Euro/Mondo MayDay 2012!

Anche quest’anno, uno spettro si aggira per il primo maggio: è lo spettro della MayDay. E’ stato un anno di transizione, che con la perenne emergenza della crisi, ha portato a dei cambiamenti strutturali sia sul piano della politica che su quello economico sociale.

Non è necessario fare un lungo elenco, basta ricordare il golpe bianco dettato dai potentati finanziarie con l’instaurazione di un governo tecnico, che – politicamente – sta facendo in pochi mesi ciò che a Berlusconi non era riuscito di fare in anni di (mal)governo.

80 miliardi di finanziaria stanno strangolando l’economia italiana, in nome del pagamento degli interessi alle banche e della finanziarizzazione della vita (smantellamento della previdenza pubblica, ulteriori privatizzazioni del patrimonio pubblico e comune, pseudo liberalizzazioni). Una finanziarizzazione della vita che oramai è un tutt’uno con la precarizzazione della vita. La controriforma del mercato del lavoro, che un parlamento bulgaro, senza opposizione alcuna e con la complicità delle forse di centro-sinistra, sta promulgando, completa definitivamente il disegno di totale subalternità del lavoro e della popolazione agli interessi di pochi speculatori, così come l’inserimento dell’obbligo di pareggio di bilancio nella Costituzione completa il processo di asservimento della politica agli interessi finanziari.

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Mayday Poster Contest

Mayday mayday!

Anche quest’anno precarie migranti e lavoratrici evadono dal ricatto della crisi per invadere le strade del mondo!
Siamo il 99% e vogliamo decidere il nostro futuro.
Scopri i 99 poster della mayday 012 e scegli quale sarà il tuo!
Ti senti una precaria moderna ma con radici profonde? Il poster mayday 012 di new york fa per te!
O preferisci uno stile operaio sobrio e determinato, come quello della rhur?
Militant austriaco o knowledge worker di Hamburg? Vota adesso il tuo poster preferito e scoprilo domani sui muri della città!
Il primo maggio fai risuonare per le strade del mondo il canto della tua rabbia: siamo il 99% non dimentichiamo, non perdoniamo.

Ovunque: mayday mayday!

Prima assemblea metropolitana MayDay 2012

Mercoledì 18 aprile 2012, h. 21.00 al Piano Terra Lab, Via Confalonieri 3 – Milano

Non si può certo affermare che l’anno appena trascorso sia stato un anno tranquillo. Abbiamo assistito alla recrudescenza della crisi economica, con effetti disastrosi sullo stato dell’occupazione e della precarietà. Più di 500.000 sono i posti di lavoro persi, il tasso di  disoccupazione ha raggiunto i livelli massimi da 20 anni a questa parte, quello relativo alla disoccupazione giovanile ha superato il 30%. Nel frattempo sono state adottate varie misure di austerità per un taglio del bilancio pubblico di oltre 80 miliardi di euro. La spesa sociale ha subito l’ennesima contrazione accompagnata dall’aumento dell’imposizione fiscale, che ha colpito regressivamente le fasce a medio-basso reddito, peggiorando ulteriormente il potere d’acquisto delle famiglie. Non può stupire che le aspettative sulla dinamica del Pil siano fortemente negative (-2,5% nel 2012). Gli interventi sul mercato del lavoro sono stati oltre che iniqui disastrosi. Si è proceduto ad un aumento coercitivo dell’età pensionabile.
La recente proposta di riforma del mercato del lavoro ha completato il processo di precarizzazione della vita, ha aumentato il già alto livello di ricatto sui lavoro stabile, annacquando e di fatto smantellando le ultime protezioni rimaste (art. 18).

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Dalla Mayday 2011, cavalcando la tigre della precarietà

È stata una grande Mayday. Il primo maggio dei precari e delle precarie che da undici anni agita le strade di Milano è tornato a essere una giornata di festa, di gioia, di rabbia, di espressione della creatività dei precari. In decine di migliaia ci siamo trovati a percorrere le strade della città in quello che avevamo chiamato “l’anno della trasformazione”. Meno festa, meno street parade, una manifestazione che ha chiesto a gran voce ciò che ci spetta: reddito, welfare per tutti,cittadinanza, accesso ai beni comuni – acqua, saperi, trasporti.

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6 maggio si, 6 maggio NO…

Il grande successo della MayDay 2011 è un ottimo viatico per i tempi (precari) che corriamo. E’ il giusto trampolino di lancio per continuare quel processo di costruzione dal basso dello sciopero precario del prossimo autunno. Invece molti commenti giornalistici a sinistra hanno presentato la MayDay come trampolino verso lo sciopero della Cgil del 6 maggio.
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