Cile - 11 settembre 2008, centinaia di arresti e 31 feriti
fonti: agenzie cilene
Barricate, incendi e black out elettrici si sono registrati nei quartieri di Santiago e di quasi tutto il Cile, quando i manifestanti hanno resistito ai violenti attacchi della polizia, anche con armi da fuoco.
Tra i feriti, Germán Ávila -18 anni- è in pericolo di vita perché ha ricevuto una bomba lacrimogena sparata a distanza ravvicinata, provocandogli la perdita di massa encefalica. Ferita anche una donna incinta di 4 mesi, Teresa Sepulveda, colpita da pallottole nelle gambe.
Santiago
In serata, in diversi quartieri della città, manifestazioni e barricate per ricordare l'11 settembre, ovvero proteste contro il 35° anniversario del golpe di Pinochet. Subito sono intervenuti i reparti antisommossa dei carabineros, che hanno fatto ricorso anche alle armi da fuoco. 22 carabineros e 9 civili sono rimasti feriti in seguito agli scontri.
Resto del paese
Il bilancio provvisorio degli arresti, iniziati da una settimana per prevenire gli scontri, è di 577 persone fermate. Oltre alla capitale, gli scontri più gravi si sono verificati a Concepción, con barricate ed incendi, e Valdivia, con 13 arresti.
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