Dopo circa un mese di attesa, di richieste gentili, di sollecitazioni, di educate minacce, abbiamo deciso di fare da noi. Torniamo in linea, torniamo attivi. Per raccontarci e per raccontare, per informarvi ed informare, per formare e per formarci.
Siamo vivi, siamo carne e sangue, siamo nervi e facce e non mettiamo solo la voce. Ci abbiamo messo da sempre l’impegno, la forza ed il coraggio: di muoverci come di restare, con la pioggia o con la neve. Perché un posto di merda peggiora se non ce la fai neanche a sporcarti le mani per renderlo meno una merda. O se non ce la fai nemmeno a dirlo che è una merda.
Abbiamo combattuto e vinto la nostra piccola battaglia per poter dire e dirvi che il mondo, così com’è, non va bene. Abbiamo combattuto e vinto, e ci abbiamo messo la faccia. Abbiamo combattuto contro burocrazia, tecnocrazia e verticismo. Contro chi voleva chiudere spazi di libera comunicazione, autogestione, autorganizzazione: per dire ancora una volta che – se non si fosse capito – l’università siamo noi, noi pronti a batterci per difenderla e per viverla.