“Via il reddito minimo
il bilancio targato Polverini”
L’opposizione: tagliati i fondi per disoccupati, case popolari, ambiente
Nieri: “Il paradosso è che aumentano altre voci, dalla comunicazione alle fiere agricole”
di CHIARA RIGHETTI
“La manovra regionale azzera il reddito minimo garantito”. A lanciare l’allarme è Giulia Rodano: l’assestamento di bilancio, che comincerà domani l’iter in Commissione prima dell’approvazione definitiva entro il 7 agosto, “decurta di 17 milioni – spiega la consigliera Idv – il capitolo di spesa “Politiche per l’occupazione””. E azzera del tutto il fondo da 15 milioni di euro che avrebbe dovuto finanziare il cosiddetto “reddito di cittadinanza”: la legge voluta dalla giunta Marrazzo per garantire un piccolo stipendio ai disoccupati. “Mentre la crisi si acuisce – attacca Rodano – il centrodestra costringe il Lazio a non avvalersi di un ammortizzatore perlomeno utile, se non indispensabile, e senza prevedere un’alternativa”.
Ma nella manovra da un miliardo e 18 milioni messa a punto dall’assessore al Bilancio Stefano Cetica “non è questo è l’unico taglio al sociale – segnala il suo predecessore di Sel, Luigi Nieri – C’è un’altra voce che di fatto cancella il nostro piano decennale per la costruzione di nuove case popolari”. E i tagli, denuncia Nieri, arrivano “mentre si stanziano quasi 3 milioni di euro per la comunicazione, altrettanti per promuovere le fiere agroalimentari”. Sulle case popolari, a entrare nei dettagli è l’ex assessore Pd Mario Di Carlo: “Avevamo vincolato il 5% delle entrate del bollo auto a finanziare alloggi di edilizia sovvenzionata. Legare quei fondi al pagamento degli interessi dei mutui accesi per le case da costruire è solo apparentemente la stessa cosa: basta non costruire per ritrovarsi i soldi in cassa”. La somma così liberata, stima Di Carlo, “si aggira sui 36 milioni all’anno: immagino che l’attuale assessore quando se ne accorgerà farà fuoco e fiamme”.
Infine, denuncia il capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli, “la stangata peggiore è quella sul trasporto pubblico locale, che perde oltre 400 milioni di euro. Ma la scure della Polverini si abbatte principalmente su Roma, con tagli che rischiano di portare al blocco il trasporto nella Capitale”. Effetto della manovra del governo? “Sì, ma altri tagli sono frutto di scelte precise: vengono azzerati i fondi – 10 milioni di euro – per le energie rinnovabili e la ricerca sull’idrogeno, settori considerati strategici in tutta Europa. E Polverini elimina anche la sicurezza stradale, con il taglio di ben 45 milioni sugli interventi di messa in sicurezza delle strade”. Enzo Foschi, Pd, si limita a una battuta: “La stessa maggioranza che presenta la “legge Tarzia” poi taglia di 1,5 milioni i fondi ai consultori: così quella riforma tanto strombazzata viene svuotata di contenuti”.
(28 luglio 2010)