della polizia. Queste sono le logiche conseguenze di questo sistema che attenta contro la vita, assassinando Mariano, o due anni fa Dario e Maxi, Carlos Fuentealba e tutti i “senza nome” che muoiono giorno per giorno, come il muratore schiacciato da una parete nella zona sud di Rosario questo stesso mercoledì.
Sempre più spinti a scegliere tra seguire quest’immondizia o lottare per cambiare tutto.
Grupo Anarquistas Rosario, ottobre 2010
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