Intervento di Josefa Alvarez e Josu Urritocoxea rappresentanti della comunita'
autonoma basca e portavoci del partito basco Batasuna
Un saluto tradizionale a tutti e tutte in uno dei piu' vecchi idiomi d'europa che rischia di scomparire.
La lotta della comunita' autonoma basca e' stata in qualche modo colpita da quanto detto e ricordato nell'intervento precedente ma non si e' certamente fermata. Noi stiamo vivendo una situazione eccezionale da un punto di vista legislativo dimostrato dalla MESSA FUORI LEGGE del nostro partito BATASUNA. In questo momento stiamo vivendo un processo di fascistizzazione democratica"; il fascismo che noi abbiamo vissuto e stiamo vivendo e' un fascismo particolare il fascismo spagnolo che e' iniziato nel '36 ed e' terminato da un punto di vista formale con la morte di Franco. C'era stata forse l'opportunita' di rompere definitivamente con il fascismo dopo la morte di Franco (1975) pero' sia il partito comunista spagnolo che il partito socialista di Gonzales patteggiarono con i fascisti che erano ancora al governo. Questi obiettivi patteggiati tra quello che rimaneva del governo Franchista spagnolo ed i partiti comunista e socialista sono riducibili sostanzialmente a 3: 1-Riconoscere come realta' democratica la Spagna che usciva dal Franchismo e inserirla a pieno titolo tra le realta' democratiche europee 2-Avviare una riconversione economica che permettesse alla Spagna l'ingresso nel circuito capitalistico europeo e mondiale 3-Chiudere definitivamente i conti con il movimento basco Dopo la morte di Franco il potere fu gestito formalmente da ministri Falangisti (fascisti a tutti gli effettti) il che non permise alla "nuova" Spagna il raggiungimento degli obiettivi fissati. Fu solo nel 1982 con la vittoria elettorale del partito socialista che si realizzo' l'ingresso della Spagna tra le repubbliche democratiche europee ( 1 obiettivo). Quindi la questione non era solo l'entrata in europa della Spagna ma anche l'entrata nella NATO; per questo furono fatti 2 referendum, entrambi bocciati dal popolo basco, ma essendo proposti su tutto il territorio nazionale il voto contrario dei baschi non fu sufficiente a respingere le 2 ipotesi. Il secondo obiettivo, quello della riconversione industriale della Spagna e la sua entrata nel circuito neoliberale europeo fu possibile raggiungerlo solo con l'utilizzo e la complicita' politica delle 2 piu' grandi organizzazioni sindacali del paese: le Comisiones Obreras del partito comunista e l'UGT (Union General Trabajadores) del partito socialista. Il terzo obiettivo, quella di eliminare il movimento di liberazione nazionale basco, fu sviluppato alle estreme conseguenze con il governo socialista di Gonzales con cui inizio l'utilizzo sistematico del terrorismo di stato. Nel 1996 si esaurisce l'utilizzo del terrorismo di stato che non aveva dato alcun risultato nella guerra contro il movimento basco. Nel '96 sale al governo spagnolo il partito popolare che decide di abbandonare questa linea, dimostratasi improduttiva, e di cambiare strategia. La nuova strategia scelta e portata avanti dal partito popolare si fondava ora sull'attacco penale, giuridico; nella "guerra penale" al movimento basco si e' distinto un giudice, Garzon. Tanto per fare un esempio di cosa si intende con guerra penale ricordiamo che nel '97 per la sola PRESENTAZIONE DI UN VIDEO che proponeva un'alternativa di governo democratico per il popolo basco si arrivo' all'arresto di 27 compagni della direzione di Herri Batasuna. E' con Garzon che si arriva a stabilire il tipo di pericolosa EQUAZIONE che vediamo attiva in questi giorni e cioe' che TUTTO CIO' CHE APPOGGIA LA LOTTA DEMOCRATICA E DI LIBERAZIONE DEL