Comitato di lotta popolare di Bussoleno sotto attacco

Ora arrivano anche i fogli di via… Ecco l’ennesimo attacco da parte della questura di Torino al Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno. Dopo la demonizzazione di Stefanino e la denuncia di ieri a Silvano causata dal ritrovamento durante la perquisizione della sua macchina di maschere antigas è arrivato oggi in giornata anche un foglio di via a Fabio, giovane no tav da anni parte integrante del comitato. Fabio oggi mentre si trovava in un bar di Susa a fare colazione con un amico è stato fermato e portato nella caserma dei Carabinieri dove è stato trattenuto per tre ore. Qui gli è stato notificato il provvedimento giudiziario. Già dall’arrivo della notizia molti no tav si sono raccolti in presidio davanti alla caserma. Nella notifica gli è stata vietata la permanenza nei comuni di Chiomonte, Giaglione, Exilles, Gravere e Susa. Fabio da molti anni partecipa attivamente al movimento ed è anche tra i redattori di due siti che fanno informazione no tav, notav.info e infoaut.org. Inoltre per motivi di lavoro è inviato a Chiomonte per Nuova Società giornale on-line diretto da Diego Novelli.
Fabio a differenza di quanto viene dichiarato nella notifica fin da piccolissimo ha vissuto la Val Susa nella sua quotidianità, spesso andava nella casa affittata nel comune di Exilles, e tutt’ora spende molto del suo tempo libero in quell’abitazione. L’amore per la valle quindi lo ha naturalmente spinto a sentirsi parte di questo movimento e a difendere il territorio in cui è cresciuto. Non di certo un professionista della violenza estraneo alla Val Susa come la questura vorrebbe far credere, ma bensì un giovane impegnato nella difesa di una terra che ha sempre amato ed abitato. Sentiamo echi di ventennio, dopo il divieto di accesso alle terre acquistate da notav senza previa autorizzazione nella zona della Maddalena adesso viene addirittura impedito l’accesso ai territori della valle a chi li ha sempre vissuti. Le truppe di occupazione assediate nel loro fortino non solo vietano la libertà di esprimere il proprio dissenso verso un’opera inutile e distruttiva, ma in più ci vogliono cacciare dalla nostra valle facendoci passare per fuorilegge. Ci vietano di visitare i posti in cui siamo cresciuti e abbiamo mosso i primi passi, ci vietano di vivere le immense bellezze che la valle nasconde, ci vietano di incontrare i nostri amici, i nostri parenti nei luoghi naturali di sempre. Ci impediscono di difendere il nostro territorio, ma non riusciranno ad intimidirci con questi provvedimenti, ci troveranno con la nostra testa dura sempre sulle nostre montagne dove la paura non è di casa!

Presto i divieti saranno violati!

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