PRECARIA, verso il 15 Ottobre – Ascolta le registrazioni!

I partecipanti al workshop hanno messo a confronto le proprie esperienze di precarietà, differenti e complesse: è stato infatti ripetuto in molti interventi che la precarietà è prima di tutto una condizione esistenziale, e che il suo tratto caratteristico è la frammentazione, l’incapacità di dialogare, costruire relazioni e narrazioni comuni.

Tuttavia si è avvertita da subito l’esigenza collettiva di superare il piano di confronto sulle tristezze delle proprie condizioni di vita, di lavoro, di formazione, e di trovare subito punti in comune da trasformare in rivendicazioni, pratiche di lotta, scadenze in vista della manifestazione transnazionale del 15 ottobre, perché sia l’inizio luminoso di un autunno che tutti speriamo sia caldissimo.

L’esigenza di mettere assieme i pezzi del mondo della formazione nasce soprattutto dalla consapevolezza che quel mondo è stato il motore delle lotte sociali degli ultimi anni, pur riconoscendone i limiti e le sconfitte.

I percorsi di formazione hanno subito attacchi violentissimi, così che ora della scuola e dell’università pubbliche sembrano rimaste solo macerie, e tuttavia c’è la consapevolezza che è da dentro quel mondo che si può ricostruire un’ipotesi di ricomposizione di tutti i soggetti precari che non vogliono più pagare la crisi.

Ormai si è completamente esaurito il mantra per cui la conoscenza, i saperi, la cultura, la formazione sarebbero al centro del sistema produttivo e della ricchezza, così come quello per cui i percorsi di formazione rappresenterebbero una forma di garanzia rispetto ai propri percorsi professionali e di vita, un orizzonte di emancipazione individuale e di valorizzazione sociale. È chiaro a tutti che invece i titoli di studio, la diffusione del sapere, l’acquisizione di competenze non salva più nessuno dalla condizione di precarietà e di totale asservimento alle logiche sempre più brutali del mercato del lavoro. I saperi stessi sono svuotati di senso, il loro ruolo sociale non riconosciuto e progressivamente cancellato, la possibilità di condividerli negata.

Accanto a ciò assistiamo a un attacco verso ogni forma di welfare, che assieme al diritto alla conoscenza erode ciò che rimane di una residua forma di cittadinanza: i diritti di tutti vengono progressivamente cancellati e ad essi vanno a sostituirsi i privilegi di pochi.

In questo quadro le rivendicazioni attorno alla centralità del reddito rappresentano il terreno possibile di ricomposizione. Rivendicare, conquistare reddito, riappropriarsi materialmente di una serie di diritti sempre più minacciati da tagli e macelleria sociale: dal diritto alla mobilità, a quello all’abitare, dal diritto allo studio a quello ad accedere a beni e servizi. Praticare e rivendicare una forma di reddito universale, sganciato dalla prestazione lavorativa, può essere collettivamente una risposta a tutto questo.

I partecipanti al workshop hanno espresso tutti la volontà di riconvocarsi per allargare ancora di più la partecipazione alla costruzione del 15 ottobre dalla nostra città, a partire dalle tante proposte fatte che potranno trovare una qualche forma di sintesi politica solo nelle pratiche di relazione-mobilitazione che da oggi porteremo avanti insieme.

É assolutamente condivisa l’idea di un countdown incalzante verso il 15 ottobre, dagli appuntamenti già fissati, come l’iniziativa sui tagli al trasporto pubblico il 3 e il corteo degli studenti precari il 7, a quelli che metteremo in campo definendoli insieme in una data che pensiamo possa essere il 5 ottobre. Proveremo in tanti modi a costruire assemblee di piazza che incontrino la precarietà pendolare, assorta, ma già creativa e indignata, per dare ulteriore slancio da Napoli a quell’immaginario collettivo che ci vede restare a Roma e lasciare un segno profondo, e ritornare poi più forti nei territori. Sperando sempre che ben oltre le nostre aspettative le soggettività superino gli steccati delle intenzioni.

Oltre questo piano, però, va sottolineato come si sia già delineata una tensione comune a fare rete, per costruire alternativa concreta dal mondo della formazione a partire dal #15oct.