POPOLO BASCO VIENE FATTO COINCIDERE CON L'ETA. Questo tipo di equazione che fa coincidere tutti coloro che lottano per una diversa organizzazione sociale del popolo basco con l'ETA non e' un'invenzione dell'11 settembre ma risale al 1997; e' col '97 che iniziano azioni mirate e precise di attacco al movimento basco, c'e' la chiusura di un giornale, di una radio e di piu' riviste. Nel '98 inizia un processo di trattative dirette con l'Eta che arrivera' fino al '99; 2 anni di trattative con l'ETA che porteranno ad un accordo allargato con le forze politiche basche ed i sindacati in cambio di una tregua alla lotta armata. Questo processo politico di trattative viene ostacolato tanto dal governo spagnolo che da quello francese. In questi anni si hanno sequestri e uccisioni di abitanti dei paesi baschi. Tutto questo ha portato la destra basca a spingere per la rottura delle trattative con l'ETA che finiranno effettivamente nel '99. La rottura di questo processo politico con l'ETA ha riaperto la strada al lavoro di Garzon che dal '99 ha messo fuori legge 3 organizzazioni giovanili, 2 organizzazioni per l'amnistia ai prigionieri politici e pochi mesi fa lo stesso partito Batasuna. Ultimamente il governo spagnolo, parallelamente a questa offensiva ( messa fuori legge delle org. giovanili e per l'amnistia), ha sviluppato un progetto di legge, approvato tanto dalla maggioranza del partito popolare che dall' opposizione del partito socialista, che definisce la legalita' di un partito in funzione di estromettere Batasuna. Questa e' la "Ley do partido". La situazione e' questa: le sedi del partito Batasuna sono chiuse, il denaro e' stato sequestrato, sono stati inabilitati allo svolgimento dell'attivita'politica 14 parlamentari, 45 consiglieri, 80 sindaci e 860 consiglieri comunali. Sono stati dichiarati illegali il 15% del popolo basco. Di fatto e' stata sospesa la seconda forza elettorale, a livello comunale, dei paesi baschi. In Spagna e' la stessa democrazia che vediamo in europa; Blair in Inghilterra, Berlusconi in Italia ecc... a negare una lotta sviluppatasi "dalla notte dei tempi" per l'autodeterminazione del popolo basco. Fra 8 mesi si avranno le elezioni comunali e la situazione si palesa nella sua crudezza. Questi 250.000 votanti ed i loro rappresentanti formalmente eletti non avranno la possibilita' di partecipare alle elezioni. Come si puo'parlare di elezioni democratiche quando il 15% della popolazione elettorale non puo' esprimere il proprio parere? E' chiaro che non e' quindi solo il problema del 15% dell'elettorato, ma e' il problema di un popolo che sta lottando per il suo riconoscimento all'interno dello stato spagnolo. Questa equazione politico-giudiziaria utilizzata in Spagna puo' essere un modello applicabile in ogni situazione nell'Europa "democratica" e fuori di essa. Non e' quindi una lotta che interessa solo il popolo basco ma coinvolge tutti i compagni e le compagne, tutti i militanti e le militanti per le categorie che sono state menzionate. Per questo e' un dovere informarvi di quello che sta accadendo al nostro popolo e trovare insieme delle strategie di solidarieta'. Prima di chiudere vorremmo ripetere ancora che come e'stato gia' detto tutto questo e' possibile oggi sotto la COPERTURA IDEOLOGICA DEL TERRORISMO. Garzon dice :<< tutto e' ETA, qualsiasi cosa vada contro il potere coercitivo dello stato spagnolo e' terrorismo, contro il terrorismo tutto e' possibile>>, questa e' la sintesi dell'11 settembre di Garzon che conferma come esso sia stato niente di piu' di un'accelerazione alle dinamiche repressive del capitalismo e della destra.
Grazie a tutti/e ciao.
